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A volte, anzi spesso, penso di essere Robert De Niro e Spike Lee, un mio video che vi lascerà esterrefatti


26 Mar

denirofalotico

dav

Ora sento parecchie castronerie.

Ad esempio, sento dire che Adam Driver e Timothée Chalamet sono gli eredi di Robert De Niro e Al Pacino.

Sì, Driver e Chalamet sono molto giovani e indubbiamente molto bravi.

Poi, il signor Driver sta azzeccando un film dopo l’altro. Un’incetta di grandi pellicole.

Ieri sera, ad esempio, essendomelo perso al cinema, ho visto finalmente BlacKkKlansman.

Non so se sia un capolavoro ma Spike Lee, dopo qualche anno di appannamento, ha veramente indovinato comunque un filmone.

Cattivo, che ha il coraggio della verità. E aggira tutte le trappole delle retorica per inscenare un film che, sotto l’apparenza di un thriller molto divertente e scanzonato, diventa una chiarissima denuncia e una potentissima requisitoria, senza mezzi termini, contro il razzismo e ogni forma di linciaggio psicologico.

Driver è stato ottimo. Tant’è vero che si è cuccato la nomination all’Oscar.

A proposito, il signor Lee deve odiare molto Donald Trump che sta a Washington, alla Casa “Bianca”.

Però, dopo essersi affiliato per anni con Denzel Washington, ah, adesso ha beccato John David Washington. Va be’… ah ah. In effetti è il figlio.

Oh, il razzismo è brutto, orribile.

E questo film di Lee è anche contro il nazismo, soprattutto ideologico. Infatti, Driver interpreta la parte di un ebreo.

Davvero complimenti Mr. Lee. Se non ci fosse lei con la sua sana cattiveria giusta sempre sbattuta in faccia al falso puritanesimo e perbenismo bigotto, statunitense e non, il Cinema e non soltanto la Settima Arte sarebbe stato schiacciati dalla melensa scemenza di massa che oggi tanto impera.

Sì, è uno spettacolo sconsolante. Ti rechi ad esempio su Instagram e noti un fiorire d’idiozie da lasciare allibito anche un bambino di otto anni.

Una falsità talmente sfacciata e ipocrita da indurti al suicidio perché ti accorgi che viviamo in un’era di buonismi assurdi. E non abbiamo molti strumenti per contrastare tutto ciò se non opponendocene da intellettuali, da pensatori.

Ove modelle discinte si mostrano in tutto il loro indubbio splendore fisico, oh certo, non metto in dubbio che siano bellissime ma poi, nelle didascalie citano Shakespeare quando non hanno neanche mai letto in vita loro un fotoromanzo o, ancora peggio, su una loro foto inequivocabilmente provocante, mettono come sottofondo musicale una canzone della Disney.

Veramente, roba da rabbrividire.

Spike Lee non ha mai avuto paura di denunciare cinematograficamente questo sistema osceno di finte apparenze, di bugie, di edonismo e cervelli vuoti. Ove vince quello che più “forte”, l’ariano appunto, e tutti gli altri sono relegati all’emarginazione, allo schiavismo psicologico, all’apartheid, alle razziali scremature per colpa di mentalità ottuse, testardissime. Che combinano danni a tutt’andare.

Stamattina, in radio, ho ascoltato una battuta che mi ha fatto morire…

Salvini pesava 90 kg e ora ha perso dieci chili. Sì, e noi abbiamo perso dieci anni di vita…

Sì, Salvini ha fatto il lavaggio del cervello a molta gente. E stiamo tornando indietro al fascismo.

Ve l’ho già detto. Nel mio palazzo abitano vari neri. Tutti simpaticissimi. Sono fra i pochi che mi salutano sempre.

Gli altri, per via del mio stile di vita molto particolare e non allineato ai loro canoni borghesi, sì, mi salutano. Ma mi guardano anche male.

Insomma, che ce ne facciamo di questa gente bianca tanto agiata, piena di soldi e “acculturata” se poi non sa rapportarsi educatamente col prossimo o, peggio, è educata soltanto dietro finte gentilezze che invero, sotto la parvenza di sorrisini ipocriti e compassionevoli, blandiscono puntualmente, crudelmente la tua dignità con ammiccamenti e allusioni di pessimo gusto?

Figlie della loro educazione, appunto, fascistoide?

Ecco, invece tornando ad Adam Driver, sì, è bravo. Ma non avrà mai il carisma dell’interprete di Taxi Driver.

Inizialmente, Martin Scorsese doveva dirigere Clockers con Robert De Niro protagonista. Alla fine, optò per Casinò. Ma di Clockers rimase produttore. E, fra l’altro, lo sceneggiatore di Clockers è stato il grande Richard Price.

Sceneggiatore di alcuni film stupendi di Scorsese. E de Lo sbirro, il boss e la bionda.

Film che ha fatto incontrare Robert De Niro e la giovanissima Uma Thurman. Voi sapete almeno che De Niro è stato con la Thurman? Ah, questo lo sapete.

Una sua delle pochissime donne bianche. Ora, Bob e Uma sono rimasti soltanto molto amici. E li vedremo in War with Grandpa. Dovevamo vederli anche nella serie televisiva di David O. Russell, bloccata per il fallimento di Harvey Weinstein.

Avreste inoltre mai pensato che un uomo come De Niro, un BIANCO di origini irlandesi e italiane, ai tempi di Cape Fear potesse amare Naomi Campbell? Be’, a essere sinceri, una nera non tanto “normale”. Eh eh.

Sì, Bob ha sempre amato più le nere. Dicendo in merito a questa sua scelta sessuale: perché le nere sono più vere.

Quindi, d’ora in poi non voglio più ascoltare discorsi ipocriti contro i “diversi” da parte dei Nick Nolte di turno dell’appena succitato film col Bob. Sì, Bob in questo film non è esente da colpe, anzi, ma anche Nick, nonostante la Bibbia sul comodino, è un bel porcellino… Dunque, amici, se subite una palese ingiustizia immonda, partorita dall’invidia e dalla cattiva coscienza della gente, recitate la battuta di Max Cady a ogni ora dei vostri giorni…

Leggo meglio di voi. Imparo meglio di voi. Ragiono meglio di voi. E filosofeggio pure meglio di voi! E durerò più di voi! Ti credi che un po’ di botte mettano fuori combattimento questo vecchio montanaro? Dovrai fare uno sforzo molto più serio, avvocato, per dimostrare che vali più di me!

Insomma, per farla breve. Ho scritto un libro su Robert De Niro che potete trovare sulle maggiori catene librarie online.  Sì, molta gente gelosa della mia vita da uomo libero, di sana pianta, ha voluto farmi passare per una persona sofferente di disturbo delirante. Al massimo, posso soffrire di DISTURBO DENIRANTE. Se invece, qualche idiota è afflitto da disturbi di testa e d’intelligenza, si andasse a curare. E subito! Non si trovano, oggigiorno, molti uomini camaleontici come De Niro e con una voce più bella di Amendola. O no?SpikeLeeGuest

 

di Stefano Falotico

Il ritorno di Spike Lee e il ritorno del Genius, o forse il totale storno


11 Apr

Norton 25 ora

BlacKkKlansman

Ma è ancora vivo Spike Lee? Sì sì, anche se l’avevamo perso. Sì, cos’è quella pacchianata di She’s Gotta Have It e tutte quelle stronzate che ha girato con la mano sinistra, come si suol dire, degli ultimi 10-15 anni? Spazzatura. Miracolo a Sant’Anna e il remake di Old Boy con Josh Brolin. Tutto da buttare, da cancellare, via via, su. Cestiniamo e non ci pensiamo più.

Invece questo suo nuovo film, che potrebbe essere presentato in anteprima a Cannes, mi attizza.

La storia vera, semmai narrata col suo stile robusto e pazzerello, di Ron Stallworth, un film sul Ku Klux Klan.

Insomma, qui il regista di Inside ManLa 25ª ora e altri grandi film cazzuti che conoscete benissimo, si cimenta ancora con atmosfere torbide, sudate, sporche e cattive. Quello che gli riesce meglio, e ci potrebbe scappare il capolavoro.

Eppur il mondo va in una direzione proprio leeiana. Leeiana non è male, anche se in molti preferiscono Liliana. Sì, non la Cavani, che è già andata, Liliana, una tipa del mio quartiere che anche con dieci gradi sotto zero indossa una minigonna arrapante da vera nerona… una pantera che va sempre dalla parrucchiera e si fa la permanente con tutti gli “sciampisti” più trash di Bologna. Quelli che sanno come “frizionare” il pelo e lo rendono riccio per l’eccitamento, lo strizzano e dunque glielo “raddrizzano”. Eh sì, Liliana ha preso quel che passava il convento. Un convento poco parrocchiano, diciamocela, ma certamente non per parrucconi.

Sì, Liliana era stanca di ragazzi troppo idealisti che si credevano il messia ma adora Denzel Washington, si spara tutti i suoi film, va matta più di quello che già è per questo pezzo d’uomo “abbronzato”, per dirla alla Berlusconi, che vorrebbe fosse il suo Malcolm X. Liliana era stanca dei predicatori che poi non combinavano, stringi stringi, un beneamato cazzo. Liliana abbisognava di uomini tosti, quelli che vanno dritto al sodo, uomini da He Got Game e infilano le palle da bucanieri del suo canestro con acrobazie “cestistiche” da Michael Jordan. Molti suoi amanti non sono sudamericani ma rumeni, slovacchi e anche racchi. E ora, avendo preso coscienza che non diverrà mai una da Parlamento, si è accontentata del suo “riscaldamento”. Autonomo, sebbene abbia pochi soldi, sa come accendersi da sé. Sbarcando il lunario fra mutande sbracate. Sì, Liliana ha fatto la sua scelta di vita, moralmente discutibile, ma in fondo, “molto in fondo”, le va bene così. Come si suol dire, chi s’accontenta gode. Contenta lei, contenti quasi tutti. Sì, ha una clientela che va dal quartiere Navile al Pilastro, fra impiastri, uomini navigati, uomini sul lastrico e persino dottori con doppie vite “pastrocchianti”. Sì, quelli che danno un colpo alla botte, uno alla moglie, uno alla parcella, e uno alla porcella.

Sì, Liliana è una vera Bocca di Rosa…

Non abita in un paesino ma comunque sa come far inzuppare i “Pavesini”. Sta a Bologna eppur da lei vanno anche quelli di Pavia. Come? I paviensi? I pavesani? Macché pavesani! Liliana sa comunque “pavesarli”, mie paesani. Pavesare, verbo che significa ornare la nave con pavesi. Cosa sono i pavesi? Quelli che hanno letto Cesare Pavese? Mah, se lo dite voi…

Che Liliana sia una zoccola mi sembra palese ma quel che si palesa è una società allo sbando. Alcuni stan messi con più “pene” di lei. Sì, sempre più gente depressa prima o poi scoppierà come il killer di Summer of Sam. E prenderà ordini dal proprio cane. E nemmeno il John Turturro di The Night Of potrà salvarli.

Di mio, invece, devo pensare al futuro. Un futuro che, permettetemelo di dire, viste le mie potenzialità si preannuncia da “fottuto” genio. E amatevi un po’ di più. Basta con questi nazismi, razzismi e fascismi!

Nella vita bisogna sempre reinventarsi.

Un mio amico mi ha detto… guarda, ho due lauree ma non mi prende nessuno sul serio, soprattutto non riesco a trovare un lavoro soddisfacente. Sai, ho deciso. Dalla prossima settimana, metto un cartello nella mia zona, con scritto. DONNE, TELEFONATE A QUESTO NUMERO, ricevo dalle ore 9 e 30 del mattino alle 7 di sera, pausa pranzo permettendo e festivi esclusi. No, comunque ai festini. Posso offrire solo piaceri “genuini” ma in sereno, confortevole tête-à-tête discreto e casereccio. No anche a quelle con le grosse tette, non mi piacciono.

Sì, il mio amico sta messo a pecora… aveva studiato tanto per non farsi trombare, così tanto che ora deve sperare che se lo trombino a pagamento.

Lo storneranno?

Su questa stronzata, vi saluto. Ho una che vuole la mia compagnia ma credo che la manderò a cagare.

Mi manca un film di Spike Lee da vedere e staserà lo guarderò.

Insomma, fa’ la cosa giusta!

 

E forza, stronzi, aiutate vostro padre che sta invecchiando.

di Stefano Falotico

Genius-Pop

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