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Christopher Walken, il fascino di un maledetto, bello e dannato, che non si è mai attenuto ai precetti istruttivi e pedagogici del vivere mainstreaming


12 Jul

christopher walken addiction

Sì, Chris ha gli occhi glauchi.

Io, invece, tendenti al nero da bello e impossibile con picchi di cangiante languidezza da far impallidire persino di commozione, pure cerebrale, lo stesso Walken de Il cacciatore. Ah, uomo sensibile… quel Nick. De Niro invece, nella pellicola di Michael Cimino, non soltanto si riprese dalla guerra del Vietnam pur avendo interpretato un reduce della medesima in Taxi Driver (sì, infatti, è di due anni prima e, nei due anni intercorsi fra il capolavoro di Scorsese e quello di Cimino, forse rivide Jacknife a posteriori di tempo anteriore, ah ah), bensì fregò pure la donna a Nick. Un figlio di puttana peggiore di Max/James Woods di C’era una volta in America.

Per molto tempo, la gente mi trattò da freak come Mickey Rourke di Homeboy.

Al che le tentò tutte per fottermi. Dandomi la patente di cerebroleso necessitante di farmaci ricostituenti. Di mio, posseggo una sana e robusta costituzione fisica, cari deficienti. Infatti non fui riformato ai due giorni di leva. Informatevi.

Svolsi però servizio civile poiché io sono un ribelle nato e un eterno obiettore di coscienza, miei matti.

E, come si può notare, sono en pleine forme.

Avete preso una bella botta, non solo in testa. Quando si dice “volgarmente”… pensavate di fottermi e invece siete rimasti in… ti.

Sì, a essere sinceri, però caddi in coma. Diciamo psicofarmacologico. Insomma, Chris Walken de La zona morta ed Eluana Englaro mi fecero un baffo. Peraltro, solamente in pochissimi film, Walken porta i baffi.

A tredici anni, posso dirvi che volevo portare una ragazza di cognome Laffi a fare un tuffo dentro il mio lupo che perde il pelo ma non il vizio.

Andiamo avanti…

Non perdiamoci in stronzate e in ragazze perdute. Comunque, questa Laffi io persi ma lei non (si) perse. Pare che oggi sia ingegnere.

Di mio, ho sempre preferito architettare fantasie di natura costruttivista. Si dice che le critiche, se giuste, siano costruttive. Infatti, io ricevetti infinite e ingenerose provocazioni infami e, a causa delle mie reazioni rabbiose, rischiai di rimanere un morto di fame.

Mi diedero pure del lebbroso.

Sono un romantico romanziere, invece, inoltre autore di molti saggi monografici assai pregiati.

Come molti uomini, a letto indosso il pigiama. Tranne quando la mia lei non indossa niente.

Le professoresse sono le peggiori, son inchiappettate maestrine. Quelle che riscuotono lo stipendio dopo non aver mai visto un film con Walken e non essere mai precipitate all’inferno, emotivo e non, di The Addiction, sì, quelle che, dopo aver imparato a memoria le pappardelle, tranne quelle alla panna, in quanto anche come cuoche sono delle fallite, mi guardano e sinceramente vorrebbero portarmi a letto ma sono troppo brutte per guardarsi allo specchio e dirla tutta. Oh, anche se me la dessero tutta, le boccerei subito. Rimandandole non all’asilo, bensì dall’estetista.

Cosicché queste racchie mentono e mi urlano:

– Sei solo un esteta, la tua visione del mondo non è estasiante, sei depresso a morte, datti all’eleganza del Cinema estetizzante. Che povertà, che squallore!

 

Anni fa, invece, un tizio mi disse che assomigliai sia a Leo DiCaprio di Prova a prendermi che a Fox/Walken di New Rose Hotel.

Due personaggi bellissimi (Walken del film di Ferrara, però, solo come character, come uomo è uno storpio) ma non propriamente pulitissimi. Comunque, due migliori di lui.

Domani incontrerò la mia lei. Sono agitato e, come i vampiri, non ho sonno.

Sapete che farà il Falò?

Uscirà sul pianerottolo e ballerà a mo’ di Chris Walken.

Tanto, dormono tutti.

Soprattutto voi.

Non posso essere, per di più, accusato di nulla.

Difatti, siete talmente spenti che non solo non disturbate la quiete pubblica, bensì siete oramai così morti dentro e inutili che non provocate neanche quella pubica.

E ho detto tutto.

Poi, in Italia, Paese di cattolici moralisti completamente ipocriti, non avremo mai un Chris Walken.

La gente, per esempio, dice: quello è un figo della Madonna.

Sì, talmente figo che è, per l’appunto, di proprietà della madre di Chris, no, di Cristo.

Ma lei deve rimanere vergine.

Da cui il detto alternativo… è un figo che ha un culo della madonna.

Se non capite questa battuta, infatti non la capite, vi meritate che vi dica: che dio vi benedica.

 

di Stefano Falotico

 

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Abel Ferrara, Chris Walken e Willem Dafoe, cioè praticamente me incarnato, scarnificato nella Trinità degli dei


12 Jul

walken king of new york

Mah, di mio, ho sempre preferito le periferie fatiscenti, degradate e fetenti della New York spettrale, cupa e onirica, lisergica, malandata e sporca, ipnoticamente ammaliante nella sua schifezza trasudante sudiciume di uomini devastati e di donne strafatte, al Cinema lezioso e perfettino di Woody Allen.

Comunque, Woody Allen fu ed è meno nevrotico di me. E ho detto tutto…

Sì, Woody Allen è un genio ma io non abiterei mai a Manhattan. È il sogno di chiunque stazionare in un iper-accessoriato super appartamento del quartiere residenziale più chic della Big Apple.

Però se, dopo aver risparmiato un patrimonio, se dopo non essere usciti mai di casa, non spendendo soldi per circa vent’anni al fine di accumulare ulteriore danaro necessario per cambiare vita e trasferirvi, per l’appunto, nella città più demograficamente populous degli States, cioè, che ve lo dico a fare, la metropoli ove abitò il macellaio Daniel Day-Lewis di quella mezza cagata sopravvalutata di Martin Scorsese con un Leo DiCaprio appesantito e una Cameron Diaz puttana sino al midollo spinale, ladra di tutti i gioielli, metaforicamente e non, se dopo essere stati salvati dalle grinfie di un pappone come Harvey Keitel di Taxi Driver, vi eleverete dal porcile di massa e vorrete/voleste fare gli altolocati come Jodie Foster… di Panic Room, sì, semmai incontrerete pure tre mariuoli certamente imbranati, altresì rompiballe, che cazzo farete? Ma dove cazzo pensate di andare?

Tornerete a Napoli e affitterete un monolocale nei quartieri spagnoli ove vi deruberanno anche di una brasiliana dai facilissimi costumi, espatriata da Rio de Janeiro nel capoluogo che fu peraltro la patria di Diego Armando Maradona, argentino non proprio nell’anima doratissimo, però coi denti placcati oro grazie ai soldi elargitigli dal drogato Ferlaino, sì, “noleggerete” una baldracca da quattro soldi raccattata sotto il Vesuvio dei vostri bollenti, magmatici spiriti con cui v’illudeste di giocare almeno di spagnola dopo aver gustato una zuppa inglese, uno zabaione come dessert dopo essere arrivati totalmente alla frutta, per di più scaduta, alla pizzeria gestita da Nino e Gaetano, chiamata Salutami a Sorrata?

Tanto vale che rimanete nella vostra casa ficcata in culo al mondo. Non fatevi venire strane idee, miei ragazzi puri, pure come Riz Ahmed di The Night Of.

So che, per l’appunto, la mela del peccato vi tira e volete leccarla tutta. Ma vorranno fottervi, incriminandovi di omicidio e stupro soltanto perché finalmente anche la povera disgraziata che ve la offrì ignuda e bagnata, eh già, morì ammazzata in una notte kafkiana da Fuori orario. Saranno cazzi molto amari, fidatevi.

Eh sì, che rottura di palle, miei amici buoni alla Griffin Dunne. Grissin Bon! Io, per esempio, avrei lasciato stare perdere subito quella Rosanna Arquette. Insomma, fu la co-interprete di Cercasi Susan disperatamente.

Lo so, voi, uomini morti di f… a, cercate invece disperatamente solo delle susine. Ma neppure da Susanna, quella donna palindroma che svende le banane al mercato, riuscirete a ottenere una gratuita limonata.

Veramente. Io vi ficcherei immediatamente dentro New Rose Hotel. Assieme a quei tre matti sconsacrati! Porco Giuda!

Per piacere. Non smadonnate come la Louise Ciccone di Occhi di serpente.

Sì, scegliete invece una vita bergmaniana alla Settembre e Interiors di Allen.

Ma che cazzo vi salta per la testa? Guardatevi, ragazze. Siate oggettive. Non siete mica fighe come Diane Keaton de Il dormiglione. Continuate pur a dormire sogni tranquilli. Tanto, Javier Bardem di Vicky Cristina Barcelona lo vedrete col binocolo.

E non dite che siete lesbiche come Jodie Foster, tanto non ci crede nessuno. Soprattutto nessuna. Le vostre amiche sono più brutte di voi.

Diciamocela! Dovete dirvela tutta. Anche perché non potete darla a nessuno/a. Siete più racchie di Lily Taylor di The Addiction.

Eh sì, farete la fortuna di tutti gli psichiatri del mondo. Ché, coi soldi che darete loro, illudendovi che potranno curarvi dalla vostra schizofrenia amante soltanto dei vampiri di Twilight, v’inculeranno a sangue, succhiandovi tutto il portafogli, altroché. Infilandovi depot inibenti la vostra rimanente, oserei dire già smunta libido.

Ah, non avrete molte scelte. Penserete di essere, per l’appunto, la Vergine di Mary.

Suvvia. Juliette Binoche che crede di essere la madre di Cristo, dai, fa veramente bestemmiare.

Credo che Juliette, dopo aver assaggiato Day-Lewis, sì, stavolta de L’insostenibile leggerezza dell’essere, se prima di ciò, pensò di farsi monaca di clausura o di Monza, poi divenne anche fan de Il cattivo tenente.

Annamo bene… cazzo. E qui faccio il Ninetto Davoli di Pasolini.

Sì, la Binoche è una prostituta di classe. Cosmopolis docet.

Asia Argento, invece, malgrado sia stata per anni con quel magnaccia di Morgan, non è una puttana.

Pazza, però, sì. Ah ah. Come attrice è una cagna ma credo comunque che possa essere curata da Christopher Walken di King of New York, un lupo della notte che, al min. 0:52 di questo trailer, bacia certamente meglio di Asia stessa di Go Go Tales.

Mah, un mio ex amico pensa che io sia L’angelo della vendetta.

Di mio, penso che il gelato al cioccolato misto al gusto di stracciatella, ingurgitato alle quattro di notte, valga molto di più di 4:44 Last Day on Earth.

Non so come sia questo film. Mi manca. Dopo la leccata al gelatino, mi sparerò alle 5 e 03 di mattina davvero questo filmettino.

Poi, alle prime luci dell’alba, come un Nosferatu Walken, ballerò sul terrazzo. Prendetemi pure per pazzo ma questa vita, fidatevi, va pigliata come viene…

È inutile che pensiate a come sarà il vostro futuro.

Ah, come potrà essere? Ve lo domandate pure? Allora siete più scemi di me.

Siamo tutti fottuti. Chi più chi meno. Quindi, finitela di menarvela.

Non siete Abel Ferrara né Woody Allen.

Non siete un cazzo.

Non si cazzeggia, qui.

di Stefano Falotico

new rose hotel

Christopher Walken, 70 anni


04 Apr

I 70 anni di Christopher Walken: non ve ne siete (stati) accorti, uno dei greatest ha spento queste tante maledette candeline! Buon Compleanno! “Torta con ciliegine!”

 

Prefazione autobiografica, oggi ho firmato un altro cont-r-atto editoriale, ma son contrito!
C’è qualche figa oltre alle “firme?”

Non so, sto tentando una via assai impervia, che inevitabilmente logora e costa sacrifici. Quella della Letteratura abbinata al Cinema. Come m’ha genialmente suggerito un mio amico, pare che possegga una sorta di dono misterioso, una vision esistenzialista di Natura “celluloide”.
Aspiro i fotogrammi dei film, li capto nella mia ottica visiva, li filtro senza solipsismi, provando a entrare in empatia coi personaggi, col tessuto, anche carnale-metafisico, della trama, dei torbidi intrecci, quindi li trasformo in materia narrativa. Navigando nelle emozioni a pelle, viscerali indotte, istintivamente, dalla mia anima dotta e diottria senza dottrine.

Da quest’eccentrica mistura, “fuori dalla norma”, si genera la creatività, l’acume non sempre azzeccato, ché la strada, se talento c’è, piena zeppa sa(p)rà di pericoli di crollo, molto pericolante l’Uomo “spericolato”. Scommetteteci, mi troverete “affisso” a un muro, causa troppo accelerare. Chi va piano, va sano e lontano? Anche in bocca all’idiozia del liofilizzato mangime di tutta la frivolezza.
Quindi, preferisco voltarti lo Sguardo, annotarti, un po’ notturno arricciarmi, un po’ d’ululati sognare sensuale, talora esserle “orale”. Intrattengo “lunghe” conversazioni con bellissime donne, e ne vado matto. Fiero non so, v’è una tendenza a non ferirmi troppo. Così, quando “spingono” per appiopparmi, (e)viro l’angolo e m’accartoccio-“castrato”. Però, ne vale la pen(n)a. Non sarò mai una “fiera”, lì vanno le puttane sui viali e, nei tendoni del circo, si lascian “domare”.
Almeno, mi son risparmiato la delusione. Penso che vogliano adescarmi per poi vendermi alle bische clandestine, ove verrò maltrattato da altre cagne a briglia sciolta.
Meglio è sempre star in guardia e a cuccia. Il can non va svegliato, anche se il Leone (non) s’è addormentato, come da canzone:

Il leone si è addormentato
paura più non fa
il villaggio l’avrà saputo
e il ciel ringrazierà

Auimbaue, auimbaue…

Il leone si è addormentato
la luna è alta già
nella giungla, la grande pace
fra poco scenderà

Il leone si è addormentato
e più non ruggirà
ogni bimbo che avrà tremato
sereno dormirà…

L’amico del giaguaro è più oculato, anche più maculato.

Fatto sta ch’è un periodaccio.

Mi consolo con poche ragazze “pubiche” ma con il mio libro nuovo, oggi da me firmato.

Non mi fermerete!

Christopher Walken è me stesso, guardami gli occhi e capirai un “YouTube”

Ah, mi metto a parlar di Cinema con una casalinga che rammenda le calze, buona ai fornelli e a “infornare” quello del marito, “stufato” dal “timbrare” in fantozziano groppo in gola senza “scaloppina”. La scaloppina può esser farcita di funghi porcini oppure “al limone” di cottura “al dente”.

Sfoglio i promemoria dei compleanni, ed ecco che spunta Chris Walken, con le sue settanta doratissime primavere e un solo ingiusto Oscar all’attivo.

“D(i)o in pasto” la data della nascita di Chris alla casalinga, fa a fette il suo deerhunter per sugo da “un boccone solo”. Al che, irritato dalla famelica culinaria, “sfoglio” un coltello degno di Fratelli.
Mi camuffo da Vincent Gallo in mezzo alle sue quaglie e all’arrosto di polli allo spiedo, poi le cucino tutto il repertorio dei miei “ingredienti”:

1) Prendere un De Niro e mescolarlo con cura, rosolandolo nel neo prima d’affumicarlo con delle spruzzatine piccanti, un po’ “toccanti” da Max Cady “picchiato” e “spellante”.

2) Aggiungere uno spicchio di Al Pacino, “scarmigliando” i capelli tinti d’un sospetto parrucchino alla Antonio Conte, quindi “zebrarlo” contro ogni juventina abbuffata da “sturbo”.

3) Un pizzico d’aglio da Klaus Kinski per condire, di “salsa sanguigna”, la cena vampiresca, salvo indigestione da gastrite su pallida cera.

La casalinga rifiuta il pranzetto, e infila la lama nel maiale. Si definisce “mielosa”. A me pare che voglia “zuccherare” troppo. Soffrirò di glicemia. Il saccarosio del “saccottino”.
Sì, ove va la gattona al lardo…, lascia lo “zampone”.
“Tiro fuori” la mia “zampogna” dalle mutande, e la sprono alla carica, su penne puttanesche d’una all’arrabbiata su “conto in sospeso”. Romana!

Ella scaraventa per aria i piatti, io le apparecchio un “bavaglio”, poi le ballo attorno un “chili con carne”. Acciuffo la sua “patata” e la intingo di “maionese” su impazzirla d’orgasmi al ketchup.

Io stuzzico tutte, quindi, “interdentale”, con gli stuzzicadenti mi tolgo i sassolini dalla “scarpetta”.

Arrivo alla frutta, addolcisco di baci “affogati” questa donnetta allo zabaione. E, a sbafo, mi lecco i baffi col mascarpon’!

Riempita la pancia, la slego un po’. Vorrebbe menarmi di brutto ceffo(ne), ma le ficco in bocca un orologio prezioso da Pulp Fiction.

Chiamo a raccolta tutto il vicinato affinché, di “sorbetto”, possa assorbire ogni capolavoro interpretato da Walken. Che digestivo!

Cazzo, questi sono cancelli del cielo!

Chris non è mai una cagata!

E ricordate, sì, dico a voi, uomini di super-panza: Chris, su occhio Fox, ti rende zoppo!

Perché Abel Ferrara sa…

Comunque, figli di puttanazza, se ieri non l’avete letta, potete ascoltarla. Di voce “terrona” con andamento anomalo di frequenze “impazzite” su radiocronista impostato per poi depistare ancora di voce “Che cazzo dice?”:

Clicca e non rompere.

 

Se il Governo non si formerà, votatemi.

Sono colui che cambierà tua sorella. Sì, è una da ciambella col “buco”. E io son fritto da un “pezzo”.

Donne, spezzate(me)lo. Uno spezzatino che non troverete scont(r)ato.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il cacciatore (1978)
    Apice oscarizzato, la migliore interpretazione della Storia, e non solo del Cinema.
    Nessun reduce è mai stato così vero, neanche i “patiti” del Sudafrica associati agli esperimenti dei nazisti sui neuroni spaccati degli ebrei torturati. Un Uomo distrutto, spappolato nelle cervella. De Niro provato, in extremis, tenta di recuperarlo, e lo fredda suroulette russa spaccatempie. Tragedia! Non bastava il Vietnam?
  2. I cancelli del cielo (1980)
    Altro must come da citazione “anteriore”. Recitazione tutta in sordina, d’impressionanti iridi color prateria.
  3. La zona morta (1983)
    Morto, non morto, un Nosferatu, eh già. Coma, dove sta con la testa? Non c’è o vede giusto?Il veggente è un professore che lesse molto, in quanto già oltre.
  4. The Addiction (1995)
    Apparizione che vampirizza la scena, in senso figurato e monstre. Comunque, nel suo ieratico, più sexy della protagonista, un cesso con viso da morta.
  5. King of New York (1989)
    Un capolavoro sottostimatissimo ch’è meglio di mille scopate. Anche perché poi rimani all’asciutto, peggio degli zigomi “prosciugati” del Walken zombi, qui dissipato, carne e ossa, sciupato, spettrale eppur di carisma insuperabile. Quest’Uomo che risbuca dalla gattabuia, che camina rabbuiato, che incula tutti nel “non darlo a vedere”. Che fa il samaritano per la redenzione a cui non crederebbe neanche Asia Argento nella culla.
  6. Pulp Fiction (1994)
    Il film non varrebbe proprio niente se non ci fosse Lui. Togliamo il Travolta redivivo e il Tim Roth bizzarro nell’azzerarsi con rapina a mano armata di demenza fottuta.Tarantino coglie il Cimino e toglie le castagne dal fuoco nel culo di Ving Rhames. Tutta l’orgia e il casino per un orologino? No-sì, perché era di proprietà del padre di Christopher.
  7. Stand Up Guys (2012)
    “Scarto” le critiche americane. Non è stato molto apprezzato.
    Com’è possibile? Ci sono i due più grandi del Mondo per la prima volta assieme. Miscela “senile” di “Siamo duri, nonostante gli anta…”. Secondo me, la “Critica” è come le donne. Guardano solo la confezione. La confettura!
    In profondità, invece, “scavando”, la misoginia potrebbe “svelarsi” da veri lupi di mare.Come Al Pacino, stringendo la mano a Chris, conosce…
    Quelle mani strisciarono, a mo’ di “serpente”, fra molte cosce! Fra una Keaton rubata a Woody Allen, una Penelope Miller “a cazzo” fra un Carlito e uno Sean Penn, e l’attuale compagna, pescata solo per le sue pesche giovani. Pacino è uno da croce sul petto. L’orecchino su anulare alla Fabrizio Corona non s’addice alla sua preparazione shakespeariana, la “tintura” sì.
    Come il titolo “elevante” è di deduzione “alzante”, questi vecchietti son arzilli-non stand-ard.Gente come Pacino e Walken non si vende alla Standa.
    Li trovate fra le stelle, a brindare con del latte. Non c’è la rima, ma non me ne frega. L’assonanza è da “suonati”, voi miei (s)fregiati. E io “s(u)ono” tutti! Lavandomene le mani!

Il fal… delle vanità su superbo orgoglio virile


30 Sep

 

Perché “volare” sul nido che te “lo” annoda, quando puoi “inondarla” nel “nitrito?”

Potevo “incanalarmi” nella “vita” dei canali di scolo, guardando il Cinema di Pupi Avati con le sue “miss” su crema “pasticciera” del borghesuccio assuefatto a una “regolarità” assurda, d’ipocrito servilismo a una società che lo sfrutterà per piazzargli un “detonante” calcio “indirizzato” a tutti i suoi timbri d’etichetta che, “prodigiosamente”, con “calma” spaventosa per cui rabbrividisco, si prostituisce con “ponderate pudicizie” di un’esistenza appiattita da mut(u)o, “svalvolato” di tifoseria “eccitatissima” di domeniche “festose” dopo lauti pranzi del “spaparanzato-indivanato” su pantofola “fumata” di posaceneri “aggraziati” nella lucida argenteria della moglie “stufata” e “spolverino” ossessionato da “toccatina” igienica di “commovente solarità” con(planare)-templante piatti da lavare e panni sporchi dei figli da “appurare”, castrato nell'”invaghimento” per la collega “tacchi-na” su “stappante” erotica di proboscidi lestofanti dell’ufficio-“gabinetto” ove si tira lo sciacquon’ dopo la trombatina-“sveltina”,

E, invece, come Steve Buscemi di Con Air decisi, nello “stupore-stupro” dei caporali, di metterlo nel culo a tutti, scommettendo al mio casinò ove i da(r)di son tratti e “tira” con Elisabeth Shue. Ché l’afferri per i capelli e “la” ribalti, sopra e sotto come più “v(i)a nelle figas“. Sì, infatti “ordino” cinquemila Escort e varie pornoattrici, di cui, “incuneatissimo”, questa è la lista del terzetto di molti etti ed “ettolitri…”.

1) Liza Del Sierra, atomica mulatta che munge di bianco in “nero”.
2) Mischa Brooks, un terrificante ass addiction appena “sfila” per lo “sfilatone” nella “sacchina“. Basta con queste “cavalcate & Valchiria“, abbasso le varichine. Dateci di “vacchissime”. Che cazzo ve ne frega? Già, sfregando va il “lievitone”.
3) Brandi Love, una milf da “slurpare” dai piedi alla testa, be’, non esageriamo, mi “accontento” della parte di mezzo a 360 “gradendo”, piove, guarda come piove, Madonna come viene “su“.

Al che, uno psichiatra mi chiama all’appello:

– Lei “scappella” e basta. Si contenga.
Ma mi faccia il “piacere“. Si stenda “lei”, mio batuffolone che ricatta tutti. Non mi tocchi, eh? Badi come “sparli“, sa?
– Ma io “glielo” concio…!
– Sì, prima però finisca col suo “camice” di forza.
E si ricordi, gran puttaniere, questa è potenza.
– Cioè?

Nel “manesco” (e “menisco”) che non si dica, fu ucciso da Superman, su tale “nota di Notte”: Ah zoccolon’, almeno abbia la compiacenza di non “indossare” le zoccole!

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

Silenzio “religioso”, mentecatti:

 

  1. Casinò (1995)
  2. Via da Las Vegas (1995)
  3. The Addiction (1995)
  4. L’orlo argenteo delle nuvole (2012)
  5. Conan il barbaro (1981)
  6. Last Stand (2000)
  7. Cobra (1986)

Genius-Pop

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