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Il ritorno di David O. Russell e il mio ritorno all’ovile e al quartiere Navile dopo le mie vane, patetiche speranze di adeguarmi e omologarmi al porcile


16 Feb

Christian+Bale+David+O+Russell+2013+Variety+TeC4Ut1n-Mrl

Partiamo dalle notizie cinematografiche e, solo dopo che le avrò sviscerate, potrete evincere che finsi di avere voglia di vincere ma la mia malinconia si rivelò più imbattibile del pugile Micky Ward/Mark Wahlberg di The Fighter.

David O. Russell tornerà alla regia, ad Aprile.

Di mio, dopo tanti orizzonti di gloria, dopo che fui perfino scambiato per Christian Bale di American Psycho, colui che invero rappresenta in toto la mia nemesi, altro che la mia simbiosi, dopo che (non) riuscii a curare la mia nevrosi, dopo m’illusi che sarei risorto come Dark Knight Rises, dopo la mia pubertà da John Connor/Edward Furlong di Terminator 2, periodo nel quale tutti, compresi i miei coetanei, si convinsero che fossi un predestinato, no, non mi trasformai in un combattente come Christian Bale di Terminator Salvation ma neppure m’involsi in un truffaldino malvivente come Bale di American Hustle.

Non uso parrucchini e non mi piacciono le tipe come Amy Adams. Cioè, delle finte suore tanto carine. Basti vederla nel film Il dubbio per capire che questa andrebbe pure con quel Philip Seymour Hoffman. Forse incolpevole o forse un pedofilo peggiore di quelli mai denunciati da Ratzinger.

Sono un personaggio da Oscar, sì, sempre Christian Bale. Sempre di The Fighter. Uomo, il sottoscritto, verso il quale tutti nutrirono Grandi speranze da Charles Dickens ma, sino a questo momento, non incontrai nessun De Niro di Paradiso perduto.

Sì, perfino i criminali che attentarono alla mia purezza, cazzo, non vogliono redimersi e pagarmi un sacrosanto risarcimento. Dunque, sarei potuto diventare un pittore di quadri cubisti da moderno Rinascimento, bello come Ethan Hawke. Sì, un ragazzo sofferente di atimia, mica di timidezza che, dopo la sua adolescenza problematica e tormentata, si sarebbe trasformato in un bell’uomo intellettuale.

Persi anche L’attimo fuggente.

Invece rimasi un astrattista astruso della mia depressione inaffondabile nella quale, tanti anni or sono, affogai e paurosamente affondai. Senza però mai precipitare nell’uso delle droghe.

Sì, il protagonista del nuovo, attesissimo film di David O. Russell, intitolato provvisoriamente Amsterdam, sarà ancora una volta Christian Bale. Assieme a De Niro, forse, l’attore fisicamente più trasformista della storia.

Un monstre, un camaleonte capace di rinascere più dell’araba fenice. Infatti, in Amsterdam, vi sarà anche un piccolo ruolo assegnato all’immancabile amico per eccellenza di O. Russell, ovvero proprio De Niro.

Per un cast, come si suol dire, delle grandi occasioni, vale a dire, il già menzionato Bale, Margot Robbie, forse Jamie Foxx, forse Angelina Jolie e Michael B. Jordan. Vi saranno probabilmente anche Michael Myers e Michael Shannon.

Shannon avrebbe dovuto anche interpretare la serie televisiva Amazon che De Niro e Julianne Moore, a loro volta, avrebbero dovuto girare con O. Russell dopo che De Niro stesso avesse finito le riprese di The Irishman. Ma appena iniziarono le riprese di The Irishman, scoppiò lo scandalo sessuale di Harvey Weinstein. Che doveva essere il co-produttore di tale serie.

Il progetto fu sospeso e forse a fine Aprile vedremo Nonno, questa volta è guerra di Tim Hill con De Niro. Prodotto, per l’appunto, dalla “succursale” di Weinstein, la Dimension Films, e tenuto in frigorifero per svariati anni. In Italia, verrà distribuito dalla Notorious Pictures.

No, non posso vedere Il lato positivo nella mia vita. Credo che non incontrerò una tipa e topa con le palle come Jennifer Lawrence che potrebbe farmi dimenticare che fui scelleratamente tradito e venni gravemente ricoverato quando, in rehab, avrebbero dovuto ficcare i responsabili di tale oscenità.

Sono uno determinato ma non mi svenderei mai come Joy. Prestandomi alle televendite pur di non finire come Giorgio Mastrota, ah ah.

Ogni ex di Giorgio, come Natalia Estrada, cioè una milf frustrata, sostiene che io sia ancora, nonostante tutto, un bel ragazzo e che vorrebbe divertirsi con me, regalandomi migliori natali…

Mi dice di non intristirmi col Cinema di Abel Ferrara e con ‘R Xmas.

Sì, dice che con lei me la godrò. Sì, dopo due mesi, a forza di essere sbattuto e come un limone spremuto, diventerò un tipo da cine-panettoni e da Checco Zalone.

Ah, che meravigliosa illusione che è la vita quando, per qualche mese, credi davvero che quest’esistenza, anzi resistenza, non sia stata solamente una tragica delusione.

Semmai, lasci lusingarti dalle tentazioni dei comuni mortali, vieni abbagliato e sedotto da qualche guru, non so se un testimone di Geova o il nuovo mago Otelma, cioè un ciarlatano, che ti vorrebbe far credere di non essere stato sedato e farmacologicamente addormentato come un ghiro. Per semi-lobotomizzarti come Ray Liotta nel pre-finale di Hannibal. Qualche psichiatra cannibale, cioè sciacallo della tua anima, uno strizzacervelli malato di mente e maniaco assassino.

Incontri una donna e lei dice persino che assomigli a Richard Gere.

Leggi assurdità, comunque, incredibili. Per esempio che Artur Fleck/Joker soffra della stessa psicopatologia dello Spider di Cronenberg.

Questa gente si definisce addirittura critica di Cinema e tutti critica senza conoscere, non solo le varie tipologie di schizofrenia, bensì non essendo neppure coscienze del suo stato di malattia.

Che si chiama idiozia. Persone esperte non solo di qualunquistica tuttologia ma addirittura specializzate in psichiatria quando invece e invero io le vedrei bene nella culla d’un reparto maternità di pre-pediatria.

Debbo ammettere, con estrema costernazione, che provai a diventare un maiale come quasi tutti.

Ma rimango giustamente, sanamente un pollo. E non mi piacciono le galline.

Meglio forse rimanere un poeta e ascoltare il rumore del fiume Navile. Che dà il nome al mio quartiere.

Perché dei vostri giochetti sleali, del vostro effimero mettere le ali ma in verità rimanere soltanto aleatori e superficiali, mi sono rotto le palle. Amo approfondire ogni aspetto, bello o brutto che sia, del reale. E adoro essere delirante come David Lynch, forse il più grande. Sublime maestro del surreale del suo magico, suadente reame. Qui c’è Inland Empire e io sono così “matto” che sto finendo il mio nuovo romanzo, una rielaborazione falotica di Vertigo. Per quanto concerne quel pazzo vero, cioè Morgan, ex dei Bluvertigo (ah, capisco, gruppo musicale che cambiò-non cambiò, come me, ah ah, pure l’accentuazione di vertigo per dare un tocco originale pateticamente emulativo di Velvet Blue ma restando lontano anni luce dalla classe dei Velvet Underground), chi mai lo dimise dalle cure prescrittegli dallo specialista?

Il mondo si divide in due categorie. Chi fu un ex genio come Dario Argento e chi, nonostante abbia girato molti film di e con Dario, cioè sua figlia Asia, più che altro asina, non sarà mai stupendamente folle come Abel Ferrara, malgrado assaggiò il suo seme in qualche New Rose Hotel.

Ma quale Trauma, Asia. Io fui traumatizzato. Tu, al massimo, potesti essere la direttrice strega dell’albergo di Suspiria.

 

di Stefano Falotico

Robert+De+Niro+2020+Vanity+Fair+Oscar+Party+c1CEqEkw3LMl

Francis Ford Coppola girerà finalmente Megalopolis, James Cameron è un megalomane, il significato di “cartola” e dello sfigato che non sono io…


04 Apr

true lies cameron

 

Pare che abbia letto Francis nel pensiero. Pochi giorni fa, gli ho fatto gli auguri di compleanno anticipati per i suoi ottant’anni che compirà fra poche ore, cioè fra una manciata di giorni. Accennando al suo immane progetto incompiuto, Megalopolis.

Film dal budget pazzesco del quale aveva già realizzato il casting: Paul Newman, prima che morisse, Robert De Niro, Kevin Spacey, Russell Crowe e Nicolas Cage!

Ah ah. Sì, Francis desiderava Nic, suo nipote, anche per il Dracula di Bram Stoker.

Ma Nic, dopo i tre film degli anni ottanta girati con lui, Cotton ClubRusty il selvaggio e Peggy Sue…, voleva farcela da solo. Ma questo non può fargliela manco con la spinta, diciamocela!

Ah, questa è bella. Questa è bellissima! Ah ah. Quindi, da allora in poi non partecipò a nessun film di cotanto zione.

Così nessuno poteva dirgli che era raccomandato. Infatti, gli dicono di peggio. Ah ah.

Ma ora il grande Francisco Coppolone ha detto che, se tutto andrà secondo i piani, girerà questo filmone.

E Cameron invece che sta facendo? Si butta nella sua piscina di monete d’oro come zio Paperone?

No, James uscirà con cinquemila seguiti di Avatar. Sì, James è sempre stato famoso per essere uno spendaccione.

Anch’io spendo e spando. Ma a breve sarò sotto un ponte perché, nonostante le mie fatiche da duro alla Terminator, nonostante il mio gigantismo da Titanic, non recupero mai le spese.

Sì, i soldi servono.

Di soldi abbisogniamo, fratelli belli. Senza soldi, più che Terminator, la vedo sinceramente terminata.

Allora la tua vita diventa come quella di Schwarzenegger, sì, quello però True Lies.

Scrivi cinquemila libri e la gente pensa: ah, questo è miliardario.

E devi celare invero la verità.

No, non ho niente da nascondere. Al massimo, in casa mia potrete trovare qualche film erotico con spogliarelli come quello mitico di Jamie Lee Curtis, diciamo, ma non ho scheletri nell’armadio.

Tutt’al più, volendo, ho un armadietto pieno di vestiti che non mi stanno.

Sì, sto di nuovo dimagrendo e assumendo sembianze scheletriche.

Tutti questi vestiti large, già, che indossavo quando mi ero appesantito, posso regalarli a Francisco.

Per questo mio dono, elargitogli in maniera disinteressata, Francisco potrebbe darmi una parte nel suo Megalopolis. Un ruolo che mi calzerebbe a pennello.

Sì, un uomo che vive nelle gallerie della metropolitana newyorchese, originario di Bologna e, in preda a farneticazioni illuminanti, talvolta umilianti, domanda a un americano se conosce il significato della parola idiomatica cartola.

– Do you know what means CARTOLA?

– CARTOLLAT? What?

. No, not cartoleria, no gokart. Understand? Capisc’?

– Oh, cumpa’, siamo paisà! Sto a Brooklyn, Broccolino, sono italiano verace come Toto Cutugno.

Parla come mangi gli spaghetti!

– Ah, potevi dirlo subito, cap’ de cazz’. Insomma, sai che significa cartola?

– No, sono pugliese.

– Mah, io non l’ho mai capito. La gente a Bologna vede un vecchio video con Jim Morrison e dice… però, aveva la cartola questo qui.

Cartola dunque assume il significato di persona carismatica.

Eppure, la gente va pure al bar, vede un ubriaco marcio, fradicissimo col fisico di Schwarzy ed esclama:

– Oh, sarà pure un ubriacon’ ma ha la cartola!

 

Mah.

Di mio, non sono né un megalomane né un americano a Bologna.

Abito nel capoluogo emiliano ma con la mente sto spesso a Parigi.

Sì, io ho la cartola.

Ah ah.

 

Per farla breve, amici.

Spesso voi sospettate di me e mi spiate. Sì, lo so.

Sappiate che sono io il marpione…

Sì, sono proprio un gigione che vive nell’ombra con tanto di gamba accavallata e si gode lo spettacolo…

Talvolta è piacevole, altre volte siete proprio dei bei porcellini.

Dai, su, andiamo a vedere cosa vi è dentro il salvadanaio di porcellana.

Di mio, non sono uno psichiatra da due soldi, invero da cento ville al mare, non rilascio nessuna parcella per coglionare le persone.

Do perle ai porci e non ho i soldi per dare una perla, nemmeno una collana a quella donna. Ah, quella vuole i gioielli.

Eppur si muove…true lies lee curtis

 

di Stefano Falotico

A proposito di James Cameron… gli ho sempre preferito le corritrici, dette anche corridore del Camerun, dette anche corridore del Camerun, date il bentornato a John Connor, ah ah


26 Jul

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Sì, quest’uomo mi ha sempre inquietato. Questo riccone sfondato che viene considerato uno dei più grandi registi del mondo.

E qui mi lancerò nella disamina, ragionata, ponderata, porgendogli lo stesso sguardo severo e arcigno di Sigourney Weaver, una donna da cui star lontani perché, con la sua seriosità sussiegosa, potrebbe attentare al vostro guascone star al mondo, adocchiandovi dall’alto in basso come Ripley e schiacciandovi come scarafaggi.

Tornando al Cameron, costui, in quasi quarant’anni di carriera ha diretto meno di dieci film, se escludiamo i prossimi Avatar, che non credo riuscirà a giare perché, pur essendo nato nel 1954, mi sembra malmesso e ridotto in stato pietoso. Quindi non camperà, secondo me, ancora molto. Non gliela può fare. Ma, se riuscirà nell’impresa, mi congratulerò con lui e gli offrirò da bere al bar TRIUNFO, scantinato losco delle zone del materanese.

Costui esordisce con uno dei film più brutti di sempre, una cagata sesquipedale chiamata Piraña paura.

Sì, all’epoca, dopo Lo squalo di Spielberg, ci furono le annate in cui andavano di mode i film sui “pesciolini” cattivi, tipo L’orca assassina. Mi ricordo che lo vidi da piccolissimo in tv perché mio padre, in assenza di mia madre, voleva rifarsi gli occhi sulle due interpreti femminili, la Charlotte Rampling che fu, e soprattutto quel pezzo di patonzona di Bo Derek. Sì, mio padre è stato sempre appassionato anche di Jacques-Yves Cousteau e seguiva tutte le sue immersioni subacquee, perché spesso veniva affiancato da modelle in bikini atomici. E mio padre sognava di accalappiarsele in un sol boccone in maniera “palmata”. Sì, per poi trascinarle sulla terraferma e praticar loro il bocca e bocca con tanto di bocchini “branchiati”.

In quel periodo, dopo la visione di Piraña paura, mi ricordo di una serata in cui i miei mi portarono in un ristorante rustico. C’era un acquario con questi roditori e il cameriere mi disse di non immergere la mia manina in quell’acquetta ma di soddisfare la mia acquolina in bocca con un paio di gamberi fumanti. Poi, mia madre mi disse di mangiare una sogliola, perché conteneva il fosforo necessario allo sviluppo di un ottimo cervello. Ma vi dirò… un cervello ben sviluppato abbisogna anche di un vertebrato muscolare denominato appunto spesso e volentieri “pesce” ma che appartiene alla classe molto “animalesca” degli endotermi, cioè bisogna avere anche un grosso uccello, uccello a sua volta originatosi dal velociraptor che, se non usato con gentilezza alle donne, può trasformarsi in un predatore alla Harvey Weinstein.

Ora, tornando al Cameron. Terminator è un capolavoro, anche Aliens, anche The Abyss. E Terminator 2 vale per la colonna sonora e, se eravate delle ragazzine in cerca del vostro idolo teen, per un Edward Furlong “carino”, prima che si disfacesse con droghe e zoccolette.

Sì, Edward è uno che consigliava a Schwarzy di dire no hay problema e invece di problemi ne aveva un casino. Tanto che credo faccia adesso lo stesso lavoro di Spider in Quei bravi ragazzi.

Titanic invece è l’apoteosi della grandeur. E lo sfoggio “pomposo” del seno di Kate Winslet prima che diventasse una matrona da casa di appuntamenti romani. Sì, Leo a poppa e a pru(gn)a se la spupazzava col suo vigoroso “albero di mezzana”.

Avatar… non ne parliamo neanche. Le bambine della scuola elementare vicino a casa mia scrivono sceneggiature ben più intriganti. Sì, sono precocemente smaliziate. E, fra una matita e un pastello, immaginano già di “colorare” il “pennello” del maestro.

Su Rai 3 danno la corsa campestre. Gara fra donne con cosce slanciate. Fra una scandinava moscia e una tedesca rocciosa, preferisco la camerunense. Ha uno stacco migliore di Kathryn Bigelow. Anche se Jamie Lee Curtis dello spogliarello di True Lies è imbattibile.

Questa è fantascienza. Allo stato puro.

di Stefano Falotico

Schwarzy compie settant’anni


29 Jul

Mentre notizie tragiche ci hanno annunciato la morte del piccolo Charlie (Dio l’abbia in gloria), il nostro Schwarzenegger festeggia i primi settant’anni. Primavere portate a suon di muscoli e testosterone su capacità recitative pari allo zero di un encefalogramma piatto. Ma Schwarzy è come Garibaldi, eroe di due mondi? No, della globalizzazione di massa, d’altronde fu Mister Universo. Egli, accanitamente, attraverso ruoli alla Conan, s’impose al Cameron, sterminando i rivali e rivaleggiando solo con Stallone, nel Planet Hollywood stipulato anche con l’altro “salvatore” Willis. Mentre in tv annunciano la nuova edizione del Grande Fratello VIP del cazzo, prendiamo consapevolezza, in questo mondo ove oggi si festeggia il Terminator, che implacabili siamo portati all’estinzione. La faccia da gorilla di Arnold ci ricorda le nostre true lies. Sappiatelo, donne che cornificate i mariti e poi volete che i vostri mariti fossero Junior.

Schwarzy sembra uno scemo, ma sa, sa tutto, fu Governatore della California.

di Stefano Falotico

JUNIOR, holding hands from left: Emma Thompson, Arnold Schwarzenegger, Danny DeVito (front right), 1994, © Universal

JUNIOR, holding hands from left: Emma Thompson, Arnold Schwarzenegger, Danny DeVito (front right), 1994, © Universal

 

BATMAN AND ROBIN, Arnold Schwarzenegger, 1997, in prison stripes

BATMAN AND ROBIN, Arnold Schwarzenegger, 1997, in prison stripes

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TERMINATOR, Arnold Schwarzenegger, 1984

TERMINATOR, Arnold Schwarzenegger, 1984

www.interstellarnolan.net, e anche in testa senza stelle di Natale


22 Dec

“Pensierini” natalizi d’un innato strafottente purtroppo “dolce” nel reumatismo cinico d’una massa orripilante e da “vischio” in cui non m’immischio… io striscio di “lisci”

Il Natale comincia a farsi sentire, “diligenti” si carrozzan tutti da principini del buonismo di maniera, fra arrampicatori sociali con “uova d’oro” dell’ultima ora prima del 2014 alle porte, “rinomate” serenate d’una vigilia fra parenti serpenti a vigilanza delle municipali se scarti il mascarpone prima delle due mezzanotti “natali”, della nascita del bambinello e dell’anno nuovo ché si spera bello e invece io dispererò in fottuto sperperar per incassare altro strazio di mia copia-carbone in tal stregata maledizione di cui soffro, l’amore segregato e perpetuo dinanzi alle meschine danze carnali e con viso da funerale di tutte “feste” (tele)comandate.
Tanto la scorbutica idiozia non puoi mutare ma tutti “alleviano” la merda su sorrisi al marzapane di facciata da altri “ludici” regali in maschere ghiacciate. Il gelo si “rincuora” nella lor “calda parsimonia”, fra spose tradite che regalan le rose alla cognata cornuta e il marito (in)consapevole con già attivata la prossima telefonata erotica da “Babbo” per befane che paga a peso di “stelline” in calore.
Tutti spiritosi in tal atmosfera invero da seduta spiritica. Espian le colpe nella messa “santa”, adocchiando la chierichetta verginella sull’Altare della Patria… fascista e da fasciar sotto altro scrutar i peccati altrui ma non il “proprio” veniale su corpo attizzato, di fiamme “cavernose” così come a Betlemme l’asino s’invaghì del bue nel perverso “soffio” al cuor di Gesù appena nato nella cappella circoncisa, mai per Maddalena la “bona”. Giuseppe scommette al Lotto, perché in una “Bibbia” migliore potrà “evangelizzare” Maria di inseminazione reale e non da castrati di maiale, senza “benedizioni” dall’alto di vostro Signore. Uno che Pacino de L’avvocato del diavolo prese giustamente a farselo dar di vanità!
Questo è il Natale, festa al caramello e il presepio coi cammelli.
Ricordate: meglio le sigarette Chesterfield, alle Camel preferisco Carmela.

Fottetevi delle vostre bugie, tanto sono Cristo e vi perdonerò sulla Croce. In tal Mondo di “labbra” e Barabba, il “vincente” è colui che “bacia” i ladri.
Calcolando che, ascendendo assieme lassù, dal ladro di nuovo lo prenderà in cul.
Tanto avete il vostro Dio. Lui sì che perdona tutti.
Io no, mi chiamano deus ex machina.
E ti spacco, oltre alla “carrozzeria”, perfin il cranio tuo “finissimo”, da cioccolata “pasquale”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. True Lies (1994)
  2. Terminator (1984)
  3. Avatar (2009)
  4. Alien – The Director’s Cut (1979)
  5. Interstellar (2014)
  6. Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie (2001)
  7. Robocop (1987)

 

 

7 attori che volevano scoparmi – Sì, non solo le attrici mi volevano, anche i maschi si davano “da fare”, ottenendo un netto non “annettermeli”


04 Oct

 

Mickey Rourke, in balia del suo “oblio” mentale, “sconvolto”, urlò: “Che fusto il Falotico!”

Al che, devastato più dei suoi incontri di pugilato “truccati” (tanto che ora nessun truccatore si azzarda a “toccarlo” neppure con un guanto, col “fango” sì però…), mi “rialzai in piedi”, riconoscendo ove “caddi”: “Fui un frustrato, non mi frustate. L’afflizione è già durata parecchio”.

Ma m'”indurirono” perché non “crescesse” ancora, ancora e ancora, perché io da quella sera non ho fatto più l’amore senza te.

E, soprattutto, non me ne (s)frega niente. A “lavar” le asine si perde solo “sapone”.
Fidatevi. Per tali “ragioni”, fui spedito a Shutter Island in veste d’indagatore del “freudismo” ascetico di Ben Kingsley.
Ma Egli mi rispose di tutto tono e “in tonaca“: “A te che cazzo frega se son un Gandhi? Se tu sei piccante, non piluccare nel piatto ove non mangio…”.

Diario di un “gigolò” amante del “fai da te”…

Chi fa per sé, tutte se le fa, altro che tre come nei “porno” più sconci di queste “orgione” coi tamarroni.
Di fantasia vado “lì” e poi “vengo” nel “lilla”.

Qualcuna incontro, ma spesso son scontri.
Queste voglion solo il mio conto in banca.
Altroché. Se ne stanno nell’ufficio e poi si “grattano” aspettando che qualcuno “rimpingui” il “portafoglio” di “dollaro” frusciante…
Sì, queste “donne” sono come i salvadanai. Più “infili” e più son delle maialone.
Si spaccian per la Madonna. Sì, Veronica Ciccone…

Comunque, non si sparga la voce in giro, curo i miei addominali, li appiattisco a tal punto “(erogeno…) che “sparisce” della sua “interezza”. Poi, corro in bagno, mi tirò giù le brache nello specchio che mi “monologa” un “Non vali un cazzo” e mi spoglio in vasca per giocar di”paperelle”.
Con tutta la schiuma “bollente”.

Una, una qualsiasi, mica di quelle “pescivendole” che “la” svendono a Hollywood, mi contatta già per “tastare”:

– Sei uno sportivo. L’Uomo atletico è una garanzia.
– Come fai a “saperlo?”.
– Lo so.
– Ah, questo lo sappiamo.
– No, non potete.
– Hanno già “potuto”.
– E come hanno fatto?
– Sei “sfatta” figlia mia. Vai a mietere, dai dai. Sei proprio “eterea”. Ove la terragna nasce, di terriccio “coltiva”.
Hai raccolto tanti frutti dell’amore che puoi metter su una piantagione di zucchero.

Quindi, mi telefona un’alt(r)a a tarda Notte:

– Che vuoi?
– Il “tuo”.
– Oh, Cristo Santo, non “mettermelo in croce”.
A proposito, hai avuto molti ragazzi?
– Chissà.
– Su, sbottonati, “dimmela”.
– Volevi dire “dammela?”.
– No, non farmi del danno.
– Ma io voglio farti del bene.
– No, solo il pene. E chi di pene ferisce, di “pentola il testa” patisce.
– Vaffanculo!
– Ci penso da me.

Applauso!

Questa play è una “puttanata?”. Sì, come le puntate di Beautiful, per “dirla” alla Nino Frassica.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Homeboy. Ragazzo di famiglia (1988)
    Qui, il Rourke è traumatizzato.
    Prima è già giù di corda. E non riesci a lenirsi nonostante si alleni.
    Chris Walken, un bastardone, cerca di fotterlo.

    Mickey torna al “bucolico”.
    Sì, dopo il suo Bukowski, una gnocca da “puro”.

  2. Stone (2010)
    Dopo che fui sverginato con la “forza” all’urlo “Addà trombà!“, ne beccai una che mi stava sbattendo.
    Sì, in carcere per troppo senso del pudore.
  3. Scent of a Woman – Profumo di donna (1992)
    – Allora, signor Falotico. Lei non mi sembra affatto “cieco”.
    – Sciagurato, no? Un “salame?”.
    – No, solo davanti agli occhi.
    “In mezzo”, c’è…
  4. L’uomo senza ombra (2000)
    Poco prima di riprendere il mio corpo, un mio amico, il Romano (che ha bazzicato anche dalle nostre “zone”), mi guardò nelle “palle”… degli occhi, e mi chiese, “gustando” (di secondo nome “fa” Gustavo):

    – Stefano. Ma tu come ti vedi?
    Non hai una percezione di grande autostima, sai?
    – Di stigmate sì.

    Infatti, entrambi amiamo Dostoevskij.

  5. Ultimo tango a Zagarol (1973)
    Peccato che non ci fu neppure il primo.

    Nonostante questo, “la prima voltà” è stata da Marlon Brando.
    Cioè, siamo “franco franchi“, ero già “finito”.

  6. Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991)
    Quando andavo alle medie, a tutte le ragazze piaceva Edward Furlong, perché pensavano che ce l’avesse “lungo”.

    La sua carriera, invece, ha incontrato presto un “armadio” grande e grosso che gli ha “sparato” un “Sei terminato!“.

  7. Ronin (1998)
    Alti… là!. Che combinate nel parcheggio? Siamo gli sbirri”.
    – Piacere, mi chiamo De Niro. Non posso baciare Natasha?
    – Ah, ci scusi. Abbiam preso una cantonata. Lei è un due volte premio Oscar. “Faccia” con comodo.

    Poi, “confabulando” da carabinieri di “barzellette sporche“…

    – Abbiam preso un granchio.
    – Eh già. Non è un delinquente.
    – Diamoci alle linguette.

Nella vita, arriva una “stazione” in cui “Termini” e, nel “piazzato”, comprendi che non sei (s)terminato(r)


03 Oct

 

Volevano trasformarmi in Schwarzenegger, invece “finii” in biblioteca col ventilatore su “pal(l)e” di una Cultura arcaica, fuori Tempo massimo ma minimalista anche nei miei eccessi fra le lampade notturne e una giapponesina, niente male, con abbronzatura sospetta da “lampada” d'”ombre cinesi”

Stavo gironzolando nel parco, quando fui aggredito da un “tozzo” che non fu “parchissimo” di complimenti. Di mani, sì però.
Mi denudò e poi chiamò le forze del (dis)ordine per accusarmi di aver “urinato” d’atto osceno.
La folla, allibita dallo “spettacolino”, costrinse i bambini a chiudere gli occhi, mentre le madri piansero perché ne videro “uno” più alto della quercia “secolare” vicino al “panchinaro” del marito,
E, nel “casino” integrale…, uno scoiattolo se la spassò di matte risate, baciando in bocca la sua fidanzatina, una martire e “succuba” babbuina che cucina la “patata” col “seme” d’arachidi.

Il Falotico pubblica dorato e guadagna “quanto” uno della Mondadori. La domanda sorge spontanea: è un Uomo da adorare o d'”adotnarsi”. A caval donato si…

Molti “bravi“, nel complotto da Iago, vollero che il mio matrimonio non se “la” facesse, ma Don Rodrigo fu “raddrizzato” proprio dal mio “ramo” sul “lago” del comodino di una passerona che, forse, mi prenderà per uno spaventapasseri o anche per un “piffero”.

Chiudi la finestra, i vicini potrebbero “spiare” e poi sarà solo una spirale di “giustificazioni”.
Il condomino è lì a udir le “urla” e si “terrorizza” perché la sua “donna” è frigida.

E il ferroviere aggiusta i binari per un altro sogno alla Sergio Leone nel suo “avatar” da James Cameron perso nell’abyss.

– Secondo Lei, chi è attualmente la più grande figa di Hollywood?
– Tua sorella.
– Come si permette?
– Dai, eccome se “dà”, in quegli “ambienti” san tutto.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Terminator 3. Le macchine ribelli (2003)
    Ogni “macchina”, secondo le leggi della robotica di Asimov, prima o poi si rompe.
    Se infatti, oltre a un’ottima carrozzeria, non c’è la pelle, tutto s’arrugginisce. L'”ammosciamento”.
  2. Titanic (1997)
    Fui schiantato.
    Adesso me “le” schiacciano.
  3. C’era una volta il West (1969)
    Sono un “muto armonico“.

    Basta che non mi chiedano il mutuo.
    Sarebbero davvero “cazzi”.

Nelle sere estive, bevo birra fredda sotto il portico delle nostalgie, senza “zie”, e…


13 Jun

 

… con occhio “sorvolante” da Dracula, e un’occhiatina al cu(cu)lo, v’imbroglio nelle chiappe, detto anche inc…

Sì, io e Kowvalski, siamo la stessa persona.
Abbiam sofferto la guerra, Lui, fra quegli “sporchi” musi gialli, “ingrigendosi” da americano “ecumenico” fra gli orientali, io, sedimentato sempre più nella mia mente che stappa un sorriso a una Donna solo per invogliarla a non “romperle”.

Sì, nel circondario, sono famoso, la mia “celebrità” s’è espansa per tutto il globo. Voi, che monopolizzate, aizzate, asfissiate, lobotomizzate. V'”ingloberò” e v’accopperò, altro che Coppa del Mondo.
Che cazzo pensavate di fare con me?
Di metter a ferro e a fuoco la mia casa da “lupo” di mare, e intimorirmi con le vostre intimidazioni?
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio, “cari” seviziatori, e non “lo” spel(l)erete radunandovi in congreghe da teppistucoli con la “pistola” della facile battutella sarcastica.
Io vi sfondo il cranio, solo inarcando le mie sopracciglia già “aggrottatissime” di “sfogliarvi” nella pagina delle vostre “irriducibili” colpe da “cervelletti”. Vi siete scervellati a “indementirmi”, vero? E, ve le spaccherò. “Cervelloni” con tre neuroni e molti “ormoni”.
Mi basta sbuffare, e crollerete, perché “spierò” le vostre mentitrici giugulari, come un segugio che vi soggiogherà mentre pensate di “giocarmelo”. Sono io che “taglio”, io recido l’accidia. Acidi, cinici e omicidi, che non siete altro…, se non il genocidio. Questa è la museruola alla vostra bocca.
Sono imprendibile, chiamate uno psichiatra, e, dopo una conversazione con me “sdoppiato” nei suoi “dottori” per renderlo “impersonale”, sarà “deliziato” da un prelibatissimo pasto nudo.
Sì, quello sciacallo, sarà cannibalizzato e “smagrirà” in quanto “scarnificato”, e messo “al muro” di suoi scheletri nell’armadio.

Io vi avevo avvertito, non svegliate il can che dorme, potrebbe domarvi come un leone che sbrana, all’improvviso, il suo domatore, con tutto il circo “in visibilio” per il ribaltamento fra l’aguzzino e il carnefice. Che gioco al massacro, eh?

Anni fa conobbi una famiglia di ritardati che non ha mai tollerato il mio modo di vivere. Cioè, il mio fottermene delle loro regoluzze piccine piccine.
Per loro, la mia “non vita” è pen(s)osa.
Ecco, questa è una marmaglia d’immaturi pubescenti, inutile che la matriarca, “imbarcata” da vacca che “sguazza”, sodomizzi il marito con intellettualismi non violenti, quando poi la dà ai suoi alunni, “educandoli” a “prostituirla” sin dagli imberbi, eppur “birboni”… “esordi”, i famosi esodi della scostumata transumanza dal “flaccido” al “sodo”. Sono dei mandriani che vengon presto alle mani “morte”. Dei maiali “al prosciutto” che andran presto a concimare la loro cattivissima erba. Altro che gli “erbivori”, l’agnello non mangia la carne. Ma, li divora.
Io sono il non morto, e il Giorno del Giudizio sarà (s)terminator(e).
Anche il Diavolo s’impaurirà dinanzi alla mia “tenebra”, e tremerà, ma poi lo scotennerò.
Scatenato, ancora, volerò dentro le case di quegli psicopatici, e insegnerò loro che, se davvero volevano “uccidermi”, dovevano immaginare che io “ammazzo” me stesso solo perché si suicidino.

Sono Kowalski, e chi “stuprerà” ancora, chi intimerà a esser “forzuto”, a farsi “valere”, sarà “ficcato”… dalla mia medaglia al “valore”. Ficcantissima…

Così sia scritto e così siano “(di)sfatti”.

Gli scemi furono consegnati alla giustizia, mi spararono, ma li ho fottuti.

Circa un mese fa, ho telefonato al “capobanda” d’una radio cittadina, un covo e letamaio di handicappati con del “troiame” a “leccarli”, che dan del “matto” a chi non ascolta la loro musicaccia senza Cuore.
Volevano “segnalarmi”.
Sì, per “sedarmi”.
Ecco, si prendessero quei Cd che metton su, e si sparino l'”endovena” del mio “drogarli” di denti rotti e traumi “incurabili”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Dracula di Bram Stoker (1992)
  2.  Gli spietati (1992)
  3.  Gran Torino (2008)
  4.  Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991)

 

 

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