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Buona befana a tutti: Amber Heard si dimostra senza heart verso la sua fabbrica di cioccolato


06 Jan

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Sì, è un mondo di diatribe. L’altro giorno, uno sventurato passeggero del suo viaggio esistenziale assai turbolento e disastroso, per allentare la noia dei suoi reumatismi da frustrato, mi ha gratuitamente attaccato. E di questi suoi impavidi quanto vigliacchissimi improperi ignominiosi, anzi suoi da nano, ho tutto riportato qui.

Ma non bisogna farsi sangue amaro e perderci il fegato. Sì, la gente mi gridava che non avevo le palle e il fegato per sbudellarmi nel porcile di massa. Perché voleva che crescessi, “sano e virgulto”, volgarmente repulsivo come tal gregge di pecorine… E me n’inculassi. Fregandomene.

Eppur io so come metter le palle in buca da grande Lebowski, del bowling son campione pregiatissimo, ottengo ogni rossa Julianne Moore soltanto col potere carismatico della mia pigrizia affascinante, lei mi tira su e lo manda giù. E, bevendoci assieme, ce ne fottiamo… dei Jesus strafottenti, da manicomio.

Il fegato mio si trova sempre allo stesso posto. Situato, come si confà a ogni essere umanissimo, fra lo stomaco e il colon, di traverso. Direi che ci sono uomini poco umani nei confronti di Farrell Colin, invidiosi della sua bellezza e a loro va storto il boccone. Non riescono a digerirlo e s’incazzano da impotenti marci. Colin si fa tutti i bocconcini mentre loro boccheggiano e leggono di filosofia zen per farsi imboccare da un idiota buddista, abboccando a ogni new age solipsista.

Può succedere se non si possiede una faccia come la mia. Bellamente esposta con tanto di fronte aggrottata su sorrisetto da Johnny Depp purissimo.

Sì, vai a far delle bene alle persone, vieni solo che angariato, vilipeso, mortificato, demoralizzato, svilito. E, disgustati, poiché a differenza di loro hai più gusto da uomo giusto, dapprima desiderano evitarti, quindi facinorosi vogliono… evirarti.

Ah, lo sa Johnny che ora fa pena ad Amber Heard dopo che costei, tale belloccia Barbie, volle pene a volontà.

Johnny elargì lei il potere della sua calda, coccolante eccentricità ma Amber, dopo essersi lasciata dolcemente ficcare, or reputa Johnny un mostro che la pietrificava. L’ha citato in tribunale e, nell’attesa sua perfidissima, succhia il Lindt da donna corrotta e non più linda.

Sì, è una city of lies, rimango sempre più impietrito da questo mondo di streghe, di zoccole e befanone.

E, alle vostre limonate e leccatine ipocrite, preferisco il mio gelato, voleste raggirarmi ma io vi raggelerò ancora con un’altra fottuta cucchiaiata ficcata alle vostre cattiverie disfatte.

Ben fatto, oh, mia fata, sarò in te dentro senza fiato. Togliti le calze, fai entrare il mio torroncino, lasciati imbiancare della mia glassa e arrostiremo come carboni, annerendo un mondo di buonismi falsi e di coglioncini bruciati.

Sgranocchio la tua gnocca, lecca in ginocchio. Intanto, mi rompo le nocche. E vedrai le stelle anche nella stalla, succhiandolo sin al midollo, assieme a me gusterai colorata il mondo come una meraviglia di Tim Burton.

 

Non fatevi fantasie. Vedete di scopare delle topolone, oh miei topolini.

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di Stefano Falotico

Caro diario, quanto sono tristi i listini estivi delle case di distribuzione, ma non ravviso The Irishman, del quale attendo il trailer, e faccio il bravo ragazzo…


03 Jul

Evan+Rachel+Wood+Premiere+HBO+Westworld+Season+bSRdYlsz7Vfl

Ma me ne dispiaccio.

Sì, una delle ragioni basilari per cui sono ancora vivo è il fatto che non posso morire prima di aver visto The Irishman.

A volte, in piena notte, mi sveglio in cerca di cioccolata calda ma poi, in assenza di essa, mi consolo con un cornetto della COOP, fumo una sigaretta in piena nott’, mentre qualchedun altro starà in giro a quell’ora con qualche grassa mignott’, e col mio fegato faccio a bott’. Poi, silenziosamente, fra me e me borbotto. E continuo a non avere sonno. Che botta.

Stamattina mi ero svegliato pimpante, e subito ho abbisognato di qualcosa di “dolce” che allietasse i mal di pancia della notte insonne. Così, ho rivisto una scena abbastanza spinta e qualcosa, non solo il mio umore, s’è alzato. Ma sapete bene, cari uomini, che dopo l’onanismo si è più tristi di prima. Non vi può essere consolazione in una squallida, monotona masturbazione. Perché altri cattivi umori si son addensati nella mia mente, e si son scagliati al mio cuore con gravi precipitazioni. Ho evitato la cosiddetta crisi ma non riesco a sanarmi da questa cupa, angosciante disperazione. E sempre più su di me aleggia lo spirito della più infausta depressione. Rimugino, mi arrovello ma son stanco, qualche volta mi arrangio, oramai pochissime molte mi arrapo. Questo taglio di capelli non mi dona, opterò nuovamente per la pelata crapa. Oh sì, la mia anima oramai è spellata. E ingurgito la tristezza come fosse un piatto fumante di maccheroni al ragù, con tanto di “risucchio” nel mio essere rimasto all’asciutto. Sì, un altro piatto di pasta asciuttissima, e la pancia crescerà come una pera che sbuccio nell’essere graffiante a me stesso, da potato vivo. Sì, la gente sul naso mi schiaccia il pomodoro e le donne non permettono che sgranocchi le loro rosolate, da altri, patate. Sì, devo mangiare una zucchina per salvarmi da queste vuote zucche e una di queste sera riguarderò Halloween, perché sono lo psichiatra Donald Pleasence in tal seme della follia di massa, ove il Michael Myers di turno se ne sbatte… senz’alcun affetto, poiché il Male si è propagato ed è diventato un modello da imitare con “gusto”.

Sì, Henry – Pioggia di sangue, poi c’è stato Breaking Bad, adesso Westworld, un telefilmone ove non si capisce un cazzo ma lo guardi perché speri che Evan Rachel Wood finalmente la mostri come Dio comanda.

Ecco, prendiamo quest’immagine. Stilizzata, elegantemente raffinata, una stronzata di poster peggio di un quadro di Fontana.

Sì, come De Niro in un Boss sotto stress, vado dal mio psichiatra Billy Crystal e lui mi mostra questa foto.

– Cosa vede?

– Vedo un labirinto e la via di figa.

– Di fuga, vorrà dire.

– No, proprio di figa. Scusi, psichiatra, ma perché la Wood è così pudica e non indossa mai le minigonne?

– Perché ha classe. Non ha bisogno di darla a vedere.

– Secondo me è lesbica e basta.

 

Sì, quindi rincaso e guardo il video della Notorious Pictures con Beniamino Placido che presenta i film della stagione “Autunno-Inverno”. Sì, dopo l’abito prêt-à-porter della Wood, mi sorbisco la lista della spesa recitata da questo Beniamino che pare essere spuntato da una favola di gnomi.

Calca la mano su City of Lies, e finalmente dalla sua bocca apprendo come si pronuncia Whitaker. Uno dei cognomi più impronunciabili di sempre. Ho sempre sentito pronunciarlo VUAITEKER, da alcuni VUAITACHER, da altri VUITACHER. Ma secondo me ha sbagliato anche Beniamino. Chiedo consulto ad How To Pronounce su YouTube. Viene pronunciato da un bambino, sì, che pare si vergogni di chiamarlo ad alta voce, e sembra che dica Forest WATER, prima di andar a far la popò nera nera come la faccia da carbon’ di Forest.

Non mi ha convinto, allora cerco altre pronunce. Del suo cognome vengono dati tre accenti diversi, particolarmente “efficace” quella di un caucasico che pare lo stia prendendo in culo mentre lo pronuncia e dice vuitAAAHker!

Mentre sul suo canale il Frusciante continua a credere che Christoph Waltz si chiami Christopher come Walken e la mia vicina di casa, Angela, pensa che Cristoforo Colombo aveva il volto di Marlon Brando. E mi dice:

– In quel film per la tv, Brando è stato bravissimo. È spiccicato al vero Cristoforo.

 

Al che, una su Instagram mi manda la foto di lei su un dondolo-cavalluccio e la scritta “ermetica”: dai, bel ciuccio, mio Stefanuzzo, voglio fare cowgirl con tanto di super spruzzo.

 

Disgustato da quest’umanità, aspetto ancora The Irishman.

E se anche questo fosse un’immane delusione?

Sì, aspetterò allora l’uscita del film Non ci resta che il crimine…

Poi me la tirerò… di più.

 

– Stefano, come ti sembra in questo film il vecchio Johnny Depp?

– Diciamo che un cadavere della Certosa di Bologna è più allegro. Non mi sembra un’interpretazione molto sanguigna.

 

 

di Stefano Falotico

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