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The Greatest Showman sono io


13 Nov

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È uscito il trailer di questo film che fa dei colori dell’arcobaleno un Jackman coloratamente simpatico, egli, canterino di soprano e con questo lungo soprabito. Ah ah. Che, con mantello da Conte Dracula, intrattiene la gente affaticata da vite noiose e, circense, riempie con le risate i vuoti della gente. La ripetizione ci sta, altrimenti la gente non capisce.

Sì, la gente sta fuori… e infatti io sto dietro il tendone, ah ah, ben attento a non essere attentato da qualche malcapitato che vorrà trattarmi come elephant man, deformando la mia anima secondo il suo “genio”, come gli pare e piace. Sì, siamo invasi da persone che affiggono etichette e dunque i cuori altrui affliggono, castigandoli dietro patenti ripugnanti e impugnando il culto fascista dello sfregiarli secondo le loro bacate presunzioni, la loro “dotta” civetteria, le loro (d)istruzioni indotte da una cultura che ha ribaltato ogni valore sano e l’ha adattata al solipsismo più stolto, in questa rincorsa danarosa a una bellezza fatua e, vi dico, ingannevole, in cui avete smarrito non solo il senno ma, come disse qualcuno, anche il seno. Sì, donne rifatte, andate sempre dal chirurgo estetista che vi “drizza” verso una distorta etica, riempiendovi di botulino e, coi vostri soldi, costui mangia a sbafo da porcellino. Egli viene incontro alle vostre vanità e vi rende finte, siete invero finite, v’illude di avervi reso più belle quando invece vi ha imbalsamato da statuine maggiorate inespressive. Così è, non si discute. Inutile che ora mi bersagliate dei peggiori insulti perché son uomo che spesso si trascura e nelle oscurità rifulge di luce propria, al di là dei canoni stereotipati, dei modelli anoressici e di quelli che non conoscono il lessico. Io accarezzo il cane Lassie, a differenza di Liz Taylor che si rifece, che fece, da capo a piedi, rimanendo violacea soltanto negli occhi alieni alla vetustà da lei offesa, che madre natura le diede in grembo prosperoso ma che lei tradì per corromperla nello scempio alla figa che fu prima dell’obbrobrio.

Io me ne sto qua al circo assieme a pagliacci come me, mentre la gente stupida, quella che in giro ti prende in giro, si stravacca nella plastica, asettica, insulsa visione della vita che ha perduto, io vi dico, la retta via, inneggiando a tenerlo sempre (e)retto e dicendo a quelli come noi di raddrizzarsi. Evviva la stortura, anche la sfortuna, eh sì, quando è creatrice di beltà, di libertà, di guascona malinconia e poi di saggia ilarità, che bellamente se ne strafrega degli offensori del nostro candore. Qui noi festeggiamo giorno e notte con vero sapore, ergiamo in gloria la letizia e una delle nostre acrobate si chiama perfino Domizia. Domizia mangia la pura liquirizia e nel porcile non striscia, addivenendo raramente ai voli pindarici del suo saltar di palo in frasca. Sì, non ci sta tanto col cervello e, afasica, ragiona in maniera sconnessa ma è sempre attenta a non cadere nel vostro vuoto. Ella, suadentemente, oserei dire, galleggia nel limbo estasiante e piacevolissimo della più equilibrata follia, in quanto sposata con un equilibrista che la tiene, quando vola troppo di fantasia, coi piedi per terra.

Nel nostro circo abbiamo leoni ma anche belloni come Efron, e donne d’impagabile avvenenza tanto che la lor piccante bellezza induce in tentazione anche sua Eminenza. Non è demenza né scemenza ma savia sapienza, noi viviamo dei nostri sogni e vi divertiamo con l’arma innocente che non si spaccia per ambiziosa, pazza saccenteria. Volevate la rima con “saccenza” ma saccenza non esiste, esiste invece l’uomo falsamente saccente oramai spento nelle emozioni, a cui non crede più, che giammai di brio s’accende e sempre nella tristezza giace alla morte lì quasi adiacente.

Se queste cazzate vi hanno reso Felice, scusate, felici (sii felice anche tu della felce-feccia), buonanotte e sogni d’oro. Ma Felice è poi felice?

Qui si gioca mentre stasera la Nazionale giocherà. È tutta una questione di “palle”… ah ah!

E io, di mia faccia da schiaffi imbattibile, sorrido oggi con allegria, domani di altre agonie, mentre il mondo viaggia sempre di poca amabile leggiadria. E ricordate: evviva la codardia e la simpatia… di tua sorella! Ah ah.

 

di Stefano Falotico

Oggi ho fotografato Robert De Niro nella periferia di Bologna assieme a un extracomunitario, ecco a voi


23 Mar

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Invero, come tutti sanno, sono un immancabile burlone e qui il Bob si è trovato a far visita a Zac Efron e Hugh Jackman sul set di The Greatest Showman a New York.

Il ne(g)ro invece non so chi sia.

Adesso, vado a spararmi il film Celebrity di Woody Allen.
E ricordate: la fellatio è come la crocifissione.

 

Insomma, sono come Woody Allen, racconto molte cazzate intellettuali e non so se essere o non essere come Hamlet.

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