Posts Tagged ‘Cary Fukunaga’

Fukunaga, meglio le fave di FUCA, meglio la FIGA!


06 Sep

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Ho da sempre creduto, in cuor mio profondo, guai a dirlo, che True Detective di Fukunaga fosse la più sopravvalutata stronzata del nuovo millennio.
Il nuovo film di Cary, passato a Venezia, recensito con pessimo e una stelletta miserissima da Mereghetti, sancisce definitivamente il fatto che Fukunaga è un bluff colossale.
Ne ha, come si suol dire, ancora pagnotte da magnare.
Ripeto, prima di definire grandi i registi, dopo due/tre colpi, aspettate.
Non lanciatevi in facili entusiasmi, frutto solo del momento esaltante.
I veri geni sono altri.

E ricordate, bastano 9 Euro al mese per save the children.

Il resto è retorica disgustosa.

di Stefano Falotico

Il Festival di Venezia mi angoscia, mi “scoscia”, mi scoccia, sostanzialmente sono come Liam Neeson


03 Aug

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Ecco, non so se avete “colto” Liam Neeson nelle recenti foto che (non) lo ritraggono in giro per New York, i paparazzi non l’hanno “beccato” poiché egli è il fantasma oramai di sé stes(s)o, come dico io, ché non ci sono più da un pezzo, da un “pazzo”, faccio le puzze e mi mangio una pizza nonostante il fegato non “ci sta”, non c’è più, è scomparso, non “lo” vedo tanto bene, infatti, serve “solo per pisciare”, riposi in pace e non si dia “pene”.

Tornando a Liam, fa pena. Smagrito, scavato, macilento, fors’anche flatulento, sebbene lo stomaco sia sparito, spiritato, un (ecto)plasma vicino allo zero negativo, forse positivo, sembra che abbia l’AIDS.

L’eroe degli ultimi action non si muove tanto in forma. E nemmeno io, parafrasando Woody Allen, mi sento bene, eppur mi faccio sentire, forse senile, forse, più che alt(r)o, infantile, probabilmente adolescente, adulto o vecchio, quel che importa è il (porta)mento, chiaro dementi?

Ecco, facciamo un salto… a Venezia? Macché. Vedrei/drò solo (in)visi che si scann(erizz)-ano per una foto con la diva di turno, gir(in)i sfiancati da una vita tutto l’an(n)o sedentaria, assistenti sociali nei supplementari, no, supplenti dei portaborse sotto agli occh(ial)i, gente in caccia della star che non fa una vita da stella, vive sempre nella stalla e poi al Lido si (ri)specchia nel guadagnar un Guadagnino di “fango” sulle guance alla Tilda Swinton per A Bigger Splash di flash(ati). Che schifezz’, che monnezze.

Meglio Milian al Milan, il CalcioMercato impazza, a Settembre saremo nel vivo del campionato. Chi ha comprato l’Inter? Cary Fukunaga, extracomunitario orientale americanizzato, no nation, autore di film “ossuti”, inquietanti, di pancia, di “sfondamento”, di storie tese come un rasoterra alle palle, ma all’ultimo minuto s’è inserito il corto-“brevilineo” The Audition, divertissement costato un occhio della testa di DiCaprio, ché ha un testone che pesa 100 chili, deve dimagrire perché altrimenti si sogna il Pallone d’Oro, no, l’Oscar, eppur mi par imbalsamato seppur dorato, di culetto bronzeo a mostrar le chiappe chiare con la modella che “glielo” ritocca.

Comunque sia, questa è una grande bellezza, non c’è Sorrentino ma preferisco Sorrento a sorrata.

C’è chi è malato di core e chi non va di corpo, chi lo è di mente e chi sempre le prende.

Pig(l)ia(lo), e statt’ bonazzo un po’ sul frocino.

Ora, cari porcini, vi saluto col mio bacin’.

E vaffancul’.

Ma quale moro di Venezia e Leone. Povero agnello d’un Neeson, questo è morto.

Dentro o fuori, basta che (c’)entri.

Che c’entra? Ma ci azzecca! Vincerà Bellocchio!

Sangue del mio sangue!

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di Stefano Falotico

Venezia 2015: In Concorso, oltre ai quattro italiani, il filmaccio “italico” DOC, La fam(iglia) dei tonti


29 Jul

thevoiceo_f03cor_2014111547JOYIl film capolavoro che Barbera non ha beccato.

Girovagando, fuori da ogni competizione e anche dai pet(t)i degli uomini “forti”, quelli che “sfor(bici)ano”, m’imbattei, e fui “sbattuto” come un “uomo” al tegamino, da persone d’ottusità ovale come appunto le uova meno appuntite, cioè quelle che Colombo non (ab)usò contro gli indigeni nella sua scoperta di Amerigo Vespucci.

Cosa ha a che vedere tal “mia” perorazione con la Mostra?

Tutto e nulla di che, così come “niente di speciale” i detrattori definiscono la nuova stagione di True Detective, di cui non han capito il senso ermetico delle riprese “subacquee” negli esterni delle ferrovie metropolitane e il ciuffo “arrotondato” d’un robusto Farrell Colin mesto, anzi mist(ic)o al Kit(s)ch, parimenti proporzionale di bravura a un imprevisto Vince Vaughn di eccellenza piramidale su Rachel McAdams, figa sesquipedale, conturbante quanto turbata da un infantile trauma a ca(u)sa del padre medio-orientale, un David Morse di barba “monumentale”, anzi, da “to(ta)ro” come un totem imbalsamato nel fantasma di Casper(e).

Dopo tal mia stronzata da incorniciare, passerei in rassegna(to) i film “assegnati” di red carpet, anche di The Audition scorsesiana sull’accoppiata deniriana alla DiCaprio “fregato” da Pitt, “ultimo” arrivato.

Sì, è l’unico film che non è un film, in quanto alto mediometraggio forse corto d’un (Con)corso che non m’attizza, a prescindere di sicuro da Sokurov e dal Fukunaga, apripista di ogni “carne” alla Pizzolatto.

Che c’entra la famiglia?

Di mio, so che una “buona” Malavita alla Besson è meglio di “The Family” all’italiana, della serie “finito/a Venezia, torniamo alla solita (s)figa” e chi s’è visto ché mi son perso quello migliore, anzi, quella col balconcino della prima fila su sedile del “poster” di Depp.

Insomma, questa è una black mass(a).

Se non l’hai capita, al primo bar dopo il traghetto, c’è una birretta “al vaporino”, ottima per la digestione degli stronzi.

Come diceva Ghezzi, buona visione.

BLACK MASS

di Stefano Falotico

Director Cary Fukunaga No Longer With Stephen King’s ‘It’


26 May

From Deadline

67th Annual Directors Guild Of America Awards - Arrivals

Cary Fukunaga has left his gig directing New Line’s upcoming adaptation of Stephen King’s It. New Line and the True Detective director are going their separate ways owing to conflicts over budget, derived at least in part from creative differences, sources say.

This puts the production in an awkward place; shooting was scheduled to start in mid-June. To keep on track, the studio is going to have to find a new helmer soon. However, reports have it that the studio is holding firm on a $30 million budget, but submitted script drafts would have required much more finding and that even at this late date, a final draft has not been approved. There has been no word from New Line on either Fukunaga’s replacement, or how this shake-up might affect the production.

The film is based on Stephen King’s sprawling 1986 novel about a group of preteens terrorized by a malevolent entity that prays on children, called (of course) “It”. The group narrowly defeats the monster, but find themselves facing it again as adults. The monster appears mainly in the form of a clown calling itself Pennywise. The book was previously adapted for a 1990 tv miniseries on ABC; Tim Curry starred as the titular monster.

Will Poulter to Play the Evil Clown in ‘It’ Remake


05 May

Da Variety

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New Line and “True Detective” director Cary Fukunaga have found their “It.”

Sources tell Variety that Will Poulter (“We’re the Millers”) is in negotiations to play Pennywise, the evil monster who lured in children disguised as a clown, in the upcoming remake of Stephen King’s horror classic.

Fukunaga will direct “It,” which will be split into two feature films.

The original story followed a group of outcast kids who come together over summer break to take on the monster that’s haunting their town, battling their own personal monsters in the process.

King’s popular book was made into a TV miniseries in 1991 starring John Ritter and Tim Curry, who played the clown in terrifying fashion. A film adaptation was never undertaken given the size of the King novel, but Fukunaga has been very vocal recently that the latest script will stay true to the King story while also giving the film a new look.

Fukunaga penned the screenplay along with Chase Palmer. Seth Grahame-Smith and David Katzenberg are also producing through their KatzSmith banner while Dan Lin and Roy Lee are also producing.

Niija Kuykendall, Dave Neustadter and Walter Hamada are overseeing for Warner Bros. and New Line. Production will begin this summer.

After considering older actors like Mark Rylance and Ben Mendelsohn for the Pennywise role, New Line wanted to take a different route and go younger. New Line also distributed Poulter’s “We’re the Millers,” which co-starred Jennifer Aniston and Jason Sudeikis.

Sources say in the end, Fukunaga could not say no after being blown away by Poulter’s audition for the part and felt he was the right choice for the role.

While the role is dark and evil, sources say Poulter is more than capable of taking on the character especially after his work on New Regency’s “The Revenant,” starring Leonardo DiCaprio. In the Alejandro Gonzalez Innaritu film, he plays one of the robbers who leaves DiCaprio for dead after he is mauled in the wilderness by a bear. Insiders who have seen early footage feel that Poulter, 22, is more than ready for a villainous lead.

Since the original novel ran at about 900 pages and spanned several decades, the plan is for New Line to shoot one movie focusing on the protagonists as kids and another focusing on them as adults. Fukunaga has scripts for both ready, with Poulter appearing in both films, making him the star of the project.

He can be seen next in “The Revenant,” which opens on Christmas Day, and is attached to “Yellowbirds” opposite Tye Sheridan.

He is repped by WME, Hamilton Hodell and Pippa Beng and Donna Mills in the U.K.

 

“It” di Stephen King, prodotto dalla Warner Bros per la regia di Cary Fukunaga


08 Jun

 

Era ora.

L’ora del ritorno di Pennywise.

Da anni, si parla d’una trasposizione cinematografica del più grande capolavoro letterario (e non solo) di Stephen King, quell'”It” che, sin a questo momento (strano, ma verissimo), è stato solo “traslato” in un filmucolo televisivo, salvato, in parte, dall’inquietantissima maschera d’un Tim Curry spaventoso.

Chi, infatti, può dimenticarsi del suo “volto” pagliaccesco quando, dopo pochi minuti, appare, da dietro le “lenzuola stese” e adocchia la bambina che, prima incuriosita dal “fruscio”, rimane agghiacciata quando il nostro clown “non ride più?”.

 

Secondo “The Hollywood Reporter“, il progetto prenderà forma “nelle mani” di Cary Fukunaga, il regista dell’ultimo Jane Eyre, “quello” con Michael Fassbender, per intenderci.

 

The Jane Eyre filmmaker is boarding the Warner Bros. project as

director and will co-write the script with Chase Palmer

 

Warner Bros’ adaptation of the classic Stephen King novel It has a director and writer.

  

Cary Fukunaga, the hot-shot filmmaker behind last year’s adaptation of Jane Eyre, is boarding the project as director and will co-write the script with Chase Palmer, who previously adapted Frank Herbert’s Dune for Paramount.

Roy Lee and Dan Lin are producing It, as are Seth Grahame-Smith and David Katzenberg of KatzSmith Production.

A best-selling book when it was published in1986, It, like The Stand, is one of King’s biggest and most dense tomes, and the plan is for Fukunaga and Palmer to adapt the work into two films.

The story follows a group of kids called the Losers Club that encounter a creature called It, which preys on children and whose favorite form is that of a sadistic clown called Pennywise. When the creature resurfaces, the kids are called upon to regroup again, this time as adults, even though they have no memory of the first battle.

 

 

The book was previously adapted in 1990 as an ABC miniseries that starred John Ritter, Harry Anderson, Tim Reid, Annette O’Toole, Richard Thomas and Tim Curry played Pennywise.

Warners picked up the rights in 2009 and originally intended to adapt it into a single movie.

Jon Silk is co-producing.

Fukunaga won the directing award at the Sundance Film Festival for his drama Sin Nombre. He is attached to develop

HBO’s True Detective, which has Woody Harrelson and Matthew McConaughey attached as stars.

 

Palmer, an award-winning shorts director, first worked with Fukunaga on Focus’ No Blood, No, Guts, No Glory.

Fukunaga and Palmer are repped by WME. Fukunaga is additionally repped by Anonymous Content and Lichter Grossman while Palmer is also repped by The Gotham Group and Weissman Wolff.

 

Com’era lecito aspettarsi, vista la “mole” di questo romanzo “intraducibile”, la pellicola sarà suddivisa in due “tronconi”.

 

Attendiamo fiduciosi, adesso, il casting.

 

Chi vedreste bene, fra gli attori A-list di Hollywood come “papabile” per il ruolo, appunto, più ambito, il Pennywise?

 

Ve ne propongo qualcuno.

Lo stesso Fassbender, Nicolas Cage (sì, perché no, non abbisogna di trucco, giusto qualche “pennellata”), Robert Downey Jr., Mickey Rourke, se vogliamo rendere, il “pagliaccio”, abbastanza maturo ma ancora giovanile…, be’, Rourke è sufficientemente, però, “distrutto” e terribile, di suo…

 

Se, invece, vogliamo rendere il Pennywise un “uomo” senz’età, o un mostro dalle infinite sfumature espressive (ah, so che è una mia “fissazione”), io vedrei bene proprio Bob De Niro, con quel ghigno sardonico, quella risatella un “po’ così” e la sua “aria” assai, assai beffardella, ma anche “triste” e “malinconicona”.

Proprio il Pennywise.

Potrei candidarmi io stesso, alcune mie foto ritraggono bene il Pennywise, ma temo che dovrò scalzare interpreti di più rinomata fama, e che la competizione sia, onestamente, nonostante il mio superior talento, “impari” per possibilità.

Questo, il libro.

 

 

In una ridente e sonnolenta cittadina americana, un gruppo di ragazzini, esplorando per gioco le fogne, risveglia da un sonno primordiale una creatura informe e mostruosa: It. E quando, molti anni dopo, It ricomincia a chiedere il suo tributo di sangue, gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano famiglia e lavoro per tornare a combatterla. E l’incubo ricomincia…

 

 

It, una creatura mostruosa, ricompare dopo che trentanni prima era stata risvegliata da un gruppo di ragazzini. Viene infatti a chiedere il suo tributo di sangue e gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano famiglia e lavoro per tornare a combatterla. In questo modo l’incubo ricomincia, un viaggio allucinante lungo l’oscuro corridoio che conduce dagli sconcertanti misteri dell’infanzia a quella della maturità.

 

(Stefano Falotico)

Genius-Pop

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