Posts Tagged ‘fanatismo’

Ha parlato BRAD PITT: il fenomeno del divismo delle star di HOLLYWOOD


15 Sep

Voi non siete divi di niente. Non siete dee di nulla nemmeno dei vostri migliori nudi, miei giudei (im)pudici.
Ah ah!silvio orlando ex brad pitt divismofaloticopittorlando ex

 

di Stefano Falotico

Il cattivo nullatenente – Nicolas Cage è mille volte peggio di De Niro ma io amo entrambi


08 Jun
ITALY - SEPTEMBER 04: The 66th Venice Film Festival: Premiere of the film 'Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans' in Venice, Italy On September 04, 2009-Actor Nicolas Cage. (Photo by Pool CATARINA/VANDEVILLE/Gamma-Rapho via Getty Images)

ITALY – SEPTEMBER 04: The 66th Venice Film Festival: Premiere of the film ‘Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans’ in Venice, Italy On September 04, 2009-Actor Nicolas Cage. (Photo by Pool CATARINA/VANDEVILLE/Gamma-Rapho via Getty Images)

Comprate il mio saggio monografico Nicolas Cage, l’attore vampiro

In vendita su Amazon e altrove. Cercatelo e accattatelo!

Così, coi soldi a me elargiti e da me intascati, potrò ancora avere tempo per dedicarmi agli attori e ai registi.

Sono sfegatato di Nic. Nel senso che Nic recita adesso in filmacci impresentabili e a me viene sempre più il fegato amaro.

Vi ripropongo questa foto oserei dire storica ed emblematica di un periodo mio stoico da voyeur cinefilo assai incallito e non incagnito come la recitazione oramai cagnesca di Nic.

A chi indovinerà di rapidissima, anzi, immediata occhiata, senza battere ciglio, chi io sia tra questa foll(i)a per Nic impazzita durante la première di Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans, regalerò il dvd di Snake Eyes di Brian De Palma.

Se non vi piace questo regalo, allora mi trasformerò in Harvey Keitel de Il cattivo tenente di Ferrara Abel. Fatemi vedere…

Eh sì, miei papponi da Taxi Driver, non giriamoci attorno.

Gli anni passano, i fanatismi vengono soppiantati da una vita meno sognante ma io non ho rimpianti, miei poppanti.

Son sempre più uguale a Travis Bickle. E combatto nelle mie notturne insonnie ogni lestofante ma soprattutto la povertà morale di un mondo più ricco di me in quanto bugiardo e più furbescamente arrogante.

Parafrasando Ray Liotta di Goodfellas, ho sempre voluto fare il culo ai gangster.

Per svelare il marcio di questa società corrotta che, sin dai primi battiti adolescenziali, m’ha rotto.

Una bella ripulita e visto che uomo?

Ho più fascino di Bob De Niro ma la sua ex moglie Grace Hightower ha chiesto, appunto, a Bob cinquecento milioni di dollari di risarcimento poiché Bob, a suo avviso, le avrebbe rovinato la reputazione.

Reputazione di che? Solo perché Bob, durante questi anni in cui è stata con lei, ha recitato in film indegni della sua nomea? Ma che vuole questa qui?

Di mio, chiedo a una donna se vuole fare un giro in macchina con me sebbene non possa poi donarle una causa, no, casa. Né a Beverly Hills né nell’estrema periferia bolognese.

Detto ciò, vado a bere un caffè.

 

di Stefano Falotico

62036742_10213816174621422_7756348660379549696_n

Ronaldo mi fa un baffo, e preferirò sempre il mio magro stipendio a questo robot impettito, sono cos(c)e della vita


17 Jul

ronaldo-presentazione-maglia-juve

De Niro The Fan

 

Attendo il mio sogno con ansia, emozione | poi applaudo e mi sbraccio per la mia formazione. | È la prima giornata e la mia fedeltà | è premiata da un senso di gran voluttà, | ritorna il mio eroe ed illumina il giorno | dei miei guai per un poco si sfuma il contorno, | egli è grazia, armonia, che esalta lo stadio | e riporta i miei giorni e di orgoglio m’irradio. | Sono un fan che del baseball coglie ogni finezza. | Io giocavo, capite, e sarei ancora all’altezza. | Una volta ho battuto una palla alle stelle, | fui portato in trionfo, non stavo più nella pelle. | Sì, ce l’ho dentro il sangue e questa passione, | l’ho trasmessa a mio figlio, futuro campione. | Certo, lui è piccolino ed ancora maldestro | ma lasciatemi il tempo e sarò un buon maestro, | con un po’ di fortuna, ci sono ad un passo, | sistemo le cose e poi mi rilasso, | aiuterò la mia squadra a riavere la gloria | con un tocco imprevisto alla solita storia. | Dice oggi l’atleta: “Io gioco per me”, | ci sto male a sentirlo e mi chiedo: “Perché?” | Non è il fan, il tifoso che paga il biglietto | a far ricco e famoso il suo prediletto. | Se gli parlo, lui sente ma, in realtà, non mi ascolta, | mi dimostra freddezza per l’ennesima volta, | è attaccato al denaro in un modo inaudito. | No, così non va bene, io rivoglio il mio mito!

(il grande Bob De Niro in The Fan!)

La realtà è così spesso abietta, piccola, puttanesca e miserabile che è un dovere morale distanziarsene!

Presto, prima che combini altri danni e poi vomiteremo tutto lo schifo di quest’umanità tristissima.

Sì, io ho sempre vissuto la realtà. Ho giocato a Calcio fino alla maggiore età! Checché ne dicano le malelingue e chi vuole, per pur diletto invidioso o calunnioso, dipingermi come un “clown” che vaga nell’interzona ai confini di Lovecraft. Ed è proprio, vi dico, il mio estremo averla esperita, mal digerita, deglutita a fatica, respinta, osteggiata e sovente ripudiata, ad avermi sempre più spinto verso l’isolazionismo pop, ove la mente puoi piacevolmente dissipare nel ghermirla di sogni e visioni incantate, laddove all’uomo comune, troppo preso dalle sue meschine rivalse competitive, non è permesso entrare e giovarsene. No, solo gli eletti hanno accesso all’immaginazione più fantasiosa, mentre ai comuni mor(t)ali solo troioni (di)letti. Ah ah, me ne beo!

E voi, pecoroni, belate. Sì, me ne sbellico e più passa il tempo e più divento bello. Questo è inconfutabile. Spesso Dio, dall’alto, mi fa degli scherzi cattivi per demoralizzarmi e imbruttirmi ma lo fotto con enorme savoirfaire un po’ da stronzo. Sì, che classe che ho, e me ne vanto, nel mandarlo a fanculo con totale, screanzata altezzosità da uomo che non vuole rotture di coglioni da parte di chi fa il burattinaio di quest’umano, anzi disumano, squallido gioco. Io faccio il mio e questo basta. Che sono queste pretese? Dico, che cazzo vuole questo Dio che pregate a messa e poi due ore dopo ripudiate per acclamare miliardari che delle vostre vite supplizianti se ne fottono “altamente?”.

Sì, non è populismo affermare, in tutta vanagloria dignitosa, che Cristiano Ronaldo è un pagliaccio. Lo è, e la dovrebbe smettere di camminare “intirizzito” come se gli avessero ficcato una traversa nel deretano. Di legno massiccio. Quest’uomo, datemi retta, è fritto e così abbronzato pare pure un immigrato!

Non sarò mai Cristiano Ronaldo né voglio esserlo. Che palle e che stress micidiale essere al centro dell’attenzione, coi riflettori puntati anche quando vai a pisciare. E, se ti siedi sul water, devi aver paura che un paparazzo possa esser nascosto nel buco del bidet per scattarti una foto nel momento “topico” dell’evacuazione, nell’attimo magnifico in cui, dopo una giornata di allenamenti sui prati, di palle roteanti, finalmente il tuo addome placido rilascia ogni escrementizia cagata che hai dovuto sorbirti.

E che sono quei finti sorrisi? Abbiamo assistito, ieri, alla caduta dell’Occidente. Con questo Massimiliano Allegri, a cui rideva pure l’ultimo pelo del buco del culo, allegrissimo a farsi fotografare col Pallone d’Oro.

Cinque volte, mica una! Dico, questo ha le palle, è cazzuto questo.

Ecco, perché a questo Cristiano Ronaldo non facciamo fare la fine di Mel Brooks in Che vita da cani?

Hai visto che cosce che ha Ronaldo? Che quadricipiti! Visto che portamento, che slancio, che stacco di uccello?

Di mio, sono un uomo pulitissimo e ti faccio anche il sorriso, con un po’ di dentifricio.

37355584_10211689130806656_2982862333329539072_n

 

 

di Stefano Falotico

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)