De Niro d’onnipotenza, più s’accresce l’ignoranza della gente con la lamentosa panza, più il mio “metafi(si)co” s’invola di nuove svolte su sfacciataggine di vol(t)o Pen(n)

11 Dec

di Stefano Falotico

Taxi Driver

Eppur son v(i)olante, trastullandomi il “manubrio”, talvolta “schizzo” esangue. Se Sean Penn ti fa sesso, pigliati il suo Gunman e “arrangiati”, ti sei appena imbattuto con uno che giocava a Calcio e ti spezza il menisco con un colpo “mancino”. Prova ad “azzannarlo” e ti farà viola, con tanto di tuo volar’ per a(r)ia, che ma(ia)le, sotto incrocio dei “peli” su fendente “tirato” a lucido di bicipiti su tua femminuccia in (in)castrato basta(rdo) urlargli che non vuoi esser più nelle palle “urt(ic)ato”. Ben sbucciato, il criminale la paga, infatti è un puttaniere conclamato che pensava di farmi pen(ar)e e invece si trovò un Penn che lo spennò.

Che significa? Si chiama “delirio”, effetto “paranoide” a te, paraculo che però stavolta hai incontrato chi te lo fa d’egual “botta(na)”. Evviva il De Niro!

Sì, Sean è nato lo stesso giorno di BobTaxi Driver delle lor “malinconie”, sempre meglio che studiar Filosofia e poi finir a mangiar “crack(er)” per “ammaestrar” da bacchettona una s(c)uola da frustrata su “frustati”-drogati in “leziosa”, noiosa, depressa, probabilmente frigida, amante però delle donne alla Charlize Theron, della quale compra il “profumo” di donna nell’ammirar invidiosa le gambe della c(omp)agna di Sean in Christian Dior. Questa è The Great Beauty, Italia, paese di donne “castigate” eppur sognanti la mus(ic)a di gran class’ come (RadioMontecarlo, pregando nella domenica a messe a novanta e tutta la settimana a buon “an(n)o” con un marito “gatto” col fis(i)co d’un minorato eppur sbeffeggiante, leccandoselo da impotente sotto i baffi come Silvestro, Stallone Sylvester, perché, essendo fascista, odia il rebel alla Rambo. Che ca(na)rino! Oca!

Oggi, un “topo” ha stroncato Over the Top, giudicandolo “infant(il)e” e azzardando anche la frase da una “stelletta”: “Ammazzerei quel bambino”.

Sì, un (re)censore “pedofilo” che, avendo passato una brutta infanzia, ora si rifà sul figlio di Lincoln Hawk. Sarà uno “zio” cattivo alla Robert Loggia. Ma dove glielo “alloggiamo?”. È uomo che non ha molte logge, essendo po(ve)ro in canne, eppur da ficcar in (lo)culo di (cer)bottane.

La smettesse di giudicare di “pollici giù”, non prendiamogli il dito, spacchiamogli il braccio e non scrivesse più stroncature. “Tronchiamoglielo”. Dove ha rimorchiato la camionista della moglie? Tir(a) quella lì come un carro di “buone” sol alla mezza calzetta. Donnona pienotta che però gli ciuccia il pisello su suo fagiolo di scoreggiarle fuori dal vaso.

Riguardasse l’incazzato Sly e andasse a servir la clientela in quella videoteca di (e)levati del cazzo…, ove smerciano l’ultimo film per sfigate col tè a cui io do del lei, “dandolo” invece a una che me la dà tu(tta).

Posso (per)mettermelo. Sono un genio e voi, invece, dovete “farvelo”, lavorando “duro” e pigliandolo di mio aver sterzato e a un’altra “sferrarlo”. Da cui Pop-Eye, uomo amante del Cinema e anche inculante col vento in “poppe” di occhiolini miei “penetranti e salutam’ a sorrata.

Si sposerà con un ginecologo. Lui analizzerà le fighe di altri ricc(h)i e lei lo guarderà dal buco della serr(atur)a per un chi fa da sé fa per tre. Lui la tradisce con mille, più che un triangolo, questa società mi sembra un porc(ai)o.

Sì, mi son r(addr)izzato…

(Siga)retta di traverso ed ecco la U-Turn che non ti aspetti.

Mi sbatteranno in carcere, sempre meglio che finir a zoccole, come voi.

E ricordate: pigliatevi la pizza!

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