Posts Tagged ‘Supereroi’

Marra e Alò discussero di Cinema, politica e donne: dissentii su molti punti, anche sui miei di punti sutura e sui bassi punteggi di ferali stroncature, poiché io riaccendo la Settima Arte con un Falò


02 Apr

 

Sì, in questo clima di perenne, catacombale quarantena ove, al massimo, posso gironzolare nel mio vicinato, sedendomi sul muricciolo del palazzo accanto al mio, osservando dal vialetto antistante e limitrofo molti pazzi che forse abitano in qualche granitico stabile, pur essendo molto instabili e fragili poiché senza basi, nel basamento della colonna portante del nostro e mio reiterato isolamento coatto, avvistai su YouTube il Marra. Che a prima vista sembra un tamarro, appartenente dunque ai maggiori coatti. Invero è un pensatore libero tatuato, non solo sul corpo, di fregiata passione per il Cinema e anche per il porno… e ho detto tutto. Egli, volatile e forse anche volubile nel variegato, pindarico pensiero, nel suo voglioso essere sé stesso senza gabbie castranti del fascismo schiacciante, essendo appassionato di scibile, sibila con carisma da Jim Morrison ante litteram del web, in quanto con pose da iguana emula di bella voce il Re Lucertola. In mezzo allo zoo di un’umanità animalesca e tremenda, giustamente se la tira… con far saccente. A volte in lui avverto un meridionale accento che presto si fa “all’amatriciana” perfino su camicia hawaiana. E, in questo suo video autoglorificante il suo pavoneggiarsi da ottimo uomo padrone incontrastato della sua mente succhiante sempre nuove idee, punzecchia Alò. Che per BadTaste.it e Il Messaggero fa il critico, giocando spesso a fare il birichino. Leccando un po’ il Cinema dei bambini e i supereroi fumettistici che oramai sono troppo cresciutelli, come si suol dire, per interpretare la parte dei giovincelli. Alò non è vecchio, anzi, tutt’altro. Forse è giovanilistico. E sfodera una capigliatura da Wolverine probabilmente perché il suo barbiere, vista l’emergenza del Coronavirus, forse a casa sua cura le doppie punte delle sue due amanti, Scarlett Johansson ed Elizabeth Olsen. Sì, il barbiere ama le sbarbine, i grandi Big Jim giocano ancora con la Barbie mentre io lascio apaticamente crescermi la barba.

Il barbiere è poligamico mentre io sono polimorfico. Poliedrico uomo giammai (s)fatto di un’anima di polistirolo ma, sino a un paio di anni fa, col fegato amaro e a pezzi, per di più malato di colesterolo. In questo clima di colera ove la gente in quarantena, soffocando e delirando a causa della solitudine agghiacciante, si dà alla collera, ancora mi piace fare il normalissimo Joker della situazione anomala. Come dissi io, il folle incita la folla. Poiché la folla è stanca di dare retta alla noia imposta. La gente è disperata, Conte decreta nuovi divieti mentre Dracula il conte vorrebbe solamente che ogni pipistrello come Batman, non solo dal suo castello, voli alto come un grande uccello. Da cui il film Birdman. Così come il personaggio del film appena sopraccitato, eh sì, mi sento un Michael Keaton salvato grazie alla mia virtue of ignorance, sebbene forse alla fine, anziché volare lassù in cielo, lui morì. Sì, al suolo spiaccicato poiché suicidatosi. Non credete alle favole. Un uomo che visse per molto tempo nel sotterraneo, se non ha un maggiordomo che lo serva e riverisca, se non possiede una villa ove può spacciarsi per gallerista di quadri di grandi artisti, seducendo ogni Catwoman con la sua doppia personalità affascinante da uomo, più che brillante, ipocrita e molto abbiente col facile conto in banca impressionante, non sarà Superman. Bensì farà la fine di The Punisher.

Ah ah. Sì, ripudiato dalla società in quanto mai si svendette, a differenza di Robert Downey Jr., a stronzate come Iron Man, avrà molti hater che vorranno educarlo alla demagogia più scolastica. Allora sì che venne fuori… tutto duro. Così come affermò Pasolini, non si cambia la storia con la moderazione, bensì con un no secco, doveroso, imperioso e soprattutto impietoso. Con l’extrema ratio più tosta, piuttosto. Poiché se ammazzi un’anima giovanile, speri che torni come prima? A posto? A volte può succedere, nella vita, d’incontrare dei veri ottusi, mica come il materico Frank Sheeran. Gente senza resipiscenza, malata di mente incurabilmente. Fascista e retrograda nonostante viviamo nel 2020.  Mentre io continuerò a vivere come piace a me.

Fine della parabola e morale amorale: a un certo punto Clark Kent viene accerchiato, cercano d’indebolirlo con la kryptonite. Al che, a differenza di Sansone, non muore lui, muoiono solo i filistei.

Di mio, gigioneggio.

di Stefano Falotico

Confidando nel Joker con Joaquin Phoenix, che mi pare di altra categoria, i trailer di Aquaman e Glass mi fanno sinceramente cagare


23 Jul

Momoa Aquaman ciddone

Sì, son in trepidante attesa che Robert De Niro venga ufficializzato come Murray Franklin nel Joker con Phoenix. Molti siti di Cinema danno la sua partecipazione per certa, ma se non “tocco” attraverso Deadline o Variety, sul fatto che davvero presterà il suo carisma a un cinecomic, non posso esserne convinto.

Dopo il Nicholson di Batman e l’Al Pacino di Dick Tracy, eccezion fatta per Dustin Hoffman sempre del film di Beatty, che spiccicava due parole in croce, sarebbe il terzo “mostro sacro” degli anni settanta ad avere un ruolo secondario di spicco in un “fumetto”. Ah no, dico cazzate, c’è anche il grande Lex Luthor/Gene Hackman dei vari Superman con Reeve. Sbaglio? Ce ne sono altri? Ma chi se ne frega. Dammi quella sigaretta che accarezzerò il suo tabacco così come un brasiliano palpa la sua bella al calar della sera.

Sì, il Joker con Phoenix, a prescindere da ragioni deniriane, mi affascina, mi attizza, come si suol dire.

Perché, almeno sulla carta, mi pare un’operazione affascinante, diversa dalla consuetudine, ch’è invero abbastanza scassa-palle come tutto questo ambaradan fatto di Avengers, Godzilla pieni di CGI, e uomini McAvoy che soffrono di cinquemila disturbi della personalità e, dopo tante delusioni, s’imbestialiscono, correndo nei prati zampettando come fossero Bambi posseduti da corpi ebefrenici da scimpanzé.

Poi, questo Willis appare davvero stanco, floscio, con la barbetta da barbone, e Samuel sembra invece un barboncino colorato di “carboncino”.

Per non parlare di quest’altro obbrobrio, Momoa. Un grosso pezzo d’uomo che sembra un orco della fiabe nere però con l’espressione del mammalucco e il carisma di un citrullo.

Sì, Aquaman è un film formato al 90% per cento da effetti speciali che oramai non stupiscono nemmeno zio Nino, uno cresciuto “ingenuamente” coi programmi della RAI con le musiche del “maestro” Pregadio, che però, quando trombava la moglie Carmela, voleva che fosse, sì, tutta bagnata, ma anche soda, di culo tosto come il bicipite del Momoa. E beveva acqua Ferrarelle, ché stimola la diuresi verso certe stronzate. James Wan, sì, vaffanculo. Hai toppato. Va’ a cagar’!

Un film formato perlopiù da computer graphic e per il restante 10 per cento dalle sciacquette della Kidman e della Heard. Due bionde talmente algide che nemmeno l’uccello del Momoa, vero bestione, sarebbe stimolato… dinanzi a tanta freddezza. A voi piace la Heard? Mah, a me sembra una che la tocchi e si spacca in mille pezzi come Glass.

Peraltro, a me dà l’impressione che il Momoa abbia il classico ciddone. Il ciddone cos’è? È “qualcosa” di davvero pazzesco. Termine dialettale per definire il membro maschile di proporzioni ciclopiche. Roba che neanche Thanos può permettersi. Anche se Diane Lane continua a stare con Josh Brolin, che secondo me è un cane, ma ragioni “profonde” ci saranno… Roba davvero “eros” che offre alle donne pulsioni poco thanatos.

Sì, l’altra sera c’è stato un incidente in via Prati di Caprara, a Bologna, vicino all’ospedale Maggiore.

L’uomo nella macchina incidentata è morto sul colpo. Presto è accorsa l’ambulanza, per forza, l’ospedale appunto distanziava solo un centinaio di metri.

Al che, gli infermieri hanno confabulato…

– Secondo te, di cosa è crepato questo qui?

– D’infarto. Ovvio. Gli è preso un coccolone, la macchina ha sbandato ma per fortuna non ha investito nessun passante. Le altre macchine son rimaste illese.

E ha preso su la parola uno originario di Andria.

– Ecco, vedete quel cartellone con quelle tre figone della Calzedonia?

– Sì. Che c’entra?

– Quest’uomo, adesso “appuriamo”, deve avere un ciddone, e dinanzi a queste patonze incredibili dev’essergli partito l’embolo.

– Pensi che sia questa la causa del decesso?

– Sì, è stata colpa del ciddone. Del “king of the monsters”.

 

Tornando invece sul McAvoy e sul Momoa.

Secondo voi sono sexy due troioni del genere?

Questo è sexy. Un uomo che, col caldo afoso di Bologna, indossa un giubbotto invernale.

Sì, ci sta. Fa parte del “supereroe”.McAvoy 37661399_10211721867585055_4344481190816776192_n

 

di Stefano Falotico

Il trailer di Avengers: Infinity War, basta, non ne possiamo più, questo Cinema mi crocefigge!


17 Mar

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Ora, esiste un termine per definire questi “film” della Marvel, ed è baloccaggine, cioè l’oziosità puerile, come da definizione del dizionario.

Storie tenute su con l’Attack, sceneggiature copia-incollate di zozzerie pedestri di dialoghi brillanti quanto la coscia depilata di una pornoattrice “patinata”, inzuppati di effetti speciali e CGI per dar fumo negli occhi agli spettatori inebetiti. Ma questi fumettoni piacciono e incassano, tonitruanti come Thor, di cui salvo soltanto la versione di Branagh, poi sbragata in tanti pedissequi sequel ed epigoni da lasciarmi innocentemente denudato come la signorina Scarlett Johansson prima che ascendesse al successo e prima che Sean Penn la “istruisse” a un rude sesso. Sì, una mezza zoccola! Diciamocela senza infingimenti!  Lei, falsa sorella, si infinge di non sapere che quella è solo una Black Widow che fa la Natasha molto bagascia. Ah ah.

Sì, sono un uomo che ha poco a spartire con l’odierna “modernità”, spesso nel tepore di sere crepuscolari fumo con estremo candore, accarezzando le statuine Thun di angeli che se la dormono beatamente in posizione fetale, sognando forse un Cinema più puro, un Cinema metafisico e astruso, ossessivo e maniacale di trascendenza. Sì, Cinema trascendentale, in ogni senso che ha questa parola spesso usata in maniera impropria, e anche Cinema trascendente, oltre l’umano concepibile, irrazionalmente folle, lisergico, cristallino come due corpi nudi e copulanti come Dio li ha creati di Twentynine Palms, un Cinema di uomini palmati ma per l’amor di Dio non fatemi rivedere Waterworld, un Cinema di donne palpate che ben “venga(no)”, un Cinema di palpitazioni esoterico e perché no anche elegantemente erotico, Un Cinema che io mi pappo in quanto sono il Papa.

Sì, ma quale russo, io russo solo di notte e riempio la stanza della musica polmonare di miei effluvi asmatici nel freddo di queste notti ancor gelide. E l’umanità bigotta io raggelo in quanto uomo che turba, poiché lecca i gelati anche quando le donne sono sessualmente sottozero. Io rendo pimpante ogni lingua e so parlare più linguacce, anche i dialetti più sboccati. Ah ah.

Sì, dalla mia terrazza di San Pietro benedico l’umanità di stolti, dalla verità distolta e nessuno può distogliermi dall’essere Hulk, irascibile quando la gente mi fa girare i coglioni, Ruffalo quando i miei ricci arruffo.

Uffa!

 

 

Io perdono tutti. Andate in pace, fratelli. E basta con le guerre.

Mi faranno santo o solo Iron Man?

 

di Stefano Falotico

25 Aprile, nel Giorno della Liberazione, io la bevo alla faccia degli ipocriti, leggasi costoro, gli impostori da birrette da supereroi del cazzo


25 Apr

Io non cambio e la bevo a modus che va a genio per me, in remissione dei peccat(or)i

Eh sì, amici, fratelli della congrega, certa gente merita lo stesso trattamento cattivo che pensò, scelleratamente, di riservare severamente al sottoscritto e pensarono loro, sbagliando di grosso, di ficcarmelo nel sedere da lunghi, ah ah, arrivando an(n)i fa perfino a volerlo/mi sbattere in manicomio perché, a differenza di loro, non sono uno che si piega dinanzi agli “adattamenti” falsi della società a lor immagine e somiglianza bigotta, moralista e fascista seppur si camuffino da “bravi” cittadini di “falce e martello”. Sono più picchiatori, dietro le leguleie apparenze, dei più bastardi criminali! Sì! Ove costoro, infatti, da adolescenti, vissero di complessi “stupefacenti” come è normale sia data l’età acerba difesa da Pasolini e dagli intellettuali che sanno quanto sempre bisogna esser fottutamente e fortunatamente virtuosi nell’inquietudine esistenziale, accorata e ancorata ai valori saldi e irrinunciabili da non corrompere per diventare come tutti i maiali del porcile, per non rammollirsi e di come bisogna sempre conservare quelle turbolenze ribelli per non abdicare invece al manicheismo crasso della borghesia “cresciuta” che si professa “savia”, ah, Dio abbia in gloria gli adolescenti “cattivi” perché son vivi e la loro “negatività” è solo la bellezza enorme, altissima, d’anime pure, una volta che acquisirono i “privilegi”, come tutti, rubando di leccate di culo e spintarelle “(in)dubbie” i titoletti di studio per poter oggi spacciarsi da “adulti sani”,  leggiamo quali stronzate raccapriccianti scrivono sul loro blog da merde.

Oggi, costoro si spacciano addirittura per “giornalisti” e sono davvero “stimabili”. Da porger a codesti un applauso… dei più “altolocati”, nel senso che, pur nascondendosi da “maschere” di gente che finge di apprezzare il Teatro e l’Arte, son peggiori nell’anima dei più violenti ultrà delle tribune degli stadi più tribali. Eh sì, odio gli ipocriti! E ne ho ben donde, assieme a chi la pensa come me, di fare la ola una volta che li ficco in “rete” lor “socialmente (dis)integrata”. Ah ah. Sì, son quelli che si barricano dietro le retoriche e i paroloni ma poi, per un sì o per un no, emarginano e fan le distinzioni essendo questi signori distinti, ah ah, sognan in “cuor” loro di ammazzare i neri, in quanto razzisti inestirpabili, son quelli che porgon le “carezze” di chiacchiere “solidali” agli omosessuali ma in realtà pensano “Dio ce ne scampi da tali pervertiti!”.

Ieri sera, alla vigilia di questo giorno per cui tanto si combatté affinché ogni uomo italiano, almeno, fosse libero, anche in senso lato di democrazia totale, a differenza di costoro che, invece, ribadiamolo, vollero tapparmi la bocca, accusandomi di esser “disturbato” solo perché non volli, non voglio né vorrò mai cedere ai ricatti riprovevoli e orridi di chi, arrivato a metter la testa a “posto”, giunto alla “maturità” (eh sì, accaduto che si diplomassero, iniziarono già a ragionare come tutta la maggioranza stronza e classista), ah ah, come mi fanno ridere questi “inquadrati” già morti dentro, tali idioti scrissero un post di “cotanta levatura”. Da facce di bronzo!

Bastan le prime righe per provare schifo e vomitare.

Far convincere la gente di essere in possesso di superpoteri è da secoli uno degli effetti più noti della birra. Bastano infatti un paio di Tennent’s Super e quell’energumeno che occhieggia da dieci minuti il davanzale o il lato B della nostra signora non ci sembrerà più pericoloso di un quattr’occhi scheletrico e brufoloso con seri problemi di autostima; e con un paio di pinte di Harp Strong in corpo, saltare quel muretto munito di alta ringhiera per impressionare la nostra ragazza in una prodezza improvvisata di parkour notturno avrà tutta l’aria di un banalissimo esercizio di normali riflessi motori.

Eh sì, prima “parla(n)” di energumeni e poi sfotte(ono) pure quelli con bassa autostima. E poi che brutti termini sono “davanzale” e “lato B”.

Insomma, anziché scrivere, che ne so… se qualcuno (mi sembrerebbe meno cafone) adocchia la vostra compagna (loro invece scrivono “signora”… ah, ora capisco perché hanno trent’anni all’anagrafe e sono più vecchi di quelli all’ospizio… con le fiaschette) in maniera maleducata, scrivono in modo che a me dà fastidio infinito perché, in poche righe e tra le righe, già comprendo la lor bifronte (in)certezza da persone con la puzza sotto il naso.

E poi, a trent’anni (da) suonati, ancora bevon birra “tosta” per “impressionare” la prossima…

Complimenti. Ah ah!

Gente di “classe”.

Oh, se tali personaggi, questi sono i loro nomi che non dico, eh eh, ben sbattuti in faccia, volessero di nuovo denunciarmi per questa mia “sparata”, facessero la fila educatamente come tutti gli altri che mi han sporto contro querela perché non la mando a dire. Di mio, a mia difesa, posso lor dire che non sbatto le porte in faccia se qualcuno non la pensa come me e non arrivo a rischiare di mandare il prossimo dietro le sbarre se, dopo tante offese peraltro ricevute, incazzato a morte, dà un calcio alla portiera delle loro macchine(tte).

Li manderò solo a farselo dare nel culo, bevendo la mia “sborra” di schizzar lor in fronte che gli schizoidi son tali falsoni!

“Iron Man 3”, il (primo) Trailer


23 Oct

Ieri vi ho mostrato il teaser. In tempi da record, oggi è subito la volta del primo trailer integrale.

 

(Stefano Falotico)

 

 

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