Archive for October, 2015

In Italia, “Belpaese” di poeti, santi e navigatori, “vige” ancora, nel 2015, lo scandalo dei centri di salute mentale, finanziati dallo Stato… delle cos(c)e


04 Oct

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Se Ismaele di “Moby Dick”, al “colar” della malinconia “incipiente”, s’imbarcava marino per la caccia del suo padrone, Achab, alla Balena Bianca, che dà il titolo al capolavoro di Melville, in me, quando l’irritazione cresce per colpa dell’ipocrisia latente, “lattante” e omertosa della nostra “Nazione” (s)fottente, la vi(t)a impervia si trasforma in p(r)osa irruente. Terremotante, in pericolo di “crollo” divento e a tutti la verità sbandiero ai quattro venti, di forza travolgente anche se vi(ri)lmente osteggiata dalla borghesia flaccida, pasciuta, delle ingiustizie (in)volontariamente e “voluttuosamente” consenziente, vuota e di nulla amante, ché m’obbligheranno, per ribellione ai falsi pudori di massa(ie), ad (ab)usi farmacologici a base di Risperdal, neurolettico che m’iniett(er)an(n)o, in quanto reputato da tal “putas” un in(f)etto, “rettale” di “famoso” depot, “orgoglio” di quest’Italia ove tutti vanno a messa(line) e son san(t)i dietro le facc(iat)e di mer(da).

Sì, “funziona” così e il cazzo così non ha dunque più “tiramenti” di cu(cu)lo. Che ricatto alla ricotta (im)potente!

Una sedazione per bloccare gli ormoni, di “legge” (im)morale inversamente proporzionale alla natura umana, per farti “crescere”, cosicché non si (sovr)ecciti troppo e non turbi le cosc(ienz)e.

Sì, cari (ri)belli, anch’io, scrittore con numerosi libri all’attivo, vengo così, appunto, “inculato” affinché la mia creatività persino non possa “sfuggirmi di man(ic)o” e possa dar, almeno di parvenza, la “patente” di normalità.

Attenzione, però, se ti calmi troppo, poi i fessi vincono e i tuoi riflessi perdon, oltre alla “botta”, anche i colpi, anzi, farai un frontale di “tamponamento” perché reso cieco e sordo alla vi(s)ta nitida.

Si chiama pugno allo stomaco. Non ci salveranno gli airbag da tal “strizzacervelli” e “ammortizza-gli-uccelli”.

E tutto perché sono un poeta che dice il Ver(b)o.

Così van le cos(c)e.

Vince sempre il nazismo!

 

di Stefano Falotico

Un’altra domenica, Juventus-Bologna: tempo previsto per oggi, Tempesta di Malika Ayane e di goal


04 Oct

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Stamane, al primo scoccar del mio scioccato, stavo sul cesso a far “di me” una cagata, un’evacuazione di quelle “mordaci”, quando l’escrement(izi)o non esce e spingi, sul chi va là e “appeso”.

Al che, per aiutare lo stimolo, sfogliai il “Dizionario dei film”, firmato Mereghetti, trovandolo nella recensione del chapliniano Luci della città. E, godendo, cagai, liberandomi e apprestandomi alla dura giornata.

Innanzitutto, ricordai che, oggi, si gioca Juventus-Bologna, e prevedo per i miei felsinei l’ennesima, triste sconfitta, a meno che Destro non si svegli, appunto, e contrasti lo strapotere, al momento non uscito del tutto, delle zebre agnelliane.

Ma io son leone e vi credo, a costo di scommettere sull’impossibile 1-2 di vittoria esaltante, quotata a molto. Quindi, con soli 2 Euro ne guadagnerei circa 70. Mi pagherei la benzina per almeno una settimana.

Eppur la compagine bianco-nera è tosta, noi ci presenteremo con uno schieramento “azzerato”, di Giaccherini mancante, infortunato, e d’un attacco poco temibile, sul moscio, di poche palle…

Mi rendo un rasoterra e, di quest’apatia gravosa, faccio di me un riposino, solleticando il pisellino, no, il pisolino. In fondo, la vita è tutta qua, du’ calci al baloon e fumarsela come se fossi Clint Eastwood al saloon. Il resto è Fino a prova contraria, ottimo film, sottovalutato da Paolo.

Due stellette e basta? Ma questo giornalista non è uno sceriffo di molta latta.

Ora, bevo il latte.

Sì, lo so, questa è una stronzata. Apro la patta e la “combatto” con una pisciata.

 

di Stefano Falotico

In data astrale odierna e da voi “odiata”, ribadisco che Fantozzi è un film per “merdacce”


02 Oct

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Innanzitutto, rimarco anche la mia insuperabile altezza narcisistica, nobiliare, principesca e giammai alla “realtà” puttanesca assuefattasi, poiché io, ultimo dei principi dostoeskjiani, non m’arrendo alla prostituzione di massa e non m’adatto al “lavoretto” per far piacere ai padroni, son io schiavo di nessuno, son io, unico e “solo”, sono la Luna e il Sole, San Francesco in mezzo ai porci e alle omertose monache di Monza che non confessano le lor donne di malaffare, son l’Innominato che non ha pietà di Mariangela e a suo padre, Ugo Fantozzi, non concede “beneplaciti” del dubbio critico, Fantozzi è una cagata pazzesca!

Questo matrimonio con la “cultura” popolare, che lo eleva a totem della comicità nostrana, non s’ha da fare, perché, in quanto, ripeto, Principe maudit, mal tollero chiunque si prenda giuoco del prossimo, anche attraverso lo stereotipo e i topos sugli sfigati di un film “innocuo”.

No, non vedo innocenza nella derisione e sarà anche ora che Malachia, il “vecchio” che, ne “Il nome della rosa”, additava il riso come fonte diabolica dell’animo umano iniquo, abbia le sue ragioni. Perché il riso non si confà, “cari” frivoli, a “moi”, io son serioso non solo in fatto di Cinema. Seghe mentali e non solo mi faccio, questo mondo dell’obbligo al ridere a tutti i costi, masturbatorio dei cazzi propri, non è confatto, né confetto, alle mie costole, ché anche patiranno nel “supplizio” del prenderla troppo sul serio ma non si abbassa(no) le brache dinanzi agli sfottò.

Vostro figlio viene preso in giro a scuola per la sua imbranataggine e voi, fantozzianamente, genitori sciagurati, lo rimproverate di non essere “all’altezza”. Altezza di che? Ben venga la sua sfiga che lo renderà uomo colto e saggio, come me, uomo che soffrì degli sfottimenti altrui e, da tal (s)fotter(si), vi fotté.

Sarà uomo di sani principi…

Chiunque oserà contravvenire alla mia parola, dovrà vedersela con Clint, protagonista di alcuni miei libri, come “Il cavaliere di Alcatraz” e “Il cavaliere di Parigi”, in vendita nelle migliori librerie e ordinabile (ordinati, ordinatelo, è un ordine!) online.

Clint, Principe sofferente, straziato dagli stupra(n)ti, vero nel Verbo, Cristo sceso in Terra, Dio mio!

Uomo di fine oratoria imbattibile e cazzo nudo.

Così sia (s)fatto!

 

di Stefano Falotico

De Niro conferma, qui, The Irishman (I Heard You Paint Houses)


02 Oct

Digital Spy-zziamoci:

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Comedy vs. Drama with Robert De Niro – Late Night with Seth Meyers


01 Oct

De Niro

Oggi, come sta la famiglia d’idioti?


01 Oct

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Mentre nel “vaticinar” fra una vagina e l’altro, pen(s)o al mio dest(in)o, da “principessine” che dormon sul mio pisello, m’è tornata alla mente una famiglia che volle tormentare il mio (tor)mento, dandomi del demente per “puro” (s)fregio di essa “elevata”, “acculturata”, io direi… a cu(cu)lo.

Sì, ero sinceramente stanco di quella matriarca tutta “imbarcata” che, dietro il “mascara” da “professoressa”, così “gentilmente” desinava nel ridacchiar dirimpetto ai programmi di “varietà culturale”, solleticando la sua frigidità d’Interiors alla Woody Allen, suo idolo a cui darei, personalmente, solo lo stato libero della mia “banana”. Sfondava il suo (di)vano, tra un “formaggiare” la sua donna finto-saccente e il marito, trombone di calvizie non solo incipiente ma ignorante da Balanzone coi tortellini nel suo cervellino da montato della “sobrietà” del suo veder la vita come guadagnati la “panna”.

I due scriteriati figliocci, degl’insani giovinastri, sempre con la testa fra le nuvole fra uno spossarsi con delle fighettine e l’ipocrita additar i lor coetanei di poca posatezza da “fighetti” viziati, si viziavano tutto l’anno del “prenderla” al lazo dei lor cazzi per la testa. Sì, ragazzi sempre in cerca di gazz(ell)e-puledre “ladre” dei testicoli succhia-succhia e “bevitelo” senza cannuccia, insomma, degli ebetucci che volevan di lor fringuelli far farfallina con le “ciucce”. Sì, più davan dell’asine alle lor amichette-ochette, più ci davan di “(s)o(r)ca”.

Questo è un pezzo sprezzante di “alta” volgarità. Sempre meglio che una famiglia di tal schifosa (im)moralità.

Dovete sapere che è, contro costoro, degli impostori che si credon tor(ch)i, ancor in atto, poco apostolico, un processo giudiziario nei miei riguardi. Che irriguardosi, voglion che mi “curi”, insomma, “onestamente” desider-ano che “venga” inculato, (in)castrato, lobotomizzato, che stia (in)fermo seduto-sedato e che nessuna possa darmela.

Date loro il mio dato di “fallo”. Si chiama nessun fairplay contro questi fallaci.

D’altronde, sono un Falotico.

In periodi di crisi, dateci dentro, non date di Matt(o) ma di “fallo”, mangiate “pene” e “olio”


01 Oct

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La gente dovrebbe farla finita di tifare per i grillini. Dovrebbe darsi ai “grilletti”. Le donne ne saranno appagate e gli uomini non pen(s)eranno alla politica.

Pene per tutti/e.

Ricordate: più “la” oliate e meno la donna vi odierà.

Sappiatelo e “sal(at)e(lo)”.

 

Messaggio da Mar(t)e: sto affogando, che la donna me lo affoghi con figa, no, con foga, la voglio rossa. Vedo acqua sulla crosta.
Sta venendo.

di Stefano Falotico

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