Archive for September, 2012

Il fal… delle vanità su superbo orgoglio virile


30 Sep

 

Perché “volare” sul nido che te “lo” annoda, quando puoi “inondarla” nel “nitrito?”

Potevo “incanalarmi” nella “vita” dei canali di scolo, guardando il Cinema di Pupi Avati con le sue “miss” su crema “pasticciera” del borghesuccio assuefatto a una “regolarità” assurda, d’ipocrito servilismo a una società che lo sfrutterà per piazzargli un “detonante” calcio “indirizzato” a tutti i suoi timbri d’etichetta che, “prodigiosamente”, con “calma” spaventosa per cui rabbrividisco, si prostituisce con “ponderate pudicizie” di un’esistenza appiattita da mut(u)o, “svalvolato” di tifoseria “eccitatissima” di domeniche “festose” dopo lauti pranzi del “spaparanzato-indivanato” su pantofola “fumata” di posaceneri “aggraziati” nella lucida argenteria della moglie “stufata” e “spolverino” ossessionato da “toccatina” igienica di “commovente solarità” con(planare)-templante piatti da lavare e panni sporchi dei figli da “appurare”, castrato nell'”invaghimento” per la collega “tacchi-na” su “stappante” erotica di proboscidi lestofanti dell’ufficio-“gabinetto” ove si tira lo sciacquon’ dopo la trombatina-“sveltina”,

E, invece, come Steve Buscemi di Con Air decisi, nello “stupore-stupro” dei caporali, di metterlo nel culo a tutti, scommettendo al mio casinò ove i da(r)di son tratti e “tira” con Elisabeth Shue. Ché l’afferri per i capelli e “la” ribalti, sopra e sotto come più “v(i)a nelle figas“. Sì, infatti “ordino” cinquemila Escort e varie pornoattrici, di cui, “incuneatissimo”, questa è la lista del terzetto di molti etti ed “ettolitri…”.

1) Liza Del Sierra, atomica mulatta che munge di bianco in “nero”.
2) Mischa Brooks, un terrificante ass addiction appena “sfila” per lo “sfilatone” nella “sacchina“. Basta con queste “cavalcate & Valchiria“, abbasso le varichine. Dateci di “vacchissime”. Che cazzo ve ne frega? Già, sfregando va il “lievitone”.
3) Brandi Love, una milf da “slurpare” dai piedi alla testa, be’, non esageriamo, mi “accontento” della parte di mezzo a 360 “gradendo”, piove, guarda come piove, Madonna come viene “su“.

Al che, uno psichiatra mi chiama all’appello:

– Lei “scappella” e basta. Si contenga.
Ma mi faccia il “piacere“. Si stenda “lei”, mio batuffolone che ricatta tutti. Non mi tocchi, eh? Badi come “sparli“, sa?
– Ma io “glielo” concio…!
– Sì, prima però finisca col suo “camice” di forza.
E si ricordi, gran puttaniere, questa è potenza.
– Cioè?

Nel “manesco” (e “menisco”) che non si dica, fu ucciso da Superman, su tale “nota di Notte”: Ah zoccolon’, almeno abbia la compiacenza di non “indossare” le zoccole!

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

Silenzio “religioso”, mentecatti:

 

  1. Casinò (1995)
  2. Via da Las Vegas (1995)
  3. The Addiction (1995)
  4. L’orlo argenteo delle nuvole (2012)
  5. Conan il barbaro (1981)
  6. Last Stand (2000)
  7. Cobra (1986)

Il “blues” dei “brothers” – Falotico e Marzani nelle rispettive vesti di Dan Aykroyd e John Belushi, parte terza


30 Sep

 

Mattina “tribolata”, “lentamente” prossima a darcele di sventolone, prendendole anche in faccia

“Addentando” eppur “entriamo”, di “sottanecchi” da monachicchi che aman le “chicche” già a Mezzogiorno su “carbonara” affumicata fra una mensa dei ricchi e mani da “poveracci”, con sudata passione nel “metallaro” che strizza il “cuoio”, capelluto e di “lupi”, nella nostra Midnight Run, la migliore “tragicommedia” degli anni ’80, assieme alle “idiozie” di John Landis, il regista delle lande “mannare” a Londra sul cornicione e dell’Eddie Murphy “finto disabile” con propensione ai “festini” di tanto “care-oche”. Sì, dalla strada Inland a mendicare, non dico una villa a Mulholland Drive ma almeno una casupola col “riscaldamento”, fin su e sempre più “issato” al grattacielo dell’Empire ove è nero come un “carboncin'” di “tizzone” ardente fra du’ spaghi e un’altra da “appagare”. Sì, dopo circa tre ore da “galletti” in macchina su “pompato” stereo, “distrutti” nelle “annoiatissime” palle, ci fermiamo alla tavola “caldissima” di nome “Aperte sin a Notte da sfondare”. Faccio la mia “entrata” con le pattine da ambulatorio medico, e subito ordino dieci hamburgerine (sì, straniere di Amburgo, ove il burro è più “cioccolato” tedesco, dunque più “duro” delle “svizzere”) con “pompetta” della “maionese” che “le” fa impazzire. John Belushi, invece, chiede la cameriera che serve ai tavoli. E Lei “lo” riverisce con tanto di patata “al forno”. Poi, finito il gustoso pranzettin’, andiamo in bagno col “garzone” e gli diciamo che è l‘orgoglio a metterglielo nel culoMettilo nel culo alla lavapiatti ché, “sciacquando”, poi è tutto “lustrato”. Egli prende alla lettera la nostra “dritta” e “la” infila nel retto, salvo che, il suo yes man, viene subito licenziato dalla direttrice, una vecchiaccia maledetta che scopò solo con l’emigrato Calogero, proveniente da Hell’s Kitchen. Lasciamo sbrogliar la “sporchissima” faccendona e intaschiamo i soldi delle signorinelle che ci “rimpinguano” di mancia dopo essere state “rimpinzate”. Fra succhiotti, pizzicotti e “cottura” a combustione “montante”. Si prospetta il pomeriggio e poi una lunga, di altri “allunghi”, Notte. Resisteremo? Oh, c’è sempre il Viagra, al “minimo”.

Ma siamo musicanti e sempre più piccanti.

Voi avete visto la Luce? Siete “vispi” o andate in giro sui colli con la Vespetta, pisciando nei “vespasiani” di Bruno?
Macché. Diciamo ch’è già troppo se riuscite a “vederlo”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Blues Brothers (1980)
  2. Balle spaziali (1987)
  3. Pulp Fiction (1994)
  4. Balla coi lupi (1990)

Il mio casual look alla De Niro


29 Sep

Molti mi chiedono perché mi piace il Bob.

– Son cazzi miei. Meglio dei “vostri”, sempre a sputtanare.

E, dopo Ronin, ancora a Parigi è “inseguimento” in passerella.

Il “blues” dei “brothers” – Falotico e Marzani nelle rispettive vesti di Dan Aykroyd e John Belushi, parte seconda


29 Sep

 

Stamane “smadonneranno”…

In un fantasy “smielato”, “orde” di donne snodate s’aggrapparono a desideri avverati… e le “sverniciammo”, ripudiando ogni moralismo castrante e ogni cappio al Sesso, nel rodeo del “lazzo” schiamazzante fra gli allibiti che applaudirono stupefatti, e poi “addomesticaron” la cavalluccia più (s)galoppante, con facce di cuoio (anche “di culo”, anzi soprattutto, come “tasteranno”) che, a briglie sciolte, solleticaron il suo sellino, insederando tutti gli ipocriti nell’afferrarli per il collo e “sollazzandoli” nella polvere (da sparo…, anche), sul mo(t)to: “Cowgirl, ecco la stella di latta di questo tramonto alla John Ford. Il nostro sentiero selvaggio è un’erezione orogenetica più dura delle rocce dellaMonument Valley. Andiam di zoccoli!”.

Ore 5 di mattina di questo Sabato sera apatico, ove alcuni trentenni van a passeggino, con la mogliettina che intanto sbircia il barista per “ordinargli” privatamente, nel retro della sua “bottega”, all’occorrenza da “fornaio”, un po’ di “lievito” zuccherante per digerire meglio l’amar caffè del consorte “assorto” a leggere delle prodezze “balistiche” del Campionato di Calci(o).

Meglio Zeman con Osvaldo di smorfia “Già ero tamarro, ora son bur(r)ino a Roma”, oppure la Juventus del Buffon che “spapera” di “rilancio” su intervento (chirurgico…) pericoloso del maial’ Chiellini, “celeberrissimo” fallon’ delle aree di “rigore?”.

Su questo quesito “amletico”, “da non dormirci la Notte”, il tal “giovine”, già di pancetta “cassa-integrata-inter(i)nale”, trascorrerà le ore “liete” del pomeriggio pre-festivo, fumando nel suo terrazzon’ che “dà” su un parcheggio “pub(bl)ico”, e aspetterà “per miracolo”, fra un “tiro” e uno “sbuffar'”, che esca dalla macchina Blake Lively, di cosce “fenicottere”. E poi gli strizzi l’occhio, raddrizzando l’abulia d’un torso nudo “autunnale” da “immorta(de)l(l)are” ai post-eri(ori).

Ma facciamo un passo indietro nel Tempo, dunque avanti nel Futuro.
John/Gianluca suona alla mia porta, “incagnito” perché turbato dalla serata precedente della suora che tentò, tentacolarmente, d’amputargli il membro per “redarguirlo” in “morto” che non “lo potesse” più guarnire nei “guaiti” di “pantere” inguainate di calze già “succhianti”, già avviluppanti, già “sviluppanti”.

John se ne fregò… invece tante, dopo quella visita “barcollante”. Sì, prese su l’agenda e riprese immediato “contatto” con Tyra Banks, con Halle Berry e con una mulatta che ti “sbianca” più della “levigata” Kim Kardashian, con cui fra l’altro pare abbia “giocato” quest’Estate in riva al mare, al ritmo di Bruce Campbell/Ash, “reparto ferramenta“. L’arma(t)o-re delle tenebre…

Sì, John può diventare Sam Raimi in versione “Carpenter” da “carpentiere” che “esige” ed erige…
E sa ove “dirigerlo”.

Comunque, senza permettermi di “addobbarmi” secondo la consuetudine “sociale” (cioè, rimango “a mezze maniche” in pantaloncini-boxer su calzini scoloriti), mi trascina in città.

Che cosa successe?
Che cosa succederà?

Eccederemo?
Chissà…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Blues Brothers (1980)
  2. Ritorno al futuro (1985)
  3. Mary (2005)

Il “blues” dei “brothers” – Falotico e Marzani nelle rispettive vesti di Dan Aykroyd e John Belushi, parte prima


29 Sep

 

Salve, siamo due (e)vasi da “Notte“, meglio degli evasori e della Montessori

Sogno eroticus

Il Mondo è pieno di folli, e Jamie Lee Curtis aveva un seno da “morire”, sì,  l’avrei slinguazzato “potentissimo”, d'”immersione” sin al soffocamento: una poltrona per due? No, true lie. Sono un bugiardo “equino” di razza superiore, e le sue gambe, “attorcigliate” nei collants, limpide come cataclisma apocalittico da “figa” del Mondo, quei suoi spogliaretti “calzati” nelle mie vene “nascoste” al “buio”, rassodano ancora le notti in cui la realtà si “sfaldava” nelle mie mani col “mouse” a cliccare e “zompar'” di zoom sulle sue parti più “inquadrabili” d’ingrandimento per immaginazioni da “galoppar'” e di “zuppa” inondar’. Fermo-“immobile”, con la scrivania che oscillava mentre “tutto” (e)saltava in “padella”, per una brace che voleva cingerla d'”abbracci”.

Sì, da oggi inaugureremo questo ciclo di play coi nostri “occhiali”: Stefano Falotico e Marzani Gianluca nel “nero” da imbiancar contro le miopie dei “benpensanti”, irriverenti sin all’osso dei midolli spinali, dolendosi nel ridondar’ e nell’ondeggiare di fantasie sessuali alla faccia di chi vorrebbe reciderci il mignolo per “sminuircelo”.

Il tramonto è già calato, la scienza è in me infusa, e il fusibile della macchina s’è rotto. Interviene John Belushi a “oliare” il motore e mi trascina al suo vecchio asilo nido, ancora gestito da una suora d’espressione “suina” con “bacchettona” da “reprimende-Alt-rendetemelo!”.

– Aquilotta (nome all’anagrafe della tardona della parrocchietta), sa che a John piace Charlize Theron?
– E chi è costei?
– Una bonazza da “dissanguare”.
– Lurido maialino d’un Gianlucone. Non sei cambiato neppure un po’. Già allora alzavi le sottane di Teresa (la “madre” del convento “Calcutta ama la cicuta, i figli arrivan dalla cicogna ma il prete agogna dallo spioncino, fra i suoi pulcini e un inconfessato confessionale ove gatta ci cova”). Guarda il crocifisso. Ti sta dicendo “Creperai col Diavolo nell’eternità!”.

Al che, per risolvere l'”assalto” agli ormoni vilipesi, intervengo Io:
– Aquilotta, “lo” vedi questo?
– Oddio, che schifo. Rimettilo dentro.
– Ah, non vedo l’ora.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. L’avvocato del diavolo (1997)
  2. The Blues Brothers (1980)
  3. Perfect (1985)
  4. Un turco napoletano (1953)

     

Sotto il velo delle apparenze, un’incastigabile vanità di malia rosso eruttiva


28 Sep

La fertile ritorsione contro lo screanzato pagliaccio, prima Joker e poi “evoluto” in Bane, che si placò di beffarda derisione, in una “sterzata” impetuosa d’abominevoli pugni allo stomaco

Le nauseabonde “contentezze” di gente stupida saran “affrante” nel loro stesso infantilismo, con irriverenze raffinate da vulcanico tuonar di fulminanti, dinamitardi “mitragliatrici” ferocemente “assestate” nella dolenza loro ancor da “smussar” di museruola a cucir la bocca di nastro isolante.

La “dotta” presunzione degli stolti è da “incorniciare” nella loro memoria “dolciastra”, di patine “pasticcine” e cuoricini ben “infiocchettati” nella loro “docilissima” ignoranza.

Gente abituata alle crasse smargiasserie di “pacatezza” così “fluente” d’oratorie “altolocate” da esser state sbriciolate proprio alla base debole e insostenibile delle loro “tesi”, di “laurea” e di “pinzimoni” acco(r)dati allo stridulissimo “strimpellio” iniquo e ricattatorio, di pelle sempre “lucidata” in una “sobrietà” finta che piange d’effimera sguaiatezza e digrigna di ringhiose invidie con grida sempre “omicide”.
Del loro “cheto” vivere “buonista” e davvero mansuetissimo e “a modo”, di teppistiche orde fraudolente, misogine e omofobe, un razzismo genetico che perpetrano con le solite ciglia affettate di un’aggrottata fronte sprezzante a odiar chi non s'”adatta” agli “ingredienti” del loro laido Mondo.

Così, tra un dir e un “farsi”, si disfano di “pulizia etnica”, scopando a destra e di “manico”, coperti da legulei raggiri e plebiscitari asservimenti d’istituzioni (s)piegate alle loro “volontà”, tutti in circo(lo) a fischiettar’ di “grilletto” e “facile” trombata, tutti uniti e tutti untissimi con moine da “monaci” e “forza” da bisonti.

Ma stavolta l'”ossicino” non si spezzò, un tormento, un assillo sempre più implacabile, a occluder i loro vispi “occhiettini” che non han mai chiuso un occhio ma “tappavano” la bocca, e ora “imperiosi” di tanto “esecutivo” che un patibolo da plotone d’esecuzione è lì che aspetta la mira infallibile, calibratissima contro “nazisti” di tal “calibro”.

Buonanotte.
Batman, il can(dido), alleviò il vostro rimorso, mordendo di “benedizione” sulla guancia da non porgere di “delicata” cristologia.

Gli incubi saranno ancora molti, mi auguro che, al risveglio, la gioia sarà una colazione “scremata”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Rambo (1982)
  2. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  3. Nightmare – Dal profondo della notte (1984)
  4. Sleepers (1996)

Mickey Rourke e il “suo”… “Black November”


27 Sep

 

 Con Don King, er magnaccia!

I miei film personali


27 Sep

Il vizio aleggiò in quella “rettitudine” di moralisti tanto da smembrarli d’ombelico onanistico

Un evento imprevisto, una reazione fortemente inaspettata, detonante. A scardinar ogni chiacchiera e a “infognar” le bugie nell’acquedotto di putrida “festa” da vermi.

Così, un Uomo, d’intrepido mai abbassar la guardia, fu “accecato” dalle suggestioni di gente “adulta” che non ne tollerò la “lasciva” dolcezza con la quale s’era protetto dalle violenze e dai turpi assalti frivoli del giornaliero, generalissimo “infangarvi” e infranger sempre le dignità altrui, con quella posa boriosa e “saccente” da “ammaestratori” vigili quanto, invero, vili. Poi, villicissimi se si toccan, “sciaguratamente” o apposta per mettervi la “testa” al solito posto, cioè sul collo di quelle tavole (im)bandite, gli stolti “militarismi forzuti”.

Stalking, diffamazioni, reati alle giovinezze del prossimo con quelle funeste urla da cornacchia d’una madre (di)sgraziata, penosa, “buffa” e impacciata, cronica di depressione latente che camuffò dietro sorrisi “accondiscenti” a leccar il mattino di solita “lezioncina” forse per calmar, “saggiamentissima”, le ire d’una sessualità sempre tanto “accavallata” quanto “pudica” per “rispetto” a vetusti codici d’una “religione” pagana davvero poco “appagante”, vero? Eppure, lo stipendietto si guadagnò di “tozzi di pane” d’una f(oc)accia “in bella vista”, ma nelle interiora già macerata da ferite incicatrizzabili, lì a mordere quando un attore di “presenza scenica” t'”adocchiava” dal grande schermo a stuzzicar le linguette d’un marito, invece, poco bollente, indaffarato con la “bolletta” e nella bolla di sapone dei suoi sogni ancorati a un “Non mai fu”… focoso, al massimo “arrostito” con piselli e “stufato di patate” per un contorno “azzimato” di rosmarino assieme alla sua prole “somarina(va)”.

La vendetta fu fredda ma caldissima, cauta e spietata, “congelata” in sale d’attesa ove ne blandiron l'”immobile lentezza”, tanto che appianò i torti, planando all’improvviso con altrettata potenza sferrata ed efferatissima, ferrea e “piombata”.

Meticolosamente studiata, identica ai ricatti maligni che ne “bruciaron” gli occhi dell’anima per macchiarli di calunnie e “raccontarci sopra” un delirio…

Ma, lezione importante, figlioli:
se si vuol sconfiggere i mostri, bisogna imparare a ragionare alla stessa “maniera(ta)” e, contro il loro manesco punire e “castigar'”, offrire la stessa “merce(ria)”, di macellerie, che blandiva per la “berlina”, la “carezzina” e la mercè.

No, non guidavano la Mercedes, ma usavano la stessa “marca” per “seminare” e impressionare…

Al che, Tom Stall placò irriguardoso tutta quella scelleratezza e quel raptus omicida, la loro pelle si strappò dal loro “assassinio” e, assunta forma umana, urlò del loro vomito.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Manhunter – Frammenti di un omicidio (1986)
  2. The Hunted – La preda (2003)
  3. Killer Joe (2011)
  4. A History of Violence (2005)

“C’era una volta in America”, versione restaurata, il Trailer italiano


27 Sep

 

Non perdetevelo…

 

Stefano Falotico ha pubblicato “Noir Nightmare – L’ombra blu del fantasma”


27 Sep

 

Lo straordinario esistenzialismo di un Uomo leggendario

Ventricoli alla “rinfusa” di fuse accorate a un ventre che s’obnubilò, di boati “lagrimò”, intrecciato a una mistica incendiara d’imbruniti riflessi e arcane libagioni, soffuse nei teneri liquori di “spigliata” oscurità, buio inacchetabile, assetato di Luce nelle profonde maree di Lune oscillanti, pagliaccesche di beffardo Cuore alla Georges Méliès.
Quando un razzo scheggerà anche le vostre anime, illuminandole di magia e lindi ardori nelle iridi che s’appannarono di troppe palpebre assonnate, “appartate” nelle prigioni dei sensi.

Passeggerei nudo per strada, e m’addobbo solo per non incupirmi nello “spogliarello” d’una massa “farfallona” d’impiegatizio incravattar il “sospiro” della gola.
Soffocati dentro, “appariscenti” di soliti rituali per ingraziarsi facili applausi retorici, “telecomandati”, sospettabili di falsità e e mendacissimo buonismo sdolcinato.

“Svenevolezze” e la solita smorfia di smanceria. “Macerati” soltanto, solitari in una foll(i)a che li corteggia e li carezza di lusinghe ipocrite. Ma paion “appaiarsi felici”, e appagarsi di tal “letizie feline”. E tutto (s)corre, maratoneti della superficialissima corrività. Manichei col coltello dalla par(e)te del manico “(s)par(l)ato”.

No, le mie scelte di vita han gioito di notti bislacchissime e adamantine senza prostituirmi mai nello schiavismo da facili lacchè. Quelli che son contenti… “a conti fatti”. Quanta insoddisfazione. Ammettelo, disfatevene. Non sbuffate e non “stufatevi”.

Tanto non cambierete mai. Arrivisti per amarezze ipocondriache, malati immaginari, “saggi” dell’ultima ora della “scatologia” triviale di battutina volgare, appunto, “cotta” di “ricotte” per “stemperare” l’idiozia di fondo che “raschia i barili” della bile soprattutto, della carne in scatola “cranica” di teste appallottolate nel “mito” delle “palle”.

Oh, ma che “attributi”,  io vi tributo sempre un “No” perentorio e ingrato, “sgradito” che scardina e scoordina le vostre certezze aggrappate sempre a manuali di psicologia spicciola(ta) di “cioccolate” e forme fisiche esteticamente “attraenti” quanto repellenti. Pelli, sì, (s)tirate “a lucido”, nel “look” che strizza l’occhio per piacere a uno più brutto di voi. Nel dentro che avete ucciso da tantissimo Tempo.

Lotte intestine, politicanti corrotti, “cerotti”, cerume, già.
E il solito balletto ove si sfoggiano inamidate facce d’emozioni bugiarde.

In questo posto, deputato all’isteria collettiva, dunque deturpato, sommerso in modo “sommesso” nel chiasso, “innalzato” alle tribali maldicenze e al luogo comune delle immonde dicerie, un Uomo è venuto a voi in segno di Pace.

Dilaniando le bugie, da Joker che brinda sotto i ponti.
Egli è favola sua eccelsa e cosmica cometa che vi libererà dal dolore e da ogni trauma.

Lo chiamano “Il più grande di tutti”.
Poiché lo è.
Eternamente…

NOIR

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Taxi Driver (1976)
  2. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  3. Apocalypse Now (1979)
  4. The Master (2012)

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)