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Festival di Venezia 2015: Johnny Depp V Johnny Bepp’, il fascino del maledetto ingrassato contro il faccino del beniamino stempiato


05 Sep

Johnny+Depp+Black+Mass+Premiere+72nd+Venice+SJHvBPKQhKLlJohnny Bepp

In laguna, ieri, è approdato Johnny Depp. Fan in delirio, come si suol dire. Invece, di mio, sono The Fan in De Niro, per via della vaga somiglianza con Robert.

I critici hanno semi-stroncato la pellicola con Depp, definendo la sua interpretazione “rigida”, fissa, mono-espressiva nonostante il trucco pazzesco. Il film di Scott Cooper è un’altra versione mediocre e sui generis di Goodfellas…

Inoltre, le malelingue hanno subito notato l’aspetto ingrassato-impomatato-ingessato di Johnny, coi denti d’oro finti, tatuaggi vistosi e tre orecchini da “ricchione”, nonostante fosse accompagnato da quel pezzo dell’Ubalda di Amber Heard, un’altra che, tolta la faccia, è anoressica e un po’ sulla “stronzetta”.

In passer(ell)a, però, è anche passato Johnny Bepp’, uomo che vive in via della Ca’ Bianca e indossa camicette della Champions, verde pisello su “capello” morbido, quasi (s)lavato, leggermente “calvo” ai lati e di qualche chilo in più, ultimamente.

Egli alloggia all’Hotel “Foglia Morta”, a pochi chilometri dall’Excelsior, pensione a due “stalle” e latte scaduto come “primissima” colazione su cornetto dei cornuti.

Il fascino di Johnny Bepp’, molto meno ricco del “vero” Depp, sta tutto nella sottile, appena “pronunciata” presa pel culo. Egli, talvolta alla Christian De Sica, altre volte ammiccante come De Niro beffardo, trascorre la vita nel dolce far niente a tutte le or(g)e, gustando la “beltà” della sua “vaffanculità”.

Johnny Bepp’ ha firmato alcuni autografi e poi si è buttato in mare. Del suo “delfino” ancor non si sa nulla, ma il “mitico” c’è, rimane.

 

di Stefano Falotico

This is Carcosa? No, meglio Venezia con Pacino di Manglehorn


19 Jul

La prossima settimana, sarà annunciato il programma della “mostra” del Cinema di Venezia.

Vien dato quasi per certo l’arrivo di Al Pacino con Manglehorn…

Molte gente mi chiede se ho letto molti libri.

Rispondo che ho letto dei libri e molti di questi mi son piaciuti e altri meno, altri ancora per nulla, anzi, li ho cestinati e pure bruciati, alla faccia di Francois Truffaut di Fahrenheit 451. Alcuni libri sono indubbiamente da bruciare ma ciò non significa che sono un nazista Nerone nei confronti di chi non sa scrivere. Sono peggio. Se devono scrivere delle porcate, è meglio che usino altro tipo di carta… e non quella di stampa.

Poi, mi chiedono se sono da salvare i miei… libri. Rispondo che prima devono salvare me perché non sopporto questo mondo frivolo e credo che l’incipit letterario, che più mi rispecchia a speculare malinconia da tavola da surfista (s)ghiacciato come la mia anima “freddissima” e sempre scivolante nei “caldi” abissi, sia quello di “Moby Dick” nella traduzione di Pavese Cesare:

 

Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa – non importa quanti esattamente – avendo pochi o punti denari in tasca e nulla di particolare che m’interessasse a terra, pensai di darmi alla navigazione e vedere la parte acquea del mondo. È un modo che ho io di cacciare la malinconia e di regolare la circolazione. Ogni volta che m’accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima mi scende come un novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di scendere risoluto in istrada e gettare metodicamente per terra il cappello alla gente, allora decido che è tempo di mettermi in mare al più presto. Questo è il mio surrogato della pistola e della pallottola. Con un bel gesto filosofico Catone si getta sulla spada: io cheto cheto mi metto in mare. Non c’è nulla di sorprendente in questo. Se soltanto lo sapessero, quasi tutti gli uomini nutrono, una volta o l’altra, ciascuno nella sua misura, su per giù gli stessi sentimenti che nutro io verso l’oceano.

 

Sì, rimane l’inizio migliore in assoluto del mio (non) a-mare onnipotente-“impotentissimo” di fronte a “quella” di cui vi narrerò qui sotto, sempre meglio che in lei “nel mezzo”. M’ama, non m’ama, sono o non sono, tu chi sei, ma chi ti vuole eppur, se non vuoi nessuna e nessun se(i), poi dur ti duole e il dolo crea tenero brucior di stomaco, da cui i “piromani” dei “boschetti” femminili. Ah sì, quelli… s’attizzan in fretta e appiccan le donne da maniaci sessuali, ma anche le donne non “schizzano”, non scherzano in “fallo”, in fatto di fuochi. Non tanto fatui e per niente “fate”.

 

Ad esempio, oggi ricevo in mail la seguente “suonata”, sì, una “trombata” completamente… più di quando prendesti la scossa col Campanellino, a causa del tuo Peter Pan che, a forza di rimaner bambino, quando vide “una così”, rimase “bruciato”. Lei rimane bucata e, nella sua casa, la lavatrice è sempre piena (s)porca di bucati…

Leggiamo la sconsiderata e poi facciamo una considerazione su tal società (s)fondata nel “vuoto” t(ot)ale e “quaglia” a codesta sempre a “destarli”, a (s)vestirli nel mio umor (im)morale che (a)scende. Sì, va bene ch’è estate, ma un po’ di calma piatta non farebbe “mare”, male.

 

Ricevo in mail tale scritto “ero(t)icamente” disturbante…

 

Buongiorno Stefano e grazie di avermi contattata. Io sono una ragazza fidanzata, ma purtroppo devo ammettere di non essere soddisfatta nella mia relazione e della mia vita di coppia. Cerco quindi un uomo per una relazione occasionale senza impegni al fine di rendere la mia vita intima e più attiva, e poter soddisfare così i miei istinti da ninfomane. Mi dispiace essere cosi diretta ma penso che sia inutile tergiversare. Siamo a priori (A PRIORI?) nella stessa zona (NO, LA TUA ZONA NO) e, come se non bastasse, ti trovi nella fascia di età che più mi attira. E allora perché non intraprendere una conoscenza? Se il mio corpo lo trovi interessante ed attraente, contattami tramite mail, ho messo una foto di me che dovrebbe dire tanto quanto io voglio sai cosa (COSA?). Per discrezione, non do il mio numero direttamente tramite la posta elettronica (sono fidanzata e non voglio avere problemi), spero mi capirai e ti ringrazio anticipatamente per la comprensione.

“PER LA COMPRENSIONE” significa che vuole indur(ir)mi alla prostituzione?
Ecco, dinanzi a tale “avance” così (s)fatta, telefono a un mio amico.

Fino a ieri, ero titubante se andare al prossimo Festival di Venezia ma, dopo tal “messa(lina)”-missiva altamente capricciosa, raccapricciante, non so se riccia lì, e mi farebbe ancor più schifo, opto per una visione del mondo meno puttana.

Ora, che c’entra Carcosa?

C’entra… ah, “c’entrano” tutti oramai. Questa società ha creato solo mostri.

E sapete qual è il “bello?”. Che pare siano quelli che “tirano” di più.

Di mio, lasciatemi Al Pacino di Manglehorn, preferisco ancora il rumore del mare.

E dello “spaventapasseri”, anche se Lo spaventapassere, sempre di David Gordon Green, non è mare, cioè male.

Io e il mio amico abbiamo prenotato un alberghetto-sterlino a due “stalle” per sognar con le stelle… Dicono che è gestito da preti, ma me ne fotto!

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