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Chi trova un amico trova un tesoro?


12 Sep

Il grande o piccolo Cinema smentisce uno dei più infimi luoghi comuni. Cioè quello secondo cui due uomini non possano essere soltanto grandi amici pur frequentandosi assiduamente. Perché qualche malalingua potrebbe pensare male, alludendo ad altro. Ah ah. Basta, davvero. Basterebbero, infatti, questi film e queste coppie storiche per distruggere tali oscene chiacchiere da bar e queste retrive, tristissime, abiette dicerie figlie delle peggiori menti malate più bigotte.

di Stefano Faloticohill bud spencer New Rose Hotel Asia Argento

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altrimenti ci arrabbiamo

chi trova amico tesoro

Christopher Walken, il fascino di un maledetto, bello e dannato, che non si è mai attenuto ai precetti istruttivi e pedagogici del vivere mainstreaming


12 Jul

christopher walken addiction

Sì, Chris ha gli occhi glauchi.

Io, invece, tendenti al nero da bello e impossibile con picchi di cangiante languidezza da far impallidire persino di commozione, pure cerebrale, lo stesso Walken de Il cacciatore. Ah, uomo sensibile… quel Nick. De Niro invece, nella pellicola di Michael Cimino, non soltanto si riprese dalla guerra del Vietnam pur avendo interpretato un reduce della medesima in Taxi Driver (sì, infatti, è di due anni prima e, nei due anni intercorsi fra il capolavoro di Scorsese e quello di Cimino, forse rivide Jacknife a posteriori di tempo anteriore, ah ah), bensì fregò pure la donna a Nick. Un figlio di puttana peggiore di Max/James Woods di C’era una volta in America.

Per molto tempo, la gente mi trattò da freak come Mickey Rourke di Homeboy.

Al che le tentò tutte per fottermi. Dandomi la patente di cerebroleso necessitante di farmaci ricostituenti. Di mio, posseggo una sana e robusta costituzione fisica, cari deficienti. Infatti non fui riformato ai due giorni di leva. Informatevi.

Svolsi però servizio civile poiché io sono un ribelle nato e un eterno obiettore di coscienza, miei matti.

E, come si può notare, sono en pleine forme.

Avete preso una bella botta, non solo in testa. Quando si dice “volgarmente”… pensavate di fottermi e invece siete rimasti in… ti.

Sì, a essere sinceri, però caddi in coma. Diciamo psicofarmacologico. Insomma, Chris Walken de La zona morta ed Eluana Englaro mi fecero un baffo. Peraltro, solamente in pochissimi film, Walken porta i baffi.

A tredici anni, posso dirvi che volevo portare una ragazza di cognome Laffi a fare un tuffo dentro il mio lupo che perde il pelo ma non il vizio.

Andiamo avanti…

Non perdiamoci in stronzate e in ragazze perdute. Comunque, questa Laffi io persi ma lei non (si) perse. Pare che oggi sia ingegnere.

Di mio, ho sempre preferito architettare fantasie di natura costruttivista. Si dice che le critiche, se giuste, siano costruttive. Infatti, io ricevetti infinite e ingenerose provocazioni infami e, a causa delle mie reazioni rabbiose, rischiai di rimanere un morto di fame.

Mi diedero pure del lebbroso.

Sono un romantico romanziere, invece, inoltre autore di molti saggi monografici assai pregiati.

Come molti uomini, a letto indosso il pigiama. Tranne quando la mia lei non indossa niente.

Le professoresse sono le peggiori, son inchiappettate maestrine. Quelle che riscuotono lo stipendio dopo non aver mai visto un film con Walken e non essere mai precipitate all’inferno, emotivo e non, di The Addiction, sì, quelle che, dopo aver imparato a memoria le pappardelle, tranne quelle alla panna, in quanto anche come cuoche sono delle fallite, mi guardano e sinceramente vorrebbero portarmi a letto ma sono troppo brutte per guardarsi allo specchio e dirla tutta. Oh, anche se me la dessero tutta, le boccerei subito. Rimandandole non all’asilo, bensì dall’estetista.

Cosicché queste racchie mentono e mi urlano:

– Sei solo un esteta, la tua visione del mondo non è estasiante, sei depresso a morte, datti all’eleganza del Cinema estetizzante. Che povertà, che squallore!

 

Anni fa, invece, un tizio mi disse che assomigliai sia a Leo DiCaprio di Prova a prendermi che a Fox/Walken di New Rose Hotel.

Due personaggi bellissimi (Walken del film di Ferrara, però, solo come character, come uomo è uno storpio) ma non propriamente pulitissimi. Comunque, due migliori di lui.

Domani incontrerò la mia lei. Sono agitato e, come i vampiri, non ho sonno.

Sapete che farà il Falò?

Uscirà sul pianerottolo e ballerà a mo’ di Chris Walken.

Tanto, dormono tutti.

Soprattutto voi.

Non posso essere, per di più, accusato di nulla.

Difatti, siete talmente spenti che non solo non disturbate la quiete pubblica, bensì siete oramai così morti dentro e inutili che non provocate neanche quella pubica.

E ho detto tutto.

Poi, in Italia, Paese di cattolici moralisti completamente ipocriti, non avremo mai un Chris Walken.

La gente, per esempio, dice: quello è un figo della Madonna.

Sì, talmente figo che è, per l’appunto, di proprietà della madre di Chris, no, di Cristo.

Ma lei deve rimanere vergine.

Da cui il detto alternativo… è un figo che ha un culo della madonna.

Se non capite questa battuta, infatti non la capite, vi meritate che vi dica: che dio vi benedica.

 

di Stefano Falotico

 

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Abel Ferrara, Chris Walken e Willem Dafoe, cioè praticamente me incarnato, scarnificato nella Trinità degli dei


12 Jul

walken king of new york

Mah, di mio, ho sempre preferito le periferie fatiscenti, degradate e fetenti della New York spettrale, cupa e onirica, lisergica, malandata e sporca, ipnoticamente ammaliante nella sua schifezza trasudante sudiciume di uomini devastati e di donne strafatte, al Cinema lezioso e perfettino di Woody Allen.

Comunque, Woody Allen fu ed è meno nevrotico di me. E ho detto tutto…

Sì, Woody Allen è un genio ma io non abiterei mai a Manhattan. È il sogno di chiunque stazionare in un iper-accessoriato super appartamento del quartiere residenziale più chic della Big Apple.

Però se, dopo aver risparmiato un patrimonio, se dopo non essere usciti mai di casa, non spendendo soldi per circa vent’anni al fine di accumulare ulteriore danaro necessario per cambiare vita e trasferirvi, per l’appunto, nella città più demograficamente populous degli States, cioè, che ve lo dico a fare, la metropoli ove abitò il macellaio Daniel Day-Lewis di quella mezza cagata sopravvalutata di Martin Scorsese con un Leo DiCaprio appesantito e una Cameron Diaz puttana sino al midollo spinale, ladra di tutti i gioielli, metaforicamente e non, se dopo essere stati salvati dalle grinfie di un pappone come Harvey Keitel di Taxi Driver, vi eleverete dal porcile di massa e vorrete/voleste fare gli altolocati come Jodie Foster… di Panic Room, sì, semmai incontrerete pure tre mariuoli certamente imbranati, altresì rompiballe, che cazzo farete? Ma dove cazzo pensate di andare?

Tornerete a Napoli e affitterete un monolocale nei quartieri spagnoli ove vi deruberanno anche di una brasiliana dai facilissimi costumi, espatriata da Rio de Janeiro nel capoluogo che fu peraltro la patria di Diego Armando Maradona, argentino non proprio nell’anima doratissimo, però coi denti placcati oro grazie ai soldi elargitigli dal drogato Ferlaino, sì, “noleggerete” una baldracca da quattro soldi raccattata sotto il Vesuvio dei vostri bollenti, magmatici spiriti con cui v’illudeste di giocare almeno di spagnola dopo aver gustato una zuppa inglese, uno zabaione come dessert dopo essere arrivati totalmente alla frutta, per di più scaduta, alla pizzeria gestita da Nino e Gaetano, chiamata Salutami a Sorrata?

Tanto vale che rimanete nella vostra casa ficcata in culo al mondo. Non fatevi venire strane idee, miei ragazzi puri, pure come Riz Ahmed di The Night Of.

So che, per l’appunto, la mela del peccato vi tira e volete leccarla tutta. Ma vorranno fottervi, incriminandovi di omicidio e stupro soltanto perché finalmente anche la povera disgraziata che ve la offrì ignuda e bagnata, eh già, morì ammazzata in una notte kafkiana da Fuori orario. Saranno cazzi molto amari, fidatevi.

Eh sì, che rottura di palle, miei amici buoni alla Griffin Dunne. Grissin Bon! Io, per esempio, avrei lasciato stare perdere subito quella Rosanna Arquette. Insomma, fu la co-interprete di Cercasi Susan disperatamente.

Lo so, voi, uomini morti di f… a, cercate invece disperatamente solo delle susine. Ma neppure da Susanna, quella donna palindroma che svende le banane al mercato, riuscirete a ottenere una gratuita limonata.

Veramente. Io vi ficcherei immediatamente dentro New Rose Hotel. Assieme a quei tre matti sconsacrati! Porco Giuda!

Per piacere. Non smadonnate come la Louise Ciccone di Occhi di serpente.

Sì, scegliete invece una vita bergmaniana alla Settembre e Interiors di Allen.

Ma che cazzo vi salta per la testa? Guardatevi, ragazze. Siate oggettive. Non siete mica fighe come Diane Keaton de Il dormiglione. Continuate pur a dormire sogni tranquilli. Tanto, Javier Bardem di Vicky Cristina Barcelona lo vedrete col binocolo.

E non dite che siete lesbiche come Jodie Foster, tanto non ci crede nessuno. Soprattutto nessuna. Le vostre amiche sono più brutte di voi.

Diciamocela! Dovete dirvela tutta. Anche perché non potete darla a nessuno/a. Siete più racchie di Lily Taylor di The Addiction.

Eh sì, farete la fortuna di tutti gli psichiatri del mondo. Ché, coi soldi che darete loro, illudendovi che potranno curarvi dalla vostra schizofrenia amante soltanto dei vampiri di Twilight, v’inculeranno a sangue, succhiandovi tutto il portafogli, altroché. Infilandovi depot inibenti la vostra rimanente, oserei dire già smunta libido.

Ah, non avrete molte scelte. Penserete di essere, per l’appunto, la Vergine di Mary.

Suvvia. Juliette Binoche che crede di essere la madre di Cristo, dai, fa veramente bestemmiare.

Credo che Juliette, dopo aver assaggiato Day-Lewis, sì, stavolta de L’insostenibile leggerezza dell’essere, se prima di ciò, pensò di farsi monaca di clausura o di Monza, poi divenne anche fan de Il cattivo tenente.

Annamo bene… cazzo. E qui faccio il Ninetto Davoli di Pasolini.

Sì, la Binoche è una prostituta di classe. Cosmopolis docet.

Asia Argento, invece, malgrado sia stata per anni con quel magnaccia di Morgan, non è una puttana.

Pazza, però, sì. Ah ah. Come attrice è una cagna ma credo comunque che possa essere curata da Christopher Walken di King of New York, un lupo della notte che, al min. 0:52 di questo trailer, bacia certamente meglio di Asia stessa di Go Go Tales.

Mah, un mio ex amico pensa che io sia L’angelo della vendetta.

Di mio, penso che il gelato al cioccolato misto al gusto di stracciatella, ingurgitato alle quattro di notte, valga molto di più di 4:44 Last Day on Earth.

Non so come sia questo film. Mi manca. Dopo la leccata al gelatino, mi sparerò alle 5 e 03 di mattina davvero questo filmettino.

Poi, alle prime luci dell’alba, come un Nosferatu Walken, ballerò sul terrazzo. Prendetemi pure per pazzo ma questa vita, fidatevi, va pigliata come viene…

È inutile che pensiate a come sarà il vostro futuro.

Ah, come potrà essere? Ve lo domandate pure? Allora siete più scemi di me.

Siamo tutti fottuti. Chi più chi meno. Quindi, finitela di menarvela.

Non siete Abel Ferrara né Woody Allen.

Non siete un cazzo.

Non si cazzeggia, qui.

di Stefano Falotico

new rose hotel

Christopher Walken, un personaggio immenso, beautiful and damned


23 Apr

walken brainstorm

Eh sì.

Nel video dico: provate a indovinare chi è e in verità ve l’ho già mostrato all’inizio. Ah ah. Sì, io spoilerizzo sempre. Quindi, se non avete mai visto Il cacciatore, sappiate che, alla fine del film, Christopher Walken si spara in testa. Ah ah.

Mi fate sempre molto ridere quando, ad esempio, scrivo recensioni e mi accusate di non possedere la cultura e la competenza per poter dissertare di Cinema.

Voi vi siete creati un’immagine alquanto distorta e malata della mia persona. E, da questo pregiudizio, da quest’iniziale vostro equivoco immane e madornale che ha giocato di congetture appunto malsane, io invece sempre la spunto in maniera dolcemente succosa e amabile come una confettura di pesca e come l’epidermide liscia e illesa del mio viso carismaticamente inquietante.

Siamo ancora fermi ai vocabolari latini Castiglioni-Mariotti e alle ottusità scolastiche?

Sì, sono il re degli istrionici, un autodidatta spaventoso. Io so tutto anche se, soffrendo tutt’ora di atimia, non rivelo le mie emozioni e, nella segretezza del mio animo spesso celato per mia esagerata pudicizia, posso apparire, lo ammetto, per quel che non sono.

Dunque, se attaccato e vilipeso in malo modo e con screanzata boria, il mio esistenziale malessere si sprigiona in gesti e manifestazioni irose che, più e più volte in passato, hanno notevolmente compromesso quegli stupendi equilibri interiori che ogni uomo e ogni donna dovrebbero possedere per non dar di matto.

Io vivo di estasi emozionali davvero micidiali, volteggio nel romanticismo più alto e alato, sorvolando lidi eccelsi di raffinata bellezza incastonata nella pelle della mia anima.

Christopher Walken è un maledetto. Un tempo era un bello e dannato. Un maledetto come il compianto Dennis Hopper. Colui che, davanti a Chris, in Una vita al massimo, dinanzi al suo esecrabile affronto da stronzo, irride il suo astante con finezza bestiale. Un provocatore, come me.

Hm… Sa, io leggo molto, soprattutto libri di storia. Li trovo affascinanti…

Un uomo indubbiamente misterioso. Ora, ecco qui che vi ripesco un antico video di anni fa. Scartabellate nel mio archivio e troverete anche video con una ragazza che tu te la sogni. Anzi, è meglio che non te la sogni. Altrimenti, potresti ammalarti d’insonnia. Continua invece a dormirtela. Ah ah.

È palese che sia bello e impossibile. Ah ah. Facevo davvero schifo. Sì, purtroppo ero bellissimo. La bellezza scatena invidie terrificanti. Suscita quasi ribrezzo. E induce alla bassezze più lerce e miserabili. Perché, ricordate, di Chris Walken ne esiste solo uno. E io sono parimenti inimitabile. Me la tiro? Mi pare sacrosanto, oserei dire doveroso. Io posso permettermelo e tu invece no. So che questo ti fa incazzare a morte come lo stesso Walken di True Romance dinanzi al devastante Hopper, ma non puoi ammazzarmi e oramai più raccontare balle. Come la classe di studenti ne L’attimo fuggente, dovreste cambiare subito punto di vista. Dunque, ora mi rivolgo a qualsivoglia babbeo che, per sue astruse fantasie, possa avercela con me. Qual è la prossima calunnia? Avanti, sto aspettando, fenomeno…

Sì, curati…

Morale: ragazzi, se ragionate come la massa e siete “sensitivi”, potete subito spararvi in testa come Chris ne Il cacciatore. Nessuno vi capirà e ve ne combineranno parecchie. Se invece spostare le traiettorie visive e cambiate strada, troverete appunto la vostra strada. Illuminata, magnifica. A quel punto, li asfaltate. Oramai, ci siamo quasi. A metà Maggio torno a Torino e assieme a un mio amico gireremo un mediometraggio. Da me scritto. Perché io sono il Cinema. Non sono un tipo facile. Mi pare giusto.

Se vi sto antipatico, sono cazzi vostri. Già, io non cambio. Io divento sempre più forte. Non ho assolutamente capito come si stia al mondo. Le lezioncine le lasciamo ai bambagioni.

E, diciamocelo, a quelli brutti, soprattutto nell’anima. Fate loro un elettroshock.

Forza, ah ah.

Sono un Genius. Pure Pop.

Con una gran voce. Davvero, non si può vedere né sentire, una vergogna, ah ah. Sì, mettetemi in manicomio. Non posso stare con gli imbecilli comuni.

Uh uh, ah ah!

Sono King of New York?

Mah, di mio sono il re delle provocazioni. E spingo!

 

di Stefano Falotico

Pasquetta è sempre meglio di Pasqualina: Freddy Krueger mi ha salvato da ogni scottatura, gelando le distorsioni ardenti dei social, i nuovi forni crematori dei bambini


22 Apr

Ciao!

TV Teletodo 27 09 2016 Imagen de Son Robert Englund

Ah ah. Sì, io ho appurato con mano.

Pasquetta non è solo il giorno susseguente quello della resurrezione del Cristo il salvatore.

È una donna molto sexy. Sì, Pasquetta Ombretta.

La conobbi tre notti fa, anzi, quattro notti orsono. In una notte da polare orso. Avevo freddo e lei, più del buco dell’ozono, scaldò la mia calotta, rendendomi un Tarzan delle zone pluviali accaloratamente equatoriali.

Questa sorta di abbronzatura di sue ultraviolette radiazioni altamente termiche, senza crema protettiva ma con molta cremosità pari alla fermentazione del latte miscelato che produce lo yogurt, avvenne durante il Venerdì Santo. Giorno nel quale non si dovrebbe mangiare la carne.

Dio Cristo!

Santo mica tanto, a dire il Verbo, volevo dire il vero.

Sì, venerdì scorso crollai dopo una giornata assai pensante. Sostanzialmente pesante. Il mio cervello, squagliatosi a causa di troppi angoscianti pensieri perturbanti, infatti, per cui riflettei su un’umanità senza spina dorsale, collassò, si spezzò più della colonna vertebrale di un distrofico muscolare e di un paraplegico. E, barcollante, sognai una donna piccante con la quale, in pura fase REM molto più impuramente schietta di Losing My Religion, fui molto indubbiamente a lei incollato e poi eiaculato tutto colante.

E sapete bene che, quando questo accade, si vien colti dalla botta… sì, quella di sonno.

Cosicché, senza neppure indossare il mio pigiama comodo ed elegante, precipitai fra le braccia di Morfeo, dio mitologico secondo me solo allobiologico. Sì, questo se ne sta nello spazio extraterrestre fra le stelle e, non potendo quindi essere umano e giocar di conseguenza i numeri cabalistici del Lotto, penetra nei nostri inconsci dormienti per angosciarti in modo farlocco. Praticamente, una versione da Star Wars di Freddy Krueger. Sì, il povero Freddie Mercury morì di AIDS, per molto tempo lo discriminarono, considerandolo pervertito solo perché appartenente all’altra sponda, il Krueger era invece un emarginato. Prima fu sbattuto in una zona di confino, dunque lo combinarono pure per le feste. Voleva solo andare a una festa!

Lo bruciarono vivo. Ma, secondo me, entrambi avrebbero risolto tutto se avessero scopato Diane Kruger.

Sì, la gente normale, eterosessuale e pen-pensante, volevo dire benpensante, se un uomo si scopa Diane, stai tranquillo che sta tranquilla e non rompe ciò che sapete benissimo, essendo voi uomini fatti e tosti.

Se invece sei come Mercury, ti fanno ammalare. No, non dell’HIV, di paranoie. Per colpa dei deficienti, vieni colto da immunodeficienza. Sì, questi malati nel cervello ti fanno credere di essere un mostro e tu allora cominci a delirare, ad andare in ebollizione febbricitante come il termometro con tanto di mercurio che sale di Saturno contro. I più deboli si riducono pure a leggere l’oroscopo.

A proposito, Paolo Fox è stato davvero una volpe di (cog)nome e di fatto. Avendo capito che era la versione di Luca Laurenti meno simpatica, non avendo però alcun talento, nemmeno musicale, ha guadagnato miliardi, scrivendo stronzate settimanali.

Toro: dopo tante batoste, non sarai più incornato. Sfonderai. Nuove porte si apriranno dinanzi a te e tu, con forza ed energie belluine insospettabili, entrerai in un castello dorato grazie a una donna Ariete che romperà e sfracellerà ogni tua timidezza. Sì, ti ha rivelato di soffrire di Cancro e che per molto tempo hai dormito, non pigliando Pesci. Hai rivisto adesso ove pende l’ago della Bilancia, sei anche dimagrito, hai compreso che devi vivere l’ultimo tuo giorno da Leone prima che la tua malattia ti avvinghi mortalmente come uno Scorpione.

Sì, Paolo Fox ha le corna in testa, è del segno zodiacale del Capricorno?

Ma voi davvero credete che Neil Armstrong sia stato sulla Luna? La bufala è spiegata nel film Capricorn One, film complottistico che le spara grosse più di Fox. Non Paolo in questo caso, bensì Chris Walken di New Rose Hotel.

Sì, questo Chris e Paolo sono dei ciarlatani galattici. Incarnazione disumana di Balle spaziali.

Anche Asia Argento comunque la vedo, da parecchio tempo a questa parte, fra le nuvole e partita. Sì, non le nuvole del nostro emisfero, bensì quelle dei fumati con cui ha vaporizzato ogni residua ambizione d’attrice seria. Perdendo pure i cerebrali emisferi.

Tornando agli sfigati Mercury e Krueger, se scopi una venere come la Kruger, nessun nazista ti fa più il culo. O forse te lo fa ugualmente. Da cui il film Bastardi senza gloria.

Il Krueger di Nightmare, al plenilunio, quando le streghe vengono con le scarpe tutte rotte, cioè sempre Asia Argento, me lo sognavo di brutto. Ah, più brutto di lui, non so chi possa esserci. Forse Dario Argento.

Regista meraviglioso ma uomo che, se lo vedeva George Romero, l’avrebbe preso subito come protagonista.

Sì, Romero conosceva benissimo Argento. Lo stimava molto. Anzi, lo invidiava se volete sapere proprio la verità.

È per questo che per i suoi zombi scelse delle brutte copie di Dario. Per non gratificarlo.

Ah ah.

Anche Mick Jagger non scherza, eh. L’ho visto alla tv l’altra sera. Non ha una gran cera, siamo sinceri.

Mi spaventava a morte il Freddy. Sì, sì, sì.

Tanto che scrissi, tempo fa, una lettera a Robert Englund per ringraziarlo della sua interpretazione:

Signor Robert,

vorrei chiarire innanzitutto sentitamente che lei viene dopo Robert De Niro in ordine gradimento. Non so in quale posizione potrei classificarla. Non se la prenda.

Mi perdoni se non è il mio Robert numero uno. Detto ciò, devo però, dal profondo della notte, no, del mio cuore, ringraziarla perché grazie a lei capii precocemente che le bambine della mia età avrebbero voluto dalla vita adulta solo essere delle Barbie. Delle marce edoniste stupidamente palestrate. Queste sono graffianti più dei suoi artigli. Oppure sarebbero diventate come Asia Argento.

Lei mi aprì gli occhi. Guardando la sua mimesi in Freddy, le confido che rabbrividii. Lei squarciò le viscere di quei poveri adolescenti sognatori. E sviscerò ogni mio timore da infante, ogni mia fobia infranse.

Lei, sì, col suo terribile ma sincero, ghignante babau allucinante, mi fece già capire che il mondo altri non è che un sanguinolento, violento horror ed è meglio, dunque, un incubo immaginario piuttosto del carnaio d’una realtà che ti arde a fuoco lento.

Lei perse la faccia per colpa di gente bigotta. Di mio, dopo la prima volta, dopo essermi scottato col sesso, mi venne… la gastrite. Un’acidità di stomaco insopprimibile.

Sì, m’infiammai e, da allora, sono spento. Ebbi fegato a lanciarmi con tanta foga e avventatezza nella ventosa di quella donna aspiratrice, ah, ottima figa, dopo che le regalai delle dolci mimose e pure un aspirapolvere, ma lei succhiò tutto il sangue del mio vitale ardore malinconico, rubandomi perfino il posacenere. Voleva scoparmi a ogni ora e impazzii perché non gliela potevo fare nemmeno se avessi chiesto aiuto al diavolo più infernale.

Peraltro, tutte le donne, comprese le potenzialità del mio incendiante… (lei ha capito a cosa alluda, no, allupo quando sono ignudo), inaridirono ogni mia purezza, smembrando ogni incendiaria passione.

Che delusione cocente.

Sì, mi dissero robe immonde come… che te ne fai del Cinema e dei tuoi libri? Ci sono qua io, la donna dei tuoi sogni. E vorrei sognare con te. Semmai ci sveglieremo assieme il mattino dopo la nottata focosa.

Donne scassa-marroni. Mi pare ovvio, no?

Durante l’inferno, invero l’inverno, staremo abbracciati sul divano a guardare un film con Julia Roberts dopo il rosso di sera, bel tempo si sperava. Sì, non si spera più. Queste donne sono oggigiorno disperate.

Vogliono solo essere fornicate, bere il vinello e riscaldarsi anche davanti a un caminetto col fuocherello. Regalate loro un Acquario alla Paolo Fox e saranno contentissime. Queste vogliono pure i pesciolini rossi, mica solo il vostro oramai anemico.

E non desiderano nemmeno pulire il tinello e il gabinetto.

Sì, pensai che il sesso mi avrebbe reso felice. Invece è successo il contrario.

Ho capito che le donne ambiscono solo a quello oltre ai soldi.

Noi uomini siamo sfortunati. È davvero una realtà puttanesca e mortificante.

Oserei dire raggelante. Mette i brividi. Altro che i film di paura.

Almeno, se fatti bene, ti danno una scossa.

Queste donne invece non ti cagano se non te le fai bene, vogliono la limonata che costa dieci Euro a bottiglia, fanno tante mosse ma non m’incantano. Andassero ad ascoltare Incanto di Tiziano Ferro.

Non me le bevo…

Perciò, Robert, la ringrazio dall’altra parte dell’oceano per avermi presto donato quest’immenso mare dentro molto amaro ma incantevole.

All’amaro, ho sempre preferito comunque il whisky. Roba, questa sì, bollente. Forte. Che spinge.

 

Distinti saluti,

un uomo come il suo Freddy, ovvero pieno di bruciature.

Quando le persone pensano di avermi inculato, in realtà, se la stanno dormendo alla grande. Si son proprio fatti/e un film e un sogno.

Vogliono con me spuntarla ma io rispunto. Sì, dinanzi ai loro spauracchi pure in faccia sputo.

No, non vanno promossi.

 

Già, nella vita non ho mai avuto una bocciatura. Son stato io a bocciare tutti. Sì, non ho neanche mai ricevuto due di picche.

Le mandavo a fanculo ancor prima che potessero svelare le carte. Eh sì, da me volevano soltanto calore quando invece io volevo, appunto, spararmi Heat col Robert migliore.

Meglio il De Niro infatti ai buonismi e ai cuoricini di quell’altra che voleva le mie palle di Natale. Che stellina. La mettiamo sull’alberello di quel Cicciobello? Se lo scartasse. Non infiocchetterà me. No, non m’infinocchierà.

Pasqualina, Pasquetta e un’altra ochetta. Se voi di queste qui siete delle buone forchette, meglio il mio digiuno.

Mi pare ovvio. E mi pare anche molto da uomo.

Sì, ora ve la racconto… ah, splendida botta(na).

Ero in una grotta, in una di queste spelonche scavate nella roccia che si possono trovare vicino alle scogliere di Dover.

Lei, eburnea, bianca come l’alabastro, dalla pelle pallidamente abbronzata solo dalla pigmentazione dei suoi sensuali nei, in quella notte fosca come un buco nero, fuori dalla grotta, in riva al mare, stava pescando le cozze.

Cioè tutte quelle donne invidiose della sua bellezza madornale, non so se virginale. Anzi, considerando la sua bellezza pazzesca, credo che tale Pasquetta sia una pornoattrice.

Come no? Le donne bellissime hanno solo due possibilità nella vita. O fanno le attrici a Hollywood oppure la devono dare comunque in maniera sputtanante. Sì, Rose McGowan è dovuta andare con produttori importanti per girare con De Palma, ah, proprio una Black Dahlia, e ha dovuto farsi palpare da Harvey Weinstein per il Planet Terror delle sue ipocrisie da donna che prima ottenne appunto la parte, dandola, e poi volle passare per santa e sana poiché sostenette che Harvey le avesse tagliato le gambe.

Ah ah, questa non è bella, è magnifica. Ah ah.

Cosa voglio dire con ciò? Che le donne belle siano tutte delle messaline?

Macché. La messalina è donna spesso di bassa lega che la dà anche ai leghisti, esseri ovviamente inferiori, malati di folle maschilismo perversamente virile. Uomini che, più che avere le palle, son pallosi. Sessisti, pure omofobi e razzisti. Cazzo.

Donne di questi qui, orsù, ditemi la verità. Voi non siete delle donne vere, vero? Per stare con queste teste di minchia, siete delle transessuali. Eh sì, per forza, visto che non sono riusciti a operarvi giustamente per un cambio di sesso soddisfacente e la chirurgia ha partorito delle frigide devastanti, almeno vi eccitate, appagate, con tali coglioni impotenti che pensano di avere un potere devastante.

O no?

Sì, ho da mesi uno stalker su YouTube chiaramente omosessuale. Viene puntualmente a provocarmi, tirandosela da bastardo saputello molto cazzuto. Vuole perennemente mettermi a pecora.

Gli ho risposto che, secondo me, se la tira ma da tempo non gli tira. Questo, fra l’altro, non sa manco stirare.

Provoca. Chi pensa di essere? Sharon Stone? Sharon è provocante, questo al massimo è uno con la testa vacante.

Pensa di avere a che fare con uno da prendere a sventole, quelle che non prende lui, se non pagandole o circuendole alla stessa maniera con la quale vorrebbe fottermi. Purtroppo per lui invece ha scoperto che da me lo piglia eternamente in quel posto.

Questa è stata una delle mie risposte all’ennesimo suo attacco:

– Pronto? Sei tu?

– Sì, sono io.

– Ancora tu a scassare? Uff!

– Questo ti disturba? Lo so che ti disturba.

– No, non mi disturba, assolutamente. Soltanto che stai spendendo un patrimonio di ricariche per niente.

 

Dopo questa risposta, ha tolto pure l’abbonamento a Fibra.

Tanto usava Internet solamente per fare il cretino.

E dunque, ora che è finito con me ogni divertimento, come passerà la Pasquetta?

Con una passera come Pasquetta?

No, sembra che si sia alzato presto stamattina e sia andato al bar vestito da Freddy Krueger per spaventare una vecchietta di nome Pasqualina.

Dopo aver bevuto il cappuccino, però ha realizzato che Carnevale è finito da un pezzo.

 

di Stefano Falotico

Anche i geni sbagliano, il perfetto” d’altronde è un difetto dei robot. Già, tutti voglion sistemarsi da prefetti, invece io pappo la mia fetta, che “filettona”, e non m’inf(l)etterete più


27 Aug

The Master

Se aveste letto in vita vostra Isaac Asimov, vi sareste accorti di come, la razza umana, sempre fin dai primordi alla ricerca d’un significato al mistero insondabile della vita, sia sempre stata ossessionata dalla “perfezione”, che ha idealizzato in Dio e poi in tante “icone” greche, le quali vengon studiate alle scuole “alimentari” affinché il grezzo si “plagi” nel plasmarci, Plasmon, alla società. Per una rigidezza mentale che spesso ottunde le libere scelte e anche quelle “discole” non da discoteca, ove spesso i nostri “parenti” di Neanderthal “gozzoviglian” di “carne in scatola”, graffiando di “graffiti” il murales “affrescante” della “gazzella” in cui “sguazzarlo”, “pennellando” su musica aizzante.

Sì, stavo risfogliando il mio “Dizionario dei film 2011” e il mio proverbiale, maniacale perfezionismo è stato turbato da un clamoroso “Porco Dio, che refuso pazzesco. Non me n’ero accorto, come cazzo ha fatto a sfuggirmi?”.

E dire che circa 400 pagine, sebbene ost(r)iche a rileggerle innumerevoli volte, eran già impresa leggendaria pubblicarle, considerando che, per tale progetto, ho dovuto “sbattermelo” da solo, assieme a Valerio.
Qualche “virgoletta” che (s)balla, qualche imprecisione lessicale e “combricola” con una “c”, anche se poi scopro che, addirittura, c’è tanto d’un sito “ufficiale” e pagine Facebook che riportan tale erronea dicitura.

Che dite? Lo debbo scrivere nuovamente?
No, pigliatelo così ché già mi son fatto il mazzo(lin) di “rosso”, perché tanto faticai che nessuna Donna poi, alla fin fine, mi “sculacciò” a dovere. E fui diligente, vacca boia.
Basta, che voglion queste vacche? Voglion “sgozzarmelo?”. Che s’ingozzin con Alessandro Magno, ché a paragon di Lorenzo il Magnifico, qual io sono reincarnato, non ha conquistato neanche un grammo dei suoi, dunque miei, neuroni.

Allora, siete pronti per quello del 2012?
Se sì, vedete di non fare i precisini, ché qui si “pompa” e talvolta, sbronzi, si sfasa un po’ di cervello, e gustatevi già i primi post del prossimo.
Che potrete trovare sul nostro “benianim” e, di legenda “posterizzato“, “Cinerepublic”.

E ricordate: se Fox era “malato”, la ragione era riconducibile solo al “fallo” che “nessuna” gli concesse, sì, eran solo dei cessi, il pompino perfetto non esiste, soprattutto se scopri che in mezzo alle gambe vale molto di più di questa “stramba” umanità nel “transessuale”. E Gabriele D’Annunzio “lo” sapeva…

Sì, i poeti spesso si “sollazzano” ma, a differenza del nostro “Lele”, farò la fine dell’Arcangelo.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. New Rose Hotel (1998)
    A dar retta al mio “amico” Dafoe, che intanto si scopava le “Asie”, sarei finito suicida senza “aiuole”.
    Che bel piano per salvare la mia vita. Lui, intanto, “appianava” e mi avrebbe ridotto a planare giù dal balcone.
  2. Ronin (1998)
    Hai mai ucciso qualcuno? No, l’ho “solo” offeso.

    Che hai fatto in tutti questi anni Noodles?
    Sono andato a letto tardi, perché rimanessi sveglio non è un “cazzo” tuo.

  3. Insomnia (2001)
    Qui, lo scrittore di gialli sono io, caro Robin Williams veda di nevrotizzare la sua follia in barca.
    Sì, lei è imbarcato da un pezzo di merda.
  4. I dieci comandamenti (1956)
    Non desiderare la donna d’altri.
    E se, di cognome, faccio “Altro?”.

Genius-Pop

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