Archive for August, 2012

Il magniloquente, inarrendibile “Butcher”: quel magnifico attore di nome Daniel Day-Lewis


23 Aug

 

Sì, ieri ho postato il primo poster ufficiale del Lincoln di Spielberg.
E oggi, invece, dedicherò un’ode all’agiografia delle sue geografie incarnate, “sanguigne”, alla celluloide.

Screanzati e irrispettosi, porgete il vostro saluto a sua Maestà: Daniel Day.Lewis, mio “pargolo” prediletto e “prodigo” solo di talento, come s’sige a chi è schierato sempre “in battaglia”.

E di rabbie mordaci “accetta” chi osa e osò sfidarlo con squallide “rose”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. L’ultimo dei Mohicani (1992)
    Figlio “adottivo” d’una tribù in via d’estinzione. Cavallo “matto” meno del fratello non consanguineo ma di stesso Cuore.E l’orripilante cattivo viene “lasciato” al massacro vendicativo dell’ascia del padre.
    Perché quando si toccano le innocenze e le si “suicida”, l’unica “moralità” che esiste è un “tagliar la testa al toro”.
  2. The Boxer (1997)
    Ah, così si ringrazia chi ha sofferto? Con infamazioni e lotte intestine? Pettegolezzi e chiacchiere? Bisbigliate. Io combatto e io amo! Vigliacchi, sparatevi voi!
  3. Gangs of New York (2002)
    Le strade si costruiscono nel “sangue“. L’America del nostro candore fu trucidata prima ancora della colonizzazione nella Big Apple. E ci si sparava azzannandosi.
    Come nelle “macellerie“.
  4. Il petroliere (2007)
    Dimesso, “calmo”, trafelato. Avreste mai sospettato che, oggi, quella “lumachina” avrebbe divorato chi pensò d’essergli “potente?”.
  5. Lincoln (2012)
    Sono il più grande Presidente della Storia. Il resto è Fuga da New York.

 

 

– Ah, ancora qui Macellaio? Ma non ti avevo detto di “smammare?”. Questa è la mia bottega da barbiere, ove la gente onesta e lavoratrice, a differenza di te che sei un lurido porco “fascista-nazista”, viene a tagliarsi barba e capelli, poi rincasa e “ricama” con mogli “generose”.
Sparisci immediatamente o ti sparerò!

– Oh, sto tremando tutto, sai? In questa città, dovresti saperlo, usiamo i coltelli al posto delle pistole. Come pensi di “tagliarmelo”?

– Ma va va, levati dalle palle.

– Vuoi provocarmi? Vuoi far ridere questi poveretti che si stan godendo il tuo “numero?”.

– Ho da lavorare io, caro “Buccero”.

– Ecco… lui non mi accetta e Io “gliel”‘ho accettato! Applauso, signori, mi son tolto anche il cappello.

– Ah, tu pensi che io sia semicieco, vero? Ed è qui che ti sbagli di grosso. Il mio occhio di vetro è più sveglio delle vostre miopie, miei “pasciutelli”.
– Sei un buffone!

– Sì, un pagliaccio che si vanta di vestirsi così, coi pantaloni di “tela”. E vi mangio vivi, tutti, e ora mi “magnerò” pure questa bisteccona. Carne al sangue.

“Trouble with the Curve”, i Tv spot


23 Aug

 

 

 

 

(Stefano Falotico)

I contratti odierni sono quanto di più odioso per il “tifo”


23 Aug

 

Firma in “calce-struzzo”

Spassionatamente “incappucinato” in una mattina afosissima di sudori cittadini, in un torbido bar ove una vecchietta m'”apostrofò” con “far” da “scrofa” e un teppista attentò perfino al mio “cucchiaino” affinché non mescolassi l’aroma nel mio tubo digerente, “accoccolato” nello “sfiancarmi” di gusti soffici a cadenzar prima fra le labbra e poi ad accoglierlo nel brividino “caldo-macchiato” di “gusto” del fegato, sempre integro e depurato da tanti “veleni”, afferrai di buona len(z)a il quotidiano sportivo, leggendo “terrificato” la seguente notizia “bomba”:

“Diamanti, attaccante di diamante del Bologna, ha firmato sino al 2017. Trovato l’accordo con Guaraldi. Nessun punto di penalizzazione per le combine, 6 mesi a Portanova ma Di Vaio prosciolto”.

Ecco, sorvolando sugli “illeciti” (si sa, dietro le “bustarelle” i giudici sono clementi, la legge è “uguale” per tutti, certo…), mi concentrerei sulla questione “contrattuale” del Diamanti. Uno che, adesso, passa da eroe nazionale solo perché ha segnato il rigore decisivo contro l’Inghilterra agli Europei. Di “classe” spiazzante quanto la sua pettinatura “da una parte e dall’altra” su palle degli occhi spesso “eccitate”.

Questi contratti(ni) non valgono niente. Sono un modo per i presidenti per arricchirsi e una convenienza per il giocatore che li ha pattuiti.
Sì, non è più come un Tempo, ove il grande Gigi Riva se firmava tre anni col Cagliari (e sempre lì ha militato, quello si chiamava davvero attaccamento alla maglia e per la città che l’aveva prescelto), era costretto, volente o nolente, a “rimanerci”.

Oggi, funziona così, in una maniera un po’ più “sofisticata”. Quasi “sofistica”.
Se Diamanti s’infortunerà, anche a vita (che ne so, potrebbe starci che un “difensore” delle “porte”, un po’ “apprensivo”, gli taglierà il collo in modo tale che non esulterà più con urla sguaiate), deve comunque, sino alla data stabilita appunto dal contratto, essere pagato.
Che poi rimanga sulla sedia a rotelle o ricoverato nel lettino simil Javier Bardem di Mare dentro, fino al 2017 avrà un’ottima “pensioncina”, anche se “invalido” (di “guerra”).

Se invece sarà richiesto, metti dal Milan, che potrebbe offrire una cifra esagerata per la cessione, il signor Guaraldi (buona panza non mente…) non ci penserà due volte a rescindere e “cederlo”. Sì, dietro i soldi tutti (re)cedono.

Ed è per questo che io eccedo.
E non mi concedo a chi vorrebbe che firmassi il mio congedo.

Buona vita a tutti.
E ricordate: pare che la Mondadori sia interessata ai miei diritti d’autore. Alzerò il prezzo della mia “copertina”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il gioiello del Nilo (1985)
  2. Faust (2010)
  3. Uno sporco contratto (1969)

“Lincoln” – Il Poster


22 Aug

 

(Stefano Falotico)

“The Dark Knight Rises”, i pareri della redazione di “Best Movie”


22 Aug

Ieri, c’è stata l’anteprima italiana, a cui dedicheremo un ampio “servizio”.

Oggi, impazzano infatti le opinioni, fra (s)contenti, delusi ed entusiasti.

L’oramai celebre rivista “Best Movie” consulta i suoi redattori che “scribacchiano” così tra favorevoli, contrari e “astenuti”.

Il parere di DEMIS BISCARO
Dopo il caos etico di Batman Begins e quello esistenziale de Il cavaliere oscuro, è il caos sociale il fulcro di un film sui massimi sistemi, possente nella struttura ma fragile nelle minuterie, che rilegge la crisi economica attuale con un portato di ambiguità e smarrimento che lascia senza fiato.
Bane è il Pifferaio Magico del Nulla, gli ultimi lo seguono ma sarà un ricco (sul lastrico?) a salvarli.
Chiunque può essere Batman ma pochi hanno la fortuna di essere Wayne.
Batman vince l’ultima battaglia ma perde la guerra: le regole sono catene.
Ra’s al Ghul, Joker e Bane sorridono nell’ombra.

Il parere di FRANCESCA CREMONESI
Ci siamo seduti sulla poltrona del cinema un po’ titubanti, non sapendo se alla fine anche questa volta Christopher Nolan ci avrebbe lasciato andare via dalla sala emozionati ed estasiati o se il finale che tutti stavamo aspettando si sarebbe rivelato non all’altezza dei due film precedenti. Certo, non è Il cavaliere oscuro, la costruzione narrativa non è esente da imperfezioni e sbavature, ma questo ultimo atto è stato capace comunque di emozionare, grazie anche a una stupenda interpretazione di Christian Bale. Bane non è Joker, non ha il suo carisma, ma si rivela comunque un cattivo degno di nota.  Unica grande pecca, il doppiaggio italiano, che soprattutto per il personaggio di Bane, non riesce a conferire all’interpretazione di Tom Hardy tutto quello che si meritava.

Il parere di GABRIELE FERRARI
Gran bel film, in cui le cose buone fanno dimenticare i (molti) difetti. Concentrati soprattutto in un primo tempo un po’ pasticciato e troppo frammentario, nel quale si rischia di perdersi se non si ha ben presente ogni dettaglio dei due film precedenti. Poi il villain scopre le carte e il film si lancia in un climax lunghissimo e mozzafiato. Villain che, pur non essendo indimenticabile come Joker, ruba comunque la scena a gran parte degli altri personaggi, buoni e cattivi; a parte forse la straordinaria Selina Kyle di Anne Hathaway, probabilmente la vera sorpresa del film.

Il parere di FABIO GUAGLIONE
Io ho creduto in Christopher Nolan. Non è facile riassumere la complessità di questo film e di questa saga Nolaniana.
Ultimi 5 minuti PERFETTI, che costituiscono un degno epilogo della trilogia per quanto riguarda il personaggio di Bruce Wayne. Ma il problema sta proprio lì, la prima emozione/sensazione di coinvolgimento l’ho provata a 5 minuti dalla fine. Il film non mi ha mai preso, vuoi per un’eccessiva architettura sovraccaricata (ed eccessivamente esposta nella sue ingenuità), vuoi perchè non c’è niente (né un’immagine iconica, né la costruzione di una scena, né un singolo dialogo) che rimanga mai impresso, vuoi perché il gioco di Nolan il Prestigiatore riuscito benissimo in Dark Knight (che sulla carta soffriva di difetti analoghi, anche se il bello è che se ne sono accorti in pochi) qui non è riuscito, vuoi perché la mia sospensione dell’incredulità è stata minata troppe, troppe volte. Troppe piccole cazzate e forzature narrative che mi facevano uscire dal racconto ogni dieci minuti (ce ne sono a DECINE), troppi punti importanti buttati lì velocemente e alla rinfusa, e anche qualche grande sciocchezza su cui la mia mente non è riuscita a soprassedere: ovvero il doppio piano del cattivo. Che è (SPOILER): “prima facciamo una rivoluzione a gotham e diamo un nuovo ordine ai cittadini e poi facciamo esplodere UNA BOMBA ATOMICA” (FINE SPOILER)… Ma perché? Che senso ha? Diciamocelo, nessuno. Ma veramente nessuno. Insomma, troppe cose buttate sul tavolo, ma nessuna che va a fondo. Anche il tema di “occupy wall street”, della crisi finanziaria, della rivolta delle classi povere è veramente sfiorato. Di conseguenza, Bane, che poteva davvero essere un fottuto Anti-eroe, uno dei personaggi più belli e controversi del cinema contemporaneo, è un personaggino abbastanza bidimensionale, che dà veramente poco al film. E più il film vuole prendersi sul serio, più espone il fianco a queste critiche.
Ulteriore punto debole: Batman in sé e per sé non mi ha mai colpito. È come se non ci fosse, anche quando c’è. E questo per me è l’ultimo passo di un’escalation iniziata in Dark Knight, dove il Joker e Due Facce sono MOLTO più interessanti di un Batman che compare a intermittenza, lontano dalle epiche gesta del primo film.
In Dark Knight Rises non ci sono trovate di regia (pessimi come sempre i modi in cui sono gestiti i combattimenti corpo a corpo, difetto mai migliorato da Nolan neanche con una seconda unità di regia dedita ai combattimenti) che ho anche trovato piena di sbavature, così come il montaggio (siamo lontani dalla qualità sinfonica di Batman Begins e Dark Knight). Musiche ripetitive e anonime, soprattutto se paragonate agli altri due capitoli della saga (e sono profondamente convinto che James Newton Howard era il vero genietto che è stato sbattuto fuori a favore della predominanza di Zimmer, altrimenti certi lampi compositivi ed emozionali del primo Batman non si spiegano, in confronto ai pessimi Synth ripetitivi e cori campionati male di questo TDR).
Insomma, ringrazio Nolan per Batman Begins, un vero capolavoro in quanto approccio al genere ed esecuzione, mix tra necessità di studio hollywoodiano e film d’autore. Dark Knight è un film con dei difetti molto profondi ma con delle vette talmente alte da fartele dimenticare. Questo ultimo per me è un film normale, normalissimo, a tratti esplicitamente goffo, con un finale clamoroso che chiude nel migliore dei modi un viaggio iniziato anni fa. Ovvio che tutti noi stiamo sottovalutando la difficoltà di creare un terzo capitolo, ma quando diventiamo spettatori, automaticamente siamo esigenti punto e basta senza porci troppi problemi, spietati. Possiamo permetterci di esserlo, perché alla fine “sono solo film”. Io ho amato i film di Nolan. Ha mostrato un nuovo modo di creare lo storytelling, un nuovo approccio stilistico. Ha raccontato alcune storie meravigliose. Ma mi piace essere sincero, senza osannare per partito preso. Questo film poteva essere meglio? Decisamente sì. Ma non me la sento di condannare nessuno. Comunque è un prodotto importante e, a modo suo, interessante, come tutto ciò che è prodotto da Nolan. Sono stato solo così severo perché Memento, Batman Begins e The Prestige sono per me dei prodotti talmente alti da far esigere al pubblico una certa continuità. Quando questa non arriva, le aspettative vengono tradite. Ma questo tradimento non mi ha fatto così male, non lo so perché. Forse perché alla fine sono contento della nuova vita di Padron Bruce.

Il parere di EMILIA IULIANO
Epico e immenso (forse anche troppo), con qualche caduta di stile che si perdona grazie alla maestosa e spettacolare messa in scena, narrativamente complessa, visivamente potente eppure molto calibrata (anche nel giusto dosaggio di effetti speciali). Ma soprattutto dall’obiettivo numero uno portato a termine: mettere a nudo il supereroe, mostrarci la sua caduta, la sua faticosa rinascita, la sua umanità e il suo smarrimento… attraverso la perdita degli affetti, della fiducia, dei sogni. Attraverso la paura della morte. Facendo del supereroe, l’eroe classico.
L’immaginifica visione di Nolan, che chiude degnamente la sua trilogia dark di Batman, ci catapulta quindi in una Gotham City dalla forte impronta newyorkese, intimamente connessa alle tensioni dell’attuale crisi economica e alla decadenza morale del mondo odierno, che allo stesso tempo si fa simbolo archetipico dell’eterna lotta tra bene e il male, della sete di vendetta e della ribellione degli oppressi, affondando le sue radici nella tragedia greca e shakespeariana.
Tutti i personaggi hanno un preciso peso specifico. Per ognuno di loro il futuro, anche quello cinematografico, è già delineato. Il pupillo del regista, Joseph Gordon-Levitt, nei panni del poliziotto-sognatore-senza macchia Blake riesce addirittura a rubare la scena al mentore Batman di Christian Bale. Peccato, invece, per l’affascinante Selina di Anne Hathaway: la sua ladra funziona meglio da sola che in coppia con il Cavaliere Oscuro e la relazione tra i due è sviscerata in maniera troppo superficiale per risultare credibile.
Il capolavoro atteso e sperato purtroppo, però, non si compie.
L’aspirazione scivola in grossolani – seppur marginali – errori e/o ingenuità di script e cede – in questo caso, imperdonabilmente – il fianco a scambi di battute “alla Vendicatori” estranee all’atmosfera ricercata. In questi passaggi il pathos si sgretola, spiazza lo spettatore, che fatica a trattenere dentro di sé quel mood drammatico che avrebbe potuto rendere davvero eterna la trilogia.

Il parere di SILVIA URBAN

Batman è morto. Batman è vivo. Batman è soprattutto alla resa dei conti, così come lo è Christopher Nolan. E il “peso” di questa responsabilità si sente tutto. «Non devi più niente a queste persone, hai già dato tutto» dice Catwoman al Cavaliere oscuro. Ed è come se quelle parole fossero rivolte anche all’artefice di questa trilogia, che con i primi due capitoli ha saputo creare un universo unico, lontano dai soliti cinecomic. L’ambizione è la stessa anche nel terzo e ultimo episodio, naturalmente, ma laddove Nolan si prende troppo sul serio finisce per inciampare e cadere.
Intendiamoci, Il cavaliere oscuro – Il ritorno tutto sommato funziona e scorre via bene (nonostante le abbondanti due ore e mezza), la messa in scena è sontuosa, le sequenze d’azione serratissime, alcune battute geniali e taglienti. Ma è impossibile non riconoscerne i difetti, non rimanere interdetti davanti alle incongruenze della sceneggiatura (va bene la sospensione dell’incredulità, ma c’è sempre un limite), agli improvvisi cambi di registro, alla repentina evoluzione delle relazioni tra i protagonisti o al senso di alcuni personaggi, all’eccessivo sottotesto.
Nolan ha cercato di puntare alla stessa levatura dei due precedenti capitoli, ponendo ancora una distanza tra il suo film e gli altri cinecomic. Ma al contempo ha contaminato il Cavaliere oscuro – Il ritorno di quell’ironia che è proprio tipica dei cinecomic. Cortocircuiti che forse solo una seconda visione potrà chiarire, o anche solo aiutare ad accettare. Io tornerò a vederlo una seconda volta. Voi, comunque, almeno una volta andate. È pur sempre Batman. È pur sempre Christopher Nolan.

Alla redazione di “FilmTv” non piace Nolan: (e) “oscurarono” anche il Cavaliere


22 Aug

Sì, il pollice medio per Nolan equivale a un “se e ma(riuccia)” nel “mar” del “laghetto” 

Bologna è l’unica città in Italia ove il nostro amato settimanale di Cinema esce con un Giorno di ritardo rispetto al suo consueto appuntamento del “Martedì”.
Ora, la Notte è batmaniana, ma perché ritardarci, noi felsinei, per leggere le recensioni? A meno che, rare eccezioni, vengano inserite nell’opportuna, corrispondente scheda di questo sito.

Mi precipito in edicola, prima “salutando” la barista che “gradisce” sempre molto bene la mia brioche “alla crema”, quindi acquisto la rivista, sfogliandola ancor prima di pagare (dazio…).
Una “zia” controlla che l’Uomo in copertina non sia un “sadomasochista” con una maschera da film “proibiti”. La rassicuro, garantendole che “lei” non sarà mai la sua Catwoman.
Al che, dopo aver allungato la “mano” e la mancia, sconvolto, molto perplesso, distrutto dentro, caccio un urlo spaventoso degno dell'”omonimo” di Ginsberg.

Già, la signora Ciotta, da me ribattezzata “Ciotola”, affibbia a questo capolavoro annunciato un misero, stentato e “sdentato” sufficientello.
A fine del suo “pezzo” (di…) conclude, augurandosi che Nolan torni per un quarto episodio davvero “finale”, più divertente e meno tetro e noioso, con tanto di Robin in “calzamaglia” a rendere il clima di Gotham un po’ più “carnevalesco”.

Ecco, quando uno legge queste cose, cosa poi deve pensare delle mestruazioni?

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Insomnia (2001)
    Mai dire “senza sonno” se al fascino sveglio di Pacino unisce l’occhio “sbilenco” del Pinocchio Christian Bale.
  2. Inception (2010)
    Fu definito un film “freddo”. Sì, quanto Marion Cotillard in vasca da bagno…
  3. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
    E dire che (resi)stetti 8 anni in solitudine, per essere stroncato dopo aver salvato l’umanità. E questo lo chiamate “applauso?”.
  4. Amarcord (1974)
    Sì, forse era meglio se Nolan fosse stato “felliniano”. Con un po’ di culi e navi malinconiche. Ma per piacere…

Batman debutta in Italia, e di Notte aspetto l’alba


22 Aug

 

In memoria dei posteri e degli impostori, incorniciate tale frase quando i vostri figli vi chiederanno i soldi per le “siringhe”: “Sia resa grazia al Salvatore perché pastura col bastone”

Sì, ieri sera, dinanzi al multiplex con tanto di poltroncine “Permaflex”, ove la ragazza acqua e “sapone” sa esser “flessuosa”, si era radunata una folle gremita, anzi “al cremino”.
Dicesi “cremino” la gente incosciente di come è già stata scremata e spera nelle missioni salvifiche di Batman per rimediar la figa che “gatta” non è più. Forse oggi, dopo anni di “duro” lavoro con tanto di pause-shopping e caffè bollenti più della “sua” Notte poco “zuccherata”, è donna “dotata” solo d’un portamento “brillante”, sì quanto le stelle sull’albero di Natale della famiglia “Se mangiamo solo spinaci per colpa del filo spinato, noi ameremo comunque le rose e non le spine”. Sì, infatti abitano a Spinaceto, “famosa” frazioncina periferica della Capitale ove alloggiano quelli senza i capitali ma comandati dai caporali.

Applauso!

Al che, m’astenni e, come al solito, non (per)venni.
Rimandando la visione dark a quando mi si saran schiarite le idee dopo un’opportuna scorpacciata di altri capolavori di gusto “marmellata” in quel di Venezia, si spera anche addolciti ancor più dalla “panna montata”, famosa “guarnizione” con cui il Sesso è più sciolto nelle lubrificazioni.

Scusate. Sono guarito, no? E dunque perché non dovrei guarnire?
Dico, siamo uomini o “falegnami” della nostra Croce?

Leggo i pro e i contro verso l’attesa opera “monumentale” di Nolan, fra una Ciotta (già citata… per “danni”) e varie redazioni a lottare per l’opinione più stronza ma, si sa, più “originale”.
Sì, questa pellicola è un’occasione unica al fine che giovani “talenti” (che io vedrei bene alla fattoria “Qui si munge e di latte si sugge, in sen-s-o anche mamma-rio del “termine”… sì, son già finiti ancor prima di nascere, eppur “bamboccian” di sbi-bocce) s’accapiglino per “sfoderare” la classica “frase a effetto”, per una recensione “memorabile” quanto la macchia di sugo vicino alla cerniera quando una che hai corteggiato per tutta la vita è lì lì per il “pompin” che ti “sfoga”.
Sì, mi han già “rovinato” il film prima di “succhiarlo”.

Ogni Nolan va, infatti, coccolato affinché si “raddrizzi” nell’apparato gengivale del metabolismo a noi più goduto.
Ah, ma questi son solo delle puttane p(r)estate alla carta stampata. Peggio di quella “igienica”, che almeno usa il fazzoletto per asciugar quando t'”imbroda”.

“Sappiatelo”. C’è solo un “cavaliere” che “fuma” nella Luna.
Codesto egregio Signore, di barba (in)colta, prende i “cattivi” bavosi per il bavero e “bofonchia” nelle farneticazioni generali di cazzate buttate qua e là (vero, quaquaraqua?) per “assoldarsi”.

Egli, come potete constatare, non “tastatemelo” però, lusso permesso solo alle lussuriose, è un licantropo che ama il suo “pipistrello“.

Sì, Bruce Wayne è il mio maggiordomo…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Excalibur (1981)
  2. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  3. Fuori orario (1985)

 

 

 

Jennifer Lopez, la Donna per cui ogni Uomo s'”incula”


22 Aug

 

Unisco l’utile al dilettevole, senza utilitaria con spiccato sen(s)o del “ditattoriale”

 

Sì, nazisti e fascisti sono perseguitati dalla mia libertà (che li fracasserà al suolo, “soldificandoli” alle loro lastre di ghiaccio “terrene”), e insistono d’offese per rivoltarsi nella loro “tomba”

In totale, sbandierata esibizione di me, con l’orgoglio a fior di pelle, “sbudello” chi vorrebbe “recidermelo”, con (in)sane “congratulazioni” alla sua sfida “virile” che fu “espugnata” da un’amputazione “addolorata” nel “Pietà!”. Sì, gettate le spugne, avete perso.

Già, so che siete arrabbiati quanto “impotenti”, mentre io scorazzo “trombante” a tutto “clacsonare” nel traffico cittadino, “sugli” altri passanti che, passeggeri d’una vita senza “passerone”, mi “porgono” delle linguacce a deridere il mio Sesso sfrontatamente impudico, con una al mio fianco… la quale, quaglia di “fianchi”, “costeggia” l’idraulico “pistone” in mezzo alle gambe, fra una mano che guida, un piede che pompa di gas, e una  “carezza” che “solletica” il pompino, accelerando e poi aspettando.

Sì, inveiscono urlandomi, “sfacciati”, dietro un’ipocrisia di facciata, “Sparati in bocca, basta essere imboccato!”.
E io, smorzando il “motore”, freno, “vengo”, scendo dalla macchina e blocco tutti in fila indiana, aprendo la portiera alla mia donzelletta vien dalla “capanna“. Che quando, ancor turbata dal mio “turbo”, appare meno slanciata di com’era “tesa” nella mia Lancia Musa. “Ispiratrice“, eccome.
La famosa “badante” che, quando “esagita” troppo”, in preda poi a un saggio “Chi va piano, va sano e va lontano”, mi consiglia di moderare la “velocità” per “godermela” ingranando solo la “seconda” sulla sua “quinta” con tanto di retromarcia d’un (3)60 a novanta, per acrobazie “rallystiche” di “dossi” e curve pericolose.

Un freak, già distrutto dalla merda incoercibile e “ostinata” della sua “vitina”, “vittima” da nerd, vorrebbe che il mio “seggiolino” esplodesse, perché desidera che io deflagri.
No, “scoppierà” solo in Lei, vulcanicamente nel blow!

Vorrebbe umiliarmi, “prostituendomi” alle sue castità, e invece io lo “accerchio”, col “tizzon” ancor ardente, dopo i “denti” della mia bellona, e gli canto, ballandogli intorno il “ritmo” che fa al “cocco” suo:

‘O scarrafone ‘o scarrafone 
ogni scarrafone è bello a mamma soja 

Ho scoperto che Pasquale 
forse è nato a Cefalù 
si è sposato a Novedrate 
è un bravo elettricista 
fuma poco e ascolta i Pooh 

‘o scarrafone ‘o scarrafone 
ogni scarrafone è bello a mamma soja 

Accidenti a questa nebbia 
te set adre a laurà 
questa Lega è una vergogna 
noi crediamo alla cicogna 
e corriamo da mammà 
Oggi è sabato 
e domani non si va a scuola 
oggi è sabato 
se non chiami ho un nodo in gola 
oggi è sabato 
e forse è un giorno speciale 
oggi è sabato meno male 

Sì, è il classico “topo” che, nel suo “squittio” patetico” mentre assiste al lato di Jennifer Lopez, le “sputa falsissimo un “Sei solo una mignotta!”. E intanto suda… “freddissimo”.

“Dillo” tutto, quel fondoschiena non è “sojo“, è sodissimo e necessita d’olio di soia.
E anche di molti soldi, essendo Jennifer una dal culo d'”oro”, con tanto d'”assicurazioni” previdenti in caso di “sinistri”.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988)
  2. Jennifer’s Body (2009)
  3. Christine la macchina infernale (1983)
  4. La corsa più pazza d’America (1981)
  5. Il giardino segreto del signor Lopez (1988)
  6. La rivincita dei Nerds (1984)
  7. La morte corre sul video (1996)

 

 

 

Ci sei voluto entrare?! E ci sei rimasto!

Il mio official account su Twiiter: Walt Kowalski, il vendicatore pallido dagli occhi di fuoco… il ghiaccio è Mischa!


21 Aug

In questo periodo, sono ossessionato da Mischa Brooks, pornostar che “educherei” volentieri, a voluttà. Sì, sono “volenteroso” nello “studio” arredato fra tappeti in cui “sanguineremo” e vari “affreschi” sparsi sul pavimento…

Sì, anch’io in questo trambusto di carna(l)i mi sto “adattando”.

Se certa gente, dietro “sevizie” con tanto d’“ingredienti” calunniosi, pensava “pene” che mi sarei svegliato, di tutta “in riga”, a prostituirmi in un misero lavoretto per compiacere la società di massa e poi trasformarmi in un porco “qualunque”, di feste, puttane e vigliaccate, si è sbagliata di grosso… grossissimo.
Perché io ce l’ho più duro di quanto potevano solo immaginare nell’ incubo “sessuale” alla loro violenza fisica e psicologica.

Così, fra un “trastullarmelo” gioviale e un’altra botta in testa a una vecchietta dispettosa mia dirimpettaia, con tanto di sputo ”incaffeinato” nel “costernar” la sua amarezza d’una “effigie” che lei disgusta quanto ne è “maliardamente” attratta (il carisma del giovane, che svecchia, è quanto di più erotico un’anziana possa desiderare), mi sono creato l’account Twitter.

Ecco, dopo aver allestito il mio “Profilo”, sono passato alle maniere “svelte” che “annuserebbero” amplessi lenti.

Nel mio “Sfondo”, campeggia alla sinistra dei vostri schermi, d’occhio “mancino”, Walt Kowalski, sì, proprio Clint Eastwood di Gran Torino. Fotografato nel suo signorile aplomb quando sta in chiesa.

So che siete curiosi quindi, se fossi in voi, opterei di controllare.

Ai miei detrattori, questo è un monito che li terrorizzerà. Come pretendo che si spaventino.

Tornando alle donne… Così, per “prova”, ho subito elargito delle “mail” a due superfigone. Una che abita in Italia, di “mestiere” giornalista. Sì, pensate che mi sono abbonato a “Pescara Channel” ma non per assistere alla retrocessione della “concittadina” squadretta. Solo per poter registrare, in “deluxe” lussuriosissimo, le cosce di Elvira. Vi basterà informarmi e saprete anche il suo cognome.
Anni fa, quando ero meno mandrillo di oggi, m’iscrissi a una chat di incontri. Anzi, si chiama(va) proprio “Incontri”.

Al che capitai, “captandola” già tutta, su questa qua. Una che posava di gambe accavallate per il mio “cavallone”.
Mi diede anche il suo numero di telefono ma non se ne è fatta… molto.

Mi ha eliminato poi da Facebook perché troppo “presa” da me, il fascino (in)visibile che penetra il monitor. Dunque “impaurita”, ché avrebbe tradito l’attuale compagno. Un mezzo storpio che, però, pare la “spinga” di soldi e “bustarelle”, con tanto di “spintarella” per “raccomandarla” alla Rai, ove temo “gliela” scipperà quello del “novantesimo” minuto…

Lasciando perdere Elvira, sulla quale accennerei solo a codesta (s)battutella, “Elvira, la Donna per cui nessun s’evira”, ho propeso, sempre teso, per Mischa Brooks.
Una delle più grandi troie attualmente sul mercato della pornografia mondiale.

Sì, questa è una società veramente “progredita”. Le proporzioni dello sviluppo…

La mia iscrizione su Twitter non è stata certificata da nessuna carta di credito che potesse attestare la mia maggiore età.

Dunque, se v’iscriverete anche voi, o siete già iscritti, potrete “ammirare” le foto di Mischa, “plateali”. Dunque veder bene come “tasta” e come i marpioni sian “tosti” dentro di “Lei”.

Comunque “vada”, non sono un moralista.

Sono “perversamente” innamorato di Mischa.

Ogni volta che “la” vedo, so che i pantaloni, indossati al momento dello “strabuzzamento”, rischiano il “collasso”. Sì, sdrucendosi la pelle, “tirata”, rischia che poi non si stiro-ferro più.

Ricordate: se qualcuno pensava di abbattermi, sappia che, dopo altre due mie opere, piglierò un aereo e filmerò la mia “potenza” a planare su Mischa.

“Questo, dicesi prenderlo in culo”. Voi sistemati, gonfiati, Lei a gonfiarmelo di tette aerostatiche. Dicese termodinamica da buoni amici…
Come no…

 

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Boogie Nights. L’altra Hollywood (1997)
  2. Ufficiale e gentiluomo (1983)
  3. Gran Torino (2008)
  4. Mr. Brooks (2007)
  5. Novanta… la paura (1945)
  6. L’aereo più pazzo del mondo (1980)
  7. Prince of Persia. Le sabbie del tempo (2010)

Christian Bale è meno atletico del vero Batman


20 Aug

Qui, potete ammirare Falotico, cioè io, quando si “addome-stica”.

Eh sì.  Costui, il Falotico che tutto il Mondo conosce, è Uomo che fa un baffo a quel flaccidone di Christian Bale. Egli, “addominalizzando”, animalizza se stesso al fin di protendere per un’anima migliore che salverà l’umanità dallo sfacelo. Il suo respiro ansima nella Notte, in senso (a)lato.

 

Genius-Pop

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