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Una società di fessi e di condomini col camino che, ogni anno, lo prende nell’ano


31 Oct

Quando m’annuvolo, mangio le nuvolette cinesi, dette anche “patate” da evaporare di “sgranocchio”. Gnam gnam, “entran tutte in bocca”

Una peculiarità della mia anima è codesta: smarrisco la retta via per infilarlo nel retto a ogni ebete. E, dato che l’umanità è formata per il 90 per cento da tale categoria, credo che non mi rassenererò a insederarli. Mi dà gusto, sono provocatore dalla nascita, “uscita” extrauterina fuori dai canoni (ah lo so, vostra madre è la donna cannone che mangia il cannolo, detto anche “cagnolo”, del marito, un “babà”). Anni fa, una ragazza iperdepressa con “manie” smaniose di smagliature e annessa anoressia di bulimia da biliosa, provò a baciarmi stimolando il “telaio”. “Rettificai” subito: – Credo che la mia lingua ha poco da contagiarsi col tuo “adagiarlo”. Spero non ti arrabbierai se preferirò noleggiare un porno alla videoteca qui di fronte, aprir la portiera e farti scendere. Sai, ho bisogno, una necessità inesausta di salir di grado. Tu non m’aggradasti né ti gradirò. Ecco, alza il piedino sul marciapiede, e mostra le cosce ai “fruttivendoli”. Ragazzoni “dabbene”, ché puoi “berteli” tutti d’un fiato di mela cotogna. Sei una da Toto Cutugno. E anche da circo Togni. Quindi, levati dai coglioni. Mi diede una sberla, comprese che l’avevo messa alle berlina. Una povera matta da prendere giustamente a calci in culo. Una cronica tontolona come quasi tutti. D’altra parte che potevo aspettarmi da quest’Italia? Narro delle interpretazioni di Al Pacino e le “donne” mi porgon dei baci “affettuosi” in segno di tenerezza, mi siedo dinanzi alle pompe funebri e il becchino fuma la “pipa” di una che fa un pompino a un morto. Mah, non è un gran bel vedere. Dunque, ribadisco. Meglio prenderli per il sedere. Sì, m’accuseranno d’esser blasfemo. Ma sappiate che Ulisse sconfisse Polifemo perché non lo vedeva di buon “occhio”. Quante sceme a questo Mondo. E io le “piglio” tutte… Di Notte, mi camuffo da “negro” col monster cock, allupandole su Facebook ove esibisco un sorriso brillante da Eddie Murphy “pittato di fresco” nel ballo “pelvico” alla Michael Jackson. E poi, simil “leoncino” della Metro Goldwin Mayer, spalanco le “fauci” nel loro stupido stupore dal profumo “candore”. So che dall’altra parte dello schermo si toccan e non apron più bocca. Diciamo che ho “colto nel segno”. Per anni, fui pedinato da una famiglia di schizofrenici, un nucleo assai disfunzionale. Il padre era, fu e sempre sarà, spero che muoia prima di far un altro “botto”, un grassone repellente di flatulenti borie. In tutta la sua vita, ha combinato “parecchio”. Dopo aver sputtanato tutta la sua “gioventù” a mendicare dei “prosciuttini” felsinei, s’ammogliò a una sicula “combattente” che per un decennio fu solo la supplente dei ripetenti. Per consolarla dall'”insalata”, “la” (es)portava a teatro, ove ammiravano i commedianti per quattro risate a sdrammatizzare la loro vita quotidiana. Una volta, assunsero perfino degli attori “professionisti” quando la loro “magra” non ebbe i soldi per tale “passatempo”. Giunsero a casa pupolista loro, tutti “preparatissimi”. Ma, alla fine, l’isterica della moglie ruppe i piatti e scattò l’applauso del figlio epilettico che urlò “trionfante”: – Puttanazza di genitrice, adesso hai capito che non sai recitare quando mio padre finge di scoparti? Dovevamo assumere degli gigolò per farti capire che sei frigida? Sì, è sempre stata una famiglia d’idioti, da manicomio. Credo che, a ragion veduta, questi si meritino solo una “spremuta”. La famosa arancia meccanica della loro “bottanica”. “Concentrandoci” invece di nuovo sui figli, allarghiamoli al plurale, due esemplari di babbei come pochi. Anzi, come il loro babbo. Per quanto mi riguarda, “di mio”, i miei condomini sono dei deficienti. Quello del primo piano pretese che la figlia uscisse dall’università con la lode. Adesso è sposata con uno coi rotolini. Sì, le cucinò gli “involtini”. Quello del settimo piano ha girato tutti gli psichiatri di Bologna. Di lavoro era geologo. Speriamo abbia estratto l’oro minerario dopo aver sperperato tutti i suoi guadagni per finire alla Certosa della sua pensione da Lucio Dalla. Che volete farci? Sono uno stronzo. Non “raccontiamocelo” d’imbrogli e sotterfugi. Voi mai fuggite perché parlate sempre di figa, ma friggete d’invidia perché io me ne sbatto… Questa è la verità. Che a voi piaccia o meno. Come ve “lo” metto io, neppure il vostro amante più fantasioso e trasgressivo.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. 007 Skyfall (2012)
  2. Argo (2012)
  3. 7 psicopatici (2012)

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