Posts Tagged ‘The Wizard of Lies’

Stati mentali, la vita lo è, la depressione è una malattia immaginaria, forse, e il mio quartiere brilla al mattino del suo incantevole spirito natalizio e del suo ras


04 Dec

47322265_10212594970372079_5076313153852145664_n

Fra una decina di giorni, sarà pubblicato il mio racconto Un angelico miracolo, edito dalla Historica Edizioni, facente parte di una piccola, prestigiosa antologia di venti scritti selezionati dal Concorso Cultora. Sì, Cultora, non cultura. Non è un refuso.

Ovviamente, ah ah, avevate dei dubbi? Il mio racconto è appunto risultato fra i vincitori.

Questo si sa, il Falotico è un essere spesso ipocondriaco, affetto da pigrizia alla Lebowski da far spavento. Ma quando parte in quinta, è come Stallone/Lincoln Hawk di Over the Top. Si gira la visiera del cappello ed è imprendibile, un futurista velocissimo che Colin Farrell di Miami Vice gli fa un baffo. Ma non solo quello. Colin, terrificato da un titano molto più sexy di lui, gentilmente suona alla mia porta alle sette del mattino. Io lo faccio accomodare, gli offro un cappuccino cremoso e lui mi mette il bavaglino. Sì, per tagliarmi la barba da chauffeur. E, mentre delicatamente, acconcia anche il mio bulbo, mi racconta delle sue avventure erotiche.

Sì, Colin è sempre stato un bel mandrillo. E, nel suo carnet di conquiste femminili, può annoverare fighe dalle cosce vellutatamente sinuose come un bacio della pantera che ti stuzzica tutto quel che, ardimentoso, si gonfia sfizioso.

Sì, ma Colin Farrell, secondo me, è pure bravo. Non è solo un belloccio Big Jim. È un uomo che sa recitare e incrocia grandi registi. Sì, egli sa coccolare le donne in modo birbante e poi, con sguardo magnetico, diventa attore pregiato di enorme carisma. Insomma, sa penetrarle e possederle vigorosamente ma possiede anche una presenza scenica penetrante. Ah ah.

Così, mentre Colin, tagliandomi le doppie punte, mi riferisce di come spuntò tutte quelle passerine, io gli chiedo cortesemente di radermi anche le basette. Poi, gli do la mancia e gli racconto del mio quartiere.

Questa è una foto di una casa rustica, illuminata di notte nel cortile da lanterne come nel presepe, all’incrocio di Via delle Borre. Ho detto Borre, non vi è la s maliziosa davanti, cazzoni.

Via forse traviata, con tanto di traversa, in cui staziona il Bar Jolly, ritrovo di operai alla Roddy Piper di Essi vivono che, fra una bevuta e l’altra, qualche presa per il culo alla barista molto dotata, che lor sperano di bersi e scolarsi tutta, si danno da fare a scambiarsi cazzate da uomini che conoscono l’odore schiumoso delle loro ire e dei loro rimpianti. Fra mogli disperate che li tradiscono col conducente d’autobus, uomo ambito da tutta la muliebre piccola borghesia locale, uomo brutto come Iggy Pop ma dal fascino bestiale, un ignorante di splendido sex appeal che silenziosamente sfreccia nelle loro strade del piacere e le “oblitera” con tanto di timbro…

Ieri sera, una psicologa ha condiviso uno dei soliti post lagnosi sulla depressione.

Adesso abbiamo anche la morte psicogenica. Nuovo neologismo campato per aria.

Secondo l’articolo da lei postato, la fase ultima della depressione grave sarebbe da addurre alla morte naturale.

Una delle più grandi stronzate che io abbia mai letto.

Si chiamerebbe sindrome del cuore spezzato.

La persona, prima di morire, oramai totalmente apatica e catatonica in seguito a delusioni micidiali e a traumi insuperabili, verrebbe deteriorata nella corteccia cingolata anteriore.

Secondo questo studio del cazzo, anche Carrie Fisher sarebbe morta così. Anzi no, sua madre. Perché Debbie Reynolds, saputo della morte tragica della figlia, in realtà non avrebbe avuto un ictus normale ma crepò, stando a questa cagata sesquipedale, appunto di crepacuore. Poiché non resse psicologicamente alla notizia della morte di Carrie. E, simil Laura Morante de La stanza del figlio, urlò come una pazza sin a spappolarsi l’anima. Parimenti a Michelle Pfeiffer di Wizard of Lies quando le comunicano per telefono che il figlio si è impiccato perché non sopportava più vivere all’ombra di un padre orco come Bernie Madoff/De Niro.

Sia Laura che Michelle sopravvissero. Debbie no. Può succedere.

 

Ecco, la dovreste finire con queste puttanate. La depressione è uno stato mentale abbastanza serio, non è da sputtanare in articoli modaioli per attirare l’attenzione della casalinga frustrata.

Sì, io se avessi dato retta a questa manica di psicologi e psichiatri della mutua, sarei già morto da un pezzo.

Invece, più passa il tempo e più ringiovanisco, pubblicherò prestissimo un capolavoro erotico, libro che spinge, e cammino con charme, sollazzandomi da Re Sole.

Dieci minuti fa, ha suonato il postino. Ho dovuto firmare due raccomandate. Quella per me e quella della mia vicina di casa. Assente al momento ma, a mio avviso, proprio assente dalla nascita.

Ricordate: quando pensate una cosa di me, io invece sto pensando solo di cucinarmi degli spaghetti. Quando invece non pensate nulla di me, neppure io penso a voi.

 

Il Genius comunque sa… egli crea, si ricrea, un po’ cazzeggia e talvolta incula senza dar nell’occhio.

Provano tutti a fotterlo ma lui, ridendo sotto i baffi, almeno quando Colin Farrell non me li taglia, se ne fotte. Con tale faccia da culo magnifica.

Colin+Farrell+Colin+Farrell+Out+CZKMhThSjNHl

 

di Stefano Falotico

De Niro vincerà l’Emmy per The Wizard of Lies e Superman Lives vive nel  mio Nicolas Cage


17 Sep

wl03

Sì, lo so, vi divertite a leggere le mie cazzate, che spesso non lo sono, perché denotano un’anima vivaddio viva, che si emoziona, fagocita il reale, lo inghiotte e anche inghiottisce, potendosi dire in entrambi i modi. Io son letterato di stile e anche di postille, che consegno ai miei nemici quando fanno gli stronzi come pretendo siano, essendomi antitetici e possibilmente antipatici. La mia penna non ha confini e perlomeno mi aiuta a districarmi in un mondo che ogni giorno peggiora, perché impera il “maialesimo” e la gente non sa più apprezzare un tè fresco quando la sera caliente si posa sulle labbra aride come anime oramai sterili, aggrappate solo all’utile affaristico e allo sfottò reciproco, ove ognuno vuole “vincere” il trofeo, appunto, del più villain.

A proposito di cattivi “particolari”, questa notte potrebbe spuntarla il Bob De Niro col suo ritratto “calmo” e stronzissimo di Bernie Madoff, anche se la concorrenza, va detto, è assai agguerrita e vedo molto bene anche Riz Ahmed e John Turturro di quel capolavoro spaventoso e “nocturnissimo” che è The Night Of. Gli altri due possono sinceramente prenderselo in culo, perché sebbene ne riconosca la tua bravura, caro Geoffrey Rush, non tiferò mai per il tuo Genius, essendo io l’unico genius che merita menzioni e anche “sovvenzioni”; ah ah, sì, la mia economia fa acqua da tutte le parti e servirebbe una teoria della relatività di massa, riferito alla gente troppo comune e stolta, per accelerazione di gravità, che sarebbe il mio “peso morto” per la società, affisso all’afflizione di chi vorrebbe vedermi crocefisso. Care crocerossine, ricordate, sono un Fargo e non scambiate la mia faccia da Ewan “Big Fish” McGregor per quella di un santarellino, ho anche io i miei cazzi. So che questo potrebbe piacervi, perché a voi allettano gli uomini che a letto abbiano “doti” nascoste.

Mi spiace assai, in tema di Tim Burton, che non si sia mai realizzato Superman Lives. Sarebbe stato/a una stronzata galattica, e quindi personalmente un capolavoro assoluto.

Con i doverosi omaggi per i “vincenti”, firmato un uomo “sconfitto” che guarderà gli Emmy e non ama le canzoni di Emma.

Marrone! Come la EMME di merda.

 

di Stefano Faloticonic-cage-435

De Niro compie 74 anni e ben li festeggia


17 Aug

wl20

Ho scritto un saggio su De Niro, che potete trovare in vendita sulle librerie online, che è stato molto gradito da chi l’ha letto, e mai mi stupirò del suo camaleontismo “fervido” di varietà. Un attore che sarei pleonastico a ribadire grande, e che nonostante scelte sbagliate merita la mia assoluta stima e quella gratitudine che sconfina nell’adorazione. Qui in Italia si sono dimenticati, colpevolissimamente, di distribuire Hands of Stone e The Comedian, mentre a Ottobre uscirà Nonno, questa volta è guerra, la risposta “infantile” e dolce al suo porcellino di Nonno scatenato. Fonti mie vicinissime mi assicurano che oramai le riprese dell’epocale The Irishman sono immediate, tutto pronto per il capolavoro gigantesco. Poi una serie televisiva con David O. Russell e probabilmente un altro movie con Scorsese.

Mi fermerei qua. E il biopic su Ferrari, si sa più qualcosa?

Cari Wizard-s of Lies, giunge sempre il momento delle verità


10 Apr

i_soliti_ignoti_04

Mentre un’umanità “lavoratrice” di ambizioni isteriche persevera indefessa, più che altro fessa e auto-infossatasi nel delirio, nel suo cammino quotidiano a base di frenetici mot(t)i del sacrificio e della sofferenza, spaparanzato nelle mie libertà, gioisco degli attimi e degl’istanti, mentre il mondo (de)perisce, afflitto appunto dalla sua baraonda e dalla “grande bellezza” della sua insana decadenza.

Il web pullula di trailer di “tori”, e tutto pare all’insegna(mento) di “precetti” ironici trasudanti invero noia.

Mentre donne vogliose s’incapricciano per la loro ricerca dei “vuoti da riempire”, io mi “corroboro” di sane ansietà, prosciugando la mia carriera a favore del dolce far niente che scrive teoretico, in libri intarsiati di prestigio, la “sola” ambizione di esser me stesso, mentre gli altri, stesi da fallaci obblighi e responsabilità bieche, oltremodo cieche, miopi e forse anche pre(sbi)ti inseguono la “pace” omeostatica dell’imbecillità, degli sfottò di massa, della rincorsa affannosa al guadagno “meritocratico”, all’accumulo esasperante di piccoli mattoni, invero grandi matti ah ah, per “cesellare” curriculari ciclostilati di postille a loro stessi, appunto. “Appuntiti”, prendono sempre appunti per non rimanere e remare indietro, mentre il lor amaro (rin)cresce e vivranno di estremi rimpianti, solleticandosi a vicenda, anche a cene e cerniere “infrocettanti”, di leccate di culo “sobrie” come i lor mor(t)i viventi. Sepolti già da tempo da un perbenismo per sua stessa natura filisteo e fasullo, vivono di queste “intensità”, e di soprusi crepano crepitanti nel sopraffar il prossimo. Anche tuo, non mio. Non micio. E abbaiando vado “eiaculando” il mio ego nel sum vero e non in questi sommari somari. Io sono la summa delle mie contraddizioni, mentre loro “punteggi” sommano.

 

Giungerà il giorno in cui, da sempre menzogneri e ipocriti, si renderanno conto di aver vissuto di ricchezze illusorie, traditrici e ingannevoli.

e_venne

di Stefano Falotico

Barry Levinson inizia a girare The Wizard of Lies, come sua ammissione con Bill Murray e Bruce Springsteen


31 Aug

11960108_10204447420768431_6458647582265083308_n

Diana B. Henriques non comunica la data delle riprese di The Wizard of Lies


30 Aug

Production Weekly afferma che il film della HBO con De Niro e Michelle Pfeiffer, diretto da Barry Levinson e tratto dal suo omonimo libro, inizierà il filming domani.
Ma Diana sta cauta, sul chi va là e non si sbilancia, asserendo che non è sicura, per tenerci sulle spine.

Lei SA.

 

Diana B Henriques

From a tweet: De Niro confirms HBO project, The Wizard of Lies, on Bernie Madoff


12 Jun

Stay tuned!

CHQpiKzVEAA7XvDFascinating discussion last night @ Raos w Robert DeNiro on playing Bernie Madoff in an upcoming @HBO movie

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)