Posts Tagged ‘Sly’

“Escape Plan”, Stallone & Schwarzy


08 Jun

“Bullet to the Head”, Trailer 2


28 Oct

 

Egli è il migliore nel business.

 

Stallone è un genio – Non scherzo, chi confuta il mio fiuto, è un bietolone!


11 Oct

Sì, che barba(bietole), che noia.
Basta con lo “zucchero!”. Piantatela con le vostre piantagioni di “cinema sdolcinato!”.
Adorai Stallone perché il suo oro merita solo un pugno… alla vostra faccia!

Sì, Sly viene invitato al Festival.
E i “cinefili” s’accaniscono. Preferiscono i film di “ruggine e ossa“, anziché i suoi muscoli.
Consigliano a Stallone e agli organizzatori di “dimettersi”.
Ma si dimettessero dalle loro teste!
Be’, be’ e sempre a mettere il becco di “beo(ti)”.

Sì, stavo pensando di noleggiarmi questo film: Le valigie del portaborse, film ad alto contenuto “esplosivo”.

Poi, emetto il “berretto verde” da “tenente-colonnello” alla Al Pacino!:

criticate Sylvester? Solo perché lo invidiate?
Questa signori miei, è una grande stronzata! Stallone ha girato un sacco di bischerate, dette volgarmente “porcatone”, ma Rocky, Rocky Balboa, Rambo e John Rambo sono dei capolavori. A cui (al)legherei  Cop Land. Anche il prossimo Walter Hill m’attizza.

Mercenari della carta (igienica) “stampata”, questo è il mio verdetto. Non si discute, è expendable!

Al che interviene Melisia, detta “La melassa”, e replica che, se sovra(e)ccitati film sono come io li definisco, “lei” aggiunge ‘Nù jeans e maglietta!

Sì, è proprio come Licia, “costei!”.
Non va “assoldata“, è da film di Silvio Soldini!
E gliele suoneremo!

Che cazzo vuol pretendere di sapere chi non ha mai visto neppure il logo della Nu Image?

Quindi, il direttore di questa “scuola di cinematografia” mi vorrebbe invitare alla calma:

– Ora, basta! Lei sta esagerando! Si moderi, Falotico!
– Analfabeta! Le faccio vedere io cosa sono capace di fare quando esagero!
Ed ecco il lanciafiamme!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Bullet to the Head (2012)
    Ti “entra in testa”, o no?
  2. Pane e tulipani (2000)
    Sì, ma io non sono “buono”.
    Gli olandesi stessero nei cavolfiori di Bruxelles.
    Io son appaiabile al “belga” Van Damme!
    Siamo delle belve!
    Forza, beviti questo. In pancia!
  3. The Tomb (2013)
    Sotto la panca, la capra crepa, sopra la panca il “caprone” si fa gli addominali delle caprette.

    Evviva DiCaprio!

  4. Scent of a Woman – Profumo di donna (1992)
    Preferisco il “mio”.

Cicatrici “Alcatraz-iane” vs gli “ariani”


25 Sep

 

In una tempesta di miei sapori attenuati dal Tempo, dunque “stremati” o forse rinforzati nel presente, vergo impressioni “sovraimpresse” al quel che (non) fu, poté ma s’orientò a Oriente, appunto, ma non mi amputarono e son sommo poeta

Diary di ieri che mi sembra domani o forse imperscrutabile (ri)nascita

Sorvegliati speciali per destini “invertiti” nelle convergenze troppo spaziali e (a)variate, o da “aviatore“, per esser compres(s)e da chi s’imbocca e deglutisce l’assuefazione a bugiarde regole che li ammanettano a “castelli” di vetro, solidi come il rimmel d’occhi sempre assonnati e annoiati. Mai “ritmati”, sempre asmatica, mortifera “allegria” di tanto “vivere”.

No, non cambio. Semmai ingrano una marcia che sterza come il braccio “inaffondabile” di Lincoln Hawk, “camionista” della sua storia e del suo percorso “tortuoso” proprio fra i canyon di dolenze che, anziché indebolirlo, lo rinsanguano di rivincite a st(r)appar l’applauso quando tutto sembrava dissipato o “seminato” di “malsano”.

Sì, forse anch’io come Sylvester Stallone, alla sua età mi “civetterò” vanitosamente di morbido “mascara”, per coprir le rughe o “brezzolar” il grigiore, soprattutto dei tanti patimenti, di altre ferite “sbrananti” e mai “sbrinate”, ibernato e “p(l)acato” (anche le placche ai denti da “cariatide”, mamma mia, anche il dentrificio è una cataratta, che schifo questo catarro) in un rigido ma etereo Inverno solitario da “buffone” che copre le deturpazioni inflitte (Dio nostro Signore di Cristo, che f-r-itta-ta, ragazzi), “(s)fregiandosi”, senza freni né inibizioni, Egli stesso, esibizionista che ti guarda e ti sputa in faccia, “accigliato” ed “esaltato” appunto di “nasetto” che si screma in occhi da UFO in quest’umanità d “gufi”, d’invidie “a crepapelle”, a schivarti, “selciarti”, demoralizzarti, avvilirti e “avvitarti” nei “bulloni” delle loro gomme “pneumatiche”.

Non ho mai sopportato gli stronzi. Mi bastano 3, dico tre secondi netti per squadrarne uno e accerchiarlo d’occhio che non lo “accechi” pugnalandolo di risatina fac(c)et(t)a.
Sono io che lo “asfalto” e, prima che possa proferire le sue “predizioni” sinistre sulle mie (s)fortune, lo “falcio” con occhio appunto da Falco.

Mi chiamo Falotico, no? Questo, vi ric(hi)ama qualcosa?

Estranei che, di punto in bianco, ecco, le sparano grosse su chi sei, su chi eri, su ciò che non sarai.
E adorerebbero che morissi di “fame” con labbra essicate come un Eastwood “Buono“.
Ridendosela per poi asse(s)tarti il colpo di “Grazie di tutte le belle cos(ci)e. Buon lutto, addio”.

Ma non calcolarono le carovane e il carillon.
Sì, mio “caro”, ci rivedremo “testa a testa” più le croci del “cimitero” in un triello beffardo.
No, perché ammazzarti? Mi stai simpatico. D’altronde, ne abbiam (s)passate assieme. Tu prendevi per il culo me, e io “altrettanto”. Un giochino da “ma(s)chi“, tu ammicchi tutt’ora da “dottore” e di dose rincari, già, e io non “acclaro” proprio una “beneamata” tua provocazione, “sgattaiolandoti” addosso di riscatto che non t’aspettavi.
Pigliati questa pastglia, pensa a me…

Cosa ne sai tu dei “vecchi” a cui tolgono i sogni?
Dei giganti e delle mie stronzate?

Al che, Eli Wallach mi domanda se c’è stata una tresca fra me e la “locandiera”, tutta calda, tutta “insaponata”.
E Io: – Sì, mi ha versato da bere? Eli: – Che vuoi dire?
– Che al solito, razza di scemo, non hai capito un cazzo.
– Ehi, lurido cane. Lo sai di chi sei figlio tu?
– Di tua madre…
– Ora, stai esagerando. Come ti permetti?
– Scusa, siamo fratelli o no?

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Over the Top (1987)
  2. Il miglio verde (1999)
  3. Fuga da Alcatraz (1979)
  4. Il buono, il brutto e il cattivo (1967



“Bullet to the Head”, il Trailer


17 Aug

 

 

Proprio nel Giorno dell’uscita de I mercenari 2, il mitico Sly debutta con questo Walter Hill d’annata.

 

Jimmy Bobo ha passato tutta l’esistenza ai margini della legalità come sicario professionista, muovendosi di soppiatto tra le vie di New Orleans, quando il misterioso assassinio del suo partner lo porta a dover unire le sue forze a quelle di un poliziotto di New York, mosso dalla rabbia e dalla voglia di vendetta nei confronti di chi gli ha ucciso il collega che lo affiancava. Sacrificando anche le loro vite private, i due si troveranno invischiati in una torbida e complicata faccenda che li porterà fin dentro ai corridoi delle stanze del potere di Washington. 

 

 

(Stefano Falotico)

Jim(my) Morrison


06 Aug

Al target sessuale imposto, preferisco la targa del mio smarcamento “sgommato”

 

La gente odierna, da odiare, ama l'”olio” sui corpi.
Secondo me, è meglio il piccante sui maccheroni…
Quelli senza bave alla bocca

Io scrivo. Lei cosa fa? Cazzeggia?
Ah, parcheggia anche in doppia fila davanti alla discoteca delle indiane.
Guardi che la multo. Anzi, prima le faccio la contravvenzione, poi “glielo” ammutino. Così s’ammutoliranno quelle lì, brave solo a lanciarti sguardi già “scosciati”.

Io non mi ammiro molto, ma miro nel “tiro” a segno.
Di solito, “ci prendo”, azzecco la mossa dello scacco matto.
Ma, quasi sempre, mi rifilano dei calci nelle palle.
Il calcio, quando muliebremente ben ponderato, stimola la pipì e l’evacuazione da certi ambienti imputtaniti.

Fidatevi: l’Uomo che ama le sue labbra ha bisogno solo del “latte”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Doors (1991)
  2. Rocky III (1982)
  3. Will Hunting. Genio ribelle (1997)

“I mercenari 2”, International Banner (italiano)


26 Jul

Eccolo qua!

Fra le stelle della mia anima, sono Sylvester Stallone con qualche Donna nelle stalle


23 Jul

 

 

Quando cala la Notte, sono il Silencio

Sì, fin da piccolo veneravo Sly, l’Uomo dal labbro pendulo che t’appende al muro, “ghignando” di colpi “bassi“, come l’Olanda dopo pugni di trip(pa) in testa ad Amsterdam, ove t'”annacquerò” immergendo la tua testa d’asino nei canali con lo “scolo”. Sì, altro che droghe libere, “dragherai” tutta la città chiedendo pietà al Dragone Rosso, che sono io, nel mio anno alla Cimino.
Col Tempo, dai film “ringhianti“, ove il Balboa, poco snodato, “statico” ma d’allucinante mancin di jet lag “sapor uncino'” stendeva, di muscolo tonante, gli stronzi rivoltanti, evolsi in Jean-Claude Van Damme, “nano” marziale ed emulo di Bruce Lee nel suo Bruxelles da aerobici “cazzi amari” a chi vedeva la vita “rose e fiori”.
Sì, l’Uomo bloodsport che non “accechi” neanche quando, di spaccata, avvertirà un dolorino nell'”osso sacro”.
Egli, peperino, “svolazzava” in Cielo infliggendo, di “Spezza palle”, i pallosi sulle “note” della gnoccolona, quasi sempre bionda, a volte Morositas e “gommosa“, da bubblegum per il “Vivrà felice e soddisfatta con tanto marcantonio, hip hip urrà, con lui godrà!”.

Poi, ci fu la “stagione” alla Battiato, leggasi Bob De Niro, esistenzialista malinconico d’indole borderline, insomma un bravo ragazzo.

Oggi come oggi, dopo molte vacche che non ho “munto”, ché le “ungesse” il “mugnaio” Bianco, e numerose “botte” (soprattutto in testa), son ritornato al primo amor che non scordi mai, lo Stallone italiano, che salta la corda e un po’ t’impicca. Sì, Uomo con gli spaghetti ma anche con lo “spago”.

Applauso!

Tre film ove il nostro eroe mette “a soqquadro” chi pensava di stare “sopra” e gli urlava “Cagasotto!”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Rocky IV (1985)
    Improponibile sfida.
    Il mostro russo contro il “marruchin” americanizzato in Reagan.
    Ne prenderanno di santa ragione, ma alla fine Rocky vincerà nella retorica “globale”: “Se io posso cambiare, se voi potete cambiare, tutto il Mondo può cambiare”.

    Sì, però chi pagherà il risarcimento alla mia vita con la “cambiale” non ancor “emessa?”.

  2. Fuga per la vittoria (1981)
    I prigionieri pareggiano i conti, grazie a una parata “al rallentatore”.

    La storia di come conquistai la Francia.

  3. Cobra (1986)
    L’Uomo che sono sempre stato. Uno che si fa i cazzi suoi e “protegge” le modelle. “Tagliandolo” allo psicopatico che non “la” avrà.

    Il mio “stuzzichino” nella sua bocca “lo” dice tutto.

Batman versione Che Guevara con la chitarra fra le gambe a sputar in faccia ai bambini con le carie e col catarro


23 Jul

 

Amo la mia lingua quando assaggia le “palle gustative” altrui.
E di carezzevol “lacché”, nella carrozzeria mia placcata di bronzeo “pudor” a “sudarli freddi”

Essere o non essere?
Meglio “scolarsela”, “erculeamente” al fin, “propedeutico”, dell’unica “dieta” per cui val la “valle”: la pace del corpore sano e “insanguinato” va guarnito di fiori nel mio prato, sulla letizia armonica di balli e feste nelle erbe verdeggianti del mio “arbusto”, bastion moro nel “castagneto” delle castane e bastimento di pugni ai falsi casti, da smorire e castrar!

Nella mia vita non c’è infanzia, non c’è adolescenza, ma ci sono infamie e tanta fame.
Infatti, nella mia insonnia su “uova bollenti” di fegato scoppiettante al pop-corn, son preda, mangiata viva, delle mie crisi, per destarmi in pien plenilunio negli ululati che sveglian l’impaurito vicinato.

Sì, col Tempo, dalle “elevazioni” mistiche son passato agli involtini, d'”origami” quasi sempre senz’orgasmo, ma di viaggi mentali per inveir sulle persone armata dei vermi che, contro di me, l’inerme, si sfogan come i peggiori urlatori, riempiendomi d’offese gratuite come le loro “marmellate” con le “puttane” dei loro “bordi”.

Sì, quando il buio m’assale e, di bramosie, oscura le chiarezze del mio Sole, canto al prossimo la sua zona limitrofa atrofizzata nel “trofeo” adorante del suo solipsismo scarnificante.
Per indurlo a confessioni che rammentino la demenza sua adolescenziale, or nascosta da un “pacioso” perbenismo di facciata nella “filigrana” senza un grammo di dignità vera.

Sì, l’imprenditore umilia l’operaio, ma da me lo prenderà in culo, proprio mentre si “spupazza” la Escort nel suo attico a lui “ittico”, d’innaffiarlo d’acqua “benedetta”.

Sì, m’affido a mani intellettuali quando il genio sono io che li “sovraccaricherà” d'”elettromagnetismo” manesco, perché è gente fredda che va “shockata“.
Pretendono che ti adatti al loro “latte”, ti redarguiscono con le “guarnizioni” e deridon il tuo “ano” per infilarlo “rettamente”.

Ma con me, il “loro” non attacca.
Sono io che li attacco.
Al muro. Col mio mulo che non ama le loro risa. Ma esige che sian picchiati nella rissa!

A un certo punto, l’idiota sobbalzò agghiacciato, e gridò: – Che sta succedendo?”.
Batman: – Succede che sei finito. Stavolta, non ti appellerai alle tue calunnie “leguleie”.Sarai appeso e spellato.
Fidati.
– Senti, tu non mi stai antipatico, ma citi Satana.
– Satana, vedi è qui che sbagli, mignottone, bello di mamma. Satana va eccitato.
– Tu non sai con chi stai parlando! Io ti spacco la faccia, “bimbetto!”.
– Tu non suggestioni più nessuno, perché sono un Uomo grande, grosso e libero, e ti afferro per il cravattino e ti fracasso contro il vetro, ebete!
– Tu non puoi farlo! Non puoi!
– Perché no?
– Perché il processo è ancora aperto!
– Non hai capito un cazzo, allora, Io sono la Legge!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  2.  Apocalypse Now (1979)
  3.  La zona morta (1983)
  4.  Il cacciatore (1978)
  5.  Per un pugno di dollari (1964)
  6. Dredd (2012)
  7.  Dredd. La legge sono io (1995)

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