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La malattia mentale esiste davvero non soltanto nel Cinema e in True Detective? Oppure è una fandonia creata appositamente dalla psichiatria a mo’ di spauracchio per chi odia i geni che non credono all’eugenetica della mi… a?


28 Jun

van gogh schnabel dafoe

Inizio spiritoso per poi arrivare al finale malato… di metafisica.

Ora, che c’entra True Detective? C’entra eccome.

Nella prima stagione, così come le altre due, scritte da Nic Pizzolatto, Rust Cohle/Matthew McConaughey è malato di mente. La sua non è però una malattia mentale socialmente pericolosa, anzi, tutt’altro. È lui che, grazie al suo fiuto da tartufo, in virtù del suo pessimismo cosmico da Giacomo leopardi ante litteram e, forse, rispetto a lui meno letterato ma probabilmente più lettore dei libri di criminologia non scritti da egregi, noiosissimi dottori, bensì da provetti, privati investigatori alla pari di lui espertissimi di assassini seriali, perfino rispetto a lui più intuitivi e migliori, in maniera prodigiosa riesce a catturare lo psicopatico pedofilo e a smascherare non soltanto il maniaco sessuale, bensì anche le false congreghe di ciarlatani affetti da manie religiose.

Rust non è un fanatico, non è neanche un esaltato. È proprio un gran figlio di puttana nella sua accezione più figa di Michelle Monaghan e di Alexandra Daddario.

Invece, il suo “partner” esclusivamente lavorativo, Marty/Woody Harrelson, non soffre di nessuna patologia mentale, non è uno psichico, tantomeno uno da internare in un centro psichiatrico.

Però, a vederci chiaro, è in effetti malato del seno della Daddario. Mentre Rust sodomizza sua moglie e poi scatta la rissa fra i due amici/nemici che si danno più colpi di quelli rifilati a Rachel McAdams da Ray Velcoro/Colin Farrell nella seconda stagione.

Anche Ray è malato.

Difatti, è tanto certosino e impeccabile nel suo lavoro quanto borderline e facile alle botte da dare non solo a Rachel, bensì a ogni ragazzino bullo, indubbiamente disturbato, che fa lo sbruffone con suo figlio “ritardato”.

Vince Vaughn, invece, è manesco, è un puttaniere conclamato ed è un fesso mai visto.

Sì, sua moglie è una fessa incredibile, nel senso meridionale del termine (fessa infatti, al sud, significa gran pezzo di patonza che, a sua volta, si dice in Toscana, maremma maiala!), eh già, Kelly Reilly.

Oramai specializzata in ruoli da mangiatrice di uomini, “rinomata” nella parte della bagascia di bell’aspetto che può cavalcare sia Kevin Costner, ovvero MrBalla coi lupi, di Yellowstone che un nerone come Denzel Washington di Flight.

Nonostante ciò, Vaughn la tradisce con delle meretrici di bassa sega, no, lega.

In ciò, va detto, assomiglia a Stephen Dorff. Uno che, alla pari di Bret Michaels, riuscì a fottere Pamela Anderson.

Mentre, in Somewhere, Stephen inchiappettò Laura Chiatti. Secondo me, non solo nella finzione.

Con buona pace del cornuto di Marco Bocci.

In True Detective 3, Stephen interpreta la parte, per l’appunto, del tipo piacione un po’ coglione e, nel finale, molto panzone ubriacone.

Stephen, in questa serie, non è malato di mente. Di bionde, nel senso stavolta di birre, sì.

Ha pure la parrucca biondissima!

Mentre Mahershala Ali diviene progressivamente demente e non ricorda più quasi niente.

Vi garantisco, comunque, che Carmen Ejogo è una passerona che non si dimentica facilmente.

Ora, perdonatemi. Non ho più voglia di scherzare e sdrammatizzare.

Avverto un blackout dietro di me, qualcosa di enormemente bergmaniano.

Negli ultimi anni, quasi tutte le persone a me care, purtroppo, sono morte.

E anch’io non mi sento bene.

Più che malinconico, sono nostalgico.

Ma forse qualcosa è rimasto, qualcosa echeggerà eternamente.

La mia anima vivrà per sempre.

Non è un testamento funebre ma una presa di coscienza lapidaria.

Ecco, detto questo, elenchiamo dei film ove i protagonisti sono, in un modo o nell’altro, dei pazzi.

Blown Away – Spazzato via:

Ecco che si riforma la coppia formata da Corey Feldman (identico nell’aspetto a un mio ex amico delle elementari e delle medie, Marco Trasatto) e dal compianto (da chi?) Corey Haim.

La loro patologia consiste in questo: perdono la testa per la stessa donna, cioè Nicole Eggert. In tale thriller erotico girato col culo. Un film, diciamocelo, del cazzo.

Non guardatelo, scaricatevi solo le clip in cui Nicole si mostra più e più volte generosamente ignuda.

Comunque, a Nicole Eggert e a Pamela Anderson, ho sempre preferito Marliece Andrada. Anche lei bagnina bagnatissima di Baywatch e sicuramente una che, come Alexandra Paul, soprattutto di Christine, può trasformare un nerd come Keith Gordon in Flash Gordon.

Proof:

qui, Anthony Hopkins, dopo essere stato il celeberrimo cannibale de Il silenzio degli innocenti, interpreta la parte di un genio matematico impazzito. Il quale non riesce neppure a capire che sua figlia, incarnata da Gwyneth Paltrow, la diede a Brad Pitt.

Dire, cazzo, che Anthony e Brad girarono assieme Vento di passioni. Anche Vi presento Joe Black.

Pare che Pitt e Claire Forlani non abbiano mai avuto alcun tipo di relazione sessuale e/o sentimentale.

Sì, questo lo andranno a dire a quella zoccola di Angelina Jolie.

Andiamo avanti…

Qualcosa è cambiato:

qui, Jack Nicholson interpreta la parte di un misantropo che scrive romanzi d’amore. Ma che significa?

Allora, odia l’umanità o non gliela fa? Lo sa Helen Hunt.

Per riuscire a farcela…, Jack prende le pastiglie, cioè gli psicofarmaci.

Molti di voi, invece, non abbisognano di pasticche come il Viagra.

Non gliela fate manco con questo/e. Ah ah.

Joker:

non so se ne siete stati informati. Questo film è la storia della mia vita.

La mia esistenza è stata plagiata da Todd Phillips e da Scott Silver.

Ho chiesto il risarcimento danni all’Infortunistica Tossani. Ma come? Ho pure vinto l’Oscar come miglior attore protagonista? No, l’ha vinto Phoenix.

Insomma, ‘na tragedia. Ah ah.

Rambo:

qui, Stallone, dopo essere impazzito a causa degli orrori del Vietnam, dà di matto.

Sicuramente meno, comunque, rispetto allo sceriffo e ai suoi scagnozzi fottuti. Non solo nel cervello.

Risvegli:

una malattia chiamata encefalite letargica. Un miracolo inaspettato. Peccato che duri pochissimo. Quasi quanto la corta durata di Stand by Me di Reiner. Una magia e un magnifico ricordo che finiranno solamente nel brevissimo, impercettibile tempo di un’estate bellissima.

A Beautiful Mind:

discreto film, assai retorico. Nemmeno una donna bella come Jennifer Connelly riesce a salvare un genio dalla follia.

Neppure il suo amore riesce a curarlo dai suoi demoni…

E che se ne fa John Nash del Nobel?

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità:

forse l’arte, la fantasia, l’immaginazione salveranno il mondo da ogni aberrazione e da ogni ipocrisia.

Forse, la forza della grandezza artistica permetterà a Vincent di essere un grande uomo come il Pasolini descritto da Abel Ferrara. Ancora una volta, strepitosamente aderente al viso cristologico del leggendario Willem Dafoe.

di Stefano Falotico

Penelope Ann Miller è sempre stata più bella di Nicole Kidman, era il mio insonne, romantico e duro sogno erotico


05 Dec

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Sì, ve ne avevo già parlato. Io ho avuto un solo, incommensurabile, insuperabile, imbattibile amore nella vita.

Lei si chiama Tiziana. Frequentavamo le scuole medie e io studiavo solo per lei. Galvanizzato da quest’angelo biondo che, in tempi appena post-puberali, m’induceva a spasimare in maniera innocentissima.

Sì, l’ho già detto. Il grande amore è purissimo. Non vi sono desideri carnali ma è un sogno di bellezza da gustare assieme, semmai passeggiando in bicicletta. Osservando i rami degli alberi che si frastagliano, arabeschi, nel cielo infinito di quell’irrecuperabile, immacolata spensieratezza friabile.

Poi, si cresce. E anche male. E i sentimenti adamantini vengono corrotti dal sopraggiungere dell’animalità. E quel volto, nitidamente folgorante, liscissimo, da sfiorare con delicatezza di labbra delicate, svanisce nelle intemperie esistenziali del quotidiano tribolare. Ci s’imputridisce e si ambisce al sesso lercio e smanioso, vanaglorioso!

Tiziana è sposata ora col mio amico delle elementari. Che infatti, quando gli confidai che di Tiziana sarò sempre innamorato sino al giorno della mia morte, mi ha bloccato.

Io credo che agli amici vada sempre detta la verità. Quindi, non ho mai compreso il suo gesto sprezzante e castrante. Gli dissi anche che, sebbene in me or ribollino ormoni tempestosi, ancor vedo Tiziana come una diafana creatura ondosa, una donna eternamente sigillata, nel mio cuore platonicamente invaghito a morte di costei, come un essere superiore, e dunque mai mi oserei a infrangere e infangare il loro matrimonio, tentando loscamente di scoparmela in modo focoso.

Invero, vorrei giacer con lei in tutte le notti di questa mia vita da peccatore. E succhiare il suo bianchissimo seno.

Sì, ora ve lo rivelo. Altra rivelazione scabrosa. Adesso ho finalmente capito perché ero ossessionato da Cybill Shepherd di Taxi Driver, da Elizabeth McGovern di C’era una volta in America e da Penelope Ann Miller di Carlito’s Way. In loro, nei loro visi dionisiaci, rivedevo la mia Tiziana per sempre perduta.

Tiziana è ancora bellissima. Se mi contatterete in privato, vi mando il link della sua pagina Facebook. Oddio mio, meglio che non la apra… sennò sto male!

Credo si trattasse d’un sogno inconscio, lynchiano.

Sì, Penelope Ann Miller, ai tempi di Carlito’s Way, era una figa straordinaria. Roba che Nicole Kidman dovrebbe farsi monaca di clausura perché, a tutt’oggi, non può competere con Penelope.

Vi ricordate la scena dello spogliarello? Quando Pacino entra nel night club e la vede semi-ignuda con quel magnifico, turgido seno dolcemente piccolo e quel sodo, mastodontico culo basculante tutto eccitante? Sì, a Pacino divenne duro il ciddone in tre secondi netti. E anche a me. Ero preso dalla trama appassionante ma premetti pause sul telecomando del videoregistratore e, in maniera slow, carezzai il mio membro nel crescente, galoppante indurirmi solleticante, fortemente piccante, sognando di esserle cautamente ficcante, tutto grondante, eiaculante. Sospirando il suo nome, Penelope, come Penelope di Troia, nel momento dell’orgasmo lieve ed entusiasmante.

Che donna!

Penelope. Donna elegantissima, soffice, debbo averla!

Ah ah! No, non sono e non sono mai stato De Niro di Risvegli. So solo che non prendevo sonno.

 

di Stefano FaloticoPenelope+Ann+Miller+22nd+Annual+ELLE+Women+8o1icdNaM19l Penelope+Ann+Miller+Academy+Motion+Picture+boZKOCxOBHwl Penelope+Ann+Miller+20th+Century+Fox+Television+Vgq9pCmw59al Penelope+Ann+Miller+20th+Century+Fox+Television+9RcAIkhVmKql Penelope+Ann+Miller+20th+Century+Fox+Television+tYqDsHHHhNHl

Il risveglio della coscienza, dormiglioni


25 Apr

Risvegli

Sì, stamattina, come di consueto, mentre molta gente era impegnata in lavori che servono solo alla loro panza, gente abbiente ma forse soltanto abietta, su cui ci sarebbe molto da obiettare, ero al bar. Stamane ho fatto tardi, sì, mi son svegliato con un’ora di ritardo mentre molta gente non si sveglierà mai. Che ritardatari, ma fanno gli straordinari giocando a pingpong.

Sì, ho scritto un libro straordinario, La leggenda di King Kong, libro che mi è costato ricerche esasperanti, meditazione trascendentale, un’elevazione pazzesca della coscienza, estenuanti notti insonni per cercare di dare emozioni profonde a chi lo leggerà, ma ha venduto solo una ventina di copie e, nonostante chi l’ha letto lo definisca un capolavoro, dicono che dovrei andare in officina a mettere a posto i bulloni. Se no, se continuo così, perderò le rotelle. Sarò uno sbullonato. Peraltro, mi urlano… se invece di fare il genio aristocratico con due Euro in tasca, eri un distrofico muscolare, vedrai come ti veniva la voglia di muoverti…

E questa gente “retta” continuerà da baccalà a gironzolare per il net, da me ribattezzato WC Net, leccandosi il culo a vicenda in questo tripudio, dico tripudio, di fessi che sognano il podio ma rimarranno dei polli.

Eh sì, fidatevi, è inutile che vi sacrifichiate a impegnarvi in qualcosa che vi possa dare onore. Vedo tanti giovani, inculati dai genitori, che pur di avere la paghetta settimanale, si prodigano in studi che detestano solo per attestare, pigliandosi la laurea, che saranno dottori di “classe”. Al che, rinunceranno alla bellezza di ogni intimo godimento, auto-ingannandosi illusoriamente di essere persone refrattarie al piacere vero, non quello delle edonistiche vacanze in Marocco, perché hanno scelto una “sana” missione, quella di far del “bene” agli altri ma invero, a parte i soldi, non amare la propria vita.

E non sperimenteranno altre posizioni se non quella del missionario, sposandosi per far felici quelli che potranno dire… avete messo la testa a posto. Ora avete la mia approvazione.

Sì, uomini, girovagate nei territori fertili della fantasia e mangiate la vita così come “viene”, oggi una e domani un’altra, in un’esuberante ammissione della vostra carne senza remissione di alcun peccato figlio di una repressiva moralità piccolo-borghese.

Che poi io sono ascetico, tendente al nebuloso, nel tempo sereno-variabile delle mie “precipitazioni” preoccupanti. Oh sì, con me son tutti apprensivi. Appena notano che me la godo troppo, son talmente allarmisti e ipocriti che si rivolgono a qualche istituzione della “sanità mentale” per rincoglionirmi un po’, così son “tranquillo” nell’ebetudine contemplativa delle rose nel prato e delle viole che baciano, nel leggiadro raggio solare dell’alba, le gardenie, nonostante questi nazistici abusi e queste reprimende istituenti solo l’ordine più tristemente bigotto. Secondo la falsissima filosofia del vivi e lascia vivere ma, se tu vivi troppo, sei troppo vivido e vivace, ti aggiustiamo noi a base di contenzioni psico-farmacologiche che ti faranno vedere le cosce, no cose, sotto una forma più “lieta”, tanto lieta che diventi De Niro in Risvegli. E Penelope Ann Miller, anziché sembrarti la spogliarellista fighissima di Carlito’s Way, ti sembrerà Madre Teresa di Calcutta. Ah cazzo, adesso si sta svegliando un’altra volta, è troppo creativo, rendiamolo nuovamente cretino. Su, questa è la “dose” rabbonente per renderti un deficiente.

Sì, prima ti catechizzano, t’inibiscono, demonizzano e rendendoti catatonico di sguardi stronzi se la ridono sotto i baffi, in “puro” stile Awakening, poi, quando ti risvegli ti fanno il sorriso di Robin Williams più smielato. Ammiccandoti un… avevo ragione io, la vita è bella… ti accogliamo a braccia aperte…

Che merde.

Sì, lo posso dire con sfacciata sincerità. Credo che la psichiatria sia un’invenzione di qualche fascista con troppo grilli per la testa. Perché le persone troppo vere, autentiche, che sentono le emozioni in maniera platealmente onesta, non vanno bene per questo mondo. Allorché, da conformisti qual sono, ti fanno credere che soffri di qualche patologia, in modo tale che, per i boccaloni che ci credono, la vita diventa mesta rassegnazione e accettazione della propria disumana “limitatezza”. E lo “psichiatra” può rilassarsi andando allo stadio, dove sfogherà tutte le bugie, gridando… arbitro, cazzo, è fallo, espellilo, è un porco. Su, spaccategli le gambe!

Per quelli che non ci credono, diventa presa di coscienza, ancora una volta in più, dell’ipocrisia di massa.

– Scusi, se questo libro finisse nella mani della Mondadori, io non sarei più tanto “malato”.

– Invero. Sì, la gente la guarderebbe come un genio miliardario, e ogni sua “diversità” apparirebbe come qualcosa di illuminante e immenso. Però, lei conosce Berlusconi? Ah no, capisco. La vedo un po’ dura allora. Sa, la Mondadori pubblica solo chi, diciamo, ha qualche aggancio… mi spiace, continuerà a prendere ganci.

– Comprendo. Ma non mi arrendo.

– E fa male. Si deve arrendere, altrimenti saranno dolori.

– Lei dice? Non è che invece sarà libertà e salvazione dell’anima? Ed essere sé stessi?

 

Ecco, tornerei al bar di stamattina. Tutta gente “rispettabile”, talmente rispettabile che mangiava le brioche mescolando poi la schiuma del cappuccino di scucchiaiate fastidiosissime. Sì, come mi danno fastidio. Risucchio e “scarpetta” nel caffè zuccherato delle loro educazioni davvero “prelibate”.

Mah sì, finché la barca va… compriamo il quotidiano, leggiamo questa critica di uno pagato per scrivere che il film è bello, leggiamo della Roma che ha qualche speranza di farcela se compirà un altro “miracolo”…

Forza, su, un lavoretto e poi andiamo su Instagram a scrivere a quella che ha delle belle gambe… Ti piace il commento alla tua “bontà?”. Ah, ti piace farti ammirare, mostrandoti semi-ignuda e semi-scema, però se poi uno ti contatta in chat, non hai tempo per “approfondire”. Ma approfondisci volentieri, “volenterosa” quasi se quel “contatto”, nonostante abbia poco tatto e sia invece volgarissimo, è uno della famiglia Agnelli.

Ah, che silenzio degli innocenti…

Che bellezza…

Mah sì…

Tutti rubano l’anima di chi possono sfruttare e poi dare un calcio in culo, e se la prendono se Berlusconi è stato con Ruby. Molte ragazze fanno le scuole professionali Rubbiani per stare con un nero molto “dotato”, poi arrivano a trent’anni e si mettono assieme a quello che le può dare i rubini.

Ho detto tutto.

Continua nel video…

Risvegli 2

di Stefano Falotico

Da fonti certe so che il prossimo film con De Niro sarà con Judi Dench, mica Risvegli e donnacce da quattro soldi


10 Apr

Demi Moore

30594258_10211072824999396_7302505736863481856_nOra, so che non mi crederete, d’altra parte siete sempre increduli dinanzi alle mie rivelazioni, che non sono quelle di Barry Levinson con Douglas e quella puttana conclamata della Moore Demi. Levinson. Questo nome non è nuovo a De Niro, che per lui lavorò in Sleepers, in Sesso & potereDisastro a Hollywood e Wizard of Lies, fornendo in tutti i quattro film suddetti ottime interpretazioni seppure non eccelse, con una punta di rilievo per l’ultimo, una prova tutta giocata di recitazione in sordina e di continuo biascicare di labbro mal salivato dalla sua avanzata età giustamente moscia.

Ora, è uscito il Blu-ray di Risvegli, film che, come già da me detto, col senno di poi è tutt’altro che memorabile. Innanzitutto, la performance di Bob è inferiore a quella di Robin Williams, eppure si beccò una stra-generosa nomination agli Oscar. È una prova manieristica tutta tic e mossette, che io recito decisamente meglio e spero presto di potervi dimostrare con un video la mia superiorità “in materia”.

Un film zuccheroso e ruffiano con una colonna sonora che “entra in scena” sempre nelle scene topiche, tanto a enfatizzare il miracolo dal cielo… mentre De Niro sogghigna beato e di ghigno che sembra a metà strada tra Forrest Gump, il suo Louis Gara di Jackie Brown, e il novanta per cento delle facce da culo che passeggiano in istrada totalmente ignare dei loro sonnellini. Sì, quando si sveglieranno saran dolori perché l’atrocità del mondo, nella sua crudezza macellante le coscienze lente, non risparmierà un solo colpo basso.

Poi, scusate, questo Leonard si è “addormentato” quando era un bimbetto, poi si risveglia a cinquant’anni e gli “tira” per Penelope Ann Miller. Tutto ciò è inspiegabile. Gli manca la pubertà, gli manca l’imprinting adolescenziale della scoperta della sessualità, da quando era infante non ha mai letto un libro ma ecco che conversa amabilmente con una delicatezza introspettiva degna di un Paolo Crepet, l’imbonitore psichiatra della mutua che secondo me abbisognerebbe di una buona crespella, detta alla francese crêpe, ripiena della Nutella delle scemenze buoniste con cui allieta i mal di pancia dei suoi pazienti. Insomma, un morto di fame, che ha sempre sofferto di encefalite letargica. Diciamocela!

Sì, questo Leonard ha degli appetiti carnali irreprimibili ma alla fine lo sedano a vita e De Niro, per un attimo, si scorda che dovrebbe essere catatonico e strizza gli occhi, muovendo sospettosamente le palpebre. Vero blooper secondo me volontario da parte di De Niro, che in quei mesi stava girando anche Cape Fear e pare che ammiccasse ai suoi fan, quelli del Bob borderline cazzuto, per ricordare loro che non dovevano preoccuparsi del momentaneo rimbambimento. Lo stavano sedando ma l’indole stronza emerge a vista d’occhiataccia, come si suol dire. Ah ah.

Sì, un film sopravvalutato, buono per gente nel mondo falsamente letizioso delle tazze di tè e della facile morale, negli attimi di sconforto…, ah, insomma, dobbiamo essere felici a questo mondo, inutile deprimersi, c’è gente che crepa, a differenza di Crepet, nel Terzo Mondo perché non ha un tozzo di pane e gente che vegeta. Noi in fondo siamo fortunati, abbiamo la BMW e l’abbonamento a Netflix. Sì, la vita tutto sommato non è male, pensa a ’sti poracci.

Sì, dovete sapere che, se nasci malinconico, non hai speranze in questo mondo. Vieni criminalizzato per il tuo stato d’animo fastidioso. E ti urlano… pensa se nascevi distrofico muscolare, quella sì che è sofferenza, mica la tua. Forza, coglione, muovi il culo e vedi di farti ‘na sana trombata e non rompere i coglioni con le tue paturnie. D’altronde, Edgar Allan Poe disse… gli uomini mi hanno chiamato pazzo; ma nessuno ancora ha potuto stabilire se la pazzia è o non è una suprema forma d’intelligenza.

Sì, Edgar era un tipo da Piano B. Visto che il piano regolatore “normale” non funzionò e si ammalò di “schizofrenia”, sfanculò tutti, scrivendo capolavori come Una discesa nel Maelström, metafora dei suoi vortici emotivi emozionalmente post-traumatici.

Sì, quando ero adolescente una tipa che conoscevo andava matta per il film Risvegli. Sì, meno se l’inculavano e più se lo rivedeva, commuovendosi quando i comatosi prendevano le “palle” al volo.

Adesso credo faccia la pittrice della sua anoressia, sì, dipinge quadri alla Modigliani in gonnella in cui fa l’autoritratto della sua anima smunta. Non so se adesso “munga” ma mi dicono che sia una mula. Lei si crede un’artista, ma il suo ex ragazzo mi disse che non voleva rimanere incinta e allora “schizzava” in maniera espressionista sulle sue tele nell’apice orgasmico in cui l’uomo, eccitato al suo acme, assume un’espressione di pura “catatonia”. Sì, come insegna Risvegli, si diventa catatonici per troppa eccitazione motoria. Ho detto tutto. Sarà per questo che i pornoattori sembrano tutti degli ebeti col sorrisino da neonati. Mah. Son talmente perennemente soddisfatti che non soffriranno mai pene… come Robin Williams, che infatti si suicidò, nonostante avesse urlato ai marines “durissimi” Good Morning, Vietnam! Che era di Levinson, fra l’altro.

Insomma, la vita è sempre un cazzo fritto. Che ti vada bene o male, è una schifezza. Alcuni s’illudono che la vita sostanzialmente sia bellina e allora fanno gli psichiatri, perché credendo di curare quelli che stanno male si scordano che i malati sono loro.

Sì, vi confido questo.

Molti anni fa andai da uno psicologo e lui:

 

– Sai, ragazzo, alla tua età ero come te. Allora il lungo sonno mi fu consigliere. O mi suicidavo oppure dovevo adottare una strategia taumaturgica, miracolistica. Sì, visto che ero un depresso cronico incurabile decisi di curare quelli come me. Per questo ti capisco. Adesso dammi i 200 Euro che mi spettano, forza su, non fare il cazzone!

 

A parte gli scherzi, da fonti certe so che il prossimo film con De Niro, dopo The Irishman, sarà con Judi Dench, che gli ha soffiato la parte del Commander Root in Artemis Fowl da lui comunque prodotto.

Il film dovrebbe essere Six Minutes to Midnight di Andy Goddard e De Niro dovrebbe interpretare la parte di un generale-caporale nazista.

Lo so, né Deadline né Variety hanno ancora annunciato tale notizia ma ve la dico io.

Dormite in pace, figliuoli.

E prendetela come “viene”. Spesso le donne non vengono ma fanno finta. A voi che cazzo frega?

Questo è un pezzo che fa invidia al cinismo dell’inventore di Black Mirror, perché di Falotico ce n’è uno, gli altri sono dei dormiglioni.

Sì, son sempre stato un tipo sveglio, per questo ho una vita di merda. Quelli che si trovano bene in questo mondo son quelli che non capiscono una minchia.

 

Sì, una donna alla Demi Moore, sapendo che ho pochi soldi, mi ha offerto una scopata promozionale. Ah ah. Accetto? Sì, mi ha detto: – Hai una faccia da stoccafisso e sei intrattabile ma ho notato che “qualcosa” si muove in maniera molto “cresciutella” e malleabile. Non buttarla sul drammatico patetico.

Tutti al suo capezzolo, no, capezzale. Quando si dice una capa… de cazz’.

Dai dai. Ah ah.

 

di Stefano Falotico

Risvegli

Consigli e conigli per gli acquisti, in questa Pasqua siate delle uova digeribili e guardate roba buona e anche BONA


25 Mar

 

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Sì, domenica particolarmente brillante. Mentre le donne s’imbrillantinano e mostrano i loro volti rifatti in pose plastiche su Instagram, ove plastiche ha la doppia connotazione di plasticità artistica, almeno ciò a cui ambiscono e invece c’è solo il “trucco” di espressioni facciali da cubiste, sì, son visi squadrati che si affusolano nell’astrattismo dei maschi che se le prefiguravano più fighe, e di plastica chirurgica, io bellamente ho mangiato un lieto e oserei dire gustoso profiterole, essendo io stesso un bignè che usa il bidet quando mangia troppa cioccolata, e la panna montata del mio cervello deborda laconica nel meravigliarmi di come ancora vi emozionate per pellicole troppo zuccherose.

Ecco, è uscito il Blu-ray di Risvegli. Un film che alla sua uscita fu scambiato per un capolavoro e ottenne ben tre nomination all’Oscar, Miglior Film, Miglior Attore Protagonista, per un De Niro che usa tutto il campionario di smorfie per stupirci con una recitazione più facile di quel che sembri, e Miglior Sceneggiatura, andata a Steven Zaillian, su cui poi tornerò.

Ecco, la regista di questo film, non so se lo sapete, è una donna, Penny Marshall, ed essendo una donna abusò (uso il passato remoto perché fortunatamente non gira più un cazzo tranne quello del marito) spesso della sua indole troppo materna e femminile per infarcir le sue pellicole di buonismi al saccarosio e altre amenità sentimentali di facile presa sul pubblico. Regista che potrebbe fare il paio con l’omonimo Garry Marshall, un altro che ci ha sempre dato dentro con film ad alto tasso emotivo particolarmente, insidiosamente leccaculo.

Ecco, Risvegli è la storia di un uomo che si “addormenta” quando era bambino, poi il sapiente dosaggio di un farmaco miracoloso lo ridesta dall’encefalite letargica ma, a contatto con una realtà che non ha avuto modo d’introiettare, non avendo ricevuto imprinting formativi e psico-cognitivi, vedendosi ancor infante in un corpo da adulto, impazzisce e lo sedano talmente tanto che diventa Jack Nicholson di Qualcuno volò sul nido del cuculo dopo che gli asportarono il cervello. Invero, a ben vedere, è un film d’una micidiale cattiveria da lasciar senza parole. Han detto che è troppo accomodante perché alla fine Robin Williams, funestato da un lavoro iper-stressante, decide di andare a bere qualcosa di “caldo” con l’infermiera, una che gli curerà le ferite “bollenti” grazie probabilmente a una scopata scacciapensieri molto avvilente. Il film finisce prima che Williams se la trombi, e lo spettatore spegne il televisore con un sorriso dolceamaro da ebete che lo perseguiterà anche in ufficio. Sì, la storia della mia vita… quella di Leonard. Io mi ammalai di catatonia essendo già però un gigante in mezzo ai lillipuziani e allora la mia mente decise di farsi un sonnellino bello lungo quanto il pisello di John Holmes. Quando mi risvegliai, cercarono d’ingannarmi, facendomi credere che ero un nano in mezzo a persone cresciute, ma scoprii che ero sempre stato più cresciuto di tutti, e infatti le donne “oneste” appurarono il “gigantismo” del mio esser “membro” di una società piccina piccina. Abbasso i bigotti! Mi ricoprirono di coccole, mi diedero del coglione pur se usavo i coglioni, ma soffrii pene… dell’inferno perché non potevo accontentare tutte, e allora decisi di prendere dei calmanti.

Per quanto riguarda Zaillian, dovete vedere il suo The Night Of, praticamente la versione più adulta di Awakenings, e ho detto tutto. È la storia di un povero Cristo che conosce una bella ragazza, ci finisce a letto, si addormenta e al suo risveglio, appunto, scopre che è stata massacrata. Scappa dall’abitazione, e viene incriminato di stupro e omicidio. Il grande John Turturro lo salverà dall’ergastolo e dalla pena capitale ma, intanto, il disgraziato l’avevano messo in custodia cautelare in una prigione durissima e il suo spirito fu distrutto irreversibilmente. Infatti, diviene poi un uomo libero, ma nel frattempo vide tanta di quella merda che non può e non riesce a credere più a nulla e fuma gli spinelli. Che felicità!

Questa splendida serie televisiva della HBO è stata scritta da Richard Price e dovete comprare il suo libro Balene bianche. Probabilmente alla Feltrinelli non lo troverete, perché è una libreria mainstream e ha solo i libri di Fabio Volo, dovete ordinarlo da IBS.it, così come fate coi miei libri, disponibili sulle maggiori catene librarie online e destinati a cervelli fini. Fidatevi. Nei miei libri “rinverrete” storie ben più toste e assurde di quelle che vi ho sopra citato.

Il mondo si divide in due categorie: i boccaloni, quelli che si bevono tutto, e i baccalà, quelli che vivon da fessi. Ci sono i pesci? Sì, il mare degli idioti n’è colmo. Non ci sono i dritti? No, per quanto mi riguarda, so che esiste solo una persona che ha capito tutto, cioè il sottoscritto, ma essendo un unicum non posso annettermi a nessuna categoria. Sono inclassificabile. Ah ah. Per questo mi prendono per cretino.

Sì, mangiate le uova, oggi è stata la domenica delle Palme. Sappiate che il culo di Giorgia Palmas è un culo forse di una col cervello da gallina ma dai glutei, appunto, rotondi, solo un eunuco non vorrebbe strapazzarla di “maionese” impazzita.

Sì, mi sono indurito troppo, durissimo…  A 13 anni amavo i polizieschi sporchi e ruvidi, alla mia età sono diventato un detective delle mie angosce.

Signora, forza, ci mostri le cosce. Dobbiamo “ascenderlo”. Nessuno la incriminerà per una scosciata. Dai dai. Non sia pudica!

Risorgete uomini, saran tempi in cui Salvini vuol togliere anche la legge Bersani. Non potrete più comprare Viagra all’ingrosso ma se ce l’avete solo grosso… il conto in banca, che cazzo vi frega? Resterete impotenti ma, pagandola, troverete sempre una che vi pulirà casa. Che volete di più? Molti se le fanno a letto, altri non hanno un tetto. Le donne invece hanno tutte le tette, altrimenti sarebbero aliene. Ah ah.

Questa è la mia sanità offerta a ogni uomo di buona volontà.

Sappiate anche che, se non avete volontà, non vi sarà nessun reddito di cittadinanza che vi salverà.

Perché, volenti o nolenti, dovete farvi il culo, basta che non inculiate me, e fatevi pure i cazzi vostri.

In verità vi dico che questi sono tempi mosci.

Ah ah.

Sono dissacrante e spiritoso? Sì, oggi mi tira così. Il suo problema è che a lei non tira proprio… né oggi né mai. Non ci sono cure.

Mi saluti la sua gattina.

 

 

di Stefano Falotico

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