Siamo invasi da idioti moralisti, da donnette frigide, da uomini senza cervello e da bambini che si credono uomini

28 Jul

City of Angels

Oh, agonizzo. Sì, stamattina me la son tirata. Sì, liscia come l’olio, tiepidamente spermatica, “ipotermale”, rilassata e roventissima su una donna la cui foto mi ha tanto attizzato. Ci son molte dicerie sulla masturbazione. Tutte ignobili, che servivano un tempo per impedire ai giovani di esplorar con ardore tutto il loro sentito sudore. I preti, una volta, dicevano che se te lo menavi… diventavi cieco. E in quello, sebbene poco lo stimi, Checco Zalone, nella parodia di quel lamentoso demente del Cristicchi, aveva ragione. IO CI VEDO PERFETTAMENTE!

Anzi, mi tira ancora di più.

Ma siamo in Italia, paese ove la Chiesa tiene ancora in scacco molta gente con reprimende dogmatiche, gli uomini si sposano, tradiscono continuamente le moglie con qualche balorda raccattata sui viali, e ove le loro consorti, ben consapevoli di venir… così cornificate, vanno dalla parrucchiera a rifarsi gli occhi con lo sciampista. Ché, quando morbidamente massaggia il loro bulbo, non credono più alle prediche di nessun pulpito ma sognano con codesto “massaggiatore” una “schiuma” profumata al Pino Silvestre.

Continuando a cantare, fra una stoviglia e l’altra, con Pino Daniele.

Sì, molte donne sono imbecilli. Guardano un film di Wim Wenders e poi cantano Gli Angeli di Vasco Rossi, vanno matte per i bambini, visto che gli adulti maschi non le fanno godere, sono anchilosate in un lavoro frustrante al massimo, e adorano City of Angels con Nicolas Cage che si chiama Pentola.

Ecco, estrapoliamo un dialogo davvero “shakespeariano”.

Meg Ryan, che Dennis Quaid aveva appena mandato a fanculo, si trova con Nicolas Cage in biblioteca. Un Cage con due labbra carnose che nemmeno Alba Parietti la gommosa.

Un dialogo di una “profondità” ancestrale…

– Vieni qui, spesso?

– Io vivo qui.

– E cosa fai?

– Leggo.

– No, intendevo che lavoro fai?

– Sono un messaggero.

– Ahhh (ah, pronunciato da Meg Ryan sia come se stesse pensando… ma questo di fronte è un malato di mente, sia aspirato come l’avesse preso da un negro).

Be’, e che tipo di messaggero? Una specie di pony?

– No, sono un messaggero di Dio.

– Hai un messaggio per me?

 

A questo punto, Nicolas Cage urla: – Sì, c’è Maria De Filippi che ti aspetta con Tom Hanks a C’è posta per te, perché in Italia prendiamo i titoli dei programmi per deficienti dagli americani, che sono per la maggioranza formati da troioni da Miami Beach.

 

Ecco, dopo questo mio “simpatico” giocar col mio pisellino, mando il link di un mio libro a una certa Scansani.

Costei, desiderosa di “entrare in contatto” col mio “angelo carnale”, mi ha fatto leggere tutte le mega-stronzate del suo blog, post davvero “elevati”. Alla fine di ogni scritto, tu pensi… sì, uno scritto un po’ contorto ma ho capito, sono entrato in empatia. Adesso, posso entrarle in qualcos’altro. Più che con uno scritto, con qualcosa di ritto penetrante, da colpirla al cuore…

Tale Scansani, donna che andava assai prima scansata, mi blocca, dicendo che faccio spam e, nonostante mi abbia obbligato a leggere ogni suo lamento patetico, non avverte in me il desiderio di trombarla in modo “ermeneutico”. Più che una donna ermetica, una scema moralista e zotica.

Che pensa davvero di conquistare gli uomini, dichiarando le sue fragilità interiori. Dichiarasse qualcosa di più esteriore.

Dice anche che sono freddo.

– Sai qual è la verità? Sei una merda. I tuoi libri non valgono un cazzo. Fottiti! Sparati! Ma che vivi a fare! Nooo!

 

Questa è l’umanità, il resto sono le metafisiche prese pel cul’ di film come Così lontano così vicino.

Adesso, vado a ordinare un piatto di vongole, miei mongoli.

Oggi pomeriggio, prevedo altre mie prese in giro.

Ora, come mai Nicolas Cage e Meg Ryan sono miliardari e voi invece votate Cinque Stelle?

Perché Nic e Meg hanno capito che, girando minchiate, vengono ben pagati.

Mentre voi, con le vostre “altezze nobili”, vi siete ridotti a contattare le troie su Facebook!

 

Sì, sveglia! Continuate a farvi fregare e a pregare iddio dei vostri solipsismi. Dico, continuiamo così.

 

Al che mi contatta un amico.

– Sai, secondo me tu hai dei porno in casa.

– Sì, perché?

– Da te non me l’aspettavo. Uno così colto, che ha dei porno.

– E che dovevo avere? Quella cretina di tua moglie?

– Senti. Tu credi all’amore?

– Sì, credo all’uccello. Quando l’uccello viene preso da una, l’uomo che lo possiede, per coprirsi di dignità, dice che è innamorato.

– Sei un porco!

. Sì, vedi di non finirmi con la faccia del Cage.

 

 

Ah ah.

 

 

di Stefano Falotico

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