The Bag Man

12 Jan

Sull’argentata statua della stupenda Rebecca DaCosta, fascino esotico su gambe vertiginose in guaina letale da pantera dei sensi, ecco questo aka Motel, cioè The Bag Man definitivo.
Film che viene annunciato in uscita negli States il 28 Febbraio. E di cui presto, scommettiamoci, vedremo il primotrailer ufficiale.
Official, invece, sinossi… eh eh.

THE BAG MAN is a taut crime thriller that follows JACK (John Cusack), a tough guy with chronic bad luck but human touches, and legendary crime boss DRAGNA (Robert De Niro). DRAGNA has summoned JACK and a host of shady characters to a remote bayou motel for unknown reasons, and over the course of a long and violently eventful night, Jack’s path crosses with the stunningly beautiful RIVKA (Rebecca Da Costa). All of their fates intertwine, and when Dragna arrives on the scene there are sudden and extreme consequences for everyone involved.

Le prime foto mettono assai l’acquolina in bocca. Trucide inquadrature roventi, viranti spesso al rosso “paludoso”, alberi (s)morenti in verde horror, un film che profuma di noirmistery con salsa splatter e una gran figa, appunto, (in)delebile, non amputabile.
Puttana! Whore da perderci la valigetta, il sonno e il posto letto. Con un posteriore di quel “bagagliaio”.
Credo in qualcosa? Sì, a una legge basica. Alla capienza della credenza. Se dentro non ci son “risorse”, leggi pane, anche la “fame”, leggi pene, ne risente. E, più che penare, patirai prima di crepare, sempre che ti salvi, nonostante sputi, salmi, clima salmastro e poco “salume”.
Avete visto questa locandina? In una locanda ove affittano le stanze, detto anche Motel, infatti questo era il titolo originale, De Niro viene rubato del suo neo ma gliel’appioppano sull’altro lato.
Ora, m’immagino che la storia sia questa. Un demente trova una ragazza, vanno mano nella mano a passeggiare lungo il parco, ammirando le oche, compresa lei col cocco, nel lago. Lui si bagna prima d’inumidirla, lei “glielo” pulisce con un fazzoletto. Lui piange ma è vero “amore”.
Mah, a me sembra solo un pantano e una vita da due palle “così”. Tutta colpa dei pantaloni.
Sì, ho sempre deciso di farmi i cazzi miei. Star “al largo” da una che potesse innaffiarmelo, e soffiarci sopra quando, da soffice, lievitandolo sul duro di mano a(r)mata, come dico io, si allungasse.
Non ho mai tifato per i cantanti roman(t)ici.
Li ho sempre considerati dei poco di buono per strappamutande alle bone.
Dei troioni.
Di mio, m’arrangio.

Che c’entra col film? C’entra quanto io che bevo in centro.
Di mio, preferisco la periferia e anche la mia e sola camera da (l)etto.
Ah, maialetti, non c’è niente di meglio di un pisolino col mio pisellone.
Care principesse sui “piselli”, meglio la pasta coi ceci.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Bag Man (2013)
  2. Il grande match (2013)
  3. Maps to the Stars (2014)

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