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True Detective 2 il finale che (non) vi merita(va)te, tu, donna, non deserve, la serva serve, il Falotico che mi merito, tu, sgualdrina, non ti mariterai


13 Aug

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È finita la seconda stagione della serie “capolavoro” e già annunciano la terza, d’altronde non c’è 2 senza tre e quattro per quattro fa otto… episodi, quindi, stando al “quando”, sedici in tutto, esclusi i/le 24(h) di fuso orario, quasi in contemporanea con gli Stati Uniti, ché son 50, da noi non doppiati in differita alle ventidue e 10, minuto più e tu più robusto di quelli minuti, non sei secondo al “primo”, di 90 l’episodio che conclude le noir avventure di Velcoro e Frank il semi-gangster servito “freddo” sulla moglie rossa e caliente eppur non s(oddis)fatta… Ecco fatto, Pizzolatto rovina tutto, eh sì, facendo “mori’ ammazzati” tutti gli uomini e lasciando “scampo(li)” alle donne, per la gioia delle femministe, da cui il detto “te la do(ro) e siamo noi a mettervi al mondo che ci meritiamo”. Uomini, non ammogliatevi, “mollateglielo/a”. Da cui il “dato” di “fallo” che buon “morto” è meglio del buonismo femminile dell’amaro maritozzo, come questo finale che m’è stato sullo stomaco. Fe(ga)ti, ribellatevi, di rabbia ribollite, vogliamo l’ambigua destrezza ferita a vi(t)a di Cohle e non questo qui… da Colin e colica.

Querce secolari e figli handicappati sangue del proprio DNA, imprenditori che lo prendono dopo tanto aver fatto gli impos(i)tori. Tirata moralistica sulla (di)partita di Frank, con tanto di apparizioni simil-(mi)raggio fantasmatico del padre “violentatore”, scatenante la turba che spinse il povero a cercar fame, di greed assetato eppur indebitato. “Turbo”-lento di sequenza (in)dimenticabile, più che altro da bili(ardo). E le donne salveranno la Terra, in questo silenzio degli innocenti, perché the man is the cruelest animal.

Ma vaffancul’, che stronza(t’)!

di Stefano Falotico

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Tania Cagnotto, great Woman


23 Jul

Europei 2012: Finale Italia – Spagna, è finita in tragedia


03 Jul

 

L’abbiamo preso in quel post-eriore!

Ieri sera, volevo ubriacarmi e stordirmi, guazzando poi nel traffico bolognese, “clacsonando” a tutt’andare in cerca di qualche “trombatina”, per un “fiatone” da finalone.

E, invece, ho “sofferto” una delle peggiori giornate “storte” d’un incubo che mai avrei concepito, neppure se avessi scommesso con un allibratore che gioca coi vibratori quando vien (di) sera e poi ( alla) mattina…

Una Nazionale a pezzi, “bucherellata” in “ogni rete”, “strapazzata” come la maionese d’una vecchia napoletana irascibile a cui, mentre “mescolava”, hanno comunicato il suicidio del figlio Vincenzo, carabiniere dell'”arma” emigrato a Roma, “capitolante” in seguito a intollerabili soprusi al suo pudore da “uomo” d'”onore”, coi lanzichenecchi a infilargli un’inculata acuminata a base di “Sacro Romano Impero” del papato che si pappò la sua donna, Margherita, “sforbiciata” nello jus primae noctis molto “braveheart“.
Il povero Vincenzo non resse l'”affondo” e si fiondò giù dal balcone, sventolando il “bandierone” con la scritta “Fratelli d’Italia? No, coltelli di sangue!”.

Sì, gli spagnoli c’hanno matato e “a voglia” a pomate lenitive.
Balotelli ha già prenotato, comunque, una “palafitta” nell’Isola dell'”affamato” con Raffaella Fico, per “consolazioni” sotto il Sole che “asciugheranno” le “pene”, abbronzandolo di più nel “pio pio”.
Mentre Bonucci, che, rasato, assomiglia a Travis Bickle, piange nella sua “bonaccia”.

E Pirlo non era in palla? Ah, s’è giocato il Pallone d’Oro.

Ma qui, il signor Prandelli, deve far mea culpa. Non ha azzeccato una mossa neanche a “pagarlo”, e dire che Abete lo “rimpingua” bene, nonostante le rosicate di Enrico Varriale, sempre più acido e sempre più da ospizio.

Sostituisce l’impresentabile “mariuolo” Cassano, piacevolmente però più “figo” delle sue recentissime apparizioni nelle “vasche” di Milano, con un Di Natale che sarebbe stato meglio se fosse andato a mungere le “mule” di Udine…, dette “frute” per il “fruttivendolo” col bananon!

E Montolivo, il Nicolas Cage versione “moscissimo”, con un Motta(rello), che dopo cinque minuti si “spappola” nei falli delle “leccatine” del centrocampo sgranocchiante al “tichi tac” su tacchetti un po’ irruenti.

E così, l’incolpevolissimo Buffon vide la sua schiena rompersi, sgretolatissima” da tutte le volte che s’è chinato a raccogliere la sfera.

Evviva l’Italia, e ricorda: tua madre è la “donna” che Eli Wallach, il “cattivo“, conosce…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Matador (1986)
  2. Don Bosco (1988)
  3. Capitan Fracassa (1940)
  4. Il toro (1994)
  5. Il Pap’occhio (1980)
  6. Casinò (1995)
  7. Lo sguardo di Michelangelo (2004)

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