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Il Cavaliere Oscuro – Recensione


15 Sep

 

Stelle (de)cadenti nell’imbrunita palpitazione di rossa sinergia su turgide, virulente lune, battito alato d’una nitida ma sibilante resurrezione

Diario di bordo, “versetto” di sangue numero uno, Incipit

Nella vulcanica astrazione del mio “horrorificar” l’anima, smaltandola di simbiotico baglior albeggiante, oggi, finalmente riscoccò il Giorno nei fulminanti latrati d’un corpo rinnovato, famelico di nutrizione metafisica, in una serenità scossa, ancora, da fragili equivoci di neuroni contorti, imprigionati di melanconico naufragio nel tenue ma corrosivo inabissarli, dunque appunto intenerirli nella claustrofobia rinascente d’un vivido grido selvaggio inferocito di nitor a Ciel “cereo”, opaco e poi perlaceo, di suoi gracchii furibondi ed euforici. Sguinzagliando le tenebre che castigarono il Cuore in un esserne preda della vita, imponderabile e maestra nel “perquisirmi” per inseguire la romantica dissolvenza della catarsi.

Con tal brillante apatia sconfitta, dopo le lenzuola morbide di cuscini setosi nell’opulenza dei sogni, solerte nel Sol solitario ma evanescente d’immaginazione erotica e intrepida furia, mi “racchiusi” in un cinema sapor “primizia”, a degustare un capolavoro annunciato, la cui visione rimandai per sfoltir la massa troppo rumorosamente adorante di suggestioni e indotto, “acritico” imboccarla.

Dietro la mia poltroncina, addobbata di classe “invisibile”, un gruppetto di ebetucci con le “erbette”, tra frizzi e il “lazzo”-canaglia alle loro cagnoline, “dolci” di bacetto “fumoso”.

Aspettai, (in)ininterrottamente, che tutto si spegnesse per riaccendermi, e la mia anima, (dis)illusa, si sorbì gli “assorbenti” e filmati sconci di macellerie ove il capriccio edonista sfodera quanto sforbicia la coscienza, “invogliandola” a patir l’omologazione anche del più inviolabile nostro segreto, il Sesso.

Numero due, l’inizio del Terzo…

Memorie dal sottosuolo del ricordo di un Uomo “scomparso”, misteriosamente eremita e “asociale”, zoppo, dunque claudicante, scarico e addolorato d’occhi troppo neri e una magrezza ossutissima di muscoli ieratici nel panorama tetro d’una inflaccidita, pigrissima Gotham.

Christian Bale, proveniente da un Pianeta camaleontico di mutazioni corporee dal fisico bronzeo ma carnagione pallida e “malata”.
Antichi amici tentano, (in)delebilmente, di risvegliarlo perché troppo “addomesticato” dal suo carisma “dormiglione” negli allori, nella allure e nelle aurore che (non) furono.

Ove la Notte squittiva nuda indossando un colore mascherato di voce cavernosa nelle grotte che zampillavan da giustiziere…

Prima della sua (ri)comparsa, un mostro titanico di fisico teutonico e “detonante”, Bane, un Tom Hardy di robustezza quasi “obesa”, costole “pentecostali” di un’esistenza soffertissima e lacerata nell’efferato terrorismo, anch’esso “celato” dietro un volto semicoperto, però non “sdoppiato” ma fin troppo esplicito senza fraintendimenti: prenderà d’assedio Gotham per “rigenerarla” nella vendetta purificatrice del fragore atomico.

Pausa erotica, insomnia…

Anni di clandestinità e da cane, anzi d’allupato su un divano “scamosciato” di mie registrazioni notturne “dispettose” nella “suzione” di tutta la mia magniloquenza virile che allisciò le turbolenze adolescenziali, gemendomi dentro nell’apotesi “svergognata” d’una “reclusione” ed “esclusione” di “sfregarmele da menefreghista e (s)freg(i)ato”.
Donne dai culi magnifici in gara di competizione antecedente, dunque di posteriore “sgommato”, con questa Catwoman “aderentissima” d’eccitazioni “pneumatiche”.

Versetto finale del rising

Un urlo a incoraggiare il leone abbattuto dall’oscurantismo “medioevale” di torture all’anima e punizione troppo severa.
Un pozzo che non avresti mai più scalato. Finché i nervi si rinsaldarono al metallo forgiato nella tua forza adamantina, principesca, possente d’ancestrali potenze rifiorite nella Genesi del tuo Tempo.
Allenamenti a rinvigorire le iridi accecate dall’odio e dalle invidie, del tuo dinastico privilegio che non ha mai imparato a “farsi il letto” per esser riverito da maggiordomi e (Notre)dame…

E un balzo sorprendente, issato in gloria di chi ha tifato lì, in fondo ai “tufi”.

Complotti, una Cotillard dal seno che ci rimani secco, in “giuggiole” d’occhiolino invadente per “spolparla” nei succhiotti al nettare.
Ma che si rivelerà una traditrice doppiogiochista di lama tagliente ma, tanto scattante, quanto di lenta scaltrezza.
“Calcolo” a cantar “vittoria” troppo presto che, infatti, rallenta l’imminente, rinviata tragedia per la suspense“prevedibile” ma sempre spettacolare.

Il terrificante cattivo abbattuto, la “puttana” seviziata da un’Hathaway che recita nell'”esagerazione” delle “natiche” della controfigura, gran figa, e un finale “aerospaziale-nautico” con tanto di esplosione…

Della salvezza, dell’applauso, del Robin da colpo di scena furbetto e un inevitabile…

… Michael Caine, il saggio e “venerando”, commosso, lancia un’occhiatina e augura “Buona vita” al “(non) morto”.

Nosferatu ama anche in un bistrot…

(Stefano Falotico)

I ritorni di Batman


04 Jul

 

Salve, sono il Dark Knight. Lei è uno di quelli lì? Ah sì, lo è davvero? Lo vede questo mantello avvolgente? Stia attento al pugno “impermeabile”

Ci siamo quasi, quei mentecatti “raziocinanti” e ratti saranno “instradati” a una razione di “tatto”

Vicissitudini “tranquille” indussero il “dormiglione” a raddrizzare una famiglia di beoti, “indirizzandoli” a un’intirizzita “benevolenza” a base di freddure di rinomata “mistica” mia rizzata, di “dolcezze” impagabili per il “paliatone” da fantino di Siena, imbizzarrito nello scorazzare attorno al loro cervello molle d’asfaltare, in uno scalpiccio “picconante” e rintronante di “zoccoli” e speroni durissimi contro l’encelofalogramma loro piatto(lo) da rimbambirli ancora di “rimbombi” d’un nitrito “artritico”, sfidarne e “sfilarne” gli attriti disistimici con sismica freccia da cavallo di Troia e impantanarli nel “fango” delle fognature con un paletto ben impiantato in mezzo ai loro “pantaloni”.

Sì, con certa gente non bisogna andarci sottilmente, bisogna assottigliarli nella “sottiletta” dei loro fegati antropofaghi d’invidie latenti da lattanti con le loro “latticine” donnicciole, spesso madri che han allevato un coniglietto di “castorina” dentatura dalla (pres)unzione calunniosa così sprezzante che “lo” spezzeremo come un “formaggino”.

Circa due mesi fa, telefonai a una radio in cui “lavora” uno dei malfattori di questa “factory” omicida, che taluni anni or sono denunciò una persona solo perché codesta, dopo aggressioni alla sua fisicità e al suo stile di vita, esigeva lecite spiegazioni di un'”amicizia” che mi parve un po’ “invadente” alla mia anima.

Uno di tali emeriti, con “egregia classe”, pochi giorni seguenti, s’è recato al C.S.M. per “segnalarmi”.
Bene, il mio avvocato, ha già preso nota di questo “pinco pallino” e, alla prossima sciocchezzuola, lo appallottolerà a base di querele per lui “indifendibilI”, tanto che le malinconie di Radio Days gli parranno il suo sogno migliore, in confronto ai giorni “a raggi X” del suo culo.

A questa gente bisogna spiattellare le loro porcate. Questi ebetucci che si prendon la “briga” e la licenza di diffamare le persone libere, perché ne eran “infastidite” e pretendevano (sì, loro pretendono ancora) che si gettassero a capofitto nel primo lavoretto a portata di “mani”, perché, a vent’anni (oggi, la gente è disoccupata anche a quaranta) non è “tollerabile” ambire all’Arte, al Cinema e alla Letteratura se non si ha “dignità” sociale.

Ma questi qui chi sono? Degli inquisitori oscurantisti come F. Murray Abraham de Il nome della rosa di Annaud?
Come si permisero costoro a dare ordini, a sputtanarti per la loro Bologna di falsi chiesaioli arretrati attraverso una rete diffamatoria che s'”appellò” anche ai “trucchetti” di “profili clonati” sui forum, telefonando “anonimamente” in piena Notte, prendendo “contatti” personali con la tua ragazza per “descriverle”, di reputazione falsata, chi eri , andando in giro a “sventolar” il tuo nome e cognome, e a urlare ai quattro venti che soffri di “schizofrenia?”.

Ecco, per colpa di tali sciagurati, che il Diavolo li “benedice” ogni sera prima dei loro amplessi “affamati”, mi sorbii dei mesi, davvero, di ricovero psichiatrico perché ero “scioccato” da un improvviso, immotivato “affronto” così ignominioso e assolutamente non giustificabile.

Loro possono darmi l'”infermità mentale” (certo…) ma, come possono constatare, avevo ragione io, ho sempre avuo ragione io.

E, oltre a un’opera d’immediata pubblicazione (mentre loro stanno a girarsi le palle di chiacchiere “retribuite” da altri cazzari identici che li “riforniscono” di puttane e puttanate), stiano ben attenti ai “passi”.

Da “leggere” con molta concentrazione, prima di “voltare pagina” e “girare l’angolo”.
A piè…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Gran Torino (2008)
  2. Rocky V (1990)
  3. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  4. Jack Reacher: La prova decisiva (2012)
  5. Robocop (1987)
  6. Ritorno al futuro. Parte II (1989)
  7. Il dormiglione (1973)

“The Dark Knight Rises”, il Poster definitivo


22 May

 

Non c’è neanche bisogno di chiedere di che film sto parlando, vero?

Del pipistrello nostro più amato.

E atteso.

 

 

(Stefano Falotico)

“The Dark Knight Rises”, l'”ultimo” Trailer(one)


01 May

 

Ultimo, definitivo trailer del cavaliere oscuro, definitiva conclusione della saga di Nolan & Batman?

 

(Stefano Falotico)

 

 

 

Genius-Pop

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