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Domani, il Papa a Bologna? Ma com’è possibile? Io, che son Dio, son sempre stato a Bologna


30 Sep

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E non faccio le vacanze da una vita nella mia vita vagante eppur non di emozioni vacante.

Ma apprendo, in tarda ora odierna, che tal Bergoglio atterrerà con l’elicottero, quindi reciterà l’Angelus e poi andrà alla mensa dei bisognosi, col Sindaco in “pompa magna” in questo papocchio disumano che è la mia Bologna, città che mi diede i natali e in cui rimango anche a Natale, festeggiando col presepio della mia vita lontana dalle false prosapie e non credente in padre Pio.

Sì, sono un burlone, un elemento san(t)o in questo sfacelo contemporaneo, l’apoteosi della carne fattasi ascesi, eppur alle volte soffro di ascessi poco “metafisici” che mi fan patire più delle stigmate e a qualche persona, nella stima, scendo. Io la verità discendo pur non essendo del Cristo un discepolo. Sono scapolo e in vasca da bagno, come tutti, mi gratto le scapole, “mollandone” qualcuna in silenzio “religioso”, nell’idromassaggio emolliente del viver di pet(t)o in fuori e remoto dal voler essere un premier in pectore. Sono il discendente, a proposito di “discernere”, ah ah, di Edgardo Mortara, fatto ostaggio di questi Asinelli felsinei così, vi dico, peccaminosi, di pettegolezzi smaniosi e, invero, anche un po’ maniaci. Sì, questi bolognesi medi mi alzano spesso il dito medio mentre in Via Indipendenza ordino una pizza da Altero, da uomo che vive di sua esistenza capricciosa nelle quattro stagioni dei miei umori balzani, unti da presuntuosi dottorini alla Balanzone, insomma sono l’incarnazione della Madonna della più fiera alterità. Ah ah, tant’è che le donne, alla mia vista, gridano Oh, Gesù, Giuseppe e Maria!, facendosi il segno della croce affinché non possano, ah ah, attentare alla mia falsa verginità. Mi maledicono perché da me son tentate eppur le cago a stento. Vergine lo sono solo di segno zodiacale, essendo già stato traviato, in questa mia vita travagliata, anni fa, quando dimenticai l’acqua benedetta per “intingerlo” in qualcosa di egualmente bagnato/a. Non è blasfemia, è l’ironia consapevole di un uomo saggio che non porta il saio, che eppur ha letto Il nome della rosa, che ancor di Eco echeggia nelle mie memorie…

giunto al termine della mia vita di peccatore, mentre declino canuto insieme al mondo, mi accingo a lasciare su questa pergamena testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui mi accadde di assistere in gioventù, sul finire dell’anno del Signore 1327. Che Dio mi conceda la grazia di essere testimone trasparente e cronista fedele di quanto allora avvenne in un luogo remoto a nord della penisola italiana, in un’abbazia di cui è pietoso e saggio tacere anche il nome…

Ebbene, mi confesso, prete, giunsi congiunto alla Fede nel mio peccar quotidiano alla magra coscienza del mio testimone perplesso in questa Terra maledetta da Dio, e preda del demonio che, nonostante dai cristiani venga demonizzato, si accanisce sui poveri cristi e non fu debellato da Max von Sydow ne L’esorcista. Ah ah. Mi perdoni perché, oltre a essere un uomo peccante, uso spesso sopra i maccheroni il piccante. Non ho altre colpe da riferirle, se non che l’anno scorso amai The Young Pope del Sorrentino.

Amici, fratelli della congrega, qui giunti in raccoglimento, cogliete L’attimo fuggente… Cogli la rosa quando è il momento, che il tempo lo sai che vola e lo stesso fiore che oggi sboccia domani appassirà.

Io, fortunatamente, non son ancora appassito e mi piacciono le passere, cari uccelli in volo.

Sempre sia “lodata”, anche se mi faranno santo per questo mio “sbocciar” nell’astinenza sessuale così “rocciosa” come il fisico oramai flaccido di Schwarzenegger.

Chi ha orecchie per intendere intenda e, sotto le tende, “lo” tenda, chi ha invece quella tendenza, oltre alle orecchie, è ricchione. E, comunque, domani voglio per pranzo le orecchiette con la mia testa di rapa.

Andate in pace, figliuoli…

Eh sì, non mi crocifiggete se affermo, con vividezza giovanissima, che nonostante molte bambinate l’ultima canzone di Justin Bieber spinge “beatamente”. Ah ah. Sono un diavolaccio, siate clementi, e datemi le “clementine”. Ah ah.

 

di Stefano Faloticoyp13

Le dimissioni del Papa


12 Feb

Racconto “moral guidance”: il Papa si dimette, i fedeli (ci) rimettono e l’ordine sacerdotale eleggerà Mickey Rourke, cioè me stesso in abiti “monacali” per le donne nel mio “baccano”, evviva Bacco e i colbacchi a “picchiare” Matteo sbeccato da “becchino” che s’è scavato la fossa

Notizie scioccanti e “scoccanti”…

La città è in preda alle convulsioni. La gente, esasperata da un cattivo governo, pare a Paperopoli, e sta rintoccando l’ora in cui gli uomini tenebrosi, dai sotterranei, “vigileranno” per ricreare l’armonia d’un Mondo a soqquadro da un “potere” lestofante, ove il plebiscitario arbitrio di fascisti irriverenti sarà punito severamente nel sedere, con dosi massicce e “impermeabili” per ribaltare questa merdosa filistea massa d’arroganti e allisciare i loro volti bifronti con cornate da bisonti, sì, accecheremo le loro cornee e spargeremo corna alle loro “in-anellanti” borie che crearono solo alienazione, mentre si fottevano le troie, spacciandosi per Achille.

Sindaci corrotti son ancora a piede libero, “incalzando” nella segreta vogliettina, lontana dallo sguardo indiscreto delle mogliettine, per infilarlo “stampante” dentro ogni segretaria pimpante come la grigia Bologna, in codesto dì avvolta da una neve salvifica e biblica, ad “ammanettare” ogni Peccato e liberarlo dalla coltre d’una ibernazione siberiana. Sì, in Siberia germogliano alberi secolari, querce solide come il titan-i-o degli armadi russi, nella libertà amatoria per la quale ogni Uomo ha più matriosche di vodke e non un’oca-vacca fidanzata a “imbambolarlo” dietro le regolucce perbeniste del moralismo cristiano.

Il cattolicesimo ha mietuto solo vittime e qui, in Italia, “patria” del mandolino e dei culetti “sviolinanti”, il gregge s’è impecorito, bevendosi tutto il “latte idrofilo” di quest’ovattarne le coscienze, spremendole anche del più sacro e naturale istinto, e cioè la suzione da tette materne per madornali, vivaddio, sacrosante erezioni a montarle come tori.

Nuova elezione in corso, intitolata “Rinnovamento futurista”.

Per quanto sopporteremo quest’ipocrisia latente, sì, ove tutti fingono (soprattutto il gentil sesso frigido) d’allettarsene in letti s-fatti e invero sanguinosissimi di violenze subliminali e ricatti subdoli? No, non se ne può più dei poppanti.

L’Italia ha rotto le palle a chiunque, in particolar mo-n-do a noi che ne siam nati ma, “degenerati”-rigenerandoci dopo tanti esperimenti “igienici”, ci stiam rivoltando…, anche dalla tomba dissepolta da quando fummo trattati da polli solo perché non maiali come gli altri che “spruzzavan” dalle “ampolle”. Vollero castigare pure le nostre polluzioni e, appena accennammo a ribellarci, tentarono perfino di spillarci i soldi al fine d’etichettarci e ficcarci nel laboratorio dei lavaggi mentali su castrazioni chimiche.

Urge un urlo! Alzate la voce, pigliate le asce dalla cantina bunker, ingozzatevi di birra tedesca ma non nazista, benedite il crociato vostro Spirito guerriero in-affondabile e “innaffiate” le membra di questi “membri” a noi odiosi, sgozzandoli alla radice d’ogni più vetusta, intollerabile oramai certezza annacquata.

Siamo coraggiosi in mezzo a questi quaquaraqua, e li sbraneremo come dei protestanti puritani, sì, come i quaccheri, al servizio di me, Fox George di fuoco alla Clint Eastwood. Io mi estranio, e sono straniero senza nome.

Quando la Luce spuntò, tutto ciò che non era toccato da essa mi apparve come tenebre, morte, tentazione, realtà peccaminosa e priva di Dio: la Luce rendeva tutto manifesto e visibile.

Tali le “mie” testuali parole contro gli oppressivi testi(coli) stolti delle bibbiette del cazzo.

In codesti libri, che io venderei alla bancarella dell’“usato in lavatrice”, non troverete certezze appaganti ma solo la scorciatoia “sana e giusta” per ricevere le paghe mensili.
Intese sia come tredicesima sia come “Speriamo di far tredici per arrivare a fine mese”. Fottuti illusi!

Lo so, rubate per stare dove state, impostori! Delinquenti a capo di “stato”, tenete la plebe nell’ignoranza “regalando” loro programmini televisivi ove “regali” mignotte fan a gara per il pene di chi meglio si guadagna la “pagnotta”.

Vergogna! Ripristiniamo le gogne, questi “colletti bianchi”, che tanto voglion spiccare, piluccare e picconarci, saranno solo che decollati e di Rivoluzione francese “impiccati”.

A che cos’è servita quella industriale? A produrre capitalismo inutile e “dilettevole”, che noi decapiteremo!

No, noi non vogliamo “capire” come ci s’adatta, il troppo stroppia, Stop!

Fra queste voci senza dignità, resuscitiamo il grande Stoppa Paolo! Doppiatore e attor coi fiocconi!

Miracolo a MilanoRocco e i suoi fratelli su tutti!

Tutti per uno, tutti moschettieri per un moto mazziniano da giovine viva l’Italia in ogni Gattopardo contro i monarca!

Ammazziamoli!

Ratzinger si dimette e lascerà il pontificato nell’ultimo Giorno, non bisestile, di questo 2013!

E fa benissimo! Ne ha piene dei lanzichenecchi e di tutte le checche a cui predica di chicche che ascoltan un tanto al chilo, dette perle ai porci. Chi ha orecchie per intendere, intenda, ma loro “lo tendono” e basta(rdi).

Tanto, da Roma in poi, continueranno a intingere la manina durante “quello” del Signore, a spacciarsi per signori fino a Mezzanotte e, dal Lunedì al festivo, a lavoricchiare per le avventurelle “sgranocchianti” del Sabatuccio a una ciuc(ci)a sabbatica. Un Tempo, “facevan” di peggio: sognavano le cosce della tennista Gabriela Sabatini e di GoliaGabriella.

Sì, si sgolavano per quelle minigonne!

Mi ricordate Davide, il gigante invero rimpicciolito da un “nano” che glielò ficco nel “paraocchi”.
Forse era Polifemo, comunque sia son Omero! Somari!

Sodoma e Gomorra, evviva Babele, che cosa balbetti?
Ebete!
Verrai solo che sodomizzato. Te la do io la “Lemonsoda”. Volevi sbaciucchiarmi di “carezze?”.
Prenditi questo “frizzante!”.

Io son rizzo, tu sei storpio! Non stropicciarti a rigirare la frittata!

Ed ecco che, nel casino generale dei “militari”, giunge a voi Mickey Rourke dei tempi andati e miracolosamente a bombardarvi.

Egli è tonitruante! Incazzato bestiale!

Orsù, fedeli!

Siate orsi, spaccate le ossa a questi “pesciolini!”.

Per finire questa “bolla”, ci concentreremo su Matteo, non l’apostolo evangelista, bensì un idiota solipsista che voleva divertirsi, di sadismo, contro “Gesù”.

Ma azzardò troppo, e sarà presto azzannato dal Diavolo in persona.

E impalato col simbolo dell’Angelo alato. Chi volevi trattare d’agnellino?

E perché mai avverrà questo?

Ora, Giacomo, l’altro apostolo, compres(s)e… il patimento del Principe “Cristo” e gli lanciò dei segnali di “fumo”:

– Non sarà Giuda a tradirti, mio fratello “di sangue”, ma proprio Caino, che ti vuole assassinare come Abele.

– Perché?

– Vedi, sei un Principe e, come tutti i nobili nell’anima, vivi al di fuori d’ogni maschera sociale.
Puoi permetterti di non farti inghiottire dalla nostra “realtà” di pettegolezzi e frivole carognate quotidiane, e non sei costretto a prostituire il tuo Cuore. Questo tuo atteggiamento, valoroso e superomistico, a Caino/Matteo, tanto “carino”, che pensa solo al suo “fringuello” nelle “fighelle” e a come pararselo, dà molto, assai fastidio. Così tanto che, se prima eri vulnerabile per la tua “nudità”, tanto che cadesti in depressione, dopo che risorgesti, ottimamente in forma, gli da(v)i ancora più noia e odio. Quindi, allestirà un’ultima cena per poi ributtarti nella Crucis del calvario.
Dammi retta, lascialo stare subito e vivi la tua vita da Re.

– Invece, io voglio andare a fondo in questa storia dell’orrore, sai mio Giacomo?

– Allora, t’ammazzerà!

– Sei sicuro che Matteo avesse previsto ulteriori sviluppi delle vicen-d-e-volezze di sua tavolozza sozza?
Non gli s’è acceso un barlume di lucidità?

– Che cosa vorresti dire?

– Che giunti a questo atto del Vangelo, il suo uccello s-parlante è morto.

– Spiegati meglio.

– Vedi, il nostro Matteo ha due possibilità: o si costituisce, dunque finirà nel manicomio giudiziario, oppure, se non vuole soffrire come un animale, gli consigliamo un suicidio rapido e indolore.

– Porco di quel…

– Bravo…

– Fermati un istante. No, no, chiariscimi.

– Bene, chiariamo Matteo dall’afflizione. Domani, oggi, è Martedì grasso, e precede la Quaresima.
C’è sempre un Venerdì “santo” prima dell’ascensione, stavolta non di Cristo, ma discesa infernale del mostro.

Ecco, Venerdì verrà interrogato uno degli “apostoli”.

Matteo ha, adesso, qualche “attestato” ad avallare le sue accuse?

– No, tutte le prove sono a suo sfavore.

– Già. E, come dice il detto mio, quando la probatoria è inconfutabile e acclarata di ragioni, l’idiota sarà spremuto e poi, tanto “provetto” nel dar del poveretto al Maestro, finirà un tantino “provato”.
E non gli basteranno tutti i denari d’altro s-freg-i-are.

– Oh Madonna!

– Non bestemmiare Giacomo.

Perché l’onnipotente potrebbe non perdonarti.

Sai, ogni creatura divina tenuta in “ostaggio” da chi non è saggio ma scem(pi)o, si rivelerà ammonitoria.

Visto che pregava, costui, per sbattersi anche quelle che la Domenica vanno a messa, pensando di sbattere… l’Altissimo a sua immagine e somiglianza delirante d’aberrazioni, gli concederemo, sin al suo judge(de)ment daydevastante, qualche lancetta dell’orologio a “onore” della Maddalena che, materialista, incarna. Poi, scatteranno i minuti contati. E verrà putrefatto!

Al che, un giudice inappellabile di “marziale”, alza la mano e picchia il martello, chiedendomi:

– Signore, che senso ha questa parabola?

– Questa parabola è catartica. Perché ogni criminale, se è vero che esiste la Giustizia, viene eternamente, anche “a scoppio ritardato”, scoperto.

– Mi sembrano parole degne del Signore. Lunga vita e Alleluja.

Il verdetto è stato decretato: “Matteo sarà cremato nel crematorio e poi le sue ceneri saran divorate in carcere”.

– Giudice, mi sembra la scelta più salomonica. Matteo merita solo la salamoia.

– Sì, un salame così è solo da macellare.

Ora, alla facciaccia di Matteo, lo schifoso, godiamocela ché, presto in cella, “lui” urlerà alla sbarra.

Non tanto di “cioccolato”. “Lo” vedo più “fondente” di mandingo…

Fine del racconto.

Scambiatevi un segno di Pace.

 

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Nella valle di Elah (2007)
  2. Il Vangelo secondo Matteo (1964)
  3. Angeli e demoni (2009)
  4. I dieci comandamenti (1956)
  5. Ben Hur (1959)
  6. Il Papa del Greenwich Village (1984)
  7. Habemus Papam (2011)

Habemus Papam Bob…


01 Oct

 

   Il Bob sa… e “predica”, altro che Moretti Nanni.

Il prete, Uomo tenebroso quanto taumaturgico al “Traumatologico” fra i lebbrosi, e un po’ ambiguo fra bilingue “labbra”


26 Jun

 

Mi specchio, il sorrisetto è “incollato” al Pennywise, l’occhietto adocchia e i miei denti sgranocchiano, fra labbra “giogate” di leccate “al limoncello” e quel che fa rima che, in mezzo alle gambe, moscio e poi “pompante”, s’allatta e allieta i poppanti, “ritmandolo”

La mia nomea è “altissima”, tonitruante. Appena compaio io, le signore alzan la gonna in segno di “penevolenza” e “Lui”, nel boschetto cespuglioso, s’impenna ad appannaggio delle più belle da “impannare”.
Gli uomini nutrono un’invidia “aberrante” e mi gettano ortaggi, oltraggiando il mio pudore così esibito, perché son “biliosi” e giocan a biglie senza la meraviglia della “briglia sciolta”, imbizzarrita d’un nitrito ben “irto”, da erectus quale è l’Uomo più sapiens quando si congiunge di mens sana in corpore sano.
Sì, Governale c’insegnò che il potere materialistico, la ricchezza, è effimero, ma poi il “sesso” di questa locuzione latina, a uso e “costume” dei sapienti, fu confutato e si “alzò”, edonisticamente, “a puttane”, come si suol dire e “fare” sovente quando il cervello vien tributato d'”attributi” per accalappiar, di cerbottane, la “bottana” borghese.

Dicesi “bottana borghese”, la donna “altolocata” sempre propensa a essere “toccata”, pi(lu)ccante di moine e smorfie per indebolire il “fragile” e ammiccare chi “la” rafforzerà nella villa al mare.
Di bottane è pieno il Mondo, “guardatevelo” e statevene alla larga. Lo so, attrae con fascino ammaliante, ma poi te “lo” prende solo per giochini “inculanti”.
In poche parole, detta alla “bona“, quale comunque, sia “chiara”, è, spreme il tuo “frutteto”, ti sfrutta e ti lascia alla frutta.
Perché sì, con te s’è “spossata”, ma poi si sposerà uno più “posato” perché, di posate, possa apparecchiare senza lavorare, e dunque “smaltarsela” di “pomate”.
La famosa “argenteria” lucidata…

Babbeucci, sono su questo Mondo da circa 33 anni, l’età del Cristo, io predico in quanto non sono predictable ma vero, senza retoriche e oche per “apprendistati” ed “Esame di Stato”.

Il “mio”, infatti, è equino ma anche equidistante, un po’ qua e un po’ chissà.
Dunque “equivoco…”.

La messa è finita, e ora Berta fila…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il cielo è sempre più blu (1996)
  2.  La messa è finita (1985)
  3.  Habemus Papam (2011)

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)