Archive for September, 2016

Benicio Del Toro nel reboot di Predator è la faccia giusta?


14 Sep

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Benicio, oh mio Benicio, per anni ti scambiarono per un clone più taurino e corvino di Brad Pitt il biondo “peperino”. E la tua carriera sempre oscillò tra film azzeccati e partecipazioni dimenticabili. Quale Snatch fu quello strappo. Tu che sei stato Che Guevara per Soderbergh e Premio Oscar sempre per Steven di Traffic combattente Tomas Milian er monnezza nella droga messicana. Cartel del tuo Sicario, sarai presto Soldado per la Gomorra di Sollima nel sequel ideale.

Quante, nella tua strada, da ex amante della Golino Valeria, le vie della violenza. Tentasti anche la strada romantica ma ti si addice più un’hunted friedkiana sul tuo volto lombrosiano di, beato te, capelli rigogliosi che sfiorarono anche il casting di Silence. Sei un uomo senza prezzo, Weightless, eguardiano della galassia (non) patinato per Star Wars di episodio 8 scritto alla romana, puttanesco in successo mondiale annunciato.

Sì, nel tuo viso sono ascrivibili i diversi DNA della faccia cazzuta, spericolata, da guerriero della notte e un po’ troione di classe. Per questo mi piaci, ammazza il mostro di Shane Black e non farci rimpiangere Schwarzy. Su, Benicio, spingi… ficcalo.

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di Stefano Falotico

Buon (non) compleanno a me, una vita da “sogno” alla “Mulino Bianco”


13 Sep

Ho fatto un sogno terribile. Ho sognato che ero in discoteca e una m’invitava nel bagno per “bagnarlo”. Ma proprio sul più bello si rompeva in due, spalmandosi sul pavimento come marmellata scioltissima.
Insomma, da 30 cm diventava amputato e lei gridava: – Voglio Banderas!

Sì, la mia vita non è da Mulino Bianco.
Ma scherzo sempre da burlone e piazzo De Niro dappertutto, anche nella cornetta di te, cornuto.

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I miei primi trentasette anni, profilo “completo” di un uomo al di sopra dello “stoico”


12 Sep

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Domani sarà il mio compleanno e già (non) ne giovo. Il mio fisico, appesantito oltremisura per colpa del tabacco e di farmaci antidepressivi, da lanciatore di giavellotto sta diventando. Giove! Eppur sono giovine come diceva Pesci in Mio cugino Vincenzo. Ma smagrirò come Robert De Niro in Novecento, attore del quale, nonostante non sia fanatico come in adolescenza, seguo sempre ogni progetto con sviscerata identificazione nel ne(r)o. Di miei libri pubblicati oramai IBS.it e altre catene librarie son invase. E me ne vanto, “sbuffando” caffè che deglutisco con ironica sfacciataggine del mio ancor poltrire nel marasma asmatico della mia (in)utilità. A “darlo” tutto, non voglio che le donne me le diano, essendo ascetico, più che altro del sesso menefreghista e fan della magia di Stranger Things, serie antologica in cui ho interpretato la parte del “mostro”, il Demogorgone, quella della disperata femminilità “matura” della Ryder, quella del ragazzo loser, dello sceriffo traumatizzato e soprattutto di Undici, bambina più adulta degli adulti e più maschia delle femminucce. Sì, son infant(il)e alla mia età suonata eppur mi psicanalizza più La morte corre sul fiume che un Robert Mitchum delle prediche psichiatriche. Vivo di deliri e poche ire, ce l’ho “ritto”, trattenendo il mio dentro fra i denti quando son lì per sbottare e andando mai a bottane, a differenza dei “lavoratori duri” che “la” fanno per il bene della famiglia, come Woody Harrelson di True Detective. Uomo davvero pericoloso, che si scinde fra il giusto della “luminosità”, gli spaghetti al cartoccio, la moglie carina e la zoccola con le tettone. Quello sa il “fallo” suo, mentre io son Falò mi(ci)o abbaiante quando nessuna da me viene abbagliata. Abbacinandomi di stronzate, consumo le mie giornate tra una “pausa” a Castenaso, località dell’interland bolognese di Bar Centrale, una alla Celentano e savie discussioni col mio ego dal fe(ga)to ribollente, romantico di fantasie, cazzone di tutto nel leggere filosofico Catone. Posso fregiarmi, fregarmi e sfregiarmi della mia faccia di “scemo”, “nobile” nel suo esser nubile e bile nel non neppur voler giocar a biliardo. Intanto scrivo, e di prossima pubblicazione sarà Il commediante nel quale, Re per una notte, imito il Bob che fu e quel che di Taylor Hackford verrà. Sono un DeVito, non un De Niro, con puntate nell’Harvey Keitel di “cattivo tenente” e anche da Lezioni di piano quando m’innamoro del mio muto. Non muterò, ma pagherò come molti il mutuo. Speriamo che oggi non mi faccian la multa, son passato col verde, oramai nessuno lo rispetta e la massa ti obbliga a pagare il controllo semaforico della loro immoralità. In tutta sincerità, sono un genio che se la suona da sé, come si confà a colui che, non retorico e neppur solipsista, è solo soletto di solista non fascista ma nemmeno comunista. Hanno festeggiato l’11 Settembre, era il mio compleanno di mio padre. Uomo che mai fu terrorista ma terrone che sa quanto questi discorsi sian meno belli di Sully. Sono l’incarnazione del miracolo sull’Hudson e sono anche molto a(si)no. Ma il mio sexy sta nel mio naso un po’ aquilino, sul volpino. Fra il Tom Hanks, James Stewart e lo steward. Diciamocela, sono stupido, ma uno stupido che “spinge”. E sa(le).

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La grande bruttezza


10 Sep

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Immaginate questo scritto nel “candore” sopraffino della voce scandente “terrona” musicalità alla Servillo, e fruitene quando le albe vi sembreranno tramonti e un tramonto non v’emozionerà più così come fu la prima volta e ora “penate” su quella che è stata l’ultima… zoccola che pagaste.

Di mio, non amo il sesso, credo che sia una delle mie “regioni” per cui mi allontano da questa società così tanto di esso ciarliero, società vanagloriosa di uccelli e di coloss(e)i. Sempre ce l’hanno in bocca.

 

– Donna, tu bevi tutto.

– Non è vero. Sono molto sveglia.

– Allora succhialo.

 

Vado in giro per questa Bologna decantata da Carboni Luca e noto che ancora esistono non solo i carbonieri, i carbonari, ma anche i carabinieri. Si acquattano sotto i ponti e fanno la multa anche a chi ha il mutuo, rendendo queste persone, indebitate, per lo stupore agghiacciante, mute.

Di mio, non muto, son sempre malinconico e un po’, diciamocela, da manicomio. Ma il mio atteggiamento nei confronti della “figa” è encomiabile. Molte, in tempi (sos)petti, mi s’avvicinarono per “attentare” all’incolumità del mio uccello. Ma tutte, senz’eccezione alcuna, ricevettero in culo… dei cal(i)ci. Le disdegno con gran portamento e bizzarro abbigliamento. Queste sono delle “spogliatoie”. E qui son (totoi)ano.

Uomini, non sapete cosa vi perdete quando, dopo giornate “dure” di lavoro, senza ori tornate a casa e loro volevano solo dei “gioielli”. Non datevi pena di teste matte se non potete soddisfarle, fatevela… questa pugnetta che ammira lo “scodinzolare” dell’uomo frust(r)ato.

Di mio, passeggio pen(s)ando questa.

In tal società, se non fotti l’altro/a, vieni considerato un ritardato. Se non rubi, alimenti le dicerie di chi pensa che per campare, appunto, sei un ladro. Onesta-mente, mi pare tutto (b)rutto.

 

Parlano sempre e si parano.

Di mio, par(l)ai. E vivo come mi pare. Non ti pare? Allora ti piace.

 

di Stefano Falotico

Ermetica battona, no battuta alla Woody Allen mischiato al caffè di Lynch


10 Sep

I lib(e)ri vanno letti integral-MENTE, non cassa integrati dalle commesse lette poi a letto.

 

Questa dicasi stronza(ta), ma è di classe.

La vita è come una zanzara, la schivi ma torna a (p)ungere.

Sono un esempio per le generazioni perdute. Sono un uomo talentuoso che sa fotter(si) in modo focoso. E ardimentoso non mi spacc(i)o per uomo ficcante, al massimo sono sempre al minimo e al minimo sono te.

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del Falotico Stefano

Gold & Collateral Beauty Trailers


08 Sep

Mentre Chris Nolan ha intervistato De Niro, Pacino e Mann più cast quasi al completo e Kilmer Val rimbambito e appesantito, per la rimpatriata di Heat versione deluxe, sono usciti due filmati niente male, anche se questo Gold, nonostante il McConaughey in sovrappeso, pare poco ispirato e già noioso.

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Ricordiamo che Heat è un capolavoro, mentre questi due mi sembrano lontani dalla parola bellezza.

 

The Academy presented a screening of "Heat" on Wednesday, September 7, 2016. Pictured (left to right): Director/Producer/Writer Michael Mann, Actor Robert De Niro, Actor Al Pacino and Moderator Christopher Nolan.

The Academy presented a screening of “Heat” on Wednesday, September 7, 2016. Pictured (left to right): Director/Producer/Writer Michael Mann, Actor Robert De Niro, Actor Al Pacino and Moderator Christopher Nolan.

 

Sorrentino dirigerà un film su Berlusconi con De Niro (?)


06 Sep

La notizia, bomba, è rimbalzata da Variety ai maggiori quotidiani locali. Ebbene, Paolo il genio Sorrentino, creativamente vulcanico, fervido osservatore della sua atea “religione” ortodossa al variopinto pigliar la vita con funambolica danza della macchina da presa, straziante e gioiosa, dirigerà questa biografia.

E già si fa il toto-casting. Io, naturalmente, sceglierei De Niro, viso beffardo e iconico, capace d’interpretare questo “libertino” con far “politicante” delle sue smorfie fra il corrucciato e l’ecletticamente puttanesco, sì, De Niro sarebbe il volto “ideale” per quest’uomo senza ideali, un De Niro che si guarda allo specchio e nel suo You talkin’ to me? si domanda quante Minetti si farà, quanti etti deve smaltire il suo trucco nel coagulamento della sua incognita Mediaset. Trascorrendo le sue giornate a difendersi dalla sinistra col suo “aplomb” destrorso, tra “orsacchiotte” che glielo leccano e FEDE-li che glielo piluccano televisa-mente sciupati, nello stile del Sorrentino da grande bellezza. Un miscuglio di espressioni torve, plastificate, “etereizzate” nello stupore “papale” di un man, di una “mano” che poteva tutto, a cui eran concesse vill(an)e magniloquenti di maggiorata… cos(ci)a da Bagagli(n)o.

Un De Niro ci vorrebbe, trasformista della sua “mission”.
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di Stefano Falotico

De Niro talks with Peter Travers about Hands of Stone and his career


03 Sep

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Venezia 73: Arrival un alieno di nome me


02 Sep

Nella vita bisogna fare.
Io invece Bi-sogno, nel senso che faccio il bis di sogni.

 

Ve lo dice, studenti, Bob De Niro.

 

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Sappiate che i fagioli non sono affatto alieni alle scoregge.

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