Posts Tagged ‘The Last Face’

Il tuo ultimo sguardo di Sean Penn, un film che non merita nemmeno la prima “face”


26 May

vert The Last Face

Uscirà a fine Giugno questa boiata pazzesca, distrutta allo scorso Festival di Cannes, un polpettone melò d’indubbia “forza” retorica, che segna una macchia indelebile nella carriera registica di Sean Penn, uno che fino a questa cagata non aveva, personalmente parlando, mai sbagliato una pellicola. Il film non l’ho ancora visto e credo non lo vedrò mai ma, a fidarsi dei giudizi di Metacritic, dovremmo starne tutti alla larga, un film disastroso secondo pareri importanti, un vero buco nell’acqua, con un Jean Reno a quanto pare oltre ogni soglia del ridicolo, per una storia di banalità assortite che sembra uno spot allungato dell’8 per mille. La Theron si è “colata” nel personaggio con abnegazione e sen(s)o stoico senza vergogna e Penn ha fatto naufragare in tal frittatona anche il grande Bardem, “bardandolo” di un ruolo spaventosamente banale, per una trama di ralenti, riprese zoomanti e un’atmosfera ipocrita come poche.

Insomma, Penn, rimani un umanitario senza ammorbarci con la tua “umanità”.

 

di Stefano Falotico

Cannes 2016: che i “critici” critichino le opere migliori a (s)favore della qualità (s)oggettiva?


22 May

 

elle_ft_03

Solita storia, solita solfa. Il film di Sean venne totalmente, inopinatamente eppur di molte sfavorevoli opinioni, stroncato, bistrattato, deriso, “ucciso”, “oscurato”, cancellato immediatamente dal concetto di beltà. E a spadroneggiare son “solo” Jarmusch con la sua “leccata” sofisticatezza “minimale”, ché fa tanto figo e “delicato”, e la sorpresa Verhoeven con un film spiazzante eppur forse, a tavolino, di pr(ogr)ammatica…, “studiato”  a tavola…, stavolta per far felici coloro che avevano (in)giustamente macellato il suo Basic Instinct.

Chi vince(rà)? La giuria, spesso, non si fa “compare” né corrompere dai giudizi della “critica” e alle volte ci stupisce, regalando i premi maggiori a film appunto dalla “critica” massacrati. In verità, ciò accade di rado. Rarissimamente, infatti, film distrutti dalla stampa vengono poi omaggiati della Palma e delle “specialità”, peraltro “contentini” per non far incazzare chi (non) meritava.

La cosiddetta critica. Ah, il discorso va fatto a monte. Bisogna soffermarsi, dunque tornare indietro, appunto alla parola “bellezza”. Cosa loro… ritengono e reputano degno di bellezza, tanto da volerlo insignire di “onorificenze?”.

Mi par strano che il film di Penn sia così brutto come, di luoghi comuni e “coste azzurre”, si dice in quel di Cannes. Qualcuno, addirittura, proprio d’oltralpe, l’ha definito un masterpiece. Questione di gusti, di piace ciò che va a genio. E in questo caso Penn non è andato nel “piacere” di quelli a cui, molti, non è piaciuto. Film senza garbo, han proferito, film “hollywoodiano”, come se poi fosse un difetto infarcir la pellicola di qualche spruzzata retorica. È un mondo in(f)etto e Penn forse lo guarda con lucido (s)gua(r)do. In fondo, è meglio il vicino di casa “ubriacone” e puzzolentissimo, oppure un compagno di lavoro incipriato e in ghingheri che, sotto la facciata perbenista, nasconde scheletri nell’armadio più orripilanti di Penn con la sua “aprezza” e i suoi “insopportabili” zoom e ralenti?

Rallentiamo i giudizi, pen(s)iamo. E, nel frattempo, ricordiamoci che (non) tutti i premi sono delle stronzate.

A buon rendere…

E uno stupro di Verhoeven con la Huppert, attrice “alta”, è logico che “vinca”.

 

Insomma, personalmente, dopo mille “vittorie” e delusioni “patite” nella mia (r)esistenza, posso orgogliosamente dichiarare che un culo eccita sempre anche chi è, in cor(po) suo, un “eunuco”, e che i soldi van dietro ai “Soli”.
Il resto son le cazzate.

 

 

di Stefano Falotico

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)