Perché Mereghetti, nonostante tutto, è il miglior critico italiano e perché io sono incorreggibile e le stronco

17 Feb

Mereghetti

Sì, l’autore del famoso Dizionario, comunque superiore al Morandini, ché quando era in vita Morando, opinabile ma colto, ci divertiva con le sue “fuoriuscite”, e l’uso desueto di termini ed espressioni perfino colorite, e associazioni inaspettate, parallelismi sofisticati e qualche birbante uso della lingua italiana pittoresco e appunto insolito.

Oggi, tutti, presupponendosi dotati di ottima istruzione, essendo appassionati di Cinema (questo poi lo dicono loro), sono critici. Su Facebook è la pazzia, ed ecco che spuntano come funghi i fanatici di Nolan, a cui consiglierei qualche memento delle loro vere emozioni per comprendere che siamo di fronte a un mezzo bluff.

Mereghetti è spietato, spesso poco allineato e mantiene coerentemente, parossisticamente una linea dura e intransigente ma, al di là delle severità e della scarsa accondiscendenza verso i film spazzatura, chi ha imparato a conoscerlo sa che la sua “misera” stelletta non sempre equivale davvero al voto “reale” che lui dà al film. Spesso la “consegna” in maniera punitiva, per stigmatizzare gli imperdonabili film sopravvalutati e si diverte, sadicamente dà così poco per puro spirito provocatorio. Perché, è vero, sa benissimo che von Trier non è un idiota, ma è anche un pallone gonfiato, allora lo “incula” come gli pare e piace, salvo poi dargli tre stellette quando lo eccita e stimola.

Detto questo, possiamo prendere seriamente un Goffredo Fofi, così dichiaratamente comunista, lapidario, esagerato, radicale più di Pannella, che è assolutamente avulso dalla contemporaneità e dalle istanze giovanili?

Possiamo considerare bravo, forse interessante, un Alò che, sapendo di rivolgersi a un pubblico poco più che trentenne, abbassa la sua età anagrafica a livello facciale ed espressivo nelle sue ostentate smorfie nel patetico tentativo di voler imitare quello slang e ammicca come un semi-cinquantenne con la panza piena che però vuol fare il simpatico e il figo? E sbanda clamorosamente, facendo il bastian contrario solo per vezzeggiarsi, per far sì che le visualizzazioni aumentino, per suscitare odiosa curiosità! Non mi stupisce che acclami Muccino, Gabriele lo descrive così perfettamente nelle sue ridicole pellicole.

Possiamo apprezzare l’autarchico Marco Albanese, uno che ha un sito di Cinema tutto suo, e nelle sue pur buone e spesso centrate recensioni non ha ancora capito che perché e vanno accentati correttamente come li ho scritti io e l’È a inizio frase non va mai messa apostrofata in E’? Secondo voi è serio uno così?

Poi, ci sono i nostalgici di Carpenter malati di solipsismo e tutto ciò che non rientra nei parametri carpenteriani deve essere, secondo loro, necessariamente brutto o inferiore.

Quindi, ci sono Gli Spietati, una manica di froci, lo dico affettuosamente, non sono omofobo affatto, ma i loro gusti sessuali inevitabilmente l’inducono a privilegiare soltanto la forma estetica, spesso senza contenuti, le depalmiate e i film francesi, le “r” mosce del Cinema con tanti orpelli alla Greenaway, un po’ paraculo e in fondo emotivamente poco viscerale. Poi, diciamocela, se uno ama Wes Anderson, sicuramente non può amare Clint Eastwood perché non è “duro” come Clint ma ama le ruffianate leziose che io non mi “inculo”.

Naturalmente, sopra Mereghetti ci sono io. Ma questo è un problema divino, essendo Dio uno che mi paga l’affitto. E non posso sfrattarlo, perché mi giudicherebbe male.

Io sono d’altronde un illuminato, molto meglio di Bevalaqua, il grande Chris Walken di Illuminata.

 

L’altra sera chattavo con una ragazza…

 

– Ciao, mi presento. Ti dico subito che non sono Brad Pitt…

– Sì, ho visto i tuoi album. Be’, direi che non sei proprio Pitt.

– Però potrei farti una recensione “a pelle”, come mi “viene” subito. Ci stai?

– Sì, che devo fare?

– Vorrei che tu fossi un film di Zalman King, sono uno che ama quella roba lì, sì, sono la tua orchidea selvaggia.

– Siamo sicuri che tu sia un recensore?

– Sì, e non amo la censura. Allora, posso essere Mickey Rourke nella tua fess(ur)a?

– Certo, quante stelle mi darai? Non 5, spero, io non sono grillina.

– Sì, io voglio solo smuoverti il grilletto, poi vota chi cazzo vuoi. Allora, metto la “crocetta?”.

 

A fine prestazione, le diedi il pallino vuoto perché fu poco appassionante, e non mi saziò. Sì, non ebbi “soddisfazione”. La snobbai.Illuminata Chris Walken

 

 

di Stefano Falotico

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