Archive for September, 2012

I miei tre film di sempre, domani sarà un’altra Notte


26 Sep

La mia vita merita un 1(1)0 e lode, soprattutto (non) gode

Il mio carisma è disarmante, infatti adotto la strategia combattiva “impari”, “sforbiciandomelo” con lama “a puntino” stilogra-fica. Tendo all’alienazione, offuscandomi fra un “Non ci sono” e “Qui non si dorme”. Spesso, quando la stampante a colori “schizza” troppo con le foto platinate dell'”attrice” molto “conclamata” Brandi Love, il mio corpo si deforma soprattuto di propaggine “elefantiaca” e devo correre in cucina a versarmi del caffè bollente nella zona “amara”. Sì, io e il Sesso, sulla “bocca” di tutti, e perdipiù di quelle sui viali, non m’ha mai allettato troppo. Infatti, per colpa di questo “leitmotiv“, sono nottambulo e “pavoneggio” in sala da pranzo con spaghetti aglio, olio e peperoncino, di cottura da leccarsi il “baffo”. Salati, scendono mentre la saliva è bava alla bocca di “bavaglio”.

Sì, a sedici anni questi accoppiamenti, etero, omo, promiscui, “biscottati” e spalmati, insanguinati e “degustati”, leccati, leziosi fra una lezione di “Matematica” e una di diseducativa etica, con la professoressa “baldanzosa” di “cavalleschi zuccherifici” con gomma su tacco “inguainato” del mandrillo al primo b(r)anco, mi (ar)resero tutta “nuca”. No, eunuco no, sicuramente di “cocco”.

Eppure, questi film sono amabilissimi.

Il resto e “quella lì”, per quanto mi concerne, anche nella cerniera, può andare a prenderselo… “be(l)atamente”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Rusty il selvaggio (1983)
  2.  Taxi Driver (1976)
  3.  Heat La sfida (1995)

Cicatrici “Alcatraz-iane” vs gli “ariani”


25 Sep

 

In una tempesta di miei sapori attenuati dal Tempo, dunque “stremati” o forse rinforzati nel presente, vergo impressioni “sovraimpresse” al quel che (non) fu, poté ma s’orientò a Oriente, appunto, ma non mi amputarono e son sommo poeta

Diary di ieri che mi sembra domani o forse imperscrutabile (ri)nascita

Sorvegliati speciali per destini “invertiti” nelle convergenze troppo spaziali e (a)variate, o da “aviatore“, per esser compres(s)e da chi s’imbocca e deglutisce l’assuefazione a bugiarde regole che li ammanettano a “castelli” di vetro, solidi come il rimmel d’occhi sempre assonnati e annoiati. Mai “ritmati”, sempre asmatica, mortifera “allegria” di tanto “vivere”.

No, non cambio. Semmai ingrano una marcia che sterza come il braccio “inaffondabile” di Lincoln Hawk, “camionista” della sua storia e del suo percorso “tortuoso” proprio fra i canyon di dolenze che, anziché indebolirlo, lo rinsanguano di rivincite a st(r)appar l’applauso quando tutto sembrava dissipato o “seminato” di “malsano”.

Sì, forse anch’io come Sylvester Stallone, alla sua età mi “civetterò” vanitosamente di morbido “mascara”, per coprir le rughe o “brezzolar” il grigiore, soprattutto dei tanti patimenti, di altre ferite “sbrananti” e mai “sbrinate”, ibernato e “p(l)acato” (anche le placche ai denti da “cariatide”, mamma mia, anche il dentrificio è una cataratta, che schifo questo catarro) in un rigido ma etereo Inverno solitario da “buffone” che copre le deturpazioni inflitte (Dio nostro Signore di Cristo, che f-r-itta-ta, ragazzi), “(s)fregiandosi”, senza freni né inibizioni, Egli stesso, esibizionista che ti guarda e ti sputa in faccia, “accigliato” ed “esaltato” appunto di “nasetto” che si screma in occhi da UFO in quest’umanità d “gufi”, d’invidie “a crepapelle”, a schivarti, “selciarti”, demoralizzarti, avvilirti e “avvitarti” nei “bulloni” delle loro gomme “pneumatiche”.

Non ho mai sopportato gli stronzi. Mi bastano 3, dico tre secondi netti per squadrarne uno e accerchiarlo d’occhio che non lo “accechi” pugnalandolo di risatina fac(c)et(t)a.
Sono io che lo “asfalto” e, prima che possa proferire le sue “predizioni” sinistre sulle mie (s)fortune, lo “falcio” con occhio appunto da Falco.

Mi chiamo Falotico, no? Questo, vi ric(hi)ama qualcosa?

Estranei che, di punto in bianco, ecco, le sparano grosse su chi sei, su chi eri, su ciò che non sarai.
E adorerebbero che morissi di “fame” con labbra essicate come un Eastwood “Buono“.
Ridendosela per poi asse(s)tarti il colpo di “Grazie di tutte le belle cos(ci)e. Buon lutto, addio”.

Ma non calcolarono le carovane e il carillon.
Sì, mio “caro”, ci rivedremo “testa a testa” più le croci del “cimitero” in un triello beffardo.
No, perché ammazzarti? Mi stai simpatico. D’altronde, ne abbiam (s)passate assieme. Tu prendevi per il culo me, e io “altrettanto”. Un giochino da “ma(s)chi“, tu ammicchi tutt’ora da “dottore” e di dose rincari, già, e io non “acclaro” proprio una “beneamata” tua provocazione, “sgattaiolandoti” addosso di riscatto che non t’aspettavi.
Pigliati questa pastglia, pensa a me…

Cosa ne sai tu dei “vecchi” a cui tolgono i sogni?
Dei giganti e delle mie stronzate?

Al che, Eli Wallach mi domanda se c’è stata una tresca fra me e la “locandiera”, tutta calda, tutta “insaponata”.
E Io: – Sì, mi ha versato da bere? Eli: – Che vuoi dire?
– Che al solito, razza di scemo, non hai capito un cazzo.
– Ehi, lurido cane. Lo sai di chi sei figlio tu?
– Di tua madre…
– Ora, stai esagerando. Come ti permetti?
– Scusa, siamo fratelli o no?

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Over the Top (1987)
  2. Il miglio verde (1999)
  3. Fuga da Alcatraz (1979)
  4. Il buono, il brutto e il cattivo (1967



“Casting By”, il Trailer


25 Sep

 

I maggiori attori di Hollywood, i più “mitici”… discutono di come sia importante la sinergia che si viene a innescare fra il “pioneer” (che non è lo stereo di marca omonima…), dicesi cineasta, e l’interprete, appunto.

 

>

De Niro, il fascino morbido de… La Cite du Cinema


23 Sep

 

Con questo taglio di capelli, il fascino non si discute. Chi obietta, è un Uomo che non merita queste “gambe divaricate”.

Cravatta di seta su Sguardo “scrutante”. Sì, ogni scrutinio è la sua lista elettorale.

Egli, come dicevamo… è il Besson che, “malavita-mente“, (non) t’aspetti.

Che spunta in mezzo alla festa, urlando di essere un “bravo“.

(Stefano Falotico)

Le interviste famose di De Niro


23 Sep

 

La più famosa è forse quella di Gianni Minà.

Ma qui, “sottili sottili”, ne vedremo altre.

Anno 1977…

 

Anno 1976…

 

 

Anno 1993…

 

I leggendari 60 anni di Mickey Rourke


23 Sep

 

Mia abitudine è “inoltrarmi” nelle vite dei grandi, per empatia alla mia vita, che credo superba.

Guardatelo, “deforme” al punto giusto. Come si confà a un mito “sdrucito”, lacero, distrutto, rinato mille volte, caduto, strozzato, logorato, “scemato”, indementito, picchiato, pugile e immenso.

Costui, ha da qualche Giorno compiuto sessant’anni.

Gira ancora, anche boiate come questa:

Eh sì, è nato tre… dopo di me, Io il 13 Settembre e Lui il 16.

Siamo lì…

 

(Stefano Falotico)

Il mistero di Batman è nella sua lampadina, poiché Aladino suona il “campanellin'”


23 Sep

 

L’emento incondivisibile è la “scissione” nella realtà, perdizione totale delle proprie morali e dell’amor che serbi nel “sebo” più androgenetico agli ormoni

Da che ho memoria, sono amnesia, per volontà incoercibile di ammanettarmi a una società che ripudio, in quanto vivo sul podio, lastricata-mente di polluzioni “rosa” su scroscio di applausi che mi porgo in segno di totale menefreghismo.
Mentre i miei coetanei, in quell’epoca adolescenziale di “pompini” e cannette, si “baloccavan” festaioli, saltando di orgia in foglie di “fighe” ipocrite, con i loro genitori a regger le anoressie della loro scheletrica amante nell’armadio, da celar a sguardi “indiscreti” per giudizi che sarebbero stati lapidari e poco “incensanti”, io non cessai un istante d’esser me stesso, viaggiando a tutta velocità spesso stiracchiato a letto col bacio mansueto del mio “cane” immaginario, mentre i pedofili s’accanivan in esegesi “cinefile” sullo zucchero filato di qualche “lupa” mocciosa che potesse rizzar il loro pelo moscio.

Sì, in un Mondo ove le macchine han sostituito i cervelli più coscienziosi, asfaltandoli nell’indole cronenberghiana più incarnatamente malata, ove lo status symbol è sinonimo di telefonino per le “mele” e non solo (BigApple, di mia carta di credito screditerò tutte le vigliaccherie, strozzando come un’anaconda chi, falsamente “giocondo”, se “lo” racconta.

E poi, di montaggi per accordare le scene più “fastidiose”, incenerirò i fotogrammi più “mielosi”, “incattivendoli” per una sana esibizione anche “onanista” del fuori orario “sgradevole”.
(Parola dell’Uomo che sostituì Cristo).

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  2. The Master (2012)
  3. Iron Man (2008)
  4. Cosmopolis (2012)

Il “Rocky” di Springsteen


23 Sep

Secondo me, la canzone più bella e dolce dell’album…
E questo video merita lo scroscio…

Red Carpet bessoniani-deniriani


22 Sep

 

Mentre stan girando Malavita, ecco (il) Bob e Besson passeggiar per l’inaugurazione.

 

Ora, c’è Tommy Lee Jones ma il “neo” no.

Eppure… ci sarà.
(Stefano Falotico)

Le esigenze di libertà di un Uomo che ha bisogno solo della lama del rasoio al suo mento “spiccato”


21 Sep

 

Guidai la macchina nel tramonto, al che “montai” in sella

No, non credo che muterò, amo le danze in mezzo a chi si pavoneggia, e scuoto la “cresta”, “inchinandola” negli sciacquoni di chi si “scia(la)qua” e poi, esagitato, è un esaltato, in total mio ammiccar di “buffoneria” in segno di stima e “stigmate” in questa società “ingioiellata” di tanto “ghingheri” ma da sgridar’ anche gridandole dietro, perché il loro “fondoschiena” non è pulito, semmai “polluzione” moralista, “semantica” di scemenza senza vero “seme” che nasconde anche il “boxer“, temendo di “eruttare” senza castigarsi nelle patte e poi, di “patate”, brindar di branco fra “abbracci” e un altro “laccio”.

Chi è Batman non si sa.
In mezzo al piattume, Egli è “immondizia” per chi superficialmente lo “scartò” e dono prezioso per una Donna che lo scarta, mentre Lui “la” smarca con un “Me ne frega un cazzo”, di codice d'”onore” e non “donato”.

Filastrocca che vi strucca e un po’ “rutta”.

Telefono a un “roditore” che presta servizio “radioattivo”, e “lui”:
– Basta! Che vuoi? Noi qui non cazzeggiamo!
– Sì, però “puttaneggiate” e, fra un disco e un “liscio”, la “botta” è piena e poi con la moglie vi sposate con lo “spumante” da ubriachi.
Vedi di stare zitto o ti riduco come il “cestino”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  2. Il grande Lebowski (1998)
  3. Le ali della libertà (1994)
    All’aguzzino “sadico” grido “Pietà!”, in quanto genio di Michelangelo che può trattarlo da ingenuo come una statua.

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)