Oggi, o ieri, è morta Rita Levi Montalcini

31 Dec

Domani finirà l’anno, mi diedero del finito ma mi son affinato: la vita, back to the future, è un destino-delfino

Nonostante la stima alla sua scienza e alla sua senescenza, le preferisco Montalbano e Al Pacino: i migliori film del 2012, aspettando il 2013

Inizierei con l’infilzarmi. Basta rimpinzarsi. Poi scoppi e scopi male, perché lì in mezzo si rimpicciolisce d’adipe. Ah, il bolso che poi usa il “polsino” per “far da sé”. Chi fa da solo fa per tre?
No, meglio io e te. “Tieni qua, prendilo!”.

Sono trascorsi parecchi e-venti ma rimango immutabile. Non sono cambiato, infatti ho riguadagnato in capelli senza lozioni “accrescitive” e m’è cresciuto di nuovo inversamente proporzionale al mio conto in banca un po’ “in barca”.

Voglio narrarvi di tali trasformazioni, sono l’unico Uomo che fu tutti i premi Oscar di Million Dollar Baby. Eastwood, Freeman e la Swank. Altro che svastiche e “vacca”, qui vengo picchiato e devo combattere. Quali “chiavi!”. Quale avo. Qui sta colando a picco… la nave! Ah, abbattersi mi porterebbe solo a batter sui viali. No, non voglio affogare, per piacer resuscitatemi. No, in apnea sto in pena, voglio l’albero “di mezzana” del pene non “mozzo”.
Inseguirò un ideale ma m’inseguirà la “stradale” e lo venderò nelle “bieche” stradine.
Eroe populista spacc(i)ato da “equilibrista” del “cubismo” al mio culo.
Bisogna “indaffararsi”, qui voglion farmelo. Basta, fannulloni. Non sono uno da pannoloni.
E tu, pannolina nel sen(s)o di “montatina” un po’ mondina del “latte”, non avrai il pane se vorrai solo “infornarmi”. Il “lievito” mio s’evirerà finanche sui tuoi fianchi, ma virerò in un “microonde” per patate senza il tuo contorno di rosolarlo.

Sì, da calciatore “pensionato” che appese le scarpe al chiodo (infatti, indossavo un giubbotto di pelle su naso “borchiato” d’occhio “attaccapanni”), allenai ragazzi depressi per risollevarli.
Ne “pescai” una ma mi scalciò, reputandomi troppo “esperto in materia balistica”.
Sì, quante balle. Di fieno e “di fino”. Corremmo lungo il praterello fiorito dei sogni, ma mi praticò l’eutanasia perché caddi a pezzi, tranciato dal suo calcio, appunto, ove ogni uomo, anche il più “provetto”, colto in flagrante, sgrana gli occhi dopo tal “amputazione” con annesso urlo “frantumante” e traumatologico per riattaccare i testicoli d’un dolore schietto come il testacoda delle mie “anaconde” così “condite”.

Poi, imparai la saggezza che s’avvicina alle femmine con moderata “torta di mele”, da nero “dolce” alla Morgan. E, nella tavola “calda”, Lei adocchiò di cioccolata bollente.

Ma quest’avventura non mi letiziò. Anzi, peggiorai di depressione, e pulii il pavimento dopo quell’amplesso che m’atterrì. Così, dovetti ripartir dalle più terragne ragnatele del mio appartamento steso e messo “al tappeto”.
Rispolverai… l’antica grinta da proletario “castrato”, e m’effeminai, non solo in Hilary, ma pure in Jay Baruchel. Ecco, credo che a un Uomo, la peggiore offesa, con cui ferirgli l’uccell’, sia proprio paragonarlo a questo… Uno che saltella sognante e poco “favellerà” di “trivella”.

Comunque, a parte le puttan(at)e, ieri ho rivisto l’Oscar consegnato a Sean Penn in occasione della sua interpretazione in Mystic River. Dalla platea, s’alza Benicio Del Toro ma la sua ex moglie, Robin Wright, niente affatto. Perché?
Perché Tim Robbins sa che tradì il suo miglior amico, regalandogli solo una Susan Sarandon.

Come no? Tutto ciò è verissimo. Ed è per questo che l’ammazza. Gli rifilò la suora in Dead Man Walking. Questo film, di Tim, è falso come l’Italia.
Invero, Sean è uno schifoso che confessa la sua redenzione solo per le facili commozioni d’una come la Montalcini. E l’Academy ci cascò.

Comunque, a prescindere… ecco i migliori film del 2012, solo un terzetto.

Sì, non ci son capri espiatori, solo espiazione per DiCaprio. La deve smettere d’andar a donne.
Altrimenti, diverrà una donnola nelle capriole.

E, su questa stronzata, vi lascio a questi.
Obiettate finché vi pare, a me va(nno) e piace.

Sì, sono il commissario e voi, che celebrate la messa, sarete “emessi” dal deretan’ “emissario” del fissarvi nel buco.

Sì, per molto Tempo, Dio mio che orrore erroneo, m’affiliai a una famiglia di borghesacci, capeggiata da una madre frigidella matriarca del suo “archetto” di “trionfo”, diciamo una trota.
Quello che mi fa ridere è che, nonostante le abbiano escogitate tutte affinché diventassi barbone come Serpico, scoprii la loro corruzione. Mi ricattarono con frasi del tipo “Conosci solo noi e, se non t’attieni alle nostre illegalità a base d’umiliazioni e pestaggi, ti calpesteremo anche dignità, sbattendoti in manicomio quando reagirai”.

Sì, sfiorammo davvero gli ospedali psichiatrici giudiziari perché misi a soqquadro la loro casetta degli i-gnomi-niosi che mi sputaron tanti nomi.

Ora, denunciassero ancora e li friggeremo nel duro a morirli.
Scopro che, ah, teste toste, tanto munite di lauree semiotiche quanto più scemoniti d’aureo arricchimento di panza, hanno allestito perfino l’autoritratto delle loro colpe.
Infatti, stan portando nel teatrello dei piccoli “grandi”, “La purga di Bebé”.

Mah, secondo me quella donnaccia deve prendere solo “Il porco del papà”, emerito babb(i)one da bruciar proprio a Bologna come il vecchion’, genitore di due babbei.

Sì, sarò passibile per questo mio “babà?”.
No, vanno liquidati di codesto “liquore”.

Sì, sono come tutta la discendenza falotica.
Mio nonno, contadino, non scontò mai un Giorno infelice perché “scottava” i polli.
Mio padre, pur lavorando di calcolatrice, è uno che punisce le meretrici di calcoli renali, senza sconti di cassa(panca). E camperà più degli intellettuali, gentucola invero, loro sì, campagnoli.
Ah, le campane. Meglio la capanna e la mia caparra. Capra ma non aspra.

Tornando alla Montalcini…, studiò il cervello per salvare le cellule.
Ecco cosa riporta “Il Messaggero”: Nata a Torino il 22 aprile 1909, fin da bambina diceva di «non essere interessata dagli uomini né a un futuro di buona moglie o di buona madre».

Sì, studiò le cellule ma, essendo un cesso, rifiutò gli uccelli.

Sono irriverente? No, sono uno che sa quanto la “scienza” neuronale può scambiare un genio per malato di mente. Via dalle palle neonati! Evviva il rinato!

Evviva Al Pacino.

E tu, sarai fottuta a sangue!

Hugo Cabret
A Lei non piacque? Lei di Cinema non merita nulla!

 Safe House
Denzel ha un potere magnetico. Questo lo so, essendo stato suo amante virtuale in tempi in cui “omosessualizzai” la mia sessualità incerta se candidarmi a Washington o essere casa di “bianco”.

Red Lights
Ma che volete sottovalutare e ironizzare?
Questo è meglio del cinemino…
Vero, masturbatori nelle “rosse?”.

Perché concentrarsi su capolavori già epocali, storici e annunciati come il nuovo dittico di Malick?
Vi proporrò sette pellicole che potrebbero sorprendere. Naturalmente, ammicco eternamente a Bob De Niro perché, secondo me, solo chi s’infilava siringhe adolescenziali da drogato di sesso perverso durante le sue scolaresche, liceali e sferiche ottusità “classiche”, rinunciò al suo ne(r)o.
Gli idioti meritano il cinema con la c minuscola, come le loro teste di rapa, d’asfaltare senza mezzi termine, anzi, sterminandole.

Sparatevi ‘sto video e non scassate!

 

  1. Only God Forgives (2012)
    Clandestini, un cane rabbioso, Gosling con la solita faccia d’apparente minorato. Attenti, all’erta. Allarme “marziale”. Questo è uno come me. Se gli giran male, ti sfodera una raffica di calci ottovolanti, ficcando poi Eva Mendes nel suo embolo di minigonna su esotico “botto” dopo tante botte!
  2. Malavita (2013)
    Ci voleva Besson Luc per rigenerare il De Niro più amabile di mafioso esistenzialista?
    Mettici una Pfeiffer che è sempre “da vedere” e la titanica roccia vivente di Tommy Lee Jones… il filmone è servito di bang!
  3. Die Hard – Un buon giorno per morire (2013)
    Ora, il primo Trappola di cristallo è un supercult ancora cool. L’Uomo “normale”, defilato, dimesso, frustrato, sbrindellato di canottiera proletaria nel poliziotto perché semianalfabeta che non poteva trovar di meglio se non assoldarsi per sbarcar il lunario. Willis è figo, la moglie nel film pare una vecchia culona, il cattivo è uno stronzo cosmico, l’Alan Rickman più bastard di Christoph Waltz. ‘Sto qui però non ha fatto i conti con un pezzo di merda più figlio di puttana dei suoi giochetti. Ed ecco il conflitto, a fuoco combustibile che monta, e terrorizzerà proprio il terrorista
    Gatto col topo. Peccato che Bruce sia un lupo.Col secondo, i 58 minuti per morire, già perdiamo qualche colpo. Anche se guadagniamo ancor di più in claustrofobia. Mamma mia, siam passati dal grattacielo con uno simile a Steve McQueen all’aeroporto “congelato” di blackout. Ma Bruce, anche al buio, ha occhio e sette vite. E appunto sgattaiola fra la neve, incendiando il villain con tanto di Franco Nero “mortificato”.
  4. Mad Max: Fury Road (2013)
    Sono uguale a Tom Hardy. Come no? In casa mia, da anni ho allestito una palestra e sollevo i pesi, soppesando chi vorrebbe sospendermi e invece l’appendo.Se mi fai incazzare, ti stiro di macchina e ti sventolo, raschiandoti al suolo.
    Ora, chiarisciti chi sono. E fuori dalla macchina, altrimenti ti sbatto io di portiera senza portiere che ti parerà il culo.
  5. Gangster Squad (2013)
    Eh, qui si va di grandi. Nick Nolte, Sean Penn, ancora Ryan, Josh Brolin, altro volto che t’incula, mentre nel privato si fotte Diane Lane che “glielo” allena. Rallentando un po’ il troppo maschio ch’è.
    Se poi aggiugiamo Stone Emma, la figa(ta) è assicurata.
  6. Les Misérables (2012)
    Hugh Jackman è anche miserabile?
    Questa mi giunge nuova. Trasformista per eccellenza. Passa dalla serata degli Oscar da ballerino al Wolverinesenza i cazzi per la testa dei damerini, dal camerino al caminetto senza riscaldamento.
    Verrà perseguitato dal Russell Crowe più merdoso e “scassapalle”.
    Uno vuole redimersi ma l’altro non ci sta. Che Hugh Jackman afferri i bicipiti di Russell e gliele suoni.
    Senza legge che tenga. Questo Russell va imprigionato. Sconfina d’atroci ingiustizie.
    Va bene incastrare una volta, anche la seconda. Alla terza, Jackman ti spacca la faccia.
  7. Hitchcock (2012)
    Questo film fa cagare. Non l’ho visto ma Hopkins è troppo truccato.
    Va bene Nixon, va bene Picasso, ma non mi (ri)tocchi Hitchcock.
    Comunque, se Helen Mirren è una bacucca, la Johansson e la Biel varranno la finestra sul cortile.Quindi, di guardone crescerà di binocolo un po’ Pinocchio allungato. Sognando Grace Kelly a fianco che carezzi l’arnese…

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