Posts Tagged ‘Killing Season’

Killing Season, scena finale


01 Apr

Killing Season, personale film


29 Mar

Sulle note della magnifica colonna sonora di Christopher Young, un omaggio a un film sottovalutato, non un capolavoro ma, sì, un gustabile movie di avventura.

Maybe baby


01 Sep

Il provocatore per antonomasia a esibizionismo del suo “nascosto marchingegno” erotico che, giullaresco fra le giulive, si sazia con giovialità a “infantilismi” puri come Bill Clinton, il “leccato”

Sì, sono un “erotomane” conclamato. Dati “alla mano”, non tengo il conto oramai più di quante ne passan…, poche passerine ma tutto tutto passerà di (b)rutto. Alcune, cioè tutte, sfilano il mio prepuzio in forma virtuale, “aldeica” e cioè a carbonizzarlo per fossilizzarne le vene varicose del corpo cavernoso.
Sì, di tutto cavernicolo, si spalma primigenio a “graffiti” dell’hunter più aizzante su animalesca scimmia di Neanderthal. Spasima per le feline leopardate d’agguantar a scorrazzarlo in schizzar giammai domo.

“Egli” è l’accaparramento anche sulla ca(pa)nna, caccia “solitario” per tender poi lo slanciato “agguato”. Che guaio!

Vengo “reciso” quando, topico nei miei tropici senza tope, anche il mio amico del giaguaro lo guarda per “ammirarlo” e poi mangiarsele di (dis)gusto. Come le mira lui, neppure il mio mirino. E allora divengo lacrime del Crocodile Dundee, mentre le vacche alla Serena Dandini non allisceranno il mio coltello solo (pro)teso, anche protesi, per Linda Kozlowski.
Linda fra le l(i)ane e io ne son indiano. Lei scappa sotto la Luna in tal giungla di gorilla perché troppo affascinata, tanto da temerlo, del mio serpentino sempre a Sol ardente al fin, “finissimo”, che una figa così me lo addenti da pantera nella gattina. Scappa, scappa, vuoi solo scopare! Linda biondina!

Dove scappi se io ti scoperò? Fidati, non esistono vie di fuga, la tua figa sa che gli scimpanzé non sono come me, il babbeo. Accettalo e lascia perdere i babbuini. Facciamolo sotto quel bambù. Vinciamo la Luna! Accendila!

Ella, dopo tanto fuggir via, accoglie nella sua “grotta” il mio zampillante urlo della foresta nel ruggito leonesco a pecora che s’arrende immolata in agnellina.

Poi, dopo lo spasso sudafricano, torno in città. Qui fa più afa! Non ci son selvagge di umidità!

E si fan tutte altre corse. Da cui il detto “Op, op, corsetta e guardami i corsetti, attento a rispettare però il rosso durante la manovra oculare, sii oculato altrimenti sbaverai incrociandolo di sinistro e nessuna bevuta in via del corsaro per la Notte da Sara ti brucio come il Sahara”.

Le donne non son più “al naturale”. Si dan da fare ma son rifatte. E la confettura originaria perde anche la ciliegia caramellante delle fette di torta più “opulente”. Sì, si rifan se le tette han piccole perché quelli grossi non le voglion palpare né appiccarlo di piccante, poi se ce l’hanno grosse ridimensionano il loro volo libero da uccellone del femminismo su maschio raschiartelo per ingrossarti il paio di palle, tumefatte dalla liposuzione di come non suggerai a lor mammarie suzioni. Come “sorge”.

Oggi non succhi, domani il risucchio.

Che schifo!

Sulla sommità della montagna, il saggio fa il sommario del non sommar di accoppiamenti le somare. Sudditi sudate! Suini osannatela!

Sì, occorre l’Uomo “duro”. Colui che afferra una donna e scaraventa il suo ventricolar profumo sventolante in venti odoranti del profumino…

Lui le chiede “cortesemente” se è fidanzata e lei conferma. Cosa non si sa. Se lo vuole o è già imp(r)egnata.

Insomma, un gioco a doppio taglio “forbito” che vorrebbe ma non può perché un altro è (im)potente in lei eppur desidera anche che il “corteggiatore anonimo” gliela sveli di sveltina.

Un’inculata pazzesca.

Ma lui non (de)morde e insiste per “addivenire” a quella a cui, come Tarzan, aggrappa d’ingroppate e vuol che volteggi in fresche frasche del centrarla di freccia a (s)laccio.

E provoca, ci provò ma rimase provato. Un vero “provetto”.

Un poveraccio…

“Dimmela tutta… da nuda hai un culo come sembra? Sai, fidarsi è pene, non fidarsi è male, molto male. Di mio… preferisco toccar non solo con mano. Non accecarmi, ho occhi solo per te”. Su tale “porcata” che sa il cazzo suo, vi lascio al film che danno sul canale “in esclusiva” per l’abbonamento dei “privilegiati”:

CANALE ELISABETTA CANALIS di pessimo international movie movimentato con actress davver maîtresse. Elizabeth stress!

Tale e quale alla Streisand!

Canale di scolo, di vostri sfoghi su una zoccola ch’è pure un cesso oltre a non saper scopar a terra in bagno. Da diarrea.

Son stato logorroico? Sono da galera?

No, tu sei gaio cedrone, io gallo celtico. Ella invece è grat(icol)a. Da me però non otterrà un graffio. Quali liberazioni! Emancipiamo il pulcino. Egli è il vero “uovo” non questi ometti. Esigo il mio ungulato a unghie corte. Uvette solari, alveari! Ave un cazzo! Gallina da strapazzo! Ti faccio impazzire!

Ecco la maionese! La salsa tonnata!

Come le gambe di Pinocchio son binocolo in saccoccia. Eppur si allunga. Lei mi ordina di non allargami troppo. Perché mai? Ci mancherebbe.

Non voglio (al)legartelo. Sono perpendicolare anche quando lei spalanca ogni orizzont(al)e. Insomma, sono un animale.

Dammi la tua mail e non sarai mia.

Evviva la Spagna, io amo la zuppa inglese!

Comunque, concluderei con questa: “Secondo me, l’Euro è lievitato, la pizza non tanto, deve scaldare ancora, però ogni prezzo si è alzato oggi, tranne il mio uccello”. Siete grezzi!

Ciao, vorrei davvero conoscerti. Emani voglia di vita e io ne son la nemesi malinconica.
In me traspirano odi mansuete ai calori raffreddati e la tua castigliana svenevolmente svestirò in spagnola e ruffiano arruffarti per goder di tante parsimoniose e fruttifere vette a seno che amo già? Ti bacio, lo sai ed è già avvenuto, qui brandisco la scimitarra del valoroso invalido per temprarmi ad armonie di te svolazzante in costumino via. Ardisco, eccome se guaisci, e son il guaritore di tutti i malincuori. Vesto impermeabile abbronzato in caduco fondermi con autunnal umore quando il Cuore non mi è amore. Cioè mai. Amami e udirai, auscultale, brezze spossanti di colui che mai si sposerà.
Prendimi per amico e ammicca a uno che sa come spossartela. Non credo alle fedi, io sono infedeltà fatta carne, dunque non tradisco il patto onanista che, dai primi e puberali squittirmi, volan solo per notti senza rotture di palle. Io impallino ancor oggi il mio e unico, inimitabile boyscout del taglialegna russo che non si svezza ma senza sveltezza gode di mia inturgidita sbronza.

Bronzeo a ronzar in ormoni pindarici, guasconi e scevri dalle flatulenze del borbottio sociale.

La società obbliga a regole che non trasgrediscan eppur tutti gradiscono, nonostante il fegato sia lor già grattugiato. Ora, son poeta e domani di pessime ore romanziere nell’era tutta mia… Adesso non lo è. Appartiene a uno geloso di come ti guardo virtualmente E godi con costui, perché io e te sappiamo quanto non godetti con lui. Ciao. Scapperemo? Scopa, dai!

Dal frigo, tira fuori la gelatina.

Firmato il Genius, scusate volevo “ardere” e cioè dare, no dir Baby Herman, impertinente! Quasi un cattivo tenente sempre sull’attenti di “pistola”.

(Stefano Falotico)

  1. L’ultimo boyscout. Missione: sopravvivere (1991)
  2. JFK – Un caso ancora aperto (1991)
  3. Killing Season (2013)

Killing Season – Movie Review by Chris Stuckmann


19 Jul

“Killing Season”, De Niro clip: can’t take the shot!


03 Jul

“Killing Season”, first official images


14 Jun

“Killing Season” direttamente in Blu-ray?


23 May

Forse l’avevo già messa questa inquietante immagine d’un De Niro col fucile e d’un Travolta “incappucciato”.

Rimango negativamente “impressionato”.


Un film massacrato in modo “macigno” anche dalle non tanto convinte e convincenti controfigure. Non mi credete?

 

D’un “gatto col topo” annientato da un macigno assai “cri(p)tico”, anche dal sottoscritto

Oggi, viene data la conferma, cioè poi momentaneamente smentita dalla confusa Millennium Films, fra l’altro “genitrice” di veri “capidopera” da macero “in presa diretta”, che il suo pezzo da novanta di fine stagione, Killing Season appunto (un nome suicida di “programma”), uscirà straight to video.

A giudicare dalla locandina, che “ritrae” un De Niro “fucilante” su camicia selvatica a righe e bocca storta, nel sussurrarci un “Non sono credibile in quanto senil’ ma ancor ho qualche cartuccia da sparare d’ultimo ghigno con tanto di baionetta e soprattutto bavetta da vecchietto”, e un Travolta a coprire di “papalina scacciamosche” la calvizie del pingue “soldatone” rintronato dai troppi “bombardamenti” inflittigli, “intercostali”, dalla moglie Kelly Preston, una “bona” per  il Grizzly John sciupato nella grinta “ballerina” del suo Grease, oso, sì oso dire, bando alle querele che intenterà a mio “danno” il produttore Avi Lerner, che questo film, più che un’avventura da tranquillo weekend di paura, mi par una boiata spaventosa, da gettar nelle ortiche e aggrovigliare nelle piante rampicanti dei Monti Appalachi per evitar che il regista venga ferito nella sua residua salute psichica, assai Daredevil, cioè un mestierante che rovinò il miglior cinefumetto, “accecandoci” col pessimo e storpio-stolto Ben Affleck sfigato-piacione-tonto nel suo bramar la figona Garner (infatti l’ha sposata, e vide giusto…, salvo “a salve” rincoglionirsi ora da “cineasta impegnato” quanto palloso), imbattuto anche dal Colin Farrell con “pettinatura” rasata così come compare nel suo “love” movie leggermente pornografico “affibbiato” alla ex negrona concubina, Nicole Narain. Un sex tape brucia-carriera e anche “cerniera” arsa, a giudicare da come il Farrell si muove Miami Vice nella micia Nicolina, tra un blowjob “occhiolino” strabuzzato e pancetta da birra sul “bersela” in modo “Alexander”. Sì, un cesso attoriale col “carisma” del sessappiglio da Ronaldo dribblante il “gel” delle sue isteriche fan… cazziste.

Ora, signor  De Niro Bob, sa che io la stimo ed eccelso è sempre, nonostante, fra i primi posti delle mie classifiche, ma sta esagerando. S’è improvvisato addirittura emulo di John Rambo a quasi settant’anni con prominente addome “slaccia”-bottoncini dei pantaloni large, e sfida uno ancor più bollito, Travolta dongiovanni di quando spingeva atletico e non di grasso che cola.
Per questa “serpentina” di mitragliate con poche frecce al vostro arco.

Datemi retta, John e Robert. Noleggiatevi rispettivamente C’era una volta in America e Pulp Fiction, e vedete di non cazzeggiare, bensì rimpiangete le interpretazioni epocali che furono. Purtroppo… non siete più. Segnati sì.

Comunque, potreste essere ancora e potrebbe starci il filmone. Inteso in senso largo del termine della vostra Notte.

Chissà. A prescindere…, cagatona rimarrà. Da “an(n)ali”. Con tanto di “botte”.

Sì, le scoregge dello spettatore “turbato” dalla schifezza “rilassante” del Blu-ray dei suoi soldi freganti…

Però, ci son sempre chiavi di lettura che non sottovaluterei…, eh no

Questo testardissimo e caprone Travolta, mi ricorda un antico “amico” di battaglie, un rivale acerrimo che proprio, disturbatore (inde)fesso, non amò i “dormiglioni” eremiti…
“Cariatide” delle sue ripicche infantili, guardone e “spionissima” per una mission con tanto di “medaglie al valore”.
Una sorta di inquisitore un po’ “pederasta” e anche pedestre, sì da boy scout delle corse campestri.

Lestofante criminale in abiti “guerriglieri” ma gran vigliaccone a romper le finestre e poi scappar col malloppo nel suo, invero, groppo in gola da “stallone” scopatore ridicolo da me “spalleggiato” fin quando le uova nel paniere, dalla rottura di pall(ottol)e, piangerà ininterrottamente. Visto? Ti ho ringalluzzitto, galletto di un bamboccio. E anche spennato.

Fiotti… di sangue e sventrante vendetta, da sua stessa “eminenza” proprio “fottutamente geniale” (s)cagionata, per una subitanea forca, leggasi impiccagione. Voleva esser cantante di complesso e successi con le groupie, invece lì sta (s)contando la sua pecorina smarrita e il suo solito gruppettino a leccargli il piselletto dei pistolotti. Che pistola!

Come glielo/a estrassi, neanche sua madre da un utero altero, in quanto scimmia e poco femmina da maschio generato nel muschio e raschia. Il suo barile è un barilotto, il padre, di pienotti alle prostitute, lo impennò tanto da raddrizzare solo la zucca vuota. Quale bazooka!

Tanto “cacciò” la “strega” ch’ella, demoniaca, rinacque in salvifica abluzione al suo capo(rale) ora corrotto e “vessato” dai risarcimenti penali con più di “verga” a mia deniriana “verruca”.

Il verme al mio “solitario” lupo attentò di “bianco” assassinio ma fu scoperto con le mani nel sacco.

Ché perse il vizio ma, evirandolo, non avrà altri orifizi.

Sol(e) sacrificale, “conficcato” gl’è entrato e addolorato patì il duellante affronto.

Millantò talenti a vanvera, essendo vano e vuoto, capovolse le verità ma in casuccia è rintanato.

Ha paura della sua ombra e tremar adesso si caga sotto.

Chi ride, babb(e)o?

Ora ha(i) capito come si vive. Ora sta morendo. Ora, lo psicopatico balbuziente sta patendo. Si sta suicidando.

E, perendo, il suo pen dite che è funambolo o pende da una fune pedante? Lui lo sa. E lassù sarà quanto prima lo farà. Per il suo bene.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Rambo (1982)
  2. Killing Season (2013)
  3. Fuga da Alcatraz (1979)

“Killing Season”, official release date


17 May

According to www.ocala.com

‘Killing Season’

This thriller starring Travolta and De Niro has wrapped and is slated for a July 12 release in larger markets, according to Travolta’s staff. It will open in smaller markets soon thereafter.

Travolta stars as Emil Kovac, a Serbian veteran of the Bosnian war who happens across an American who served in the same conflict. Yet Travolta’s Emil has a score to settle. Set in the Appalachian Mountains, the film is directed by Mark Steven Johnson (“Daredevil,” “Ghost Rider”).

 

This the first time Travolta and De Niro have starred in a movie together, though they have known each other since the late 1970s. They met, Travolta recalled, at Liza Minnelli’s house shortly after she filmed “New York, New York” with De Niro. He and Travolta both asked each other for autographs, and De Niro’s autograph to Travolta read: “From one autograph hound to another.”

In the interview earlier this week, Travolta called De Niro “very professional, very easy to work with. … He’s got a natural sense of humor.”

Idioti, sarete puniti!


16 May

Lo strabismo di Venere di menti distorte può causar diottria di tanta idiozia

Non voglio perennemente ammorbarvi con gli squallidi mentecatti per cui incorsi in battaglie legali ché, del mio genio sopraffino, non rispettarono quella mia anomalia a lor deviata di ignoranza.

Ma presto ne vedran delle belle, a non scagionarli delle sventure che incarnano.

Sono un volenteroso di volontà per segregarli al mutismo estremo.

E taceranno nel loculo cosicché avran più oculatezza e accortezze dinanzi al Principe, alto scibile dalle spadaccine inafferrabilità.

Sono il reversibile ai loro piani criminosi, la fanciullezza che non si rasserena a imborghesire come chi combatterò fin al residuo del suo rassegnar le dimissioni e, con dimesso, leccare i miei piedi, per sempre balbetterà, distrutto.

Ossessionati dal lavoro del cazzo, parlano sempre di quello, ah ah, per trombar da svaccati!

E io me ne fotto! Pubblico libri alla faccia di questi pubescenti deficienti, e parlo di color che si professan, eh sì, son professori, adult(er)i.

Ah ah, nacqui cattivo e li rabbonii.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Killing Season (2013)
  2. Un lungo weekend di paura (1994)
  3. Cape Fear. Il promontorio della paura (1991)

In rosso!

De Niro, all’ultimo pugno


13 Apr

Ah, ripasso in rassegna i film del Robert che mi sparerò, essendone the fan più di Renard.
Ed è uno spasso scorrer la lista di IMDb e trovar un gran bel po’ di roba, già pronta, allestita, alcune sesquipedali “schifezze” e nobile “tacche” invece d’annotare sul taccuino, ché la Notte non è del tacchino ma, mia Donna, il tuo “tacco” me lo stacca!

Che stacco di coscione! Sarò il tuo cosciotto solo se me lo prenderai pazzo da Don Chisciotte!

Sì, nottambulo me ne “pasticcerò”, amandoli e disgustandoli con una birra su trancio di pizza sin a Mezzogiorno “s’è fatto tira-tardi”. Capricciosa è quella del Sud, mai te la dà, quindi va mandata là. Quella del Nord, invece, è Algida, come il gelato omonimo. Nomen omen? Alla faccia! Per avere della figa poi dicono che dobbiamo fare i vegetariani. Sì, meglio un fico indiano che mettersi in fila alla cassa.

Vi citerò solo quelli che sto aspettando di più, mi paion di buon aspetto per il mio cinefilo appetito.

Allora, scartiamo questi ma vivisezioniamoli tutti, elencandoli poi “intitolati” da play che si rispetti.
Non spettiniamoli a casaccio. Ma a casuccia, se al cinema non volete sborsare, di stream basta attendere un paio di settimane… Anche se l’attesa si fa s-tremante, ché al neo nerissimo del De Niro non si comanda. Ed Egli illumina anche all’alba di 70 primavere, che festeggerà in Estate, due giorni dopo Ferragosto, il 17, non so se un Venerdì “Sfigatto” o in ricordo di Amendola Ferruccio che lo “doppiava” a Roma con delle fettuccine e una fettina del figlio da diseredare, nel sedere, quel rozzo del Claudio. Che invidio solo perché amò Monica Bellucci versione Deborah con l’ “Ah” di Colpo gobbo a Milano, da marpione della cotoletta nel Coloss(e)o giovanile. “Mitico”, un po’ come lo zotico Ricky Memphis di questa vanzinata, “valida” solo per mezzo seno della Monicona nazionale, più “monaca” del solito prima dei calendari e di Cassel a denudarla su alimentarla oggi bulimica.

Guarderò la novella di Nick Flynn versione Paul Weitz, a prescindere… un autore, buonista o dolceamaro, quel che importa è l’emozione. Non “importò” molto al botteghino e, per tale “ragione”, han deciso di non farlo uscire da noi sullo schermo. Speriamo nel Dvd. Il Dvd salva sempre capre e cavoli, toglie le castagne dal fuoco. Puoi leccare un piatto di maccheroni, senza lecchini. E tu donna che vuoi? La leccatina? Ma vedi di andare ove sai. Il Cinema non è per te, nemmeno il mio.

Poi, De Niro con gli arzilli hangover Douglas Mike, Freeman Morgan e Kline Kevin.

Un film Last vegas, un po’ alla “Las sfigas” di Jerry Calà. Sempre De Sica e un “regista” italico da far vergogna.
Ecco, Carlo s’è fatto tanti soldoni, vota Berlusconi e si fa pure tutte le mignotte dei suoi film che, per “aderire alla parte”, aderiscono… calzanti alle calze dei suoi “cazzoni”.

Il piatto forte è il Besson. Solo due capolavori all’attivo. Indovinate quali. Uno con la Parillaud e l’altro con Reno. Due più due fa quattro? No, sono 2 e basta. Reno è comparso in un’altra manciata di duetti, però, dilettevoli. Accoppiata storica.
Il film ricorda Ronin ma Jean non è della partita, stavolta.

Sì, meglio le BMW delle Renault. Meglio le forme della Pfeiffer, sebbene adesso sia spompata, del volto pneumatico francesino. Un francesismo. No. Un Luc-ky.
Ficcatelo in? Fa rima? Quasi.

Trascuriamo Mark Steven Johnson… questo Travolta “travolto dalle nevi” degli Appalachi, ci par solo da “palate”. Ucciderà bene il Bob a sparargli nelle palle. Non doveva “scassare” il caz’.
Valanga rabbiosa!

E poi? Ah, che godere. Stallone infila i guantoni e si piglian a ceffoni. Non è che sarà un film da Giffoni Film Festival? Sì, la bambinata ci sta.

Se non ci piacerà, ci “piaceremo”, sbatteremo un culo su Facebook, per “menarcele”… di brut(t)o. Anche di burro se il fondoschiena sarà reale di “botta”.

De Niro e Cusack, accoppiata storica mai avvenuta. Un po’ come quella col Travolta.
Di nuovo boss, cameo o valigetta? Chissà? La pulp fictionata mi sembra un’imitazione dei cavoli a merenda. Potrebbe essere una figata? Non credo. Sparatorie, after hours reminiscenti Scorsese, una miscela di parolacce “dure”, ladri, piedipiatti, figli di puttana e molte puttanone. Insomma, una puttanata.

Puntiamo già il pollice giù.

Il resto mi sembra una stronzata.

Comunque! La Comunione è un De Niro che lascia a bocca aperta!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Being Flynn (2012)
  2. Killing Season (2013)
  3. Last Vegas (2013)
  4. Motel (2013)
  5. Malavita (2013)
  6. All’ultimo pugno (2013)
  7. The Big Wedding (2013)
    E questo? Mah.La Heigl sa che il Bob, finita la telefonatina, la sculaccerà.

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)