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Robert De Niro oramai fuori dai giochi dell’Oscar, una sconcertante, clamorosa esclusione e i miei registi e attori del futuro. Ma quale futuro? Ah ah


12 Dec

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Sono davvero Russell Bufalino, no, imbufalito. Oltremodo incazzato come un Al Pacino estremamente sopra le righe e furentemente infervorato. Ho un diavolo per capello. De Niro, come sap(r)ete, è stato escluso dalle candidature dei Golden Globes e soprattutto degli Screen Actors Guild Awards. Salvo per un miracolo, no, salvo un miracolo, ah ah, non lo vedremo nella cinquina dei nominati agli Oscar come miglior attore.

Trovo che ciò sia riprovevole, imbarazzante, oserei dire perfino allucinante.

Ma come? L’attore protagonista della pellicola, assieme a Parasite, meglio recensita dell’anno, del film che con molta probabilità vincerà i premi maggiori, non sarà candidato?

Ma è uno scandalo! Chi è stato l’artefice di tale complotto? Forse Tommy Lee Jones di JFK. Forse Fidel Castro, da lassù, con la sua “baia dei porci”.

De Niro che, prima di Kevin Costner, fu opzionato da Oliver Stone per essere il protagonista del film appena sopra menzionatovi.

E che avrebbe dovuto persino, tanti anni fa, interpretare una commedia con lui nei panni di Fidel che espatriava nientepopodimeno che nei suoi odiati, da sempre combattuti Stati Uniti per guardare una partita di baseball. Sì, non vi dico balle. Non mi ricordo come avrebbe dovuto intitolarsi questo progetto ma De Niro, a metà anni novanta, voleva portare sullo schermo questa bislacca storia.

De Niro che infilò poi Castro nella sua seconda regia, il sottovalutato The Good Shepherd.

Sono pochissimi gli attori che, venendo esclusi dalle nomination agli Screen, hanno poi ottenuto ugualmente la candidatura agli Academy Awards.

Mi viene in mente, per esempio, Edward Norton di American History X. Che, nel rush finale, surclassò Joseph Fiennes di Shakespeare in Love.

Ed fu però candidato ai Golden…

Leonardo DiCaprio, nominato agli Screen per il film di Tarantino, consegnerà il premio alla carriera degli Screen stessi a De Niro in persona.

Ah, capisco.

Ma DiCaprio non fu candidato per il film che, assieme a Ben-Hur, è il più oscarizzato della storia, vale a dire Titanic. Che bella inculata.

Questi Oscar fanno acqua da tutte le parti più del transatlantico omonimo al titolo del film di Cameron che fu abbattuto da un iceberg stronzo semi-galleggiante.

Sì, i votanti dei Golden e degli Screen sono stati freddissimi quanto me quando una donna stupenda, pur mandandomi foto di lei più sexy di Kate Winslet a pru(gn)a e a poppa/e, tenta di provocarmi coi suoi “auto-ritratti” in chat su Facebook, perché non si capacita di come il sottoscritto, il quale prestissimo pubblicherà un altro graphic novel noir-erotico, apocalittico e divino, con una meravigliosa ragazza in copertina, possa essere più bello di Leo DiCaprio ma sia restio ad affrescare di pennello, di sua Cappella non so se Sistina, una con la quinta e con un paio di gambe più lunghe di una celeberrima ex di Leo, Blake Lively.

Lei mi vuole sedurre come fece Anne Bancroft de Il laureato con Dustin Hoffman e desidera quanto prima salvarmi dal divenire un Uomo da marciapiede.

Questa è bella, è bellissima, ah ah.

No, in tempi non sospetti, leccai il petto di una tizia e lei mi trattò da pollo arrosto, friggendomi nella sua patata al forno. Da allora, dopo che codesta mi strapazzò come un uovo al tegamino, nella fermentazione da “Quattro salti in pa(de)lla” della sua ovulazione post-mestruazione, fu combinata alla mia vita una frittata. Una stronzata!

Adesso, sono un ibrido, un uomo né carne né pesce che vaga nel mare infinito della sconsolatezza più amara. No, non voglio più amare.

Sì, lei con le sue gambe da giraffa m’avvinghiò, me lo prese e lì se lo sistemò, tutto fluidamente entrò, rimasi annacquato in quel Triangolo delle Bermude a lungo, bollendo mentre lei, godendo, imprecando e inveendo, posseduta come Linda Blair de L’esorcista, emise persino delle ignobili bestemmie in tale nostro atto orgasmico in cui crocifisse ogni mia castità per sempre perduta.

Dopo tanto tempo in cui il sesso fu da me temuto, fui dentro di lei sverginato e lei, gemuta e (m)unta, macchiò per sempre la mia oramai irrecuperabile innocenza della mia giovinezza che fu e giammai sarà più pura come prima di quel momento di me in lei spremuto e duramente sperduto.

Sì, uomini, non sposatevi.

Non fate neanche gli intellettuali e disdegnate pure la vita coniugale. È solo una pugnetta! Lo dico sempre… è meglio un congiuntivo mal coniugato piuttosto che vedere lei in bagno che si lava i denti e semmai soffre pure di congiuntivite.

Di notte, dei balordi potrebbero lordarla e allora diverrete un Cane di paglia.

Farete il culo ai bastardi ma, stando alle leggi italiane sul legittimo diritto alla difesa, vi prenderanno e vi ficcheranno in un centro psichiatrico come Alex di Arancia meccanica. Ah ah.

Lì vi sederanno e impasticcheranno di brutto. Sarete talmente rintronati che Rain Man sfigurerebbe dinanzi a degli uomini (ar)resi autistici in maniera esponenzialmente più devastata e devastante di lui.

Sì, eravate Top Gun, belli e gagliardi come Tom Cruise. Al che dei violenti fecero irruzione a casa vostra proprio nel momento in cui stavate per sparare a razzo una supersonica eiaculazione.

Adesso, non vi svegliate più. Nemmeno se degli infermieri vi riempiono di botte affinché dal letto vi alziate per andare a fare colazione. Sono lontani i tempi della vostra Isola che non c’è da Peter Pan. Tutta colpa di Hook. Sei anche tu, amico mio, un Eroe per caso? O siamo tutti noi degli antieroi come Lebowski che giriamo con le pantofole non solo in casa? La leggenda del re pescatore!

Pensate che vogliono dare l’Oscar ad Adam Driver per un film uguale a Kramer vs. Kramer. Ragazzi, non crescete mai. Le donne vorranno effeminarvi e vi trasformerete in Mrs. Doubtfire e in Tootsie. Non fate carriera. Sarà solo una laida vita da Sesso & potere. Tutti gli uomini del presidente!

Ad Alan J. Pakula ho sempre preferito Qualcuno volò sul nido del cuculo e sinceramente il culo, da Silenzio dei prosciutti, di Joanna Pacula.

Insomma, ho fatto le mie esperienze. Ma sono rimasto Travis Bickle di Taxi Driver, cioè Joker, ah ah.

Rimarrò imperituramente adolescente. E svecchiamo il Cinema! Evviva Nicolas Winding Refn, evviva Joaquin Phoenix, evviva la follia, il cinismo dei romantici, evviva gli ossimori, le contraddizioni viventi poiché è meglio rimanere deficienti piuttosto che leccarlo a questo mondi di ricchi in verità puttanieri e nullafacenti! Via tutte le maschere, il festino è finito!79117418_10215187069812945_554831786627039232_o

 

di Stefano Falotico

Cane di (p)a(gl)ia, code di ca(va)llo, (ri)torsioni dei bracci “destri” del branco non desto


11 Sep

03330522La violenza fa parte, dagli albori dei temp(l)i, della nostra società e della nostra Costituzione san(t)a e robusta, miei mezzo busti “belli” in giacca e “ovatta”. Dovreste sentire le la(cri)me di rabbia dei cani quando, deturpati della loro inviolabile eppur v(i)olata via integrità (im)morale, calpestati dall’ipocrisia menzognera e omertosa passan dalla parte del tor(t)o, perché i tor(t)i, di mille abusi, non solo facili in faccia torte, falciati vengon sempre dalla feccia che volle che “non venissero” e si sven(tr)assero.

Così si ribalta il crimine perché i belli, dopo esser stati pelati, “plagiati” e “piallati” dalle lor caudine (f)orche a base di carnascialesche or(g)e, non ci stettero, la (r)esistenza intellettuale crollò dirimpetto ai lor “for(t)i” (marchia)tori, stigmatizzanti la “debolezza” ove c’era purezza.

Stupri mentali, mobbing psicologici per le coscienze da immobilizzare tanto da renderle così (irremovi)bili dal lor poi d’ira muoversi ché le offese di darsi una mossa e “svegliarsi” attaccaron le vergini, intimandole, poiché già “timide”, al suicidio.

Argomento complesso… di colpa, di brutti colpi quello della violenza.

Quale degenerato la genera, quale “genio” la partorisce, quale scemo la semina, quale male si moltiplica al patito, giammai partito (non) d(om)a(n)i. E se non dai, principe non sei, non puoi esserlo, non devi avere perché “av(ar)o”.

Si (di)mena, cari “ameni”.

Amen(o) che…

Ammonimento!

Questa non è idiozia, è sacrosanta, “malsana” giustizia!

D-i-o!

 

di Stefano Falotico

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