JOKER with Joaquin Phoenix: C’est la vie, Life is a KILLING JOKE, uno scherzo del destino e del delfino

26 Apr

58419319_10213517754401103_2948840583117930496_nIl Joker in carne, pelle(r)ossa…

Molti attori invecchiano male, io sono un caso Falotico da Benjamin Button, più invecchio più ringiovanisco

Uno dei massimi aforismi del grande John Belushi è stato questo:

I miei personaggi dicono che essere incasinati va bene. La gente non deve necessariamente essere perfetta. Non deve essere intelligentissima. Non deve seguire le regole. Può divertirsi. La maggior parte dei film di oggi fa sentire la gente inadeguata. Io no.

Sì, la gente con me si è sentita sempre a suo agio. Talmente a suo agio da mettermi a disagio. Paradossale, no?

Sì, la gente, entrando in contatto con me, pensa immediatamente: possibile che questo sia così libero e non venga sfiorato minimamente dalla visione moralistica, pedante, meritocratica, oserei dire fascista, sessista, razzista e segregazionistica a cui noi invece, non essendo nietzschiani, abbiamo paurosamente abdicato? Sbriciolandoci nel marciume più becero?

Abiurando allo squallore quotidiano, prostituendoci alle meschine trivialità per simpatizzare col prossimo in un carnaio fintamente goliardico, invece cupissimo ove, tra sfottò, derisioni da Amici miei, scherzetti crudeli, ci contentiamo di prendere tutto alla leggera poiché oramai siamo avviliti, scoraggiati e delusi da tutto. Inneggiando al folclore più edonisticamente mendace?

Ma questo cosa vuol fare nella vita? È un uomo utopistico, anacronistico, giammai solipsistico, a differenza di noi che siamo egoisti, egotisti e abbiamo pure le gote che emanano una mestizia espressiva paragonabile a quella delle sfingi?

Sì, viviamo in maniera faraonica, ci addolciamo con le nostre faraone, cioè quelle donne rugose e noiose che adorano i manicaretti più oleosi e quel piatto culinario apprezzato per la prelibata, rosolata sua carne cucinata per giornate festose. Ove tutti falsamente ridono, seduti a tavola, gozzovigliando avidi e porcelleschi e, nei loro cuori, umidi, oramai asciugati da ogni pura emozione, quindi putridi, son stati cannibalizzati nei loro sentimenti più veri. Compiacendosi, disgustosamente, del fetido, freddo cibo esistenziale, oserei dire da animali?

Eh sì, ci vorrebbe un Tito Andronico per dar sangue a quest’umanità spolpata, dissanguata, questa realtà antropofagica come ne Il silenzio degli innocenti.

Una società ove tutti voglio essere bellissimi, in formissima e, invece, in tal tripudio oscenamente volgare, da best looking men son diventati il peggio dei dementi?

Immagino il povero Val Kilmer, adesso putrefatto dal Cancro, e molto me ne dispiaccio, colui che è stato Cristo, no, Chris in Real Genius e anche Chris in Heat, un uomo insomma Top Gun che, a mo’ del suo personaggio nell’appena citato, eccitante capolavoro di Michael Mann, sconsolato perché tirava brutta aria con Ashley Judd, una molto più figa della Sconsolata, cioè a lui per questa tira ancor di brutto ma lei l’ha stirato forse per uno meno bello, domanda a colui che ha incarnato God’s lonely man di Taxi Driver, ovvero Bob De Niro, se è solo.

E Bob, con aplomb da gentleman, con signorilità invidiabile e soffice sussurrio melodico da ieratico imbattibile, gli risponde che è un solitario ma non è una persona sola.

Ho letto proprio oggi un articolo sulla solitudine sul sito aprilamente.info in cui si afferma che è meglio stare soli piuttosto che in compagnia di gente che ti fa sentire sola.

Ah, questi qua hanno fatto la scoperta dell’acqua calda.

Ecco, all’articolista di questo post, sì, credo sia una donna, direi ciò:

– Ecco, vede. Lei è una psicologa, giusto? Per arrivare a questa conclusione, a cui io ero arrivato già a 14 anni, per laurearsi dunque in psicologia, deve aver sofferto molto di aridità e di mai sanate psicopatologie, no?

Più che aprire la mente, direi che è giunta l’ora, signora cara, di aprire qualcos’altro.

E scoprirà acqua rovente.

 

Ah ah.

Sì, dovreste fare rewind come l’omonima canzone “scandalosa” di Vasco Rossi per azzerare e riscaldare tutti i vostri finti pudori polarizzatisi nelle depressioni bipolari. Che raffreddamento, mio dio, propongo una vita all’aria aperta. Prenderete il raffreddore e qualche uccello che vi cagherà in testa, cioè qualche stronzo che non v’inculerà, ma comunque sarà una boccata salubre.

Altrimenti, vi ridurrete come una Mummia alla Brendan Fraser, avrete fisici palestrati e tartarughe magnifiche ma uno sguardo da pirla, vuoto come in George re della giungla…

Ah, La febbre del sabato sera non scorre più nelle vostre vene. Adesso, pur di rimanere a galla, economicamente parlando, centellinate avarissimi ogni vostra magnanimità emozionale, siete venali, avete i parrucchini sopra i portafogli in quanto avete paura di mostrare la vostra ricchezza apparente e orrendamente appariscente, vi camuffate nelle chirurgie facciali per oscurare le vostre anime di plastica.

Un tempo eravate amabili Friends. Poi vi siete montati il cervello. Quindi, dopo aver montato un paio di belle donne, spompati ed esaltati, siete entrati in rehab come Matthew Perry.

Afflitti dal vostro mal di vivere e di pancia incurabile, siete adesso bolsi. E indagate sulle vite altrui come Perry Mason.

Pensate a Marilyn Manson, ad esempio. Un tempo era gagliardo, tosto, incazzato. Adesso pare il cioccolatino Lindt, l’ovetto pasquale bianchissimo che mi son pappato nel giorno della resurrezione di nostro Signore il salvatore, miei peccatori.

Una schifezza. Si è rincoglionito.

Ingannevole è il cuore più di ogni cosa… e invece è palese oramai ogni goccia di Valium che Manson ha preso in faccia.

Uno mi ha scritto che morirò segato. Alludendo al fallo, fatto che, odiando quest’umanità di fighette, creperò nelle mie masturbazioni non solo mentali. Poiché pretendo sempre una vita fighissima invero impossibile.

Gli ho risposto che è meglio morire segato piuttosto che trombato e anche trombone.

Ci è rimasto, appunto, come un coglione:

– Che vorresti dire?

– Quello che ho detto.

 

Sì, vi siete ridotti come nel più patetico film di Carlo Verdone, Compagni di scuola.

Mentre io sono l’unico uomo che riesce a essere questi tre personaggi agli antipodi in un batter d’occhio.

Questo può anche non piacervi ma, se dite, voi donne, che non è piacente, fatemi il piacere.

 

 

 

di Stefano Faloticogreen book viggo

This image released by Universal Pictures shows Mahershala Ali in a scene from "Green Book." (Universal Pictures via AP)

This image released by Universal Pictures shows Mahershala Ali in a scene from “Green Book.” (Universal Pictures via AP)

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