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ROBERT PATTINSON non mi convince come BATMAN: meglio il sottoscritto, uomo della notte and my transformation to play the JOKER character is amazing, superb, phenomenal


15 Nov

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Orsù, fratelli della congrega.

La notte sarà ancora lunga. Per far sì che non possiate annottarvi, no, annoiarvi, potrei qui annotarvi, no, recitarvi una filastrocca del signor Bonaventura ma io non sono un uomo semplice da Simona Ventura e quindi voglio cantare a voi un pezzo da uomo che, per sua natura, ama oggi la frescura e domani la calura.

Mamma mia, nel bosco v’è il lupo, oddio che paura!

Il Falotico, essere che plana su una società che perse il senno e, in seno al ritrovato sé stesso dapprima dagli ipocriti steso, non amerà mai una sempliciotta né un’educanda di nome Iolanda, neppure una lavandaia classista che frequentò il liceo classico per antonomasia di Bologna, ovvero il Galvani, poiché è uomo lontano dalla borghesia e da ogni sua sovrastruttura, visse per molto tempo di pane, amore e fantasia, di pene e ipocondrie, di malinconie e di grande noia ma, dopo essersi adombrato, oscurato, obliato e oserei dire anche obnubilato, dalle nubi del suo passato riapparve in forma smagliante, giammai più dai pagliacci inculato, bensì ancora poeticamente alto, di buon alito e velocemente alato, cammina a ogni dì con far spavaldo.

Anche quando indossa un liso pigiama, emana un fascino bestiale a pelle che attira una donna Gioconda di nome Mona Lisa e domani una triste di nome Luisa.

Egli è Babbo Natale e il 25 Dicembre suona la cornamusa a ogni vergine che non crede oramai più in dio poiché dai cinici amanti assai delusa, donandole una mousse succosa per dimostrare ai musoni che ci vuole dolcezza per ricevere carezze, di vuole tenerezza per amare le donne che vogliono la giusta, gustosa durezza.

Egli è bello, è un giovane baldo, conosce a menadito la realtà e n’è ben saldo, malgrado abbia pochi soldi nel salvadanaio.

In mezzo a tante cretine ragazzine galline che vivono nel pollaio, in mezzo a tanti galli cedroni che si credono fighi ma, a trent’anni, usano già il cerone, il Falotico, dinanzi a tale umanità pietosa, accende un cero e augura agli zombi, cioè ai morti diventi oramai rassegnatisi a una vita amara, di finire presto al cimitero.

Un uomo che l’incenerisce poiché non più poltrisce e, ribellandosi con furia, gli imbecilli punisce, zittisce e a tutti lo fa a strisce.

Poiché se costoro devono vivere solamente di frivolezza esagerata, di squallida mediocrità, di carnascialesca falsità e di stole ilarità, è meglio dunque il Falotico nella sua forse odiosa eppur cremosa, giammai criminosa, totale, nuda e cruda sincerità.

I suoi occhi sono quasi neri, neri come la notte ove si fa a botte, ove l’uomo pipistrello è anche poeta menestrello e spacca il culo a ogni teppistello.

Di primo acchito, questo Falotico potrebbe sembrare, invero, un coglioncello ma ha due palle così per esser riuscito a rifiorire come un fiore a primavera e a correre ancora come un leggiadro cervo che ama le favole che iniziano con C’era… una volta anche presso i Sassi di Matera.

Ce la vogliamo dire?

So che lo vorreste uccidere per questo, so che lo invidiate a morte ma è onestamente un genio.

Se non mi credete, fate bene. Siete uomini di panza e poca sostanza, uomini che vivono solamente di fandonie e sterili chiacchiere. Non sapete amare i favolisti da Cielo in una stanza.

Uomini, sostanzialmente, che non valgono niente.

Meritate una vita da idioti. Mica quella del Falotico.

Siete uomini che nessun progetto valido sanno stanziare, prendete in giro i barboni alla stazione e non sarete mai amici, a differenza del Genius-Pop, di uno dei migliori critici cinematografici italiani che scrive su Best Movie, ovvero Davide Stanzione.

Ah ah.

Il Falotico fu amorfo e oggi è invece polimorfico, sa essere come Johnny Depp, poi uguale a Joaquin Phoenix, quindi trasmuta in Brandon Lee de Il corvo in virtù solamente del suo fascino alla Al Pacino dallo sguardo torvo e torbido, eppur al contempo romantico, avvolgente e morbido.

Insomma, un pezzo da novanta che, in mezzo al 95% delle persone, cioè gli zotici, vale un sogno.

Buonanotte e buongiorno, c’è chi ama la vita dura, chi la vita diurna, chi quella notturna ma ricordate che sarà ancora una fregatura quest’esistenziale, feroce lotta di noi, oggi creature e domani pure, no, ancora uomini (im)puri.

In mezzo alla radura, spunta un uomo duro che fa gola e calore a ogni donna di bocca buona che lui sa ammaliare col solo potere della sua oratoria senza retorica, col solo valore della sua immensa cultura.

Poiché, anche senza fare un cazzo, eh già, sprigiona irresistibile forza eroica e potente classe erotica.

 

Signore e signori,

il Falotico.

Un uomo che batte Pattinson in tre secondi netti senza neppure togliersi la maschera da Joker.

Ah ah.

Un uomo, dirimpetto al quale, Jennifer Lopez se la fa nelle mutande.

Poiché, come detto, sa che le farà presto il c… o.

Ah ah.

di Stefano Falotico

Professione amatore, riceve a tutte le ore eccetto i festivi e i festini, con gli stronzi è invece solo punitore, pura Unchained Melody


21 Jan


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SEA OF LOVE, Al Pacino, 1989

SEA OF LOVE, Al Pacino, 1989


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Sì, la prenderei molto larga. Invero, spesso lo prendo solo in quel posto. Poche me le allargano e di conseguenza non si allagano eppur mi muovo con felino, basculante bacino, ricevo solo compassionevoli bacini ma ciò è alquanto inspiegabile perché mi pare ovvio che io possieda un fascino alla Pacino di Seduzione Pericolosa. Sì, sono un volpino di pelo bianco, forse un ermellino.

Invero, sto qui mentendo per farvi ridere.

Ora, chiariamoci molto bene. Spesso le sparo grosse e l’ira, quando mi assale in momenti di tremenda solitudine che non raccomando a nessun nemico, esce dal selciato, il mio corpo s’irrobustisce animalesco e vorrei prendere a pugni tutti, care pugnette, come il mitico Jon Bernthal di The Punisher. Adoro quest’uomo, un duro da roadhouse, altro che Patrick Swayze. Sì, son dispiaciuto che sia morto, Patrick. Ma, a parte Point Break, apogeo del suo carisma taurino da biondo con una criniera da leone, non è che valesse moltissimo come attore. La città della gioia doveva essere un capolavoro e invece mi son addormentato dopo quindici minuti. Patrick nella parte del medico è credibile quanto Rocco Siffredi nella parte della missionaria. Rocco non è da missionarie, Rocco va a zoccole, diciamocelo. Quelle non hanno missioni e lavori nobili da fare ma solo posizioni di malaffare. Che povero disgraziato. Che mentecatte queste meretrici che si prodigano per Rocco la trebbiatrice.

Io, peraltro, non ho mai capito perché alle donne è sempre piaciuto da morire Ghost. Una delle più grandi puttanate mai viste. Insomma, Demi Moore si faceva plasmare come l’argilla dal bellimbusto Patrick, lui veniva assassinato, al che lei si rivolge (adesso uso il presente in quanto Demi è ancora donna che ce l’ha tuttora benissimo presente e ancor li rende t-ergenti, poi pulisce tutto col detergente) a una medium Sister Act meno credibile di Vanna Marchi, una sorta di Mago Otelma col colore viola, quindi si fa carnalmente suora. Non trovandosi il rimpiazzo ma rimembrando il fantasmino dello Swayze nella strada notturna fiocamente illuminata dalla grazia scesa dal cielo.

Ma smettiamola con queste minchiate new age. Ché non sono né film romantici né paranormali, sono assurdità imbarazzanti. Ora capisco, essendo cresciute con questa roba dolciastra, perché siete delle maledette femministe falsissime. Ché poi, basta che appaia Brad Pitt di Vento di passioni alla tv e dovete chiamare lo spurgo. Un allagamento da Waterworld.

L’omo addà ess’ omn! Ah ah! Finitela! Adesso, se vai da una e le regali un mazzo di rose rosse, ti denuncia perché sostiene che sei stato troppo romantico e invece lei ama gli uomini che conoscono il dolore delle spine. Sì, lei ama gli uomini sanguigni, nudi e crudi, come Gesù Cristo sulla croce. Ed è per questo che siamo pieni di uomini schizofrenici. Pensano di piacere alle donne se emanano un sex appeal da uomini scarnificati che hanno patito, sofferto nello strazio di uno scannamento. Sì, le donne vanno matte per questi matti. Dicono che adorano fare le infermiere. E leccare tutto. Mah. Che macello, che mattatoio!

Salami, mortadelle, piselli, che bello il caramello!

Dico!? Ma che mondo è questo?

Peraltro, Demi Moore stava all’epoca con Bruce Willis ed era una tipa da Striptease. Non è mai stata attendibile manco per il cazzo. Neppure per quello di Ashton Kutcher.

Sì, torniamo al Bernthal. Quest’uomo con la faccia da campagnolo a cui assegnerei subito, oltre a un ottimo assegno, la parte di James Bond, sì, un Bond grezzo, con la sigaretta di traverso, permaloso, mezzo burino ma allo stesso tenero e friabile come un grissino, un muscoloso manigoldo non avvezzo alle buone maniere. Il quale, grazie soltanto al potere del suo naso tumefatto da pugile fallito di Grudge March, manda al tappeto ogni donna con tanto di occhiolino da vero figlio di puttana irresistibile. Che colpo, che montante! Colpisce! Altro che Daniel Craig, un inespressivo fantoccio da mettere sul comodino perché lo guardi, la sera tardi, e col suo viso da rincoglionito t’induce a contar le pecore. Sì, quando vedo Craig, mi s’ammoscia e mi scordo che Marisa Tomei ha ancora un culo micidiale, un’arma letale, un culo intramontabile e, come dico io, mobile e montabile. Rosso di sera, bel tempo si spera. Mora come Marisa e sorge, levante, a mezzogiorno nel darglielo potentemente ponente anche fra le pere sue prominenti.

Sarò pure un caprone ma Marisa è mia pecorina e, in Onora il padre e la madre, apre il film con un’inchiappettata da infarto. Che forma meravigliosa ha quel suo sedere focoso. Come una collina che soave digrada a valle e il toro munge il latte di tal figona mula.

Che poesia! Ah ah.

Sparatevi questo!

 

!

Anche questo.


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Cult #thepunisher #jonbernthal

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Avete visto? Cioè, questo è un picchiatore pazzesco ma guardate con quale ammiccante dolcezza provocante protegge la barista dallo zotico e poi lentamente se la cucina suadente, la persuade nonostante la sua indole taciturna a fidarsi del lupo suo incarnato in lei già ardentemente, dunque scopano come in Twentynine Palms di Bruno Dumont. Insomma, questo Jon piacevolmente si toglie il montone, no, solo il giubbotto di pelle, lascia che lei lo monti, si sfila gli anfibi e se la incula lieve con lingua da abbrustolente rettile giammai viscido che la riscalda a fuoco lento da ogni neve di un’esistenza decadente. Scivolante e sbrinante nel pomparla con tosto glande. Mica un poppante.

Sì, un serpente magnifico, altro che il Re Lucertola di Jim Morrison, ché nessuno può smontare. Altroché!

Ci dà! Eccome. Questo è uno che spinge!

In questa seconda stagione, viene perseguitato dal Pilgrim. Un prete frustrato, sì, una specie di mezzo psichiatra più deficiente di Javier Bardem di Non è un paese per vecchi. Un miserabile alla Javert.

E, secondo me, tal Pilgrim piglierà tante mazzate in quella capa di cazzo che si ritrova.

Sì, io esercito un fascino da specialista alla Stallone sulle belle guaglione.

Su Facebook, ad esempio, oramai ho capito, grazie a Salvatore Aranzulla, come inviare allegati speciali. Sì, dei sedativi formato megabyte a quelle troppo accalorate che mi cercano anche quando sto guardando True Detective 3. Alle corteggiatrici, smoderatamente affamate, invio una gif.

Cioè questa.

 

giphy

 

 

Sì, scusate, ho anche altro da fare. Stasera, cara, non posso accontentarti. Voglio godermi un Pizzolatto.

Dai, suvvia. Troverai qualcun altro che ti rosolerà la “pizzaiola” nelle mutande e ti darà qualche pizzicotto.

Anzi, quasi quasi, adesso ordino una buona pizzetta.

Insomma, la faccenda è così.

Pensate che vi racconti sempre stronzate? Sì, alcune lo sono. Lo ammetto. Come quella per cui vi dissi che durai quattro ore, venendo tredici volte. Sì, era una balla enorme. Durai cinque ore e venni solo una volta. Che palle immani. Ammazza. Ah ah.

Ma altre no, non sono bugie, affatto. E, in questo casino totale, io sono il principe!

In primavera, tornerò di nuovo a Torino per girare, se tutto va bene, un cortometraggio, da me scritto, sì, la sceneggiatura è mia.

E ho detto tutto.

Insomma, figlioli, il Falotico.

Un uomo che, di primo impatto, potrebbe sembrare Viggo Mortensen di Green Book e non avreste mai sospettato invece che avesse la classe di Mahershala Ali.

Avete sbagliato. Può succedere. Mi spiace. Come si suol dire, siete cascati molto male.

Ahia, ahia, ahia.

Vedete di fare i bravi bambini. Non disturbate più il mio uccellino… sennò vi faccio neri.

E saranno cazzi molto, molto amari.

Cioè, come dice Lino Banfi, volatili per diabetici. Altro che Fracchia, pigliatevi voi le racchie. Sì, voleranno botte e calci a tutt’andare, così vi farò passar la voglia di fare gli educatori dei miei coglioni. Altro che zuccherini, miei zucconi.

Sono un grandissimo amatore, non un armatore, talvolta anche un pollo Amadori. Eppur tutte, impanate, me lo dorano con tanto di limone. Cazzo, ancora incontro però una che ha poca fiducia in me.

– No, non mi hai convinto. Io continuo a non darti una lira. Sei solo un pagliaccio che se la tira.

– E che me ne fotte? Basta che ti suoni, col flauto, la lira nella tua bella signorina. In tutto tiro, sai che chitarrina. Evviva la lirica, le donne con me diventano soprano, vengono sottosopra nonostante il mio basso tenore. Di vita? No, di corde vocali. A forza di fumare, sto perdendo la voce. Basta fare un respiro e i polmoni si dilatano. Basta invece che le donne inspirino, me lo aspirino, ed ecco che non serve più l’aspirina ma il flusso cardiovascolare va ch’è una bellezza nell’ingrossamento dei vasi dilatatori. Ah ah.

 

Ricordate: un cazzone di questo livello come me non lo trovate facilmente. Bisogna essere donne senza cazzi per la testa per amarmi.

 

 

di Stefano Falotico

Lei mi sta fuorviando


24 Mar
SEA OF LOVE, Al Pacino, 1989, (c)Universal

SEA OF LOVE, Al Pacino, 1989, (c)Universal

Ecco, quando arriva il momento di pace, subito dopo giunge il momento di pece nera.

Stamattina, ero baldanzoso, come si suol dire ed ero contento di aver appurato che Cameron Diaz si fosse ritirata dalla recitazione. Non l’ho mai digerita, anche se quando accavallava in The Mask ricordo che ciò servì a farmi una seghina. Eh sì. Ma comunque, andiamo avanti. Ricevo in mail un addebito automatico di 30 Euro da un sito d’incontri. Ma che vogliono questi qua? Ecco, devo essere sincero e dirla tutta. Mi arrivò, un mese fa, una “proposta indecente”. E mi dissero che avrei dovuto pagare solo 4 Euro senza impegni “contrattuali” e poi mi sarebbe bastato disdire a 48 ore dall’iscrizione, e non mi sarebbero state “imputate” altre cifre. Qui i soldi son pochi e con quei 30 Euro, su per giù, avevo già prenotato il cofanetto di Twin Peaks 3. Adesso mi hanno “estorto” la cifra suddetta e son andate nelle casse di questo sito fuorviante. Sì, maledetto e scellerato me che abboccai. Io abbocco sempre e invece ho un’intelligenza da docente della Bocconi. Devo telefonare alla banca, ché chiudano subito la transazione, non transigo, ma che voglio transire? Questi soldi vanno restituiti quanto prima al mittente, cioè io, che mai e poi mai autorizzò talpagamento che io vi dico che è illecito. È stata commessa un’illegalità e dire che mi ero precautelato, sì, si può dire precautelato, il dizionario Olivetti sostiene che è il participio passato di precautelare. Word invece mi dà errore. E dire, cazzo, che mi precautelai come Bruce Willis di Pulp Fiction, e fui cauto, lessi tutte le istruzioni per l’uso e invece commisero un abuso. No, questi soldi vanno restituiti e questo sito di “malaffare” va destituito, chi lo istituì? Ah, sito di donnacce represse, di donne di cui non ci si può fidare.

Ma le donne sono strane. Scrivo su Facebook che Guillermo del Toro è un grande regista e una replica che sono un Fauno. Ah, il mio destino con queste qui è infausto. Venderò l’anima al diavolo e scriverò la versione moderna del Faust. Ah sì, Leali Fausto, Io amo!

Già, il mondo virtuale crea sempre fraintendimenti, sembra una barzelletta di Gigi Proietti.

Ah, la gente mi ha sempre fuorviato, distolto dall’essere me stesso e spesso mi ha presso anche per stolto. Che restituisca(no) il maltolto. Mi ha sempre invogliato a “invogliarmi”, a essere voglioso quando invece voglio restare permaloso, odioso, asociale e stizzoso. Non mi stizzite!

Comunque sia, è sabato e ieri Buffon si è preso due pappine, le mamme daranno ai pargoletti da mangiare delle pappette, domani c’è il Papa in tv, e Harvey Keitel di Taxi Driver è un pappone.

Un’altra cosa che non ho capito. Quello del terzo piano del mio condominio dice che non ha soldi per pagare le spese condominiali ma a mezzanotte lo vedo rientrare in BMW e si fa accompagnare da “gentili signorinelle”. Mah.

 

Leggete un libro di Richard Price e non scassate il cazzo.
E, tornando a Fausto, siamo leali, Io camminerò non è male. No, non è male, fa cagare.

 

 

 

di Stefano Falotico

Che colpo di culo!


29 Jul

 

Laetitia Casta preferisco il castello!
Questa è una bugia che “allunga” il nasone in zona “me lo tocco”.
Sì, la gente mi prende per un “toccato”, e allora “tocchiamoci” del tutto

Sì, se il portiere, anche di Notte, difende la “rete” da chi “lo” (at)tenta nell’alber(g)o, piazzandogli “fendenti” d’un gergo calcistico che, eufemisticamente, urla “Ti faccio male!”, il mio è “parato”.
Dopo incalzanti assalti di “centravanti” di “sfondamento”, ho allestito una barriera che respinge tutte le “punizioni”.
Sì, spesso Andrea Pirlo calcia “parabole” imprendibili, che “lo” prendon lì, ma ho eluso il “problema”. Ho cancellato la porta dal suo raggio visivo, e non sa dove si trova, “tirandole” all’impazzata (un po’ maionese) nel suo gioco da “duro”. Sì, il famoso cucchiaio…
Già, spara a salve mentre io, di “manina”, lo saluto soffiandogli un “Hai toppato!”, e poi afferrando il fischietto-(seder)dandogli un “La partita è finita, buona Domenicastringimi in segno di Pace…“.

Sì, un caffè “ristretto” lo consolerà, per consolidarlo e consumarlo alle “zebre” bianconere di scudetti “iridatissimi”, rubati come lo sfruttator Agnelli coi suoi “operai”.
Sì, cotanto “nipoton” se ne sta in tribuna, di “cravatta” accavallata a spronar i suoi cavalli vincenti, mentre il suo “allenatore” se ne sta al fresco, (de)ferito per complotti “scandalistici” più scabrosi del porno della Rodriguez, una che pare l’abbia solo “lei”.
Ora, bona è bona, ma che fin (c’)ha fatto il Maxibon Accorsi?
Du gust is megl’ che uan, specie se a pagarti è Sky, per una pubblicità che distrugge l’home video al favore del demand.
Ecco, mandatelo in “tubo”.

Ti avevo scritto l’altro Giorno, stupefatto dinanzi alla tua stupefacente Bellezza, “occhiolin” folgorante a ogni ormone maschile, anche quello più intelligentemente ipocrita. Scardini ogni “difesa immunitaria”, divorando gli antibiotici con estrogeni d’estri femmineissimi, a cui avvoltolar la bocca in segno (della “Croce”-rossa), passional, di vanitoso baciarla….
Con ferin “orgogliosissimo”, sempre più “rosso(re)”, in auge dopo massacranti linciaggi al mio corpo or rieretto in total “Al lupo” d’una discoteca “scosciata” nella mia deriva sessuale, posso solo complimentarmi, “stingendoti” le cosce di “caldarrosta”, “angosciato” quasi da come, remando e “rumindandomi, cioè rovinandomi, di occhi seduttivi, sei il fulmine tonante d’ogni “sea of love“.

Dopo tale “(e)pistola”, la figura di merda si beccò un “piazzato” più della “foglia morta” da Mariolino, affatto dentro di “Lei” mariuolo, vicino al Bar del (soc)Corso.

Sì, più che la figa ottenni il “fico“. Ma nell’erbolario vendono tisane “indiane“.

Dopo un clamoroso, tal fallimentar “fallo” con tanto di “squalifiche”, appunto, il mio “fiato” non è ancora (a) corto, sebben vi consiglio di starvene accuort‘ se non volete che una puttana vi freghi il Cuor e anche, appunto, il “portafoglio”.

Ma una nuova “sfiga” sfida la mia “imbattibile” virilità.

“Telecronaca” alla Ameri da “cazzo amaro”:

Sì, potrei sfidare il “barocco” pianista delle leggende sull’Oceano (altro che Siffredi, son “raffreddato”per come tasto il pianoforte della mia mente, su Monument Valley di film che mi “sparo” in vena (a volte piacevoli altalene, altre m’avvelenano… di disgusto), e affastello romanzi come la Loira (Lorena è meglio, basta che non sia Bobbitt…) che si scioglierà di granelli miei nella “sabbia” malinconica alla “Blade Runner“.

Ho visto un “coso” che voi donne non potete immaginare.

Immagina, puoi…

Sì, fui scambiato per un timido “semiautistico” alla Dustin Hoffman, invece il Pacino incazzato c’è tutto.
E il mio amico, un Goodman con la “ridarola”, mi dà la p(l)acca sulle (s)palle, in un ghignare ” Ma sì, è tutto grasso che (de)col(l)a”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. L’ultimo bacio (2001)
    Per fortuna, i “preliminari” stavan “ammosciando”…
  2. Fuga per la vittoria (1981)
    Ma questa partita è finita in parità.Ci sono anche i rigori ad oltranza.
  3. 21 grammi (2003)
    Il peso dell’anima…Da cui il detto “Sei pesante”.
    Sì, chi non ha anima, ha uccello.
    Alle donne piace “leggero”, basta che non pen(s)i troppo.
  4. Il portiere di notte (1974)
    Che intanto, al Baglioni di Bologna, guarda la coppietta sotto i portici.
  5. Seduzione pericolosa (1989)
    Ecco cosa succede quando fai il passo più “lungo” delle sue gambe….
    Qui Ellen Barkin te “lo” imbarca.
  6. Stargate (1994)
    Mah, se non ve la dà, bevetevi il “rinfrescante” Gatorade.
  7. Stardust (2007)
    Polvere di stelle.Sì, ma anche un po’ di “polverone” fra le stalle, da stallone, non sarebbe male, eh?

Genius-Pop

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