“Fiumiamo” perché son fumo, dunque un “Fiume” in piena

10 Mar

 

Rima, la Riva

 

La storia d’un Uomo sfrenatamente “languido” quando la sua voce mordicchia Tom Waits d’un “diabolico” brusio roco alla Bruce

Ah, quanti lestofanti. Afferro la mia gola e la “pettino”, attento che non “sgoli” d’ugola “tranciata” di giugulare troppo “orrorifica”, perché, pittando le mie corde vocali di mansuetudine “arrampicata” alle mie “trasfusioni” già plasmate in altre mutazioni, ne son “muratore” anche se mai la mia schiena si spacca, il mio cervello, di contraltare con toni da contralto non più contrito, compatto e inagguantabile, è “feritoia” per infilzar l’uomo medio di “freccette” alabastre scoccate anche da una balaustra già “cicatrizzata” perché si (il)lustri in me.

Un po’ l’angustio, un po’ mi teme, e, impaurito, chiama l’ambulanza perché “soffocato” dall’impellenza di non esser repellente. Lo curano al manicomio, ove canticchierà ritornelli corali molto “scordati” e non le “Cuore” di da Robert De Niro, signore di cravatta “al foulard” che s’arrotola fra un carisma perduto, qualche “commercio del suo adipe di Tribeca”, una toccatina alla neretta, e un ritocco, da Captain Shakespeare, al “difetto” d’una pelle camaleontica, “macchia persistente” che si vede-non vede, forse mai fu e s’arruffa, come me, alterato cromaticamente in un Mondo ammorbato da noie di spento encefalogramma piatto, dunque morfologico d'”escrezione” che lo arriderà con la risata di Travis Bickle, “canaglia” notturna di Natura lupa con beffarfa nostalgia al Proust già in Lui. Quasi da C’era una volta in America, prima di “rivoltarsi” in Cape Fear.

Sì, in un Mondo di criminali, ove il teppistone se le sbatte, fra i pistolotti della madre che lo vorrebbe avvocato e i consigli del padre che lo vorrebbe Marlon Brando di gran “pistone”, c’è solo un Uomo a cui va riconosciuta lecita legiferazione sulla sua vita & miracoli da mai morto: Stefano Falotico.

A molti piace, quando accavalla le gambe al bar ordinando un “semifreddo” che mesce le papille nel fondoschiena di quella al balcone senza “balconcino”, sussurrando “Preferisco, nonostante tutto, Obama”.
Altri lo odiano, perché desidererebbero che qualche volta il suo sedere non si “rassereni”.

Ma, Egli canta, in memoria del fiume della vita:

La voce di Dio.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Mystic River (2003)
  2.  Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo (2009)
  3.  Being Flynn (2012) Everything I write is a masterpiece.

 

 

 

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