JOKER: non ho mai pensato alla mia vita neppure come a una tragedia, mi disinteressavo del mio futuro, adesso sono un comico intellettuale come Billy Crystal

01 Oct

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Mancano due giorni all’uscita nelle sale di Joker.

Mancano invece quindici minuti dall’uscita delle celebrità dalle saune dei loro VIP senza calore.

Perché non ridete? Non fa ridere? In effetti, no. È una battuta troppo sofisticata per voi, pubblico di plebei, pubblico ammaestrato dalla tv spazzatura.

Signora, lei conosce Andy Warhol? Ah sì? Lo conosce? Peccato che sia morto, ah ah.

Sì, Arthur Fleck è la versione potenziata di Rupert Pupkin di Re per una notte. Un uomo adombratosi nella malinconia, nelle sue notti interminabilmente tristi e mortifere. Uno che, semmai, a differenza di Pupkin non soffre del complesso di Edipo e neppure, a proposito di Billy Crystal, ha un amico come Danny DeVito di Getta la mamma dal treno. Con una madre orribile, fisicamente e non, che psicologicamente castra e nanizza il figlio Danny.

Ah, a quel punto Danny, detto il nano per via della sua indubbia statura, diciamo, anomala… cazzo, deve inventarsi qualcosa, elevare la coscienza per non finire inchiappettato da una società ove, se non sei muscoloso come Dolph Lundgren di Rocky IV, non avrai nessuna seconda chance come Sly Stallone/Balboa.

Ah ah. Una società che ti spiezza in due.

Poi, arrabbiati, diverrete come Night Slasher di Cobra. Cioè degli anarchici sovversivi, semi-maniaci sessuali e vorrete scoparvi la moglie di Lundgren nella finzione e l’ex moglie di Stallone nella realtà, ovvero Brigitte Nielsen.

Sapete perché la Nielsen lasciò Stallone? Lei era iscritta al Movimento 5 Stelle mentre Stallone è sempre stato simpatizzante per Matteo Salvini.

Nel finale di Cobra, il reazionario Stallone disse:

qui la legge si ferma e comincio io…

Al che la Nielsen, disgustata dal machismo da porco di Stallone, si trasferì in Italia e comprò tutti gli album di Rettore Donatella. Cantando fra un’ospitata televisiva e l’altra Il Kobra non è un serpente. Luca Barbareschi, sul set di Bye Bye Baby, mentre adocchiava Carol Alt con far da volpone, fra un ciak e l’altro, rivolgendosi a Brigitte, le chiedeva retoricamente:

– Brigitte, cosa sarebbe la biscia che striscia? Mettiamo su Renato Zero col Triangolo?

 

Ragazzi, qualche bullo ce l’ha con voi? Chiamate me. M’hanno sempre dato della femminuccia. Infatti, il mio nome è Marion.

– Invece, signora, lei come si chiama? Maria? Come mai Maria? Perché i suoi genitori volevano che avesse una carriera come la cantante Madonna o perché, appena lei nacque, capirono che sarebbe rimasta like a virgin a vita?

Ah, mi tolga una curiosità? Lei è vergine? Ama gli amanti toro?

– Sì, sono ascendente in Capricorno ma amo i pesci.

– Ascendente nella tonta, no?

di Stefano falotico

 

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