Archive for May, 2017

Sognai di fare il centravanti della Nazionale, rimasi un “centrale”, soprattutto nelle “palle”


13 May

02028720

Da piccolo ero un talento in erba, anche se i campi erano sterrati e le gambe mi “stiracchiavano”. Poi, verso la metà della mia adolescenza quanto mai impervia, inquieta, ansiogena, forse anche sessuofoba, giocai mezz’ala destra, servendo palloni ai centravanti. In allenamento facevo sempre rete, dunque quella testa di cazzo del mio allenatore decise una domenica, anzi era un sabato pomeriggio piovoso e incerto, di schierarmi appunto centravanti di “sfondamento”. Il mio fisico, all’epoca gracile e macilento, oggi appesantito da antidepressivi pesanti e asfissianti, si prestava bene per il ruolo scattante, ma fu un’illusione che durò solo un’ora e mezza. Disputai la peggior partita della mia vita, ne fui provato e da allora mai più in quella (im)posizione mi provarono. Eppur potevo essere un centravanti provetto, ma son rimasto mezzo poveretto. Ricevo molti colpi bassi e le donne mi deridono con guascona “euforia” delle lor cosc(s)e inseminate da qualche “goleador” più redditizio. Si sa, le donne cercano i figli e la famiglia, mentre io poco mi allatto, no, adatto a questa situazione “mestruante”. Oggi, ho bevuto dopo pranzo un caffettino amaro-dolce al Bar Centrale di Castenaso e, all’uscita, uno gridava che hanno acchiappato il lupo. Il lupo sarebbe Igor, il ricercato omicida di “Budrio”. Una notizia falsa, infatti non l’hanno beccato. Igor sgattaiola e dorme, latrando, nelle latrine. Mentre io mi scolo, tutto solo, un’altra lattina. Sognando la Via Lattea. Non sono un poppante né un furfante, sono emblematicamente faloticante.

Di mio, comunque, vado a “segno”. Più che altro a seghe.

Meglio che essere un lupo o un porco. Di mio, non sono neanche frocio, forse procione. Sì, i proci.

Evviva Belotti, detto il gallo. Evviva i cedroni. Anche la limonata, detta cedrata.

di Stefano Falotico

01470513 ny07

Blade Runner 2049, Trailer of Screenshots


09 May

screen-shot-2017-05-08-at-1-43-23-pm

Sylvester Stallone and his daughter


05 May

Sylvester+Stallone+Sylvester+Stallone+Daughter+WHxy9dgHTCgl

Il “principe” Alberto di Monaco non è un monaco, ma sicuramente un mona


04 May

Alberto_di_Monaco_1

Mona: sostantivo “maschile”

plurale: -e
(region. ven., volg.) vulva, vagina
♦ n.m. e f. invar.
(region. ven., volg.) stupido, minchione

Etimologia: ← voce di area veneta, forse di origine greca.

 

 

Ieri sera, ha assistito alla disfatta della squadra del suo “principato”, sconfitta dal Pipita di doppietta colossale, accompagnato dalla sua “gentile” signora che a fine partita lo consolò.

Eppure Alberto è, diciamolo, un po’ come il lupo celeberrimo del fumetto italiano. Uno sfigato di “risma”, che mangia, caga e dorme, ma soprattutto “ficca”. Grazie alle sue battone, no battute ficcanti da uomo di “galateo”, nel suo lettuccio ha portato donnine davvero “principesse sul pisello”, più che altro sul suo pivello. Non si contano le relazioni “scandalose” del nostro “eroe”. Da Naomi Campbell alla zoccolona Simona Tagli, sì, quella del Cruciverbone scosciatissimo, dalla Sabatini, tennista davvero di “palle” in volo, a chi più ne ha più “lo” metta. Alberto non “lo” omette mai, presto in “quella” divenne ometto. Dopo (da) studi classici da inappuntabile “maestro” dell’etichetta, eh eh, a sciupafemmine incontrastato del suo re(gno). Un uomo che non fa un cazzo dalla mattina alla “sega” mai, eppur sa “usarlo” con “dovizia”, “perizia”, un uomo amato per la sua “delizia”. Alberto è un mito. E se Carlo abdicherà in favore di colui che invece si scopa Kate Middleton, Alberto diverrà mona(rca) con la sua faccia di culo? Alle donne della Francia la “dura” verità. Loro lavorano, lui se le cucca, care sciocche.

di Stefano Falotico

00315801

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)