Posts Tagged ‘La bella addormentata’

Diavolo in corto? No, si allunga ed è in tutti i cor(p)i, che lungometraggio!


27 Sep

 di Stefano Falotico

Per an(n)i, pensai di essere un pazzo da film di Bellocchio, invece impazzii da quando le “streghe” mi considerano solo belloccio e mi fanno i “malocchi”

Sì, sono definitivamente impazzito. Il mio telefono squilla a ogni ora, son “ricercato” anche dalle più “turbanti” squillo. Drin drin e non prendo requie, desiderano che entri nei loro culi come “quello” a cucù “incantato” ché appare-scompare di “becco” ficcante…

Insomma, voglion esser stantuffate ma io son stufo di questo entrar e uscire, ce l’ho oramai liso e m’han strappato anche tutte le camicie di lino. Me l’han “rasato”, sbucciato, ferito, spappolato, torturato, logorato, usurato oltre ogni “consumo” lecito e ora litigano fra di loro perché, dopo aver dato da “mangiare” al mio uccello, avendolo sbriciolato, desiderano pure “sbeccarmelo!”. Fra racchie, cornacchie, divoratrici, assatanate, “salate”, finte suore, “dolci”, patate esaltate e altre di carne “tonnata”, fra chi arrossisce timidamente e poi me l’azzanna ferocemente da lupa “strappatrice” ogni mio vizioso pelo, tra camere da letto sudate, bagnoschiuma e idromassaggi “schizzanti”, fra il dire e il “fare” c’è di mezzo il mare e le spruzzate, ecco la “doccia fredda”. Son rimasto all’asciutto di fisico spompato, “fantasmatico”, talmente d(ot)ato in tutti quei corpi da essermi scorporato. Scolorito, impallidito, così “impallato” da essermi rotto le palle. Annoiato, tanto fui a tutte “(st)ruggente” che me l’han distrutto (im)potentemente. E ora, dalla rabbia di ca(g)ne, (e)rutto!

Vaffanculo!

Basta scopare! Voglio solo scappare! Me le diedero tutte, dico tutte, a gambe di mio “(e)levato” e dai coglioni adesso levatevi!

Che (s)porco. Mi devo lavare. Troppo “esplosi” vulcanico di buchi caldi e roventissimi in mio lavico colar e tanto ora le lacrime a-mar colano e son solo… deluso.

Che valle di Pompe(i)…

Neanche il tempo di darmi… un appuntamento ed ecco che, in ogni “b(r)uco”, se lo ficcan dentro. Fra drogate, doghe, “alla(r)gate” di diga e, in men che non si dica, un’altra che non me la dia. Dio mio, no, non darmele! A queste non importa che sia “al buio”, fanno tutto alla luce del “Sole”.

L’altra sera, ad esempio, entrai… in un bar e neanche il tempo di ordinare il caffè e tutte, compresa la barista, mi “zuccherarono” talmente troppo di “top(p)e” in leccate al mio “ghiacciolo” al “limone”, che dovetti buttarmi poi nel congelatore per stare un po’ “gelato”.

Basta, basta(rde)! Non gliela faccio… più.

Datemi una “penna” e firmo la petizione per l’eutanasia. Pene! Altro che caso Englaro, questo “mio” è diventato un cazzo troppo “chiaro”.

Queste sembran belle addormentate ma per me “morirebbero” perfino, e per segno, altro che seghe, per “spararselo” su un letto di chiodi.

Son crocifisso, Cristo! Ho i miei diritti! Lasciate stare il mio “dritto!”.

Insomma, m(or)ale della storia e delle troie maiale.

Mi diedero per an(n)i dello schizofrenico e lo presi solo in culo.

Invece, ho capito di essere un genio e possono prendervi tutti/e in quel posteriore come e quando pare e piace a me.

 

– Signor Falotico, puttana la Madonna! Qui, la gente lavora e se lo fa dalla mattina alla sera. Mica come lei, che non fa un cazzo!

Ah ah, l’importante è che me lo facciano…

– Ti spari solo dei film!
Comunque sia, ricordate: più è lungo, che sia un film o un cazzone, se è bello, meno annoia. Ma spinge!

 

Ma non ho ancora finito, sebbene m’abbian “sfinito”.

Incontro uno e mi dice che sono una merda.

Io: – Avrai avuto un padre migliore del mio. Il mio m’ha insegnato a “bruciare” per vivere. Il tuo… m’hai detto che fa il ginecologo.

Ora, come mai, fra tutte le fighe che ha “esplorato”, ha “anal… izzato” solo quella da cui è nato uno storpio come te? Ha sbagliato lavoro, sai? Doveva farsela come me e mio padre.

 

Un’altra…

 

Nel 2008, mi ricoverarono all’Ottonello di Bologna perché molta gente bigotta mi fece… “impazzire”.

 

Entra il prete per la “benedizione”. Sì, in Italia, negli an(n)i duemila, la “psichiatria” crede che le anime “malate” possan esser “curate” anche con una “scrollata” di “acquolina”…

Il “prete” del cazzo mi “benedice” e però si accorge, urlando “Dio benedetto!”, che rimango sempre più maledetto.

Io: – Ora, crede a Satana, prete?

– No, Satana esiste ma deve morire!

– Satana sono io e, come vede, non muoio.

– Tu non sei Satana, ma solo un povero Cristo!

– Ah sì? Sa perché han “sbattuto” le pazze qui dentro? Le ho fatte… impazzire io.

– Che vuoi dire, “mostro?!”.

– Insomma, son tutte donne che hanno scopato con me. Tanto le “aprirono” tanto ora le han “rinchiuse”.

– E degli uomini, invece, che mi dice?

– Sono i loro mariti!

– E io chi sono, “fratello?”.

– Uno stronzo come tutti. Prete “caro”, si tolga la tonaca e veda di fottersela… questa (s)figa.

– E se non volessi?

– Volente o nolente, questa è, questa sarà. Così sia scritto, così sia (s)fatto.

– Sia lodato Gesù.

– Sempre sia lo(r)dato.

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