M’inglobo nella massima

17 Jan

 

Io non sono un poeta ma “J. Edgar” Allan (“alano”) Poe “al lampone” & dunque allampanato, abito vicino alle rive del Po, ma…
… di “foro” in “forno”, “aforeggio” anche le donne-anfore, con massime da Roberto Gervaso perché son “fantino”-lestofante alla Ricky Gervais

No, sebben sia encliclopedico, e abbia bisogno degli “ortopedici”, non conosco a memoria tutte le celebri frasi di Roberto Gervaso, ma le ho, qui, “web-master-izzate” per voi, a memoria dei posteri-ori:

Il politico è come la donna frigida: per piacere deve fingere.

L’ottimista ama la vita; il pessimista la conosce.

Una donna innamorata è capace di tutto. Esattamente come una che non lo è.

Quanto tempo ho perduto nel cercar di recuperare il tempo perduto.

La solitudine ci dà il piacere d’una grande compagnia: la nostra.

Molti moralisti non sono che peccatori senza occasioni.

Di tutte le forme d’orgoglio, l’umiltà è la più calcolatrice.

Chi pensa con la testa altrui difficilmente rischia di essere messo in minoranza.

Una città rigida e codina che amava le parate militari e le processioni, brulicante di divise e di tonache; una città dove, tra una guerra e un giubileo, si affilavano le armi, si accendevano ceri, e ci si annoiava a morte.

Le donne degli altri mi piacciono finché restano degli altri.

Niente allevia le nostre sofferenze come quelle dei nostri amici.

Il progresso rende la vita più comoda, non più bella.

I cretini è meglio averli nemici.

Per vivere al di sopra dei propri mezzi bisogna avere molte risorse.

La pace universale sarà possibile solo dopo un nuovo diluvio.

La popolarità ci esime dalle presentazioni.

In Italia, quando non c’è più niente da fare, si solleva la “questione morale”. E si ricomincia da capo.

L’ironia ci fa dire, senza passare per ipocriti, il contrario di quel che pensiamo.

Il potere lo si conquista più con la furbizia che con l’intelligenza, ma più con questa che con quella lo si conserva.

A leggere nel pensiero di certa gente si rischiano solo delusioni.

Ne ho raccolte solo qualcuna, qua e là, Robertino era un fiume in piena poco “effluvico”, forse molto, tanto che le fulve non “lo fluideggiavano”, da cui il personal detto: la femminil cava ama l’Uomo calvo se è Calvé che non è maionese pazza.

Ma il “tonto” Robert, sapeva che il culo è sempre rotondo, ma la fede non quadra mai i conti, neppure con Padre Pio.

A “chiosa” del suo “fiorirle a iosa”, citerò il mio diletto-eletto Jim Morrison:

Non dire mai che i sogni sono inutili perché inutile è la vita di chi non sa sognare.

Già, da anni ho ripudiato gli “ani” della vita quotidiana che ti storpia, stropicciandoti le palle e appiccicandoti “palate”.

Le ragioni son presto (di)spiegate, ma mai disperate.

Stasera, Ricky Gervais, col consueto “aplomb“, “identico” a Daniele Piombi, presenterà i Golden Globe, tanto che, da annuncio, ha fieramente asserito che, sebbene offenderà i nominati, non dovranno offendersi.
Perché Lui ama la burla, e sa che il successo è la ragione del Sesso.
Se esistono gli schiavi, bisogna perciò schivare chi fa finta d’esser schivo, ma “schizza” con la Jolie, “pittandosi” la faccia d’una Nivea da quaranta milioni di dollari “a botta”.

Sì, ogni essere umano ha due buchi. O “bulbi”, oculari e spesso, appunto, sessualmente “oculati”.
Due occhi, e altri due orifizi nel maschio, e un terzo “incomodo” per la Donna, ché, più ha la vita “comoda”, e più lascia che i maschi più ricchi si “accomodino”.

Sì, la “bocca” è cu(cu)la, ma sia il maschio e sia la femmina han il naso. Escrescenza di cartilagine, che nell'”uomo”, “proboscidalmente”, si propaga in mezzo alle gambe.
Sì, si “rimpicciolisce” & “allunga”, pinocchiescamente, a (dis)misura della sua “statura”.
Più, un Uomo è grande, più è “corto”, e viceversa.
Il grande Uomo non ha bisogno di “pen-nellare” di bugie.

Di mio, sono una Balena Bianca, sì, Moby Dick, che vivacchia nelle nicchie, ma mai s'”annacqua”.
Le donne le “trivello” per “lavarle” con lavico “sisma” del mio “magma-Magnum“, “gelatandole“, e poi pretendo che puliscan il lavello.
M’incollo a loro come, appunto, nella trapunta, la colla Stick.
Perché, onestamente, amo lo “sticchio”, e “trinco” di “tronchetto”, “incornandole” da toro che tutte “le stronca”.

Mah, cosa posso dirvi?
Anni fa, ero efebico, oggi sono “blasfemo”, ma la realtà è sempre Polifema…

Mi ricordo che, all’epoca, Milly Calucci, me “lo” induriva”, adesso s’è data alla “Molly’s life.
E, ballando con le stelle, nessuno stallone sa quanto ancora, “là in mezzo” sia Bella per la “Bestia“.

È un Mondo che non va preso troppo seriamente.
Ieri, abbiamo pianto per la tragedia del Giglio.
Il comandante si “discolpa”, perché, secondo “lui”, lo scoglio non era sulla rotta.
Era solo “lì per caso” a rompere…

Be’, in prigione, si smacchierà col dentifricio Pasta del Capitano con le cure “psichiatriche” dell’amorevole Dott. Ciccarelli.

Per quanto concerne le cene, o meglio le “cerniere” del Cinema, per le solite “cernite”.
In America han Angelina, in Italia l’Angiolini.
Ho detto tutto…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  L’attimo fuggente (1989)
  2.  La nona porta (1999)
  3. Capitani coraggiosi (1996)

 

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