Nonno scatenato: le critiche (im)motivate che gli son state mosse mi fan capire che il mondo è arretrato, ideologicamente abulico, e ha ancora molte (r)esistenze (d)a farsi

23 Apr

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Nonno zozzone, titolo che sarebbe risultato molto più appropriato se la Eagle Pictures, come inizialmente l’aveva “tradotto”, avrebbe osato di lurido, sacrosanto esser altrettanto irriverente, senza timori reverenziali al “san(t)o” pudore e ad altre esecrabili amenità.

Nonno scatenato, dunque, raging, è un capolavoro dell’approdo (a)sociale a cui siamo giunti dopo che tal società, ludra, semp’affamata di nuove “sorprese”, d’osé (es)agitato, esagerato, è arrivata. Così indaffarata, (s)fatta, strangolata da regole d’un manicheismo mentale e delle anime che mi fa terrore. E rabbrividisco, (im)potente, insozzato da tanti paradigmi futili, da tante inutilità illusorie, da tanti sciocchi gingilli, prese in giro, dette anche “per il cul”, da “enormi” accessori, da codesto “oro”. Ma quale “porco”, il nonno dice la verità della sua, per tanti an(n)i, ripudiata castità, delle sue patetiche, sorpassate, antiche, ottocentesche (in)fedeltà coniugali rispu(n)tate. Cornuto, si fa le seghe sui porno amatoriali, non si diventa ciechi, fidtavei, funzionano anzi meglio le cornee, il nonno vuole e (pre)tende… di essere riamato, di fottere, fottere, fottere.

Oh, amici miei, memore di tanti petomani, di troppi scoreggioni in tal mondo alla base distorto e che ha mar(cio) tortissimo, di questi “trionfalismi” da vin(cen)ti e tor(ch)i, di tanti sfottò, di pochi Totò e di molte “pig(l)iate” nel popò, rivendico come DICK la mia libertà.

Io, che non sono un professore e ho d’insegnare sol la mia umiltà umoristica, buffonesca e goliardica sin allo sfinimento, “sfinterica”, mi affilio, “cari” sifilitici, a tal “porcata”, spurgando molti rancori che mi tennero rigido e “mansuetamente” ipocrita, oggi che ho anch’io, come grandpa Bob De Niro, superato le viscontiane leziosità e i perfezionismi simmetrici di una (r)esistenza, fino ad ora, invero piatt(ol)a. E non la pianto né pianifico, oh quante belle (s)fighe…, mie (ma)dame. Olè!

Forse sarà eccessivo e “cesso”, davvero brutto se non si ama John Water(s), ma se lo/a si prende per il ver(s)o giusto, vi garantisco che fa ridere eccome.

Comunque sia, un bell’uccello, ha stile e personalità! Ah ah!

Insomma, meglio una vita da cazzone che esser dei coglioni “adatti”.

Se m’allattasse, “verrebbe” da Dio…

 

di Stefano Falotico

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