Posts Tagged ‘Grudge Match’

ROCKY VII – Al via le riprese con SYLVESTER STALLONE? No, col Falò, man che ama anche DE NIRO! Oh oh


27 Mar

 0:01, incipit con Moneyball & Brad Pitt. L’arte di vincere? Meglio perdere, eh eh. 00:41, Rocky by John G. Avildsen. 3:48, da Stallone a De Niro e la mia nuova monografia su Bob. 5:40, la pornografia? Sean Penn & Robin Wright, etc. 11:06, De Niro di THE FAN – Il mito. Sleepers e via dicendo. 12:41, G(h)erson o Gershon/Michael Douglas di Last Vegas, da non confondere con Garrison. Tony Scott e scotta la pasta? Cado dalle nubi e Checco Zalone. 14:26, il bolognese di origine controllata, ah ah.
18:51, io non credo in dio. Sapete perché?

 

Rocky Stallone cop land stallone de niro keitel stallone de niro grudge match

I migliori film sul pugilato, cioè nessuno, visto che non esistono. Come no? Provate a scorrere questa lista


07 Mar

homeboy

Ebbene, il pugilato. Definita/o arte nobile. Da chi?

Da un nobile, forse, picchiato… sì, nel cervello. Poiché darsi botte è quanto di meno altero possa esistere fra le persone umane. Se poi, invece, vogliamo regredire a un livello barbarico di lotte fratricide puramente sanguigne e sanguinarie, diciamo pure che i nobili, un tempo, sin dalle arene gladiatore in poi, assistettero a uomini, donne e animali massacrarsi per il loro sadico, bel diletto.

Ah, bella roba. Più che gente altera, ripeto, alterata di lesioni cerebrali. Con qualche distorsione mentale nient’affatto trascurabile, anzi, spesso incurabile. Parliamo, infatti, di persone toccate dalla nascita.

Più che dinastie di figli d’arte, privilegiate caste di persone molto abbienti ma che, secondo me, non è che stessero proprio benissimo, nonostante le case faraoniche di cui furono dotati.

Ricchi imperatori annoiati che, impotenti e dunque non potendo dare botte alle loro mogli, così come molte mummie di Tutankhamon, dopo aver mangiato un piatto di faraona, gustarono i poveri cristi che si scannarono come maiali.

Se fossi stato in loro, dinanzi a quegli spettacoli osceni, mi sarei bendato gli occhi prima di finire nella tomba/sarcofago di una piramide.

Sì, la società è piramidale. Si diverte chi sta al vertice. Chi sta nel mondo reale, poco regale, viene spesso sbattuto all’angolo.

Dunque, abbattiamo subito quest’idiozia secondo cui il pugilato sia un’arte nobile.

Diciamo anche, per dovere di cronaca, non so se commentata dal mitico Rino Tommasi, che il pugilato rappresentò per molta gente, perlopiù economicamente indigente, un modo assai manesco, ecco, per emanciparsi socialmente.

Infatti, non esistono film sul pugilato inteso come sport. Sempre che, stando a quello appena da me sopra scritto, di sport si possa parlare. Qui siamo lontani dalle sane competizioni agonistiche adorate perfino da Pier Paolo Pasolini. Come il sottoscritto, nato a Bologna, natio della città felsinea e mezz’ala fluidificante dotata di un destro fortissimo e di doti calcistiche abbinate a una prosa poetica di natura prettamente ficcante più di un fendente di Bonimba infilato in maniera deliziosamente balistica.

A volte, sì, sono un ballista ma anch’io, come Mark Wahlberg di The Fighter, adoro Amy Adams, la barista.

Sì, ha dei quadricipiti per cui mi spaccherei un menisco e, di colpo di reni da portiere che para tutte le palle, tranne le sue, giocherei con lei di palombelle di foglia morta dopo averlo infilato in saccoccia, gonfiando tutta la rete, sfilandomi i guanti e accarezzandole le gambe muscolosamente sensuali come quelle di Carolina Morace.

Ora, mi sto perdendo un’altra volta. Non datemi un Calcio, vi prego. Datemi un pugno e fate bene ad ammonirmi se ancora, per colpa di troppe pugnette, mi auto-(e)spellerò da ogni spogliatoio. Patendo docce fredde senza bagnoschiuma femminili.

Torniamo al pugilato. Ribadisco, non esistono film sulla boxe. Perfino il film Boxe con Gene Hackman non lo è del tutto. Il pugilato, infatti, nel Cinema fu (mal)trattato mille volte. Ma, a parte le pellicole documentaristiche, non c’è nessun film che non sia, più che un film su questa disciplina di combattimento fisico, nient’affatto figa, una metafora della vita. La vita intesa come prenderle e riceverle.

Resistendo a mazzate incredibili. Pigliamone ancora. No, prendiamo per esempio proprio Rocky. Anzi, l’intera sega, no, saga.

È più che un altro un franchise su un uomo, per l’appunto, bastonato come un cane che vive solo assieme a un cagnaccio. Ed è incazzato col mondo intero più di un bulldog.

Nel primo Rocky, a Rocky stesso non importa di averlo preso…, no, di aver perso ai punti. A lui importò non andare giù come uomo. Stessa cosa dicasi per uno dei miei must assoluti, lo stupendo Homeboy con Mickey Rourke. Il quale, dopo averne prese tante dalla gelosissima Carré Otis e dalla stessa sua ex, co-protagonista del film appena citatovi, Debra Feuer, arrivato alla sua età, oggi come oggi, la dovrebbe finire di pagare i suoi avversari, sul ring, per vincere incontri pateticamente truccati più del make up inguardabile della sua chirurgia facciale.

Sì, credo che Mickey Rourke sia matto. Per questo lo adoro. Nei nineties, anziché continuare a mettere a novanta la Otis, preferì darsi al pugilato. Facendosi mettere sotto da tutti. Vinse però anche parecchi incontri. Per forza, ripeto, fu già miliardario e allungò, più che pugni, il suo braccino a molti suoi rivali da lui pagati profumatamente affinché andassero giù.

Alla fine degli incontri, Mickey urlò Lassù qualcuno mi ama! Sì, tranne Carré che intanto lo tradì con uno più bello sia di lui che di Paul Newman.

Sì, uomini, quando penserete che la vita non più vi fotterà e vostra lei non vi metterà mai la corna, rimanendovi fedele come Adriana/Talia Shire, scoprirete la vostra Fat City. E, distrutti nel fegato amaro, vi lascerete andare. Non gettando la spugnetta, bensì bevendo come spugne. Diventando forse Rourke di Barfly oppure Toro scatenato. Capolavoro scorsesiano sull’autodistruzione.

Anche Alì di Michael Mann non è in realtà un biopic sul più grande pugile di tutti i tempi. Molti sostengono che sia Mike Tyson. Ovviamente, invece, è Muhammad. Anche se Sylvester Stallone, per questa mia affermazione indiscutibile, oserei dire apodittica e devastante più del knockout di George Foreman, mi prenderà a sberle. Ah, mio caro Sly. Hai anche tu una certa età e sinceramente sono più forte di Bob De Niro di Grudge Match. Ah ah.

Sarebbero da citare tante altre pellicole sul pugilato. Ma, se guarderete bene, non ne troverete nessuna.

Parlando invece di film sportivamente affini, personalmente adoro due cultKickboxing ma soprattutto Lionheart. Van Damme, un mito.

Di mio, non sono Jean-Claude. Quante botte che presi, cazzo. Roba che avrebbero sedato un cavallo. Malgrado ciò, il mio fisico ancora c’è tutto. Anche qualcos’altro, tranne quando faccio la spaccata. Sì, la vedo dura in questa posizione. Sì, puoi essere Muscles from Bruxelles ma lei, quel muscolo, messo così, non lo vede molto duro.

Diciamocela, uomini, quando sono in forma, non vi vedo proprio.

– Stefano, neanche le donne ti vedono.

– Sì, non importa. Sono Kevin Bacon di Hollow Man. Che/i cazzo mi frega?
Cosicché, cazzeggiando ancora, volteggio nella notte mentre mi adocchiate e, lo so, vi toccate.

Poiché quando ritorna Mickey, eh sì, sono cazzi.

No, non sono omosessuale, anzi. Ma dovete ammettere la verità. Forza, non siate gelosi.

Se voi donne, invece, voleste essere golose, picchiatemi pure.

Vi piace il ciuffo col gel?

Mickey-Rourke-da-giovane

di Stefano Falotico

Robert De Niro mangia i bucatini e gli gnocchi alla romana


07 Sep

Anche i miti(ci) della Cinematografia mondiale mangiano ruminando e, come dicono a Roma, ciancicando!

Razzie Award(s) for De Niro


07 Jan
Peggior Remake, Rip-off o Sequel

DIE HARD – UN BUON GIORNO PER MORIRE
HARD BATTLE OF THE YEAR
G.I. JOE: RETALIATION
UN WEEKEND DA BAMBOCCIONI 2
IL GRANDE MATCH
UNA NOTTE DA LEONI 3
MACHETE KILLS
SCARY MOVIE 5
TEXAS CHAINSAW 3D
THE LONE RANGER
I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY
I PUFFI 2

Peggiore sceneggiatura
A MADEA CHRISTMAS
AFTER EARTH
ESCAPE PLAN – FUGA DALL’INFERNO
UN WEEKEND DA BAMBOCCIONI 2
HOMEFRONT
INAPPROPRIATE COMEDY
MACHETE KILLS
MOVIE 43
PARANOIA
SCARY MOVIE 5
THE BIG WEDDING
THE CALL
THE HOST
THE LONE RANGER
I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY

Peggior regista
Carl Rinsch – 47 RONIN
John Moore –DIE HARD – UN BUON GIORNO PER MORIRE
M. Night Shyamalan – AFTER EARTH
Courtney Solomon – GETAWAY
Dennis Dugan – UN WEEKEND DA BAMBOCCIONI 2
Vince Offer – INAPPROPRIATE COMEDY
The 13 People Who Directed MOVIE 43 – MOVIE 43
Robert Luketic – PARANOIA
Malcolm D. Lee and David Zucker – SCARY MOVIE 5
Tyler Perry – TEMPTATION and A MADEA CHRISTMAS
Justin Zackham – THE BIG WEDDING
Andrew Niccol – THE HOST
Gore Verbinski – THE LONE RANGER
Ben Stiller – I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY

Peggior attrice non protagonista
Salma Hayak – UN WEEKEND DA BAMBOCCIONI 2
Winona Ryder – HOMEFRONT
Kate Bosworth – HOMEFRONT and MOVIE 43
Lady Gaga – MACHETE KILLS
Sofia Vergara – MACHETE KILLS and ESCAPE FROM PLANET EARTH
Kate Winslet – MOVIE 43
Lindsay Lohan – SCARY MOVIE 5
Kim Kardashian – TEMPTATION
Katherine Heigl – THE BIG WEDDING Diane Keaton – THE BIG WEDDING
Susan Sarandon – THE BIG WEDDING
Abigail Breslin – THE CALL
Helena Bonham Carter – THE LONE RANGER
Shirley MacLaine – I SOGNI SEGRETI WALTER MITTY

Peggior attore non protagonista
Larry the Cable Guy – A MADEA CHRISTMAS
Will Smith – AFTER EARTH
Chris Brown – BATTLE OF THE YEAR Taylor Lautner –UN WEEKEND DA BAMBOCCIONI 2
David Spade – UN WEEKEND DA BAMBOCCIONI 2
Nick Swardson –UN WEEKEND DA BAMBOCCIONI 2 and A HAUNTED HOUSE
James Franco – HOMEFRONT
Rob Schneider – INAPPROPRIATE COMEDY
Mel Gibson – MACHETE KILLS
Charlie Sheen – MACHETE KILLS and SCARY MOVIE 5
Harrison Ford – PARANOIA and ENDER’S GAME
Ben Affleck – RUNNER RUNNER
William Fichtner – THE LONE RANGER
Tom Wilkinson – THE LONE RANGER
Armie Hammer – THE LONE RANGER
Peggiore attrice
Tyler Perry – A MADEA CHRISTMAS
Noomi Rapace – DEAD MAN DOWN and PASSION
Selena Gomez – GETAWAY
Lindsay Lohan – INAPPROPRIATE COMEDY AND THE CANYONS
Naomi Watts – MOVIE 43 and DIANA
Halle Berry – MOVIE 43 and THE CALL
Jennifer Lopez – PARKER
Gemma Arterton – RUNNER RUNNER and HANSEL and GRETEL: WITCH HUNTERS
Jurnee Smollett-Bell – TEMPTATION
Michelle Pfeifer – THE FAMILY
Saoirse Ronan – THE HOST
Jennifer Hudson – WINNIE MANDELLA

Peggior attore
Keanu Reeves – 47 RONIN
Jaden Smith – AFTER EARTH
Arnold Schwarzenegger – ESCAPE PLAN and THE LAST STAND
Adam Sandler – UN WEEKEND DA BAMBOCCIONI 2
Sylvester Stallone – IL GRANDE MATCH, BULLET TO THE HEAD e ESCAPE PLAN
Robert DeNiro – IL GRANDE MATCH, THE BIG WEDDING E THE FAMILY
Jason Statham – HOMEFRONT and PARKER
Adrien Brody – INAPPROPRIATE COMEDY
Ashton Kutcher – JOBS
Liam Hemsworth – PARANOIA E LOVE AND HONOR
Vince Vaughn – GLI STAGISTI e DELIVERY MAN
Owen Wilson – GLI STAGISTI a FREE BIRDS
Johnny Depp – THE LONE RANGER
Ben Stiller – I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY

Peggior film
47 RONIN
A MADEA CHRISTMAS
AFTER EARTH
GETAWAY
UN WEEKEND DA BAMBOCCIONI 2
IL GRANDE MATCH
INAPPROPRIATE COMEDY
MOVIE 43
PARANOIA
R.I.P.D.
RUNNER RUNNER
SCARY MOVIE 5
THE BIG WEDDING
THE HOST
THE LONE RANGER

De Niro vs Stallone, ricordi da Rocky o da Toro?


29 Nov

Il grande match con De Niro e Stallone: potrebbe essere una boiata pazzesca oppure, se “vissuto” nostalgicamente di ricordi, un capolavoro oltre la memoria di Proust

Alcuni film si stampigliano dall’infanzia, crescono a dismisura e la mitologia dei loro attori s’incide nelle nostre iridi “rimembranti”. Stai sonnecchiando in una “maturità” finta ma non sei un ruffiano e ami tuffarti indietro, perché la vita è una total recall. Il resto sono il barbecue e una comodità appunto fasulla. Perché il Cinema vive di attimi. Non di vita vera. Che cazzo significa realtà? Una da consolare con delle insalate?
E non è ogni maledette domeniche con la predica.Ogni fine settimana cambia perché le traiettorie mutano, quindi anche la meta vincente o a metà del traballante. Se non l’avete capita, allora datevi al rugby. La palla si tira sempre indietro e bisogna avere più palle a giocarlo. Non hai il casco e te lo spaccano. Il cazzo? No, quello è protetto, il menisco. Da cui il detto “Se manchi la presa e lui ti prende di sgambetto, attento alla noce del capocollo”. Non fa rima ma fa traumatologico.
Nascono persone “diverse”, che s’estrassero dalla futilità d’un frivolo viversi adolescente cretini, tutti bacetti stronzi e canne (s)torte in braccia “dure” per “crescere”.
Uomini che vivono di fantasia, che all’improvviso ritornano. Non è un miracolo, è l’evidenza del genio che prese il sopravvento, ribaltando i pronostici di mentalità ottuse come capre.  Non vollero capire allora lo pigliassero. Se le teste agli asini non puoi lavare, una saponetta può levar i pidocchi.
Qui chinatevi e in castigo.
Ricordando, tornano le emozioni, e la vita vince sugli stronzi.
Gente abietta, sanguisughe, che han sempre campato prendendo appunto per il culo, affibbiandoti astruse congetture.
Ma, bastò una mossa inaspettata, e il loro colpo fu ingobbito in volar di reni e senza più lor reti.

A volte bisogna attendere anni, altre volte entra a questi nell’ano alla prima botta.
Si chiama ribaltamento di (s)cene da cretini.
E un bel pugno al fegato, ché non fa mai male se la digestione di costoro non è stata “tirata su” dalla limonata con la solita gallina di cedrate.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il grande match (2013)
  2. The Boxer (1997)
  3. Bomber (1982)
  4. Karate Kid. Per vincere domani (1984)

 

Ecco il vero grande match, altro che Stallone e De Niro


25 Nov

In attesa dell’imminente trailer definitivo de Il grande match, edito dalla Warner Bros, Falotico elabora per voi un mirabolante excursus Sly vs Bob De Niro, leggete e picchiatevi!

Prefazione di mio alano mai al tappetino. Io piscio nel recinto della mia esclusiva “proprietà privata”, apro il cancello solo per rubarti il telecomando! Io sono il comandante! E spingo sul canale che recita da mattina a sera questa:

come vedi/ete, da me otterrete solo che libri ancestrali, sono il pensatore arcano e follemente savio in tal umanità di sessuomani e derelitti con ambizioni filofasciste. Se non sto bene a qualcuno, lo getto in mare. Poi, lo squalo (sempre io) lo mette sulla navicella spaziale e lo incula fra le stelle con HanSolo come deve essere. Una stellina, insomma. Un vulcano a lava e levati dai coglioni!

Your comment is awaiting moderation.

Anche il commento, in sospeso, modererò da me. Mor(d)endolo. Ecco il sospensore.

E ora giù di pugni, i ragazzini si fan le p(r)ugnette e poi diciamocela. Ma quale The Boxer e cani underground nelle palestre sudate delle minchie indurite coi tonici. Il miglior film della Storia sul pugilato è Bomber. Col Bud Spencer che, incazzato, torna e ammazza praticamente lo stronzone. Con Calà che canta felicità è mangiare un panino con dentro un bambino. Altro che CarrisiRomina Power e Rossi Vasco con le albe chiare. Andassero a farseli dare! Loro e le loro ragazzine drogate da vasche e pesci coi tossici teschi!
La folla esulta, eh sì, lassù qualcuno mi ama. E, come dico io, se qualcuno mi ama, io son più bello di Paul Newman e non amo proprio nessuno. Se non mi dai il pollice su, ti spezzo tutta la mano. Adesso, accendo il motore della macchina e metto su musica che i timpani spacca. Se intralcerai il mio cammino, non camminerai neppur in carrozzina.

Nell’ambiente, mi chiamano la testa di cazzo. E non cambio. Ce l’ho in quinta e ti rendo uguale all’asfalto.
rancori non s’assopiscono con l’età, se acredine fu mai cucita, vecchie ferite fan male e colpiscono a muso duro. Lo sa bene Peter Segal che ha allestito questa boiata fra due bonaccioni sulla via del tramonto, incarnati nei corpi sfatti eppur ripalestrati di Stallone e il due volte premio statuina dorata “istituita” nel suo neo che più ner si può, infatti è ingrigito in una verruca e pancia prominente seppur asciugata “dentro” anchilosanti-asmatici-quasi da infarto addominali quotidiani sui brizzolati d’entrambi i contendenti, fiacchi e stanchi. Senza le “palle” d’una volta e anche con le palpebre ammosciate. De Niro, 70 primavere da poco compiute, Stallone, classe 1949 come mio padre. Mio padre sta messo meglio. Da un trentennio non solleva neanche un peso, pesa meno e quindi è meno ingombrante di questo Sylvester “carrozzato” in rugginosi tatuaggi mercenari. Mio padre cena con le saporite cotiche, Sylvester è adesso grasso di natica e a San Silvestro fa lui da zampone con la lenticchia della moglie, Jennifer “acciuga” Flavin. Mio padre spara di mortaretto che sa ove augurargli buon “ano”.

Qui volan ancora botte da orbi… infatti i vecchietti non (ci) vedon più e urlano “Adesso, t’accid’”. Con acidità di fegati al rosicar neanche un piatto di pasta coi ceci. Questi cazz(on)i! Ancor accecati dalla rabbia, dal rimpianto di uno d’esser andato al tappeto e dell’altro a non mai aver vinto un Oscar, almeno come protagonista. Sly, nel suo carnet, ha un premio (in)valido e basta all’attivo, oltre alla sceneggiatura del Balboa. La “straordinaria onorificenza” insignitagli al Festival di Venezia, come “Coppa di chi accoppò” alla (non) carriera puzza-profumo carati da cariatide in omaggio a Jaeger-LeCoultre. Insomma, un “leonino” che ha vinto solo nella finzione. De Niro invece, lodato sin troppo, più e più volte candidato, 7 nominations e 5 volte inculato. Uno del Bronx. Non da Philadelphia.

De Niro: – Sei un attore di merda, anche in Cop Land non vali un grammo del mio Jake LaMotta. Smettila di far lo smargiasso. Sei un cazzone!
Stallone: – Come ti permetti, razza di un rottame panzon’! Da anni, giri solo stronzate. Becchi soldi a cottimo per performance precotte. Se scatto, ti scotterai. Stai attento, Bob!
De Niro: – Tu non sformi nessuno, io preparo gli sfornati, è vero. Ma Grace Hightower è la mia nera che fornico. Con me, Grace si abbrustolisce come la pizza di mozzarella “filante”. Tu invece sei andato pure a raccattare quella scialba della Basinger. Correva voce che, negli anni 80, te la fottesti a novanta. Dio li fa e poi li accopp(i)a, appunto. Kim, una puttana da L.A. Confidential, Sly, un edonista marcio! E ce l’hai pure piccolo, sporco pidocchio!
Stallone: – Te la sei andata a cercare. Io ti faccio il culo.
De Niro: – Sul ring, De Niro combatte solo sul ring!
Stallone: – Il mio ring è la strada!
De Niro: – Ah sì? Allora, andiamo fuori.
Stallone: – Io l’ho già sentita questa, mi sa…
De Niro: – Tu sei pure sordo e soffri d’amnesia. Non ti ricordi neanche le tue battute e vorresti battermi. Ma fammi il piacere!
Stallone: Tu hai rubato l’Academy Award. Hai corrotto la giuria con intimidazioni da padrino. Da quant’è poi che non giri un film decente? Sembri Al Capone de Gli intoccabili.
De Niro: – Da Ronin.
Stallone: – Ah no, non da Ronin. Da Il lato positivo. Viene dopo, bravo. Ma avevi una “particina”. Quella del Matusa coi disturbi compulsivi. Vedi?
De Niro: – “Non Protagonista”, metti i puntini sulle i.
Stallone: – Ho fatto più colpo io con gli Expendables che tu con Ti presento i miei e tua sorella. Se è come tua figlia, Drena, da me non l’avrà dritto di certo. E neanche sfiorerà la mia cerniera!
De Niro: – Hai esagerato. Ti rovescio!
Stallone: – Confondi gli sport, babbione, questo è pugilato, non tennis.
De Niro: – Ecco allora il set di montanti, 6-0 e sei meno di nulla!
Stallone: – Ah, rincoglionito, è una battuta da asilo nido, voglio il Bob che (mi) schiacci con ace arroganti. Non ce la fai! Dai, dai, sei finito! E sai che ti dico?
Pure l’Oscar per Toro scatenato è immeritato. Troppo facile mangiare pastasciutta, ingrassare trenta chili per intascarlo. Da allora, ti sei seduto sugli allori. Pasciutone! Guarda me, passo ancora 8 ore di sollevamenti. Io sono (all’)asciutto ma spingo di prosciuttone!
De Niro: – Non spararle grosse!
Stallone: – Infatti, ce l’ho solo grosso.
De Niro: – Il bicipite? C’è una teoria abbastanza attendibile su chi fa uso di steroidi. Se si gonfiano le braccia, in “mezzo” si ritira…
Stallone: – Ma nel culo no, però! Piglia questo!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il grande match (2013)
    Segal è una sega. La l finale? Sta per leccamelo!
  2. Bomber (1982)
    Hai rotto! E ora cuccati il pugnotto.
    Fa male, misura Bud. Altro che bionde e birre omonime tue.
    Buonanotte, mignottone. Ti avevo avvertito!
  3. Rocky V (1990)
    Il migliore della serie. Quello più glorioso.

Sfacciato


23 Nov

Pecco di molti “sbandamenti” con guide brusche nel bermi il Lambrusco di sigaretta avvinazzante e briosa, mi segnalano perché suono ai campanelli ma “spingo” d’altri “posteriori”, detto enorme fottersene…

Stamane, dopo una lieta colazione dal grondar fra un’occhiatina alla scosciatrice del tavolo 3 su profumo “Chanel n. 69” e una dotata matrona slinguazzante un panino con la porchetta e il suo compagno impiegatino già “insalsicciandolo” dell’annusargliela con “zucchero” mescolante occhiolini per il suo muscolino da “cappuccini”, dopo un girello “mascalzone” in questo lazzaretto di cittadella, torno a casa e vorrebbero rovinarmi la mattina, perché di sveltezza mi spoglio in nuda sfacciataggine del mio pisello avanti a me specchiante su eretto petto robusto e fiero, ma ricevo una telefonata che vorrebbe rendermi scalzo. Di nuovo, eccola là, gatta ci cova, una mezza matta psichiatra depressa del CSM, che mi chiama a colloquio perché renda conto, rendiamocene…, d’una segnalazione a me perpetrata, non a mio danno come desidererebbero ficcarmelo nel sedere, bensì ad altro incularli d’anno in ani. Che nani sono se vogliono fregare un gigante come me?

Mi presento a dissertare di tal sciocchezzuola formale in abiti poco consoni all’ambiente.

Odorante sperma della sera prima fra le mie mutande, da qualcheduna “inzaccherate” in “losco” affondarlo e poi esplosa nel goderselo, propagante questo sudato odor di maschio inaffondabile (eppure sfonda…) e “pennellante” affreschi memorabili alle mie donne imploranti impagabili “tinte”, mica le parrucchiere… la mia lozione pettina il pelo e irrobustisce nel “rinfoltirla”, non sbianco ma incalzo, lei s’incazza e io, sempre con spavalderia invidiabile, espongo per filo e per segno di come taluni delinquenti, gelosi della mia autentica, vera libertà golosa, che mai sarà contraffatta per svendersi alla prostituzione del porcile, ambiscono ancora allo spegnermi con “denunce” formato cazzo di cani che sono.

Sarei, a detta di tali egregissimi, “colpevole” di tale “accusa”, quindi totalmente consapevole di non poter essere toccato e averli solamente che fatti, nel fegato, ribollire, rimestando nel loro specchio della vergogna tutte le gonnelle che di falsità pregano sotto la “cappella” perché s’innalzi nell’osanna di alleluia. E dagliela, dai!

L’abbiamo avvistato sotto casa con una sigaretta in bocca e una posa da Humphrey Bogart, s’è sporto poi dal finestrino, salutandoci con la manina, ha azionato il motore e ha svoltato in modo sgommante. Forse, in bocca, aveva anche una gommina da masticare. Divincolandosi dalle buche, quindi, s’è eclissato al buio. Apparendo, riapparirà e questo ci fa paura. Perciò, abbiamo ritenuto “obbligatorio” rivolgerci al reparto competente ché possa “ricoverarlo” di castrazioni chimiche e sedanti le sue impennate…

La psichiatra non con-testa (eh, è una strizzacervelli) e constata la mia totale lucidità mentale, non predispone nessun intervento “chirurgico” né momentanee lobotomie, l’assistente infermiere mi fissa e trattiene la risata, poi non resiste e platealmente scoppia in un liberatorio: “Stefano, come lo piazzi nel culo tu a questa gente standotene solo fermo nella piazzetta del cortiletto, neanche Max Cady di Cape Fear quando sta appollaiato sul muretto dell’avvocaticchio della minchia…”.

La psichiatria rimane basita dinanzi a tale megalomane menefreghista. Perché non ho commesso nessun reato, d’alcuna infrazione ho trasgredito, e perciò posso perfino agire legalmente assieme al mio avvocato, Gregory Peck.

Morale: nella vita faccio quel cazzo che mi pare e, con beffardo Travis Bickle, “orgasmizzarmi”. Se provi a farmi male con espedienti “rabbonenti”, curo la tua demenza e paghi un risarcimento per danni morali. Chiaro, porcellino attentatore?

Insomma, con classe, guida “manubriante” da James Dean, li ho fottuti.

Ciao, ciao.

Adesso, mi aspetta un gelato alla stracciatella, detto anche scioglimento del cioccolato bianco in una nera appetitosa. Non una con cui va questa gente, ma una modella di glassa succosa.

E succhiandomelo… fra il “dito” e il farmela “normale”, da dietro lo ficco in total sco(m)par(ir)e. Ecco, sta scappando! Sì, rimettilo dentro! Ah ah!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Heat La sfida (1995)
  2. Il grande match (2006)
  3. Dietro i candelabri (2013)

Oscene traduzioni dei titoli cinematografici


10 Oct

Il nostro doppiaggio, sebbene pedestre in alcune voci e soprattutto “trascurato”, sciatto anche per pellicole importanti, vedi Filippo Timi svogliato nei panni di Bane/Tom Hardy, è salvabile. Inizialmente, non mi convinceva il timbro di De Sando per De Niro.
Ho cominciato ad apprezzarlo pian piano, nonostante l’inflessione talora tutt’ora “sfasa” d’indubbia flessione strascicata e “alla buona”. Certo, un adeguato sostituto dello sfumatissimo Amendola era impossibile trovarlo, anche se mi candido personalmente in “vesti ufficiali” del Robert, possedendone una cultura a De Niro incarnato della somiglianza spaventosa e gola flessuosa-profonda. Ah ah.
Ma non perdiamoci in digressioni, anzi in “diaframmi”. Occupiamoci di come i “titolisti” italiani combinan degli scempi quando non sanno come tradurre un titolo, appunto, che diventa “intraducibile” per evidenti giochi di parole e d’assonanza a loro volta “impossibili” da rendere compiutamente. Se il titolo è formato da una parola oramai entrata nel linguaggio internazionale, rimane immutato, così come non vengono toccati i titoli originari composti da espressioni oramai del “patrimonio” mondiale e globalizzato.

Ecco qui sotto alcuni esempi di aberrazioni criminose.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Bugie, baci, bambole & bastardi (1998)
    Da Hurlyburly, che te lo dico a fare? Da non confondere, comunque, con Topsy-Turvy di Mike Leigh.
  2. Strafumati (2008)
    Da Pineapple Express… ho detto tutto.
  3. Fatti, strafatti e strafighe (2000)
    Dude, Where’s My Car?.. ora, Jennifer Garner è figa molto e Kutcher sembra un drogato, ma mi sembra abbiano esagerato.
  4. All’ultimo pugno (2013)

First (“semi”-official) look at “Grudge Match” with De Niro & Stallone


23 Feb

Come potete notare, da deniriano ineludibile, in questi giorni par che, appunto, io sia ossessionato da questo film, di cui si stan ultimando le riprese in quel di New Orleans.

 

Dopo recentissimi miei post, sempre inerenti a tale pellicola, finalmente arriva la prima immagine che ci mostra i combattenti, rispettivamente ex Jake LaMotta e Rocky Balboa, fotografati sul ring della (di)sfida.

 

Il film, come già dovreste sapere, s’intitola Grudge Match, ed è la storia (improponibile?) di due vecchi pugili (oramai “in pensione”) che, a distanza di quarant’anni dall’essersi battuti l’un contro l’altro, decidono di riaffrontarsi, perché a uno non va proprio giù d’aver perso. Quindi, rancorosamente, come da titolo appunto, nonostante una vita da ristoratore e da viale del tramonto (il personaggio interpretato da De Niro), inizia a provocare colui che lo mise, a suo Tempo, al tappeto. E a proporgli, quindi, una nuova “lotta” proprio di guantoni e “darsele di santa ragione”… sì, un “pazzo”. Botte da “orbi”…

 

Ecco, apprendiamo che trattasi d’una commedia diretta da Peter Segal, dunque non prendiamo troppo “drammaticamente”-seriamente questa “rimpatriata”.

Fui il primo a ironizzare sull’assurdità del progetto ché, con tutte le doverose stime e ammirazioni per questi due attori, “autori” di due icone mitiche, LaMotta e Balboa, “rivali” innanzitutto per noi cinefili a dissertare su chi possa essere il miglior boxer della Storia del Cinema, mi parve una grottesca, possiamo dircelo senza badar a “timori reverenziali”, sesquipedale stronzata.

 

Be’, chissà. Potrei ricredermi. Sulla forma fisica di Stallone, ne abbiam avuto riprova muscolare nei suoi mercenari, su De Niro nutrii parecchi dubbi. Ah, il “Passato remoto…”.

 

Il Bob, invece, a giudicare da quest’immagine, mi stupisce non poco, e qui è “Presente”… indicativo… che la pellicola potrebbe riservarci delle sorprese. Ah, il “Futuro anteriore”… vedremo.

 

Un Bob De Niro atletico e invidiabile per i suoi quasi 70 anni.

 

Ah, però…

 

   (Setfano Falotico)

De Niro e Stallone dal set di “Grudge Match”


18 Feb

Immagine “inquietante” dal set di Grudge Match, incontro-scontro fra i pesi “massimi” Balboa e LaMotta. Profuma di stronzata?

Vedremo. I “propositi” ci sono, anche un po’ di prostrata.

 

Comunque, De Niro, a dispetto delle ultime “panze”, sembra “intutato” di fisico che tiene, su Stallone grandi elogi. Un settantenne in piena forma.

 

Ora, solo una domanda. Perché un film, ch’è incentrato su due pugili, propone questa foto da paracadutisti?

 

Non è che il “jet” sinistro sta precipitando ancor prima di “spiccar il volo?”.

 

Sì, i produttori son oramai in avaria, ma han già dato il via.

Pericolo imminente di collasso, speriamo che non muoiano d’infarto per mancanza d’ossigeno e cartucce al “carburante”.

 

Attori da Carbonio 14, ancor di “libbra”.

 

 

Il dubbio resta, e fa male come un pugno. Allo stomaco? No, a farci saltare le coronarie.

 

 

Il vincitore è lo sceneggiatore, a prescindere se perderà ai “punti”, per suture alla sua carriera poco, credo, presumo, ricucibile.

 

 

(Stefano Falotico)

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