“Autobiopic autoptico”, spiritoso e spiritato

19 Sep

Chi sono? Chi siamo? Cosa sogniamo? Sonnolenti? Lentezza? Velocità.
Indietro nel Tempo, viaggio, interruzione. Stop, cazzo no. Va “rifatto”, la frittata è (s)fatta.

Titolo della “biografia”…

Come il “pazzo” Batman mandò a monte la follia del tonto Bane

Sottotitolo, sempre in “grassetto”, essendo la mia vita “in corsivo”.

Se un Batman “nottambulando” va, Bane “canterellando” sarà incatenato

Strane bizzarrie accaddero alla vita del Signor Bruce Wayne che, per “masturbazioni” mentali “omicide” altrui, fu scelto per un “saccheggio” che si rivelò “scrotale” alle “erezioni” di chi non aveva previsto l’eruzione, detta anche esplosa bomba.

Diary di Wayne, “vanitoso” come pretende d’esser tensivo in un Mondo che lo allentò per infantilismi “macchiati” d’ipocrisia “adulta” e “adulterina”, al fine che la sua spontaneità da Principe fosse invasa da “dicerie” per rammollirne l’indole libertaria dell’amore sovrano in questi vostri (di)vani “allietati” solo da chiacchiere da “tanta carne al fuoco” di “frigoriferi” con la minestra, perfino, riscaldata.

Sì, ubicato in Via della Ca’ Bianca di perfezione anche nel numero civico, tre come la Trinità “barrato” nella “ripetizione”, 3/3, “sciaguratamente” nato per scambio di culle al Sant’Orsola di Bologna, detto anche “Policlinico” (infatti è un “Pentagono” di dottorini che, fra un parto cesareo e un’infermiera “aurea” di orecchini e minigonnella, estraggon di “prima tosse” ben augurante e un “benvenuto” di altre “botte”), ricorda che la sua infanzia fu “imboccata” di “croci” e religione, tanto che sua nonna scambiava l’Arcangelo Gabriele per Ezechiele Lupo, mentre attorno a lei, parrucchiera di “bigodini”, i “porcellini” della sua epoca fascista “zuzzurellavano” di “tambur battente” al “suono” dell’Inno di “mammelle”. Che “marcia”. Che marchio!
Sì, criticate la società italiana attuale perché il ragazzo “medio” è disoccupato e sgridate Grillo Beppe perché non “spipacchia” di “Politica” vera. Sempre meglio di Fazio Fabio, uno che invitò Bob De Niro alla sua trasmissione per affiancarlo all’immonda-“visione” di Littizzetto Luciana, detta la Sconsolata della Rai, in un “buttarla” in burla e poco “burro”, molta salvia e tante salviette da irrimediabile “depressa cronica” col “dono” della “sdrammatizzazione umoristica”. Sì, quando l’umore, abbattuto da un volto da strega, di rifiuti non viene “fiutata”, ecco che, al posto dell’arte del “cazzo” amatorio, spunta la cazzata armata di “personalità”. Ma, quando una “donna”, brutta come il debito agli strozzini camorristi, “la” getta a ridere, è sempre meglio delle “bottane”.

Sì, mia nonna di cognome fa David, ma io non son Golia, sebbene frequentai la scuola “alimentare” Sassoli D. “D” sta per “Domodossola“, famosa lettera dell’alfabeto di Mike Bongiorno e delle sue ruote della (s)fortuna con Antonella Elia e Miriana Trevisan quando la sua “vecchiaia” era già più scema di come Umberto Eco aveva “predicato”… verbale.
In due non ne fai mezzo.

In questa “squola” conobbi Trasatto Marco, di origini abruzzesi e fratello amante di Madonna. Il suo consanguineo era già un “figo”, oggi chi lo conosce… Michele?
Al che, fra un Bertoli Pierre, mio compagno di merende (avremo modo di ripescare questo “genio” più avanti nella narrazione) e la maestrina Ortelli, approdai alle medie “Salvo D’Acquisto”, carabiniere morto per la “Patria”.
Il mio primo ricordo “indelebile” fu una “nota” che complicò un po’ la “stima” della mia professoressa d’Inglese, tale Fontana. Suo marito aveva la Mercedes e aveva anche le sue cosce. Sì, stava messo “bene”. Era una a cui del lunch fregava niente. Neppure di Lynch, ma del suo occhio concupiscente “linciante” per esser, dal puberale, “slanciata”. Non vedeva l’ora che squillasse la campanella per far comunella coi gemelli “Longo”. “Spiccicati” e omozigoti. Uno era patito di Ken il Guerriero, l’eunuco “muscoloso” di Hokuto, l’altro l’abbiamo perduto.
Sì, all’epoca ero adorato da varie squinzie. Non so se avete visto le mie foto.
Sì, ho conservato il “fascino” di entrambi i “miti” a cui venni paragonato: Jason Priestley e Luke Perry di “Beverly Hills 90210”.
Sinceramente, ce “lo” possiamo dire? Tutte mi volevano ma preferivo “volare” con quelle di “Non è la RAI”, programma “altamente” culturale ideato dal Boncompagni, pedofilo conclamato che “aiutò” Angiolini Ambra a diventare la “glande” attrice ch’è oggi. Sì, Gianni, detto l'”angioletto”. Come “spronava” lui le vergini a far carriera, “lo” sa di “brutto”. Tutte “benedette”.
Sì, mi filava una certa Laffi Tiziana, adesso sposata proprio al Pierre.
Un anno fa, ho rintracciato Pierre tramite Facebook e ho scoperto che ha “infilato”… la fede alla “Titti”.
Mi ha cancellato dalle amicizie solo perché gli ho detto, come un deerhunter, che è un John Cazale che s’è scelto “una” che avevo già scartato a priori e, a “posteriore”, è sfiorita come una “bocca di rosa”.

Molti mi chiedono perché ho la “fissa” per il Premio Oscar di Toro scatenato.

Ecco, chi conosce la storia n’è ben informato.

Il resto è stato un Re per una notte…

In poche parole, uscii con “Ottimo” e ho oggi 5 libri all’attivo.
Nonostante “tutto”, continuo a credere che la “realtà” sia una minchiata, peggio del minchione Bane.
Che, a forza di prendermi per il culo, ha fatto la “fine” della mazza da baseball di James Remar de I guerrieri…

Un mio “confidente”, preoccupato della mia condizione “mentale”, mi suggerì di cambiar rotta: – Sì, comprendo la tua idiosincrasia e anche il tuo odio. Ma ti disprezzo. Perché non stai dando nulla all’umanità.

Risposta secca: – Meglio di te che “lo” dai alla prima passera che passa.

Io sono leggenda.
Tu no.
Perché non hai avuto la mia vita. E ora vendi di non rompere le palle, altrimenti ti sfondo il cranio. Perartro, hai perso tutti i capelli, e sarà più facile “trivellarlo”.

I famosi connotati. I conati… 

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  2. Il cacciatore (1978)
  3. Cape Fear. Il promontorio della paura (1991)

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