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Una settimana da Tyler Rake e di Sgarbi da Joker


07 May

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No, non è male questo Tyler Rake. Gran bel film. Insomma, in quanto a sceneggiatura, siamo dalle parti della terza elementare. Diciamo un film di abbecedario piuttosto scarno senza deliri da Pi Greco e da teorema di Pitagora.

Mah, di mio posso dire che la gente va spesso in paranoia. Mi piacerebbe invece che andasse spesso in manicomio. Per molti anni, fui scambiato per un ragazzo da I pugni in tasca di Marco Bellocchio.

Di mio, so solo che quando vidi il film, me ne sparai un paio su Pitagora, sì, Paola. Poiché, come insegna non Il teorema del delirio di Aronosfky e neppure quello dell’ipotenusa, neanche quello di Bukowski, non vi può essere una donna come Jennifer Connelly da Requiem for a Dream se ancora ti piacciono film come L’ora di religione.

Chiariamoci molto bene, figliuoli. La Connelly, nel succitato film, è peraltro più impasticcata di voi. I quali, alla vostra età, ancora s’identificano con Frank Whaley di Tutto può accadere.

Se posso esservi sincero come Ving Rhames/Marsellus Wallace, siete solo Frank Whaley di Pulp Fiction.

Insomma, non vi vedo benissimo. Di mio, qualche anno fa, nonostante la mia produzione letteraria ipertrofica da massimalista di mille idee al minuto scaricate sulla tastiera alla velocità della luce, rischiai di suicidarmi come David Foster Wallace.

Sì, non sussistettero particolari ragioni psichiatriche all’origine di quello che fu, inizialmente, il mio azzardato gesto poi fortunatamente da me eluso. Sì, rinunziai ad impiccarmi e/o darmi fuoco poiché specchiandomi integralmente ignudo, eh sì, compresi di essere the luckiest man in the world.

Quando si dice un uomo nudo e crudo a cui non manca un cazzo. Tranne forse i soldi. Ma quelli si possono fare, oggigiorno, iscrivendosi a Pornhub e inviando mie “incazzature” che potrebbero farmi girare i coglioni e diventare l’uomo più duro del mondo. Ma ho una dignità da non sputtanare per i guardoni.

Sì, non posso oramai nascondervelo più. Ah ah, mi contraddico. La mia attuale lei n’è perfettamente consapevole. Credo di essere molto dotato, senz’ombra di dubbio. Ma questo lo compresi dopo la mia prima volta avvenuta, come vi dissi, nell’oramai lontano 2003. La ragazza dell’epoca che ebbe il privilegio di sverginarmi, eh già, credo che da allora sia rimasta illibata. Oltre che, dopo averlo gustato tutto, molto allibita.

Dovetti essere io a quello “svezzato”, invece, dopo che le entrò tutto rizzato e imbizzarrito, lei capì in un attimo che non avrebbe trovato mai più un cazzone come me neppure se fosse andata a raccattarlo al mercato ortofrutticolo ove i neri odiati da Salvini (c’è un perché, quelli fanno razzia di tutte le bianche ed è per questo che Matteo è razzista) offrono a poco prezzo delle banane più lunghe del suo naso.

Guardate, fra lui e la Meloni, non scelgo neppure un Conte, bensì un cocomero.

Io non amo molto le pere delle donne e i fisici a pera dei maschi che pensano solo a mangiare la mela.

Sono dei trogloditi e delle scimmie. Di mio, mangio soltanto gli arachidi, ah ah.

Villanamente e vilmente, eh sì, impunemente vengo ancora anonimamente attaccato da gente invidiosa che vorrebbe impalarmi semplicemente perché, obiettivamente, non muoio mai come Tyler Rake.

Per anni, da questi bigotti fui scambiato per Freddy Krueger di Nightmare.

La verità è che sono un bastardo senza gloria da Diane Kruger. Non sono bello come Brad Pitt, però. Infatti, lo sono di più.

Purtroppo, tutto ciò che dico, sebbene lo romanzi, è atrocemente vero.

E quando incontri uno così, il quale oramai fa bene a fregarsene di qualsiasi morale, toccati le palle in maniera verticale perché tanto non crepa neanche se gliene dai tante.

Anzi, ritorna e ti suona gran patate, no, palate, teste di cazzo sesquipedali.

Il Joker non ha più paura dei bruti, fa lui paura perché manda in quel posto ogni maestrina col suo carisma strafottente e la sua lingua tagliente.

Quando pensi che sia morto, pensa già al sequel. E ora è davvero dura per i cretini e gli idioti fargli il culo poiché non possono fargli, in realtà, una beneamata minchia.

Il Joker è stato dimesso oramai da tempo immemorabile da ogni ingiusta cura, ha abbattuto i tonti da curia e cammina sempre più con aria sia scura che sicura. Di sera, fra l’altro, mangia anche ottime torte oltre al tonno di Pinocchio, miei uomini che guardate le persone troppo sbrigativamente e le liquidate come Mangiaf(u)oco in quattro e quattr’otto.

La mia lei ha invece occhi solo per me. Sono due, due e basta. Mi pare una donna normale.

Oh, miei nani, mi sa che avete preso proprio una gran fregatura. Se volete, però, il Joker può spalmarvi teneramente un pochino di confettura.

E ben sta a chi, nel frattempo, ha deriso e angariato i diversi, non capendo nulla della vita. Pier Paolo Pasolini è morto a 53 anni, Giordano Bruno a 52. Io, forse, morii dalla nascita. Non mi sono mai drogato né sono andato con una prostituta. Sì, sono il più grande coglione della storia, non lo sapevate?

Comunque, non mi posso lamentare. Nella vita vi è il Cinema, la Musica, la grande Arte, ci sono i miei libri che leggono solo le donne che vorrebbero portarmi a letto, leccandomi il culo, non solo quello. Peccato che siano libri metafisici.

Però, Clint Eastwood compirà novanta primavere il 31 Maggio e non so se riuscirà a girare un altro film. Per via della sua età e della quarantena. Al che, dichiaro platealmente il mio suicidio. Intervengono i 4999 amici falsi su Facebook, visto che dal 2009, amico più amico meno, mi cagarono tutti solo per qualche favore dato loro gratuitamente. Ma, al di là di un paio di uscite, nessuno volle conoscermi davvero. Quindi, in punto di morte, si lavarono la coscienza. Bravi.

Riflettendo bene, debbo ammettere che potrei vivere sino a 90 anni. Forse, anche oltre. Sì, vi metto la firma, subito. Prima però devo riuscire a sopravvivere a una mostruosa diagnosi psichiatrica devastante, resistendo a 12 anni in cui mi massacrarono la vita soltanto perché fui un genio ascetico che diede fastidio ai maiali e alla gente che volle punirmi in maniera scriteriata. Capito? Dovevo lavorare come pizzaiolo, non rompere i coglioni, aspettare il sabato sera per rimorchiare e trombare come tutti gli animali. I geni, per la gente comune, sono porci. I porci, cioè la gente comune, sono brave persone. Sì, direi che posso firmare subito il documento. Nel frattempo, gli psichiatri insabbiarono la vicenda, dimettendomi e augurandomi buona esistenza. Sì, arriverò a 90 anni, guardando i cazzi e le fighe degli altri.

Se mi ribello, mi daranno altri dieci anni. Se non dico niente, sono simpatico. Se mi lamento, sono patetico. Se mi ammazzo, sono un codardo. Se qualcuno ammazzo, non finisco in manicomio, bensì in carcere.
Sì, opto invece per uno scandalo nazionale. Poiché, come Walt Kowalski, ho le palle per fare una cosa del genere.

pitagora pugni in tasca 2 pitagora pugni in tasca

bellucci irreversibledi Stefano Falotico

Playlist cattiva


04 Aug

La playlist più stronza della Storia, non solo di FilmTv.it, tre utenti che se ne “sbattono” ma sarebbero da “internare”

Partiamo subito col dire che non è offensiva ma onestà morale di un Uomo al di sopra d’ogni legge storica e mai tale, come me, sarà concepito: fresco, schizzante, sul matto andante, fottuto dalla nascita in quanto di un altro Pianeta, detentore dell’unica sfiga che rende il sapiente un “deficiente”: il genio assoluto in un’umanità di frivolezze e prese con la scossa.

Amai ma non voglio più amare, meglio farsi i cazzi propri. Altrimenti, solo divorzi da pagare e litigi da sfatare. Alle fate preferisco Falotico, al Sesso a due l’onanismo che mente di “naso”.
Invero, è grosso ma cresce più di te “cresciuto”. In quanto grande, non fui capito, in quanto il capo decise di accalappiarmi per il suo cappone.
Me ne fotto tante ma son fatti miei. Se lor poi son delle fatte, mi han già (stra)fatto. Quindi, si “bucassero” con un drogato, di mio prediligo il “cappio”.

Dato che son state infrante le regole della comune convivenza della “comunità” dal “playboymaso, utente di cui dileggeremo più avanti le esecrabili, “trionfanti” conquiste (sicuramente femminili ma non so di quale “specie”), in pompa magna, io che non magno nulla eppur Alessandro grandissimo, qui mi permetto il lusso, con tanto di lussazioni alle spallucce e “Mi fate venir’ du’ palle”, di sbertucciare gli utenti che dovrete indovinare.
Solo un’indicazione, il primo della classifica è stato già citato, anche se Cita, la scimmia di Tarzan, ha più sex appeal delle sue amanti, che “intravedo” leccanti ma poco adoranti la sua banana.

1) M che sta per? Esemplare di frustrato latente, adora farsi allattare dal gentil sesso, più forte di lui a dargli “manforti”. Filibustiere della Cornovaglia “romantica” in quel dell’Italietta “spadaccina” del famoci du’ spaghi, fenomeno dello sfottò allineato al gusto fetido di massa (nomen quasi omen d’ominidi), par che arranchi nell’arte d’arrangiarsi, fra un pigliamola a novanta e vettovaglie con bavetta alla bocca.
Metodico fanatico dell’onanismo, stacanovista di tal “piacere” solitario, sfila le conigliette dal suo cilindro ma spesso non esce neanche bianco, in quanto raggrumato d’asso senz’ass re(g)ale e quindi castrato di fegato logorato, non “produttivo” di scrotal sacca ma in “saccoccia” e il pelo del sacco per una vita, tutto sommato, da Mulino e “parapiglie”. A tutt’oggi, mezzo disoccupato con tanti cazzi per la testa a carico e poche fighe a caricarlo. Solo a sfogarlo.
Una Escort non può aiutarlo. Nonostante le molte “pagate”, non riesce il Cuor a “sollevar” per colpa delle multe.
Eh sì, se ne paghi tante, c’è il p(r)ezzo da pagare. Sono io, di merda, che ti abbatto e (non) cago.
Hai pisciato fuori dal vaso, mio m…

2) Inside Man di Spike Lee porta il suo nick, si dichiara cinefilo ma invero è cagnolino sempre rabbioso e dunque “in calore” per incagnite zizzanie.
Egli cerca uno spazio in tal Mondo infausto, paraculando di qua e di là fra poche botte e molte inculate.
Contatta tutti in cerca di amicizie che possan allargar il giro. Ma, fra un giretto a Matera e uno di vacanze romane, sol che sassi prende in testone.
Vagando nel “riempitivo” a surrogati virtuali in quanto solaris è nel vuoto mental deprimente e poco a premer in mezzo per (com)baciarle.
Questione di feeling. Lui “la” vede così…

3) Donna repressa fa rima con mezza calzetta? No, assonanza da semi-assonnata sognatrice con la strega Oriana Fallaci.
Insomma, donna di pochi “falli” ma fallace in quanto acciuga e magra come le alici, astiosa come l’accidia, cioè ecco a voi Tina Pica.
Da me, solo che pigne e un bignè in faccia.

Morale delle contese, delle faide, delle faine e delle fav(ol)e:

molti pensarono che il Principe qui sottoscritto, una volta riaffaciatosi alla “dura realtà”, sarebbe stato trasformato in un maiale come da tradizione millenaria dei porcili di fig(li)o in fighette.
Invece, mentre la gentaglia deride, io a Settembre uscirò con un altro libro capolavoro, in quanto adesso perfin elevato a Re, oltre Stephen King, eh eh.
Questi qua, invece, han perso i “colpi” non solo in figa m’anche della biro della lista della “spesa”. A quanto ammonta il lor danno da “montoni?”.
Li smontiamo subito. Offrite lor della birra sporca, son da osterie!

“Sentite” condoglianze, lo “sbronzo” per antonomasia.

 

 

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