Posts Tagged ‘Mery per sempre’

Ai cinecomic preferisco Joe Pesci di The Irishman, comunque Birdman non è male, ovviamente il non plus ultra è JOKER


03 Dec

catwoman pfeiffer

Sì, notai una foto su Facebook. Di una donna indubbiamente esuberante, la quale vuol passare per ochetta, inserendosi sempre mezza discinta per (at)tirare le virili oche, facendo delle smorfie da orca per non sembrare solamente una porca, bensì una aggressiva ma con le palle, insomma, mica una poco di buono. Una che, sì, si denuda facilmente ma non è una facile, ha gusto anche nello spogliarsi. Sa cosa vuole e va dritta al sodo, senza retorica ma soprattutto senza camicia da notte.

Al che, codesta, ancora una volta mezza nuda, ficca… tale frase sotto un’altra immagine di lei praticamente ignuda:

ho visto The Irishman, è un film sulla vecchiaia che mette tristezza. Però è bello, molto bello. Adesso però, scusate, devo farmi bella.

Nella sua storia su Instagram, il sottofondo musicale è la hit che va oggi per la maggiore di Emma Marrone. La Marrone ha da poco avuto un figlio. Sì, dopo averla data a tutta Mediaset, intervistata in questi giorni, afferma:

– Sono mamma, è un’esperienza nuova. Sì, mi sento rinata. Ah, sono bella, sono bella, sì, giammai da nessuno sarò trombata.

 

Al che, intervengo io in modo lapidario con una frase sepolcrale:

The Irishman è un capolavoro melanconico, cauto con picchi spasmodici di violenza esplosiva, magniloquenza irruenta di Scorsese diluita in tre ore e mezza di quieta nostalgia.

 

Torno in cucina e mangio la carne saporita come Skinny Razor/Bobby Cannavale. Sì, queste galline vanno sgozzate, sono delle pollastrelle.

Forse ingrasserò come il “becchino” Action Bronson o forse gusterò del vino vicino a un caldo camino, rimembrando, come Frank Sheeran, tutto il mio esistenziale cammino.

Senza rimpianti e con la durezza tipica di un uomo che, durante le sue notti fredde, ascoltò ogni album di Bob Dylan, sapendo che i ragazzi della mia età, il giorno dopo, avrebbero sessualmente consumato la loro giovinezza da incoscienti, fornicando qualche scema che li avrebbe rincoglioniti, portandoli a vedere un film di Muccino con tanto di Cremino…

Meglio il Cremlino, uomini russi. E giammai russatevela. Attento, c’è una Mosca sul lampadario. C’è anche una moschea di troppo nel mio quartiere.

Sono stanco dei bambini, delle maestrine e di quelli che vogliono mettere i punti sulle i. Dato che sono frustrati, desiderano coniugare i ver(b)i delle vite altrui, nel tentativo pedagogicamente demagogico e manipolatorio, educazionale alla pari delle suore all’oratorio, di rendere il prossimo a immagine e somiglianza della loro malata, solipsistica visione del mondo catto-borghese, moralistica e soprattutto falsa. Allora, ecco che spunta la scrittrice di romanzi eroticamente spinti che ora, dopo mille delusioni, da lei per l’appunto sublimate in romance semi-hard, invero assai innocui e meno sensuali di Luciana Littizzetto, come le sfumature di grigio dei suoi capelli semi-tinti da Crudelia De Mon e da Meryl Streep de Il diavolo veste Prada, con tanto d’ingiallita permanente delle sue fisse da donna in carriera che pensa d’averla profumata, s’è riciclata come insegnante di sostegno per giovani ragazzi fuori da recuperare. Cioè, la versione senza cazzo di Michele Placido di Mery per sempre.

Su Facebook, scrive ogni giorno il diario di questa sua nuova esperienza formativa…

– Oggi, dalla mia borsetta, per sbaglio è scopato, no, scappato un profilattico. Quello della prima figa, no, fila… ha riso e io gli ho risposto… sì, è quello del mio amante. Finiscila di guardarmi le gambe e dopo te la do, in bagno, se in tre secondi riuscirai a imparare a memoria un libro di Dostoevskij.

Sì, così si fa. Bisogna far capire chi comandi/a e st(i)a sopra. Sono una dura.

 

Sì, peccato che il ragazzo suo allievo avesse tredici anni. Adesso, per colpa dell’educazione del cazzo della Montessori del suo “tesoro”, il ragazzo è rimasto traumatizzato e s’è beccato un ricovero psichiatrico.

In poche parole, la sua vita è finita cinque anni prima di compiere la maggiore età e quindi prima di poter avere, almeno all’anagrafe, la capacità d’intendere e volere.

La signora, insegnante della minchia, invece stasera è a letto con quello che, nella classe a fianco a quella ove lei insegna, insegna Religione…

Sì, un troiaio mai visto.

Uomini che si professano dottori ma altri non sono che dei tromboni… donne che si credono attrici di Hollywood e invece, al massimo, faranno la fine di Claudia Gerini.

La peggiore saltimbanca della storia del Cinema, si fa per dire, italiano. Infatti, come già scrissi, il grande Keanu Reeves, in John Wick 2, dovrebbe ammazzarla per conto di quello ch’è invece il peggiore attore, si fa per dire, di tutti i temp(l)i, Riccardo Scamarcio.

Al che, Keanu guarda questa burina de Roma e lei:

– Oh, bello e dannato, Neo di Matrix, dai, lo famo strano? Sono tua, sono immensamente tua. Poi, farai di me ciò che vuoi.

 

Keanu la osserva e le sussurra:

– Sì, coccolina, telefona al tuo ex, lo Zampaglione. Vedi se, almeno per l’ultimo dell’anno, potrai con lui mangiare lo zampone con un po’ di zabaione. E ricorda: rimanda pure il suicidio, bastano un po’ di lenticchie e, grazie all’auto-suggestione, tipo Oroscopo, che ti sarai donata, avrai un anno di merda ma a te sembrerà di essere Marlene Dietrich.

– Fottiti, Keanu. Ti odio.

– Ciao, in realtà ho finito da tempo John Wick 3. Ora, devo girare il quarto. Buttati nella vasca. Se non muori subito, chiama quell’altra bagascia di Jessica Rabbit e fatelo da lesbiche in salamoia.

– Sei solo un salame! Un coniglio!

– Sì, già che ci sei, chiama anche Alba Parietti de Il macellaio. Poi, nell’aldilà, fai l’amore con Hugh Hefner.

 

Sì, guardate, la dolcezza non è il mio piatto forte. Per anni, la gente pensò che avessi Paura d’amare. Sì, infatti ce l’ho in dvd. Ho anche il filmato personalissimo di Michelle Pfeiffer al Festival di Venezia quando presentò Le verità nascoste. La verità è che a me non hai mai detto un cazzo Michelle dei Beatles. E non amo il film Pensieri pericolosi.

 

di Stefano Falotico

Buon compleanno Pino Daniele!


20 Mar

In verità, li ha fatti ieri, o chissà quando?

Daniele Pino compie gli anni. Un Uomo alla frutta che medita sul suo salice piangente, con del vinello e una bagascia a far i conti col napoletano amaro con tanto di vulcanica voce effeminata alla Loren nel Mastroianni, il Mastrolindo

Mi ricordo tempi vaghi che coniugai nell’Imperfetto al Passato remoto, d’anteriore su sedili posteriori


Al(a)to e menefreghista conclamato, eccedo di tutta boria con borchie contro le donnette coi borselli.
Non mi rammarico né mi pento(le), ché altezzosa mia raffinatezza a ludibrio luccicantissimo del mio essere “abulicissimo”, fra risate bucoliche di compagni viandanti in mezzo a questo vostro sputtanarvi in malora e baldorie di dicerie che incenerirò, senza posacenere ma acceso, in quanto sigaretta Chesterfield, azzurra come la Luna, rossa incandescente quando più “dura”, aspirando la vita con “soffi” al Cuore in zona “infarto cronico” mai ictus ma maledetto.

Sì, sbandiero i vostri panni sporchi e li stendo al “Sole” poiché, bruciantissimo come un fiammifero nella fiamminga Amsterdam, son io a provocarvi danno e anale ai vostri annuali baccani da “fatti”, miei fumati.

Io son Bacco, io vi becco e vi sbatterete, da soli, in prigione se ancora vorrete imbrigliarmi nella rete delle vostre teorie tattiche, con poco tatto e neanche Borotalco di Verdone su Eleonora Giorgi, da strategie “pressing” format(o) coglione alla Adriano Bacconi, poco Francesco Bacone dei “balconi” di Paola Ferrari, “Domenica sportiva” solare alla massima del filosofo “giurista” appena citato:

Il dominio dell’uomo consiste solo nella conoscenza: l’uomo tanto può quanto sa; nessuna forza può spezzare la catena delle cause naturali; la natura infatti non si vince se non ubbidendole.

Io, cari Bacconi e Bacone, ubbidisco al “liscio”, ribaltandomi d’autoerotismo con giochi “balistici”.

Sì, mi ubriaco di finte, eludendo le fighe, e “insacco” nella porta del mio porgervi il “fazzoletto”.

“Intonso” come voi che, di tonfi, sognate le tuffatrici ma non ne siete “truffatori”.

Celebrate DiCaprio l’attore che, d’emulazione, imita appunto Nicholson Jack nelle sopracciglia accigliate, inarcandovi ad applaudirlo mentre la vostra esistenza guarda, osserva ma è sempre più “cuculo” d’una Shutter Island che prevedo vicinissima. Il crollo è prossimo e percepisco sciagure del vostro realizzare tutti gli sbagli del trauma all’origine delle schizofrenie adoranti i “cazzi” degli altri. Andrew Laeddis sa…ardete solipsisti, adattando le anime in “cuor” arreso alla maschera da voi costruita per resistere alla voglia di tornare indietro e scoparvi quella del “Padiglione” meno da sedare ma di sedere ad andar “a culo”.

Vi preoccupate della “Politica” ma non badate al sodo. Emma Bonino consiglia ai bambini di star “buonini”, intanto rosica per Lucarelli Selvaggia che, poco “fredda”, sta “pianificando” un “programma” selvatico con Siffredi Rocco, “quello” che ha capito tutto.

Ieri sera, la nostra scosciatrice, senza vergogna e che “mette tutti” alle gogne mentre “pen pianino” tutta Sky in “lei” piacevolmente “affonda” (eh sì, Selvaggia ha “sfondato”, vende bene la propria “merce”), di seno in “tette” viste fu intervistata da una testa un po’ scoppiata di microfono ai suoi testicoli “arrapati”.

C’è qualche “uccell”’ che l’accusa di “Porcona” ma lei si difende, a difesa della femminiltà, “sostenendo” le sue “regioni”, calde nella bollita.

Asserisce, fra gli “altri”, che sogna Rocco a “inserirglielo”. E paragona il Siffredi a Willy Pasini, sessuologo della mutua per tutte le “mute” in cerca dell’“urlo”… “all’arrabbiata”.
Sì, secondo Selvaggia, Rocco mette in pratica le fantasie sulle natiche mentre Willy è solo coyote alla Peter di Luna di fiele. In quel capolavoro di PolanskiEmmanuelle Seigner fu al marito una Beep Beep a fottersi un nero più “pimpante” dell’impotenza ammaritata ma non sufficientemente “maturo” per “amarla”.

Mah, finirei con questo aforisma al “foro” di Selvaggia. Una che s’è creata un blog con tanto di sezione “Forum”. La frase da ricordare è questa:

Selvaggia ama il rock di Rocco, in quanto adora il Pavesino ad allattarlo di “biscotto”, detto in modo figurato anche “tiro” mancino a “inculata” tremenda con tanto di “Calcio”.



Uomini della ciurma, ricordate: la schiuma del mare è uno shampoo alla Tutti pazzi per Mary.

Il sex appeal si misura da come mangi un pasticcino e poi ti denudi, di canottiera, alla Bruce Willis.

Irresistibile. Come no:

il pasticcino!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Mery per sempre (1989)
  2. L’oro di Napoli (1954)
  3. Il sentiero del pino solitario (1936)
  4. Pinocchio (2002)
  5. Vulcano (1950)
  6. Balla coi lupi (1990)
  7. Daniel e la gara dei supercani (2004)

Genius-Pop

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