La pace del Papa Re, cioè me, contro i papponi rei, cioè i They Live

15 Sep

Ecco, oggi ho sparso nel net la mia notizia su De Niro nel film su Edgardo Mortara, avendola appresa da THR e subito, nelle mie elucubrazioni inventive, rielaborata di mie parole. Le mie parole sono perle e voi dovete ringraziare un Papa come me che, ascetico, estraniatosi da anni da una realtà miserrima e cinica, “coltiva” le sue unghie con inevitabile sex appeal che non lo dà neanche mor(t)o, tendente al cast(an)o. Ridere, ridere, trombate, fratelli della congrega. Io, in an(n)i lontani, sverginai la mia proboscide “inoculandola” là ove il “lilla” florido si aprì al mio organo “sonante”, armonioso di ero(t)ica armonica. Che musica quando liscio, vellutatamente “oleoso”, in “ella” ficcò con piacevole, “brillante” scodinzolio di “acque” germoglianti al mio candore, allora, rubato. Divenne rubino e, incandescente, fu in quel tempo mio da peccatore che ebbi l’illuminazione rosea. La vita, “apertasi” alla magnificenza del mio caloroso ardore, mi fece comprendere che la mia (s)figa sarebbe stata altra. E giammai più scopai, rimanendo vergine nonostante più non lo fossi. Studiate a memoria questi miei passi “pudici” quando soffrirete “pene” dell’inferno e Tom Hanks non girerà più stronzate con Ron Howard, meditando sulla sua e vostra vecchiaia da “buoni” James Stewart perché condannati al miglio verde. In quei momenti di senile disperazione, rimuginerete sul vostro passato e capirete quanto gravemente sbagliaste la vostra esistenza. Sì, v’adattaste per “cheto” vivere alla noia dei giorni impiegatizi, piegandovi al padrone nazista che volle il vostro “ebreo” lavoratore “duro”, rammollendo la vostra vita(lità) dietro una scrivania di ufficio e cappuccino “zuccherato” nelle prese pel culo alla collega scosciata sul (di)vano della vostra mediocrità. Allora, quando capirete che “istruiste” i vostri figli alla vita casina, casino e lavoro, verrete da me in adorazione del mio san(t)o di mente, e gioirete, anche se tardivamente, della mia e vostra capacità di aver capito il tutto.

E ricordate: la vita degli uomini “normali” è un lutto, e io sono oggi lupo, domani cupo, e più avanti nel tuo cu(cu)lo. Sappiatelo quando verrà il giorno…

di Stefano Falotico

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Jess (Ashlyn Sanchez, left), her father Julian (John Leguizamo) and Elliot (Mark Wahlberg) watch the latest news about a widening crisis. Photo credit: Zade Rosenthal

Jess (Ashlyn Sanchez, left), her father Julian (John Leguizamo) and Elliot (Mark Wahlberg) watch the latest news about a widening crisis.
Photo credit: Zade Rosenthal

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