Solo l’incoerenza dei pazzi può generare capolavori, statemi bene…

26 Mar

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Sì, sono un tipo ostico, ostrica, il litorale di Ostia… e ha ragione Papa Francesco quando dice che è meglio essere un ateo che un ipocrita cattolico. Sì, vediamo questa gente che puntualmente va a prender le ostie benedette e poi già il lunedì mattina maledice tutti quanti, non dà la mano ai poveretti al semaforo perché sono “lerci” e poi guarda Brutti, sporchi e cattivi… ho detto tutto.

Sì, leggo sconcezze inaudite. Tutti patiti di Cinema e scrivono che il film tal dei tali ha una colonna sonora “allarmante”. Allarmante ho sempre saputo fosse qualcosa che desta inquietudine, spavento, preoccupazione e apprensione. Allarmante… capisco. L’unica “track” su cui ci sarebbe da allarmarsi sarebbe l’encefalogramma di questi deficienti che oramai usano la lingua italiana adattandola a un gergo giovanilistico, non giovanile, ho detto giovanilistico, che sa di modaiolo nella sua accezione più vetustamente meno allineata alla venustà, sì, alla bellezza della forbitezza del parlare con purezza. Siate puristi della lingua e usate invece la lingua di pa(pi)lle gustative poco puritane. Per la Madonna pu… a!

Altra espressione “cool” è A BESTIA. Bestie… si utilizza per definire gli essere viventi che non appartengono al genere umano. E quindi di scrivere cose “random a bestia” è qualcosa che esula dal mio pensare, non so se sapiente ma antropologicamente senziente.

Eh sì, quanto è figo quello… io ho sempre odiato la fatuità, questa frivolezza che ammira persone prive di talento, senza valore, che però contentano il gusto mediamente conforme della carineria, del ruffiano piacere. Tutti ossessionati dal culto dell’esteriorità quando, invero, tutti i valori si son smarriti e tutti badano egoisticamente ai propri interessi, presi dai loro stress, ben fieri di “dormire” perché, a detta loro, sognare da imbecilli è “letizioso”, piacevole, è pigliar la vita con “melodica” leggerezza, inutile penarsi, anche pensarsi, per una visione più equa, egualitaria, ed ecco perché abbonda il cinismo programmatico di Black Mirror, perché la gente è talmente impudente, nel suo falso romanticismo gridato ai quattro venti e poi sempre nel concreto rinnegato, che adora la sprezzante consapevolezza d’incarnare la merda. Merda esaltata, coccolata, spacciata per cioccolata, moralmente inaccettabile.

Non appartengo alla frustrazione di massa. Le persone frustate… ah, ce ne sarebbero da dire. Sono quelle donne che semmai hanno davvero sposato un uomo colto e intelligente che le porta a teatro e garantisce loro un’ottima stabilità economica, ma son comunque inappagate perché poi vanno al cinema e notano che gli uomini strabuzzano gli occhi e sbavano per Monica Bellucci, e allora si struggono, rosicano e fra sé e sé si chiedono imperterritamente… a me cosa manca per essere come lei? Ah, ma guardatela… è una villana, è poco istruita, sarà anche bona ma volete mettere me con questa malcostumata e rustica zotica? Insomma, mi curo, mi reco sempre dal dentista che mi dona un sorriso smaltato e perfetto, vado in palestra, sono di sinistra, quindi intellettualmente “superiore”, ho delle belle gambe, un seno che fa invidia a tutte le mie colleghe ma a stento mio marito mi caga… Eh sì, chi ti caga? Un tempo quest’espressione veniva usata dai maniaci sessuali che amavano pratiche abbastanza escrementizie per sollecitare il godimento, nell’“eccitarsi” con qualcosa di schifosamente trasgressivo, ché faceva “CARNE & SANGUE”.

Sulla mia vita, ne ho sentito un sacco… bugie immonde. Che nessuno aveva saputo indirizzarmi a un percorso “corretto” e quindi mi sarei ritrovato sbandato, “tagliato fuori”. Mi spiace deludere questi luoghi comuni infami e pressappochisti, che con me non attaccano.

C’è sempre tempo per trovarsi una squinzia con cui giocar di liquirizia. Eh sì, la liquirizia ha questi “valori”… nutrizionali: è un ottimo digestivo, espettorante e antinfiammatorio, cura tosse e acidità gastrica.

Qui, i malati di panza siete voi, sempre indaffarati ad apparire, a “esternarvi”, a socializzare col vinello d’annata in mano. Che voi siate dannati! Ah ah!

Solo i pazzi come me possono creare capolavori. Visionari, allegramente malinconici, umoristici e umorali, di qua e di là…

Che se ne fa uno come me di sapere la vita di Quinto Curzio Rufo?

Ma per piacere e pigliate delle pasticche… non per curarvi dalla depressione. Emanate una tristezza ch’è qualcosa d’insanabile, fidatevi, e nessuno può sanarvi dalla scemenza e dalla becera sguaiataggine.

A proposito, ma c’è ancora chi ascolta Riccardo Cocciante?

Povero diavolo, che pena mi fa…

Eh sì, stanno tutti bene…, ah no, quello era il film di Tornatore, c’è anche il remake di Kirk Jones, mi riferivo al Muccino Gabriele. A casa… come va? Insomma, è arrivato un’altra bolletta. Fortunatamente però cucino un lesso aromatico ma non sono bollito come la maggior parte… delle “patate”.

Direi di concludere in “bellezza”… conversazione fra una psichiatra e un “matto”:

 

– La vedo in ottima forma. Adesso si potrebbe davvero pensare un a inserimento lavorativo.

– Mah, sa, io invece stavo pensando a un altro tipo di “inserimento”. Di altra natura, diciamo.

– Mi prende per il culo? A cosa vuole alludere?

– Guardi, vada a darlo/a via.

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di Stefano Falotico

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