Posts Tagged ‘Beppe Maniglia’

Per curarsi dal Covid-19 e relative quarantene, bisogna creare e ricrearsi, fantasticare, sognare e “cinematografare”, comunque evviva Beppe Maniglia, rocker artista bolognese come me!


15 Nov

zabriskie twin peaks

beppe maniglia beppe maniglia 2diabolik poster marinelliIl Cinema e la poesia ci salveranno. E vi do un consiglio per gli acquisti davvero straordinario.

Le librerie, nelle italiche zone rosse, sono chiuse? E chi se ne frega.

Potete ordinare questo romanzo immenso, ah ah, anche online. Un romanzo che pulsa di vita nuovamente accalorata dinanzi alla vastità della vita stessa del suo autore, eh già, del tutto rinnovatasi, ah ah.

Vi garantisco che non è affatto una str… ata. Diciamo, più che altro, una superba faloticata!

https://www.lafeltrinelli.it/libri/stefano-falotico/leggenda-lucenti-temerari/9788855165785

Sì, siamo quasi tutti interdetti dal vivere normalmente, asfissiati tremendamente, strozzati in apnee polmonari da pesci quasi senza branchie, insomma, siamo abbrancati totalmente? No, abbracciati tutti assieme a cantare appassionatamente?

Macché, celati dietro mascherine da Batman, forse precipitati in un cinecomic perfino demenziale. Dato che impazzano disposizioni che non poco c’indispongono.

Queste governative “misure cautelari” per ottenebrarci nell’oscurità silente d’abissali solitudini immani, oh sì, ci costernano. E rabbrividiamo. In attesa di nuove direttive speciali di un Dpcm che sarà varato prossimamente.

Al fine che, sotto Natale, potremo di nuovo brindare finalmente e felicemente insieme, inondandoci di frizzantini… baci dolci come uno spumante squisitamente da gustare lietamente!

A Bologna, vive e vegeta, talvolta anche si mortifica, immalinconisce e poi inaspettatamente rivive straordinariamente un uomo rinascente. Stupefacente!

In passato, lui stesso si diede del demente, negandosi molte felicità socialmente godenti la vita maestosamente ardente.

Egli contraffò la sua anima, derubandola di molte gioie quotidiane. Nascondendosi in un’ermetica decadenza che visse di grigiore e spettrale “senilità” anzitempo.

Ma lui rinacque miracolosamente, risvegliato nella coscienza sua apparentemente dormiente. Ringiovanendo amabilmente in modo entusiasmante. Oserei dire euforizzante! No, non dategli più calmanti!

Ridestandosi immantinente, forse in una notte bruciante di emozioni riscoperte, lui tantissima preoccupazione destò e, per tale suo imprevisto ed allucinante risveglio inaudito e mai visto, la gente ignorante si allarmò. Ché codesta, sospettosa, volle indagare in merito approfonditamente. Oscurantistica, la gente non credette alla sua favola illuminata di vita rifulgente e lo perseguitò psicologicamente, domandandogli spiegazioni a riguardo, diciamocela, assolutamente meschine, stolte e superflue.

Egli, felsineo d.o.c.

Sì, di origine controllata come un grande vino d’annata. Un uomo maledetto, bellissimo, pronto a festeggiare di enorme rimpatriata. Oh sì, la sua vita è ritornata.

Un uomo dalle origini, onestamente, meridionali. I cui genitori emigrarono nel capoluogo emiliano.

Spesso, quest’uomo fu indubbiamente un disadattato e, a causa del suo risultare anomalo presso la gente più bigottamente sconsiderata e deficiente, fu a vista sorvegliato, francamente quasi indagato, soprattutto mal adocchiato follemente.

Egli è invece artista di strada la cui vita fu distratta. Fuorviata e forsanche sbagliata.

Ma, senz’ombra di dubbio, è una presenza carismatica ancora profondamente conturbante in mezzo alla plebaglia più conformista e nel cervello annacquata.

Un uomo diabolico, sì, forse è Diabolik. A Luca Marinelli, preferisce La canzone di Marinella del grande Fabrizio De André.

Un uomo che, l’altro giorno, ha inoltre terminato lo sterminato libro coming soon intitolato Bologna insanguinata.

Storia di mille storie del bolognese nel quale saranno presenti molti personaggi felliniani per glorificare un Amarcord magnifico.

Vi saranno Andrea Roncato, il Roxy Bar e certamente lui, l’idolo cittadino per antonomasia, il mitico Beppe Maniglia.

Ricordo, sì, io mi ricordo…

Perché lui parla così. Non si capisce nulla di quello che dice. Invece sì.

Egli adora Robert De Niro, egli delira, egli è.

Egli è un uomo modesto.

Sa di non essere Alain Delon, infatti è più bello.

Ah ah.

Ed evviva Beppone, Peppone, Balanzone, i volponi e il Vecchione. Abbasso i vecchietti, i boomer, Roberto Vecchioni e i falsi sapientoni! Poi ce la vogliamo dire senza se e senza ma?

Miley Cyrus batte Madonna in modo del tutto pazzesco. Così come Sylvester Stallone batté Bull Harley in Over the Top in maniera devastante!inland empire lynch

 

di Stefano Falotico

Da quando faccio l’intellettuale, la mia vita ha preso slancio vitale e me ne frego delle offese bestiali in quanto sono JOKER ancestrale


24 Jan

sveglio

Partiamo con la stronzata serale che allieta l’umore prima di andare in cucina a mangiare un po’ di cioccolata fondente.

Eccola qua.

Sì, da una vita la gente mi dice di svegliarmi. Di mio, nacqui come John Creasy/Denzel Washington di Man on Fire. Quindi, cercate di non provocarmi e ascoltate, piuttosto, Nothing Man di Springsteen.

Sì, stasera attaccai benevolmente Mr. Marra. Sì, il celebre youtuber che spesso sfoggia muscoli da Beppe Maniglia giovane. Non conoscete il mitico Peppuccio?

Idolo di Piazza del Nettuno a Bologna, è il Lou Ferrigno/Incredibile Hulk della città felsinea.

Adesso, è quasi sparito dalla circolazione. Ma forse avrà incontrato, su una highway statunitense, Mickey Rourke e Don Johnson di Harley Davidson e Marlboro Man. Tutti e tre, invecchiatissimi, si credono ancora come Johnny il bello.

Beppe è un letterato, sapete?  Lui sapeva far scoppiare, con la sola forza polmonare, le borse termiche dell’acqua.

Le donne, vedendo quest’uomo così pompato, lo volevano spompinare e scopare più di come oggi quella cretina di Scarlett Johansson provi a farsi bombare da Chris Evans.

Ma torniamo a Marra.

Ci prendemmo su FB. Lui mi rispose: – Ok, boomer.

Gli risposi in chat che, se mi scambiò per Clint Eastwood di Gran Torino, cioè per uno che sembra un vecchio rincoglionito che non lo è, ci prese. Dunque, le avrebbe prese.

Sì, Mr. Marra vorrebbe essere James Franco di Spring Breakers e invece, secondo me, assomiglia francamente al Franco di City by the Sea.

E torniamo alle chitarrine del Beppe.

Al che, un mio amico mi chiese:

– Da quando sei diventato così stronzo?

– Da ieri. Quando te le suonai.

Poveri imbecilli, non aggiornati su di me, dietro profili falsi mi scrivono che dovrei curarmi dalla fobia sociale e trovare un lavoro d’impiegato.

Credo che abbiano capito poco del sottoscritto.

Questi sono solo personaggi da Sanremo.

Insomma, dei maniaci sessuali. Sì, è vero. Chi ascolta le canzonette è uno che crede agli amori. Quindi non è un maniaco auto-centrato?

150314 - Spettacolo musicista artista di strada Beppe Maniglia in piazza Nettuno - foto Nucci/Benvenuti - SPETTACOLO BEPPE MANIGLIA - fotografo: BENVENUTI

150314 – Spettacolo musicista artista di strada Beppe Maniglia in piazza Nettuno – foto Nucci/Benvenuti – SPETTACOLO BEPPE MANIGLIA – fotografo: BENVENUTI

di Stefano Falotico

Bologna – La dotta, la grassa, la rossa, forse la stronza


15 Oct

mde

Che io mi ricordi, Bologna è una bella città anche se, oltre alla Torre Asinelli, vi sono molti uomini non so se pericolosi, certamente pericolanti come la Garisenda.

Eh già, non li vedo benissimo. Sono uomini in pericolo di crollo. Oramai, le loro panze da dottori Balanzone molto arroganti, eh già, si stanno squagliando nell’imputridimento più lascivo figlio della retorica più vecchia da Maurizio Costanzo fuori tempo massimo.

Ah, certo, saranno pure dei pesi extralarge nelle loro mansioni quotidiane, alcuni sui famosi colli bolognesi hanno pure delle mansion, ville che fanno invidia alla donna di Marilyn Manson.

A proposito, come sta Marilyn? Presto, lo vedremo in The New Pope. Insomma, questo è passato da essere un disadattato da Mery per sempre a una sorta divinità angelica come la vergine Maria, riuscendo a divenire l’oppio dei popoli, recitando la parte di Lucifero.

Rendiamocene conto. Ah ah.

Sì, quelli della mia generazione andavano matti per Manson. I loro padri andavano invece pazzi per Marilyn Monroe. L’avrebbero voluta strapazzare. Secondo me avevano e hanno ancora ragione i secondi.

Manson fu un trasgressivo anticonformista di maniera. Una volta, sul palco, uccise e squartò un gatto. Però, non riuscì a controllare la sua gattina. All’epoca fu Rose McGowan. Una che, mentre Manson si dannò a cantare The Beautiful People, andò con Harvey Weinstein. Per poi sputtanare quest’ultimo, rimediando però solamente la figura di Maddalena.

Sì, Manson s’è sempre creduto un dio delle acque… come Nettuno. Qui a Bologna, in memoria di Manson, questo dio delle folle oceaniche dei suoi concerti sconcertanti, no di Nettuno, hanno intitolato una piazza in suo onore con tanto d’uomo scultoreo col forcone. Mah, a Bologna sono soltanto pasciuti e dunque buone forchette.

Quando si dice… quello è bello come un dio greco. Visto che pettorali, che bicipiti? Quello è uno coi “marroni”, come dicono a Bulåggna, città capoluogo dell’Emilia-Romagna ove vanno forte le lasagne.

Ove molte donne si lagnano e, per consolarsi dalle quotidiane frustrazioni, mangiano i tortellini con la panna. Un tempo sognarono di scoparsi Beppe Maniglia. Un rocker lebowskiano che spingeva. Spinse!

Sì, io nacqui a Bologna anche se per molto tempo annacquai e basta. Non fui perciò Nettuno ma mr. Nessuno.

Sono un santo.

Sì, va detto. Ero innamorato di una ragazza, fallo anomalo, anzi fatto stranissimo, considerando la mia congenita misantropia dotata di cultura enciclopedica da topo di biblioteca senza topa.

Le consigliai, sul finire della terza media, di fare l’istituto per geometri, il Pacinotti.

Nel frattempo, io divenni amante di Al Pacino. Lei invece, dopo essersi diplomata, si laureò in ingegneria edile, sposando il mio compagno di banco delle elementari.

Sì, grazie al suo lavoro e al mio consiglio prezioso, si fece, s’è (s)fatta moltissimi soldi.

È molto richiesta, come si suol dire, sulla piazza. Non so se anche Piazza Maggiore. Ove c’è la basilica di San Petronio. Che abbisognerebbe d’una facciata restaurata.

Sì, è miliardaria, credo. È talmente ricercata che ha messo il suo c.v. su Internet.

Ha la mia età, è del ‘79. Ora, io passo le vacanze al Festival di Venezia, lei quasi sempre a Mirabilandia.

Detta come va detta, non vale un cazzo.

Sì, avrà sedotto e concupito, prima del suo matrimonio, anche molti pazzi, progettando centomila palazzi. Nelle cui camere, da lei stessa pianificate, si portò tutti gli amanti dei piani alti.

Ma, a vederla dalle foto su Facebook, ove appare dimagrita e traumatizzata dalla maternità, m’è passata la voglia di tradire il mio compagno delle elementari, cioè suo marito, con codesta.

Insomma, non so se abbiate apprezzato Rambo: Last Blood.

Onestamente, è penoso.

Ma io non mi sarei mai messo a fare una guerra da idioti contro John.

Rendiamoci conto. Gente che ascolta Lucio Dalla, pace comunque all’anima sua, vuole competere con uno così?

Sembra abbacchiato e infatti lo è. Poiché, se volesse smetterla di fare il principe e il signore, distruggerebbe ogni signorotto in trenta secondi netti.

 

di Stefano Falotico

mde

 

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