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Il Genius-Pop, cioè il sottoscritto, detto anche Joker Marino, è davvero George McFly di Ritorno al futuro, vedere per credere


24 Jan

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Non pagato sta per da pagare. I pagamenti dipendono dal canale. Di solito, dopo uno due mesi arrivano.

 

Sì, questa mia vita è stata un Ritorno al futuro pazzesco. Secondo Francesco Alò, tale pellicola di Zemeckis è il più grande film di tutti i tempi sui viaggi nel tempo. Potrebbe essere.

Non è pretenzioso, lo adoravo quand’ero piccolo. Dopo scuola, me lo sparavo. Fra l’altro, vi confido questa. Avete presente lo scontro fra skateboard volanti dell’episodio 2? Una delle mie masturbazioni preferite era su una passerona con le calze con tanto di primo piano sulla minigonna attizzantissima. Avevo all’epoca un videoregistratore di prima mano, mettevo in pause sulla scena topa, no, topica, e prima di fare i compiti… era tutto un accelerare di manubrio come sulla DeLorean.

Avete presente la scena del “gel” di Tutti pazzi per Mary? Ero uno smanettone e, sul mio divano, in tutta comodità, a gran velocità, cambiando marcia e rallentando prima dell’orgasmo, quando all’acme dell’eccitazione sbalzi temporalmente nel cervello per almeno dieci secondi, con tanto di respiro affannoso, inzaccheravo dappertutto e talvolta lo schizzo incontenibile mi macchiava perfino i capelli.

Pura “lacca” naturalissima, condensata per uno styling da di L’Oréal.

Sì, DeLorean, Loredana, Lorena, Morena e anche su Milena. Ah ah, periodo puberale di veri onanismi magistrali.

Poi, impazzii. O forse divenni talmente timido che George McFly mi faceva un baffo.

Venivo sempre deriso da Biff Tannen, uno che, non avendo un cazzo di me, pigliava per il culo appunto il sottoscritto, trattandomi da Forrest Gump. A proposito di Zemeckis.

Sì, bullismo da porco.

E io mi persi nella mia isola felice, anzi, nell’isolazionismo pop come nel film Cast Away. Stando molto casto. Sì, fin da giovanissimo la mia massima ambizione nella vita era fare farfallina a Jessica Rabbit e scopare come un coniglio.

Ma con le ragazze in quel periodo non ci fu molto Contact, diciamo.

Poi, improvvisamente, feci una manovra azzardata come Denzel Washington di Flight e divenni un eroe.

Talvolta, incontro ancora dei nazisti come in Benvenuti a Marwen ma, si sa, La morte ti fa bella.

Io oggi, come McFly, volo alto di libri.

Mentre gli altri, parlo dei Biff della situazione, dopo aver raccontato puttanate per anni sulla mia vita, svelate che furono le verità nascoste, al massimo possono inviare dei commenti offensivi al mio canale YouTube. Beccandosi segnalazioni a gogò.

Mi pare che l’abbiano preso molto in culo.

Voi che dite?

Sì, Biff Tannen mi disse: – Ah, ti sei svegliato, coglione.

No, quello che è emerso, anche da cinquemila diagnosi del tutto non necessarie, è che sveglio lo sono sempre stato. Ma a Biff piaceva presentarmi ai suoi amici come “schizofrenico”, generando depressioni e godendo da matti sui “sintomi” generati dai suoi giochetti psicotici. Io, essendo troppo buono, non gli spaccai la faccia.

E, quando mi ribellai, passai anche i guai. Ma ora Biff mi pare che sia rimasto solo come un cane.

E alla prossima offesa lo sbattiamo in manicomio. Ecco cosa succede agli idioti, vero? Adesso, il “fottuto genio” cosa s’inventerà?

Possibile forse che un salto giù dalla finestra gli metterà la testa a posto?

Insomma, questo Biff aveva previsto tutto. Ma, come si dice in Trappola di cristallo, non aveva fatto i conti con John McClane.

Questo non è Zemeckis ma il “terrorista” comunque rimane un mentecatto come Jeremy Irons di Die Hard 3.

E ho detto tutto.

Bye bye, ebete.

Comprati un gattino, pensa meno alle te orride gattine e buonanotte.

A proposito, non sono mai stato Michael J. Fox e non ho mai sofferto di nessun Parkinson.

 

di Stefano Falotico

Genius-Pop

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