Il Mondo è pieno di ingiustizie, e i criminali vanno combattuti

06 Jun

Il caso Stefano Cucchi è un’altra vergogna del nostro “sistemino” di bugie, ipocrisie, omertà e “silenziatori”. Il nuovo Che Guevara! Sono io, dammi una rivoltella e ti rivolto la “frittata!”

Scocca l’ira in aula, i parenti della vittima accusano i carnefici assolti, i mass media sciacalli per lo scandalo col quale vendere solo la propria “reputazione” sui giornali, al fine della “medaglia al valore” di chi è più bravo in lacrime da coccodrillo…

le forze dell’“ordine” provan a contenere la rissa, qualcuno urla “Sei solo chiacchiere e distintivo!”, i medici sono “intoccabili”, le verità si ribaltano, lo zibaldone permetterà ai mostri di scorrazzar a piede libero su sorrisino “zabaione”, peraltro “immune” in altre “munizioni” e botte “punitive”, sedazione, il giudice prende cento gocce di Valium per reprimere, di complesso di colpa, il suo aff-r-ettato “verdetto” allucinante, i berretti verdi incitano alla guerriglia, intervengono i marines per fermare il Carlino di Marina Ripa di Meana, in preda alla rabbia l’Italia abbaia, ma tanto passerà tutto sotto silenzio, un’altra volta, oramai è andata via una vita, chi ripara il danno? Era solo un daino! Figli di puttana!
La vendetta serve? Ci vuole Carter del migliore Sylvester Stallone. Quando il “martelletto” decreta un arbitr(i)o assurdo, il giustiziere della Notte è Charles Bronson.

Righteous Kill. Sì, come Pacino che, disgustato da tanto schifo, diventa egli stesso demiurgo “elevato” a sparare, non solo di monologo. Per ripulire il Mondaccio dalle merdacce. Morirà ammazzato, ma sarà un eroe (non) infetto.

Pigliamo Goodfellas di Scorsese. Ray Liotta, un “impostore” o forse un ragazzo di vita, dopo essersi assoldato alla manovalanza invalida del crimine, guarda lo spettatore, si alza dalla poltroncina e mette alla berlina chi è “bellino”.

Gigioneggia da grande pavone. Passa per coglione ma, almeno, fa il Saviano sia per salvarsi e sia per non perdonarli.

Salve, non sono Henry Hill ma atletico alla Terence dell’accoppiata con Bud Spencer, di cognome omonimo, specie in Altrimenti ci arrabbiamo, ove non sono teneri coi “tenenti duri”.

Sono qui, a testimone di me stesso, dopo un infimo “terzo grado”, inventato per puro “sfregio” da una famiglia di mafiosetti che, non tollerando il mio stile di vita, “anomalo” e “sbagliato” perché non allineato al lor modo di concepirla “goliardici” e di frivolezze “scacciapensieri e da cacciatori delle topine” (eh sì, della feccia da fogne), voglio proprio confessare tutta tutta la verità, come un “bimbetto” che caga nel vaso di “nasini”.

Dinanzi a tali ottusi, seduti di fronte a me, l’indicherò successivamente con pari “indagine” additante, posso orgogliosamente asserire, nel mio camminar a testa alta, che ci troviamo di fronte a dei criminali della peggior specie. Quelli che celano i “cadaveri”, nascondono le prove, e dopo vanno a festeggiare…

“Codesti”, già “pluralizzarli” mi par un eufemismo troppo decoroso dirimpetto, io proprio la rettitudine morale, ai voltagabbana (col “gabbiano” allegretto nei “grilletti”…) vorrei sputare in faccia, ma m’arrestereste, consegnandomi alla previdenza sociale.

Quindi, di tutta mia elevatezza, contro i boriosi, verserò le loro lagrime amare in un versetto “satanico”, a memoria dei posteriori, ah ah, e al fine che tali crimini bestiali non avvengano più in futuro. In quanto garante delle purezze e di chi non si svenderà mai dietro pezzi di carta per attestare il suo “valore”. A differenza dei qui presenti, avvezzi a sparlare dietro i “culi” parati.

Pensate che a questi spacciatori… non solo di finto intelletto, interessi davvero ciò che si presume abbian studiato, ottenendo “nullaosta” per il “lasciapassare”, non tacciabile di porcata assurda?

No, insistettero, per farmi il “sedere”, nella mentalità fascista m’appunto incontrarono una “merda” egualmente “omicida”. Non adopero il punteruolo ma la punta della biro.
Bianco assassino premeditato ma su cui mettere i puntini sulle i, depurandoli dai brufoli.

Avvocato, l’arringa a questi da “merendine” con le “meringhe”, mi lasci il Diritto, in costituzion(al)e robusta e sana, di pronunciarla a viva voce da me.

Ecco, “annotiamone” uno. Il suo nome è M., un povero idiota sfruttatore del prossimo, arrivista e “cinico”.

Dopo aver “usato” una persona come “tassista”, dopo tutta la mia benevolenza, una mattina si sveglia, credendosi più “cresciuto” e inizia una psicologica guerra.

A base di ricatti, provocazioni sulla sessualità, persino intimidazioni al suicidio e al delinquere, per il suo infantile delirio da “vincente”. Ha vinto che? Vigliaccone!

Venga consegnato alle carceri, assieme alle cretinette sue “amichette”. Almeno, in gattabuia ne avrà da “pelare” di “patatine”.

Sull’altro, soprassiederei. Trattasi di disturbato totale con manie di “grandezza”, elevate quanto la chitarrina del suo plettro a carezzar scemotte sotto il plaid del poi prenderle a pedate. Nel “Finché la vacca va, lo lascio andare…”.

Invidioso cronico, all’epoca del “liceo”, tormentava coloro che riteneva “sfigati”, alludendo, di telefonate minatorie e infamie sempre dello stesso “cavo”, che fossero malati di “schizofrenia”.

Prendendo contatti con chiunque, nel metter questa “pulce” nell’orecchio.
Divertendosi da “matti”, quando poi ne alterava la pazienza. Schifoso pazzo!

La madre, invece, è una frigida complessata che avrà scopato solo l’unica volta che ha messo al Mondo tali obbrobri. Fra l’altro, questo inseriamolo “socialmente” all’“integrazione” asessuata di tal frigida annacquata, in quel frangente non godette neanche. Cazzi suoi!

Non soffrì neanche quando li partorì dall’utero, in quanto anestetizzata senza bisogno di “insensibilità” nelle zone già bassissime del suo cervellotico “organo” monotono.
Eh sì, una professoressa da canzonetta per “pigliarla”… come “viene”.

Il marito è un disgraziato. Sognava di scoparsi Moana Pozzi ma rimase nel pozzo. Per di più, voleva far neri gli extracomunitari ma io passerei col rosso davanti alle sue strisce, non solo pedonali.

Sì, un “drogato” di nostalgia in quanto sua moglie “Algida” e i figli degli “stecchini” da gelato Sammontana.

Spogliamo nudi i nazisti!

 

Finiamola con le ingiustizie. Il troppo stroppia e ora ti spacco le ossa!

>

 

 

Tags: , ,

Leave a Reply

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)