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Tutto quello che avreste voluto sapere sul Covid-19 ma non avete mai osato chiedere… a Hollywood, a De Niro, a Ridley Scott, a Woody Allen e a Jeremy Irons, specializzato in ruoli ambigui… come il demonio


15 Jan

woody allen sesso

Perché a Hollywood continuano a girare film mentre noi non possiamo per strada girare?

Eppure, Clint Eastwood, totalmente in fascia “debole”, avendo superato i novant’anni, quindi trovandosi in zona facilmente contagiabile di Coronavirus, ha da poco terminato di girare un film on the roadCry Macho.

Sì, è paradossale. Forse, siamo precipitati in Balle spaziali, cioè nella migliore demenzialità autoironica da Mel Brooks superfantascientifico.

Ah, ricordate, tenete gli occhi aperti e la mascherina abbassata. Ma, se in questo periodo di restrizioni da belli, no, da balli, no, da brutti in maschera, vi azzarderete a rivedere Eyes Wide Shut, sarete accusati di complottismo mentre Tom Cruise, in scorsa piena estate, girò in Italia a tutto spiano un altro, anzi, un’altra Mission: Impossible.

Sì, vado forte con le freddure. Infatti, sono amante di Ingmar Bergman, per anni sognai una donna come Ingrid Bergman ma divenni una specie di Giovanna d’Arco da Carl Theodor Dreyer.

Nel nuovo film di David O. Russell, vi sarà Anya Taylor-Joy. Protagonista di The Witch di Robert Eggers. Praticamente, un regista che vorrebbe essere Dreyer, perlomeno emularlo ma a Paolo Mereghetti, soltanto al suo secondo film, ovvero The Lighthouse, già non piace. Pallino vuoto!

Oltre alla Taylor-Joy, da non confondere con Jennifer Lawrence di Joy, vi sarà un cast della madonna.

Vale a dire, Christian Bale, John David Washington (subentrato a Michael B. Jordan da non confondere con l’ex campionissimo cestista dei Chicago Bulls), Margot Robbie (da non confondere con Eva Robin’s, eh no, mi pare che Margot sia poco “ermafrodito”, no, transgender… anche se, in The Wolf of Wall Street, deve avere avuto le palle per stare con un tipo così cazzuto), Bob De Niro, Michael Shannon, Rami Malek, Zoe Saldana, eccetera eccetera.

Cioè, praticamente Hollywood intera a eccezione di Leo DiCaprio. Indisponibile poiché deve girare Killers of the Flower Moon di Scorsese con De Niro che, nel frattempo, ha finito le riprese di Wash Me in the River, inizierà Armageddon Time di James Gray e forse, a quanto pare, sarà presente anche in Gucci di Ridley Scott. Dopo che parve… fosse stato rimpiazzato da Jeremy Irons.

Stando ai maggiori siti sulle news hollywoodiane, Gucci verrà girato in Italia a Marzo mentre, attualmente, in Parlamento v’è la crisi del governo Conte, alla Casa Bianca è stato fatto sloggiare Donald Trump d’impeachment e, sino al prossimo 15 Febbraio, a noi comuni mortali è impedito lo spostamento fra regioni.

I potenti, insomma, girano… di qua e di là mentre a noi girano solo quelle.

Comunque, avete presente il film I tre giorni del condor del regista Sydney Pollack, presente anche nel succitato film di Kubrick con Cruise?

Ecco, un mio amico, residente in Lombardia che è stata appena dichiarata zona rossa, cioè riserva indiana, vorrebbe recarsi in Sicilia per fare all’amore con la sua bella.

Naturalmente, gli è impedito. Ha poche possibilità di farsela, no, farcela. Ora, o diventa un coraggioso come Kevin Costner di Balla coi lupi oppure, nel caso che decidesse di trasgredire le regole, se sarà eventualmente fermato dalla polizia durante il suo viaggio in autostrada, dovrà dire essa che lui ha fatto il tampone, forse è stato anche tamponato alla stazione di servizio dell’autogrill, è stato (s)pompato dalla benzinaia e ha il pedaggio pagato oltre ad aver magnato in un ristorante d’asporto. Però, malgrado sia adulto e già vaccinato, dirà alle forze dell’ordine che non metterà in pericolo la vita della sua amata. Poiché userà la profilassi in maniera accorta pur essendo molto dotato, quindi non è uno… corto.

Forse di lei solamente, tremendamente cotto. Comunque, più previdente dell’assistenza sociale.

Fidatevi, amici, se qualcuno volesse affidarvi a qualche “educatore” dell’AUSL, è meglio l’AIDS. Da cui il film I tre giorni (notti, soprattutto) del Condom.

Sì, debbo esservi sincero. Sono tornato molto in forma. Sì, per forza.

Dopo aver passato l’adolescenza a vivere come Woody Allen de Il dormiglione, compresi che, per salvarmi, dovevo amoreggiare con una ragazza pura come Mia Farrow di Alice o di Rosemary’s Baby?

V’è piaciuta la battuta cinica da Roman Polanski vero e non quello finto di C’era una volta a… Hollywood?

Penso che i fanatici del morto e sepolto Charles Manson siano più stupidi di Frank Langella de La nona porta, penso che Emmanuelle Seigner sia più sexy di Sharon Tate, credo fermamente che lo stesso attore che interpretò Manson nella bischerata, appena menzionatavi, opera di Tarantino con DiCaprio e la Robbie, non sia bello come Brad Pitt ma sia la stessa persona che incarnò Manson nella seconda stagione di Mindhunter.

Sì, fui già ammiratore di Woody Allen tantissimi anni fa quando, vivendo di frustrazioni da Diane Keaton di Interiors, mi trasformai anzitempo, anzi, in tempi non sospetti, nell’Allen di Broadway Danny Rose, cioè in un guitto d’avanspettacolo, indagatore dei miei personali demoni interiori da Larry Lipton di Misterioso omicidio a Manhattan.

Comunque, è curiosa la cosa… in Assassinio sull’Orient Express di Kenneth Branagh, Depp viene accusato di essere un violento stronzo. Al che, viene ucciso da tutti i passeggeri del treno.

Scusate, fra questi vi fu anche Amber Heard? No, per chiedere, eh?

Onestamente, ne so una più di De Niro di Angel Heart. Sì, ne so una più diavolo.

In tale capolavoro di Alan Parker, a mio avviso, Mickey Rourke è più cornuto di Mefistofele.

Prima fu un angelo biondo più bello di Lucifero, no, di Mickey Rourke nel secondo tempo di Johnny Depp, no, di Johnny Handsome, ma morì all’inferno rimanendo nel Dubbio da Meryl Streep se la sua ex, interpretata da Charlotte Rampling, durante il suo ricovero in manicomio fosse stata con qualcun altro… The Night Porter… docet?

Tornando a Eva Robin’s, penso che sia più sensuale di Vladimir Luxuria. Tanti anni fa, Eva fu ospite del Paradiso Terrestre, no, di Non è la Rai. Per qualche tempo, tale trasmissione fu anche condotta da Paolo Bonolis. Il quale stette con Laura Freddi. Secondo me, Laura aveva un viso da uomo.

Infatti, le preferii sempre Cristina Quaranta e Maria Teresa Mattei, moglie di Roberto Baggio, no, di Dino Baggio.

Mentre ad Ambra Angiolini, miei “angioletti”, preferisco ancora Annalisa Mandolini.

 

Jeremy Irons e De Niro

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Jeremy Irons è da sempre specializzato in ruoli ambigui. Vedi Lolita, non di Kubrick bensì del regista di 9 settimane e ½, Adryan Line. Quello di Allucinazione perversa…

In Io ballo da sola, siamo sicuri che, prima di morire di Cancro, non abbia amoreggiato con Liv Tyler oppure con la protagonista del videoclip storico Rewind di Vasco Rossi?

No, fu un brav’uomo. Tant’è che, prima di andarsene, mise in guardia Liv da uomini come suo padre, Steven Tyler. Cantandole…

Ehi, tu delusa

Attenta che chi troppo abusa

Rischia un po’, un po’ di più

E se c’è il lupo rischi tu

Secondo voi, il lupo è De Niro di Cape Fear?

Ma no, scusate, Irons si prodigò tantissimo affinché De Niro si redimesse in Mission.

Scherzi a parte, Irons nella parte del gesuita non è credibile. Così come non lo è Dio.

Woody Allen disse: Io non credo in Dio, non ci ho mai creduto… Diciamo che lo stimo.

Recentemente ho letto la Bibbia. Non male, ma il personaggio principale è poco credibile.

Di mio, che posso dirvi?

Non sono credibile nella parte di Jeremy Irons di Inseparabili. Sì, sono inimitabile anche nei miei “gemelli”.

Riesco però a essere sia Irons de Il danno che suo figlio.

La mia lei va matta per Juliette Binoche e ama Jeremy Irons.

Adora Chocolat.

Io adoro Cosmopolis.

No, non sono De Niro, non sono Robert… Pattinson, non sono Jeremy Irons.

L’importante è che io non sia Eva Robin’s. Non voglio neppure essere Margot Robbie.

La verità è una sola…

I potenti fanno quello che vogliono. Se ne fottono e… girano.

Noi siamo solo dei fottuti… geni.

Se non vi sta bene, chiamiamo subito Jeremy Irons di Inland Empire e imparerete non a delirare come Laura Dern, miei conigli, bensì ad amare il grande Cinema e anche qualcos’altro.

Se non vi sta bene, credete al Papa.

In effetti, donne bigotte, non avete tutti i torti.

Jude Law di The Young Pope è “leggermente” più figo di Jonathan Pryce di Two Popes.

Ricordate: così come disse Al Pacino, non de L’avvocato del diavolo, bensì di Scent of a Woman:

– Ragazzo, ti è piaciuta la sparata?

 

Mi spiace dunque deludere i miei haters. Non sono cieco come il tenente colonnello Frank Slade.

Anche perché Diane Keaton non sarebbe mai stata con Pacino e Woody Allen se fossero stati dei cessi come Bradley Whitford, cognato di Pacino in Scent of a Woman.

Che brutta fine, poveretto. In Three Christs, è impazzito come me quando vidi Willem Dafoe ne L’ultima tentazione di Cristo e, giustamente, pensai che recitasse da Dio. Ah ah.

Vi lascio con questa:

una tizia telefona al centro di salute mentale per sapere se io sia in cura presso la struttura.

– Pronto?

– Sì, chi parla?

– Falotico è in cura da voi?

– Per segreto professionale, non possiamo fornirle tali informazioni. Lei, comunque, ci sta simpatica. Per lei faremo un’eccezione alla regola. No, signora, nessun Falotico ci risulta tra i nostri pazienti. Lei, sì, però.

– Che dice? Che dite? Io non sono matta!

– Signora, ci rincresce. No, non è solo matta, è pure molto scema. Che poi è la stessa cosa. Ci scusiamo per il disagio.
Insomma, alla fine di Scent of a Woman, è partito un applauso che fa tremare. Qualcosa di veramente devastante.
Quasi quanto il libro Bologna insanguinata.

Presto anche in cartaceo. Naturalmente, anche in audiolibro recitato dal suo autore.

di Stefano Falotico

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Dopo L’amore ai tempi del colera, scriviamo L’amore ai tempi del COVID, capolavoro horror romance non di Gabriel García Márquez, bensì del Falò a mo’ di Rutger Hauer di Ladyhawke in piena collera


30 Dec

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Su di me incombe, da tempo immemorabile, una maledizione similmente associabile a quella che patiscono i due amanti Hauer/Michelle Pfeiffer in Ladyhawke di Richard Donner.

Dopo essere stato erroneamente scambiato per il “mostro” dei Goonies, diedi di matto come Mel Gibson di Arma letale.

Dopo un passato mio catacombale, oserei dire cimiteriale, cicatriziale da Rene Russo di Lethal Weapon 3, un passato veramente penoso e illacrimato nella nera cupezza più fantasmatica per cui divenni tutte le attrici più depresse dei film “solari” di Bergman, incarnandomi in Solaris senz’amare neppure una racchia come Mia Farrow, soprattutto di Settembre, omaggio di Woody Allen al grande Cinema del maestro svedese succitato, finalmente il mio uc… lo dischiuse le ali.

E dire che, venendo… ottenebrato in spettrali, poco spettabili e stimabili Cent’anni di solitudine, molti pensarono che fossi un traviato come Rutger Hauer. Sì, però de I falchi della notte.

Mal ne sortì al mio Stallone e mi consigliarono di leggere Memoria delle puttane tristi, altro capolavoro del premio Nobel scrittore sopra menzionatovi.

Invero, non mi prostituii mai a una vita normale, traducibile con piccolo borghese e, a causa di questo mio atteggiamento purissimo e assai nobile, oltremodo pulito, molte persone vollero punirmi e castigarmi in maniera immonda. Vissi invero da principe, anzi, da lord. E tutti desiderarono lordarmi poiché parve che non desiderassi fare all’amore con una vita moralmente abietta e corrotta. Ma da parecchio mi sono rotto e forte il mio membro, non più asociale, s’è eretto. Spiccando il volo, la mia lei s’innamorò del mio volto e fu per me la svolta. Ma il governo Conte, più bastardo del Vescovo John Wood del film di Donner, mi sta adesso proibendo di migrare nella regione ove alloggia la mia lei, la mia damigella, affinché io e lei, appassionatamente, possiamo rapirci in notti da rapaci per deliziarci di piaceri voraci da animali selvaggi vigorosamente pronti, come assatanati, a spolparci fin a insanguinarci in ardenti mezzanotti amorose, ardimentose, oserei dire assai calienti e piacevolmente irruente.

Quasi tutta l’Italia intera oramai s’è rotta le palle di questa situazione del ca… o. Gli spiriti arrabbiati si stanno infoiando in maniera bollente. La folla, distrutta da segregazioni non consensuali, svilita nella sua intimità… sensuale, è ora pronta a darvi dentro con inusitato calore smodato.

La gente, incazzata di brutto, è vicina oramai alla follia. Le persone sembrano dei maniaci sessuali.

Cosicché, se la ragazza di Robert Pattinson, per esempio, può fare quel c… o che vuole, noi invece, comuni mortali, stiamo diventando Batman. Ovvero pipistrelli come Michael Keaton, però di Birdman, costretti a riguardare Il cavaliere oscuro – Il ritorno di Christopher Nolan, al fine di non impazzire come Heath Ledger di Joker. Stiamo ansimando… come Tom Hardy.

In questo momento più delicato d’un soavissimo detergente femminile, occorre un genio come Matt Damon di Rounders. Di mio, assomiglio più a Ed Norton. Ora, se la vostra lei fosse più bella di Gretchen Mol, anche di Forever Mine, e non poteste incontrarla, non è che mi farete la fine di John Travolta di Pulp Fiction?

Sì, va detta la verità, caro Conte. Lei ci sta obbligando a vivere come Dracula e, per rompere questa Trappola di cristallo, più che altro di ghiaccio, ci vuole un duro… come Bruce Willis.

Ora, se l’Emilia-Romagna rimarrà arancione anche dopo il 6 Gennaio, per me onestamente la vedo durissima. A meno che non mi spacci per Tom Cruise del nuovo Mission: Impossible.

Sì, in fondo non è difficile. Sono uguale a lui. C’è solo un problema, sono visibilmente più giovane.

 

di Stefano Falotico

 

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(Ri)flessioni ca(n)ute sulla società “losca” di oggi, ossessionata dal s(ucc)esso


26 Sep

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Sì, sto sdilinquendo laddove mi po(r)ta il cuore e non mi curo dal vizio di scrivere le parole fra parentesi, per dar doppio significato alla parola stessa. È un vezzo che ho così come Lynch ha quello di usare Kyle MacLachlan in doppia, anche tripla funzione. Anche finzione. Mi serve per moltiplicare il senso dell’esistenza e per accendermi in passioni che possano sviscerarmi in più par(e)ti di me. Sono l’incarnazione della Loggia Nera, la Shery Lee mai morta, lo sceriffo della cittadina peccaminosa che conosce ogni segreto vostro e mio. E non mi pento della mia stella di latta e anche di bere il latte nella stalla, ove mi reco, ah ah, quando le vacche non vengon (m)unte dai vostri “esimi” stalloni. Da quelle non esimetevi, ah ah.

Sì, molte prospettive mi si aprono ma poche, anzi nessuna, ne “imbecco”. Essendo scrittore di (ca)risma, potrei aprire una “gelateria” di tutte le opere del mondo, ma non avrei il tempo per archiviarle tutte e mi smarrirei nel marasma davvero asmatico del sanguinar ematico e non verso gli altri autori empatico. Sì, una gelateria per leccate di culo? No, no.

Sì, gli spazi letterari li lascio a chi ha la pazienza, la costanza, la precisione di star ogni giorno a leggersi anche libri di dubbio gusto, perfino sgrammaticati, ortograficamente inaccettabili, e poi, per dover di cronaca, doverli “recensire” in maniera decorosa, attribuendo meriti che non meritano. Sì, alcuni di questi siti vengono gestiti in realtà da donne che vogliono solo maritarsi ed, entrando in empatia, con qualche sconosciuto “brillante”, sperano d’instaurare rapporti “collaborativi” di reciproca stima e amore incondizionato verso lo pseudo artista di turno. Ah ah. Ma va…

Così, preferisco rintanarmi nella poesia mia ermetica, agghiacciato da una realtà spettrale piena di ospedali, di gente che sta male e soffre pene dell’inferno. Pene che le donne vogliono, ah ah, e uomini che si concedono con insospettata “apertura mentale”, sì, tutta la settimana si nascondono dietro un fin(to) perbenismo da persone “eccezionali”, quindi quando scende la notte del sabato sera si muovono in territori “erogeni” da veri cani bastonati. Eh sì, sono sadomasochisti e adorano, dopo la frustrazione settimanale, le frust(r)ate del weekend “brioso”, lussurioso, io direi lussato.

Passeggio disincantato in questa vostra realtà scatenata, e osservo un culo incantevole di una cagna che m’inganna. Potrei fumar una canna ma prediligo i cannoli. Mi fanno ingrassare e non riuscirei ad andar da atleta in canoa ma sono esteta delle donne come il Canova. E “crosso” le mie palle come Antonio Candreva. Ah ah.

Sì, non dovete dar retta a tutte le cazzate che sparo. Son uomo che sa prenderla appunto a cu(cu)lo e non si vergogna di esser sé stes(s)o laddove invece molti si affaticano in lavori “stimabili”.

Oggi, siamo invasi dai notiziari. Ma sono notizie date con la fretta di darle. E ne danno così tante che perfino le più grandi pornoattrici non riescono a tenere il conto di questi scop(pi)ati dalle ovvietà.

Tutti son tuttologi, e vogliono “eccellere” in qualcosa per distinguersi. Così si dan da fare con una generosità che ha perduto, invero vi dico, la bellezza dell’attimo. Che non sanno gustare, non sanno neanche “deflorare”, sanno solo spendere per far liste della spesa. Una spesa talmente spessa che pare comunque mai li spossi. E son anche sposati. Che “energie!”. Veri uomini al carboidrato della loro disidratazione affettiva.

Sì, invece io son stanco, sempre, e dormo anche il pomeriggio per poi andar a bere un caffè. Un caffè onesto, un caffè che ama l’aroma dei vostri fe(ga)ti fetidi, un caffè che va giù e dopo ci sta il tiramisù. Con tanto di babà in faccia a te.

di Stefano Faloticosp10-1

La dovremmo finire con la “cultura” del benessere, anche nel Cinema


24 Mar

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Una società impazzita, collassata, nevrotica eppur fasulla nei suoi fatui perbenismi indotti, una generazione di padri che non sa più che pesci pig(l)iare, mogli ninfomani in cerca di ragazzini amanti “al bollore” di relazioni facebookiane ove ci si scambiano amplessi in chat “calde”, erotizzate nella tastiera che, dopo una giornata di duro lavoro, cerca “tenerezze” affettive in pc “scatologici”, in “piccini” da svezzare da milf da ingroppare, in escrementizia voglia di “sasso”, di sesso scostumato per “scambi” d’immagini che “attizzino”. E così rimembro, fra tutti questi “pimpanti” membri, Woody Allen bergmaniano, quello di Settembre Un’altra donna, quello di Interiors, e vi rinfaccio tutto ciò che avreste voluto sapere sul sesso, appunt(it)o, e io oso, nell’osé, darvi in monastica vi(t)a che contempla la fanciullezza pura, il pasoliniano spirito libero da questi pisellini, ah ah, da queste vagine che il “benessere” vaticinano. E anche, nella mia schiettezza rude, libero dal Vaticano, che ottunde le coscienze dietro prediche moralistiche ove il Papa, non facendo un cazzo dalla mattina alla sera, ce l’ha coi nostri cazzi, e se “la tira” da Bussha dispensatore di consigli senza coniglie(tte).

Io vi dirò che Daredevil è la versione mascherata, superomistica di Scent of a Woman, ah ah, anche di “ah” alla Pacino che si fotteva Diane Keaton fra un’Allen, appunto, e uno Scarface. Ih ih!

Lezioni di calma, di karma, di yoga, meglio lo yogurt con le stelle di cioccolato nella mia stalla, meglio Stallone! Asinelli che, crescendo di panza, “arguiscono” come buo(n)i a nulla, e la Nutella ideologica che impazza, fra cucchiai di Francesco Totti quarantenne e programmi televisivi d’isolati, no, isolani “famosi” al fallo del loro fallimento! Evviva Falotico.

E, in pompino magno, no, in pompa magna, io la vostra merda non mangio.

 

Applauso!

 

Vai alce, vai di cal(i)ci, forza Alice!

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di Stefano Falotico

 

© ABACA. ***DO NOT CREDIT***. 19178-1. The Adventures of Rocky and Bullwinkle directed by Des McAnuff  . USA, 2000.

© ABACA. ***DO NOT CREDIT***. 19178-1. The Adventures of Rocky and Bullwinkle directed by Des McAnuff . USA, 2000.

Woody Allen, il maniaco


02 Feb

 

Quel pedofilo sporcaccione di Woody Allen, quando il “genio” è un vizietto esecrabile e rovina la dolcezza malinconica dei Radio Days

Piovono accuse su Woody. Il figlio, durante la celebrazione del padre ai Golden Globe, ove è stato insignito del premio alla carriera Cecil B. De Mille, dichiara su Twitter che il genitore è un autentico maiale, degno della forca, della Santa Inquisizione al porco Dio e andrebbe solo “commemorato” di sedia elettrica, per aver abusato, non solo di lui, educandolo allo sconcio intellettualismo più pasciuto ma, soprattutto, d’aver osato sulla sorella quando lei aveva 7 anni. Stendendola nel suo “studio” di Manhattan, per anal… izzarla di giochetto “medico e ammalata”.
Non siamo nuovi agli scandali in quel di Hollywood. Che Jack Nicholson, tutt’ora, anche se pensionato in pantofole e grasso d’ogni po(r)co, abbia pagato carovane di prostitute per curarlo dall’LSD, è arcinoto, anzi da circolo ARCI, ove gli altri vecchi “leoni” della Mecca lo “riveriscono” di battutine in merito alle zingarate da puttaniere irredento.
Polanski vive in Francia perché, sappiamo tutti, negli Stati Uniti ha una pena capitale ancor a “pendergli”, in quanto stupratore già “satanista”, poi convertitosi a La nona porta.
Ma Woody Allen batte e sbatte tutti e tutte. Con la patente ingiusta di “genio”, ha usato per an(n)i il suo “piffero magico”, solleticando le minorenni, la cinesina che ora s’è sposato e andando “a nozze” con una Diane Keaton ambigua da Padrino…
Eppure fa piangere, pensare e mette di “buon umore”.
Sì, Woody è nato “culo” e camicia.

Firmato il Genius, il Falotico che (in)castrerà il fallo di Allen.

  1. Prendi i soldi e scappa (1969)
  2. Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere (1972)
  3. Interiors (1978)
  4. Hannah e le sue sorelle (1986)
  5. Crimini e misfatti (1989)
  6. La maledizione dello scorpione di giada (2001)
  7. Scoop (2006)

“The Great Gatsby”, Leo DiCaprio son moi!


17 May

Ma quale Festival di Canne(s), quale Gatsby! Alla maschera “caprina” di Batman dovrete volare se il pipistrello è nymphomaniac!
Prefazione come i cavoli a merenda dei cazzi, non solo nella testa, delle giornaliste in Croisette.
Di mio, faccio una corsetta, infilo qualche “crocetta” e bagno le polpette nel sugo, ammirando Azzurra, “donna” dalla carnagione mozzarella nel “bagnasciuga”, prosciugatissimo, “a mollo” in Costa da denti da Diavolo?
No, “avorio”, lavoratori!

Batman titanico nella sfida divina contro Superman: un “alieno” della Notte guerriera vs un robot predatore del suo stesso superomismo

Nella mia caverna, sfondo le pareti degli ultrasuoni e ne son voracemente asfittico in mantello metallico a spaventare la “nobiltà” bieca” del tonto Clark Kent, a irriderlo quando, in frangenti di vanitoso “bofonchiare” ribellioni “virili”- impiegatizie da troppo supplicar la segretaria, “a cui” si china nel “riempire” la fotocopiatrice, “ulula” mansuetudine dura… nte (ah, Dante e Beatrice…), tradendosi nella voglia di strappare la “S” da sotto il doppiopetto per infilarglielo “svolazzante” del soppiatto-“fantasma del palcoscenico” e cambiamento iracondo, erotico da figlio di puttana.

Infatti, il padre Jor-El, presto attuò le pratiche di divorzio, per inconciliabili differenza fra il suo “bullo Marlon Brando e la pupa troppo “unidimensionale” d’orgasmi non fantasy di “fumettismo” a raggi gamma.

Ah, solo una donnetta-gatta raccattò fra le stregacce di Krypton, fra un pagarne una di dazio, una al sol-lazzo e un’altra a (di)letto direttamente proporzionale alla sua mascolinità sesquipedale.

Dopo pochi giorni dal matrimonio, Marlon/Jor-El non gioì tanto, poiché lei non glielo attizzava manco a “tirargliela” fra una stoviglia e l’altra bagascia nell’altra stanza. Sì, Rene Russo di Thor.

Marlon ne risentì, la sua fame da “dominatore” dell’Universo patì la crocerossina della moglie, mai “rossa” in quella zona poco supereroistica, colpa della morale cattolica-cristiana che si propagò “apostolica” anche su quel Pianeta, causa la spedizione della NASA a monopolio d’altra cultura retrograda da sparger su suo capitalismo da “puritani” nasoni.

Ah, si sa, Obama risanò la sanità pubblica ma non fu molto pubico, oltreché sempre pudico, con la sua “signora”.

Infatti, da quando è “salito” al “potere”, lei è sempre più negra e “saliva”. Tutto merito dell’amico Clinton, uno che “sbiancò” ogni clitoride mettendo le corna al marito(zzo). Ma lasciandola in mutande. Cioè, si castro da solo oral-mente.

Sì, Obama cazzeggia con Steven Spielberg, spacc(i)andosi per Lincoln, senza usar il cazzo da Mozilla, le dimensioni che hanno emancipato i nigger dall’Amistad, “risollevando” un po’ lo schiavismo nel “ribaltarle” d’effusioni “atomiche” con tanto di “missile” sparato a “razzi”.

Ma intanto l’America piange lo scempio di Bush che spedì in guerra i migliori Christopher Walken de Il cacciatore, rovinando tutto il potenziale delle purezze bianche alla base della “democrazia” a stelle e strisce.

Oggi, la droga impazza, “strisciano” le “coche” fra un paninaro e un pornoattore britannico “esportato” in USA, dal nome Danny D., detto il “deltaplano” a “impiantarlo” in volo “libero” per la salvezza della Patria o delle patte-minigonna della frustrata “repubblicana” in crisi d’astinenza da troppi reduci letterati di cui senton la “mancanza” nonostante le lettere d’amore spedite dal fronteDel porto? Stanno con un porco, e ammazzano il fidanzato prima che muoia-trucidato. A crepapelle, un infarto per eutanasia-morfina, in lui che immagina le smorfie di un altro che la bombarda.

Ci pensa Danny a “consolarle”, a condire tutte, “egli” le prende in sella senza romanticherie inutili, va dritto al sodo e “lo” assalgono, fra un suo leccargliela e lecchini in Parlamento sul reggere quello di Berlusconi, per evitare altri scandali da “evirazione”.

Il Mondo è in eruzione, i disoccupati stan armeggiando per la rivolta, nessuno crede al Cinema, non bastano due ore rilassanti se poi “tutto” è ammosciato e viene dopo 3 secondi. Neanche netti!

Un Tempo, Superman salvava le “baraccopoli”, moltiplicando il suo “pesce” viscido, marcio, per donarlo alle vedove delle “riserve” indiane con la penna marchiante della S appunto da succinto per (non) lasciarle in cinta. Non perdonava nessuna. Accalappiava e scappava, scopando di scalpi(ti).

Ma hanno sterminato anche le poche selvagge in calore.

Dinanzi a questo ghiaccio spettrale, c’è solo un Uomo in grado d’aggradarle, Batman, filibustiere senza regole che sa quando la Luna chiede dello zucchero a mo’ d’eccitante-“plenilunio” per “illuminare” ciò che ha il suo perché, a meno che le pere stonino con le mele. Il frutto amorevole, conservato in frigo, potrebbe non sciogliersi granuloso.

Come accende Bruce Wayne il “buio”, neanche colui che spelacchia nei boschetti di Cappuccetto Rosso.

Egli, nel suo emanare fascino colore nerezza, appunto da doppiogiochista, è un’arma “contundente” per abbrustolir ogni Donna che soffre e sfiata per l’incandescente brusio. “Ardendola”, Batman se la fa “in cagnesco”, modulando la sua “cucitura” di pelle grezza su spalmata, peregrina “asciuttezza” da fisico portentoso del Christian Bale affinché, a pecora, “beli”. Un grizzly! Che bella scopatona! Che bello ce l’ha il “bestioncino”.

Altre se le be(l)ve in un sol boccone il nostro lupone. Come il luppolo, le “sbrana” e ingurgita da birre tedesche (meglio delle rumene coi romani!), fottendosi pure le naziste al ritmo d’alcolizzato di Sesso “anomalo”. Poi, in anonimia, dopo averle “menomate”, va via e “ama” anche tua mamma. Gliadiatorio da for(n)o!

Sì, dopo essersi sfogato, è ancor più scalmanato e maschio, dà filo da torcere a Superman, mettendolo sotto tor(chi)o e “oliandogli” il capo perché, per lo meno, prima di menarsela da figo abbia il galateo di sistemarsi il “nodo” alla cravatta. Fighetto!

Batman veste elegante, “ a festa”, e a lucido le “lucida”, mutando poi in Michael Keaton Beetlejuice.

Sì, Batman è uno spiritello porcello. Solo le bamboline di porcellana alla Amy Adams si “affannano”, azzuffandosi con altre scialbe, per succhiarlo a Superman.

Batman, “diciamocelo”, possiede il carisma del privilegiato che guarda gli altri spaccarsi il culo, ridendo di “gusto”, in quanto, pure servito dal maggiordomo, doma proprio le dame coi culi del ben di Dio.

Che cenoni magniloquenti. Che magnone! Ma sa essere “dolcissimo”.

Batman è una merda profumo “cioccolata calda”.

Ed è per questo che è un grande, la “glassa” che copre il “velo”.

Superman, al massimo, lo vedo bene come ciabattino degli amari quartieri spagnoli.

Ma sì, fra quelle partenopee zotiche, il nostro esaltato bifolco, “spingerà” di “spagnole”. Spegnendosi come lacrime nella pioggia. Ah ah!

Batman, invece, non pre… tende (ah, maledetti pretacci!) solo la ciliegina ma tutta la torta. Non va alle messe, ma lo mette anche a tua sorella, una cretina ma bona “pen” messa(lina).

E ci “spruzza” sopra con la sua “candelona” a infarcire di panna montata e da “piluccare”.

Batman sono io. Lo stronzo per antonomasia.

Tua madre si è separata da Jor-El.

Cannes non vale l’impagabile coppia Bombolo-Cannavale!

Questo Festival è una merda già dalla recensione di Paolo Mereghetti riguardo Luhrmann, “pienamente” stroncato di stelletta e mezza, non di più. La nuova immagine di von Trier ritrae l’unica “coscia” godibile dell’intero “scandalo” annunciato: Uma Thurman versione per Lino Banfi. Sì, sembra Edwige Fenech bionda, cioè Gloria Guida ad ammiccarti un “Sempre in gamba, eh?”. Presa per i fondelli. Ci sta?! Nadia Cassini non varrà mai un casino.

In più, Willem Dafoe, caricaturale, sta “nel mezzo” della schifezza con la Gainsbourg, a destra, “posizionata” in pollastrelle aperte. La madre era peggio, la figlia è una depressa che te lo comprime. Ma datele delle compresse. Quali urlettini! Si sedasse, si segga! Se la sudi come tutte che affiggono manifesti per festeggiarla almeno una volta al mese di magra.

Insomma, un film degno della “Palma”. Sì, von Trier anziché fare il regista dovrebbe noleggiarsi una barchetta e navigar fin all’isola perduta del suo cervello al “Cocco bello”.

Quali genialate! Meglio il gelataio cinese delle sue fritte cervella!

Questo prende una videocamera, filma tre idioti nullatenenti ma a tenerlo che se le trastullano, le quattro vacche scadute come attrici, e poi riempie il corpus di sottotesti.

La sua testa è da sotterrare. E, mi raccomando, non vi permettete di riesumare questo somaro!
Solo Sodoma!

Almeno, dal fronte francese, giungono notizie davvero “cazzute”: Stallone promette il ritorno di Mickey Rourke per la terza “puntata”, parafrasando Nino Frassica, la “megaputtanata”, de I mercenari.

Sbarca Michael Douglas che, dopo essere ingrigito, anche di pelo, leggi Cancro alla “gola” profonda del suo perverso sessappiglio rauco da Coma profondo, s’è ora tinto il bulbo con tocchi “lessi” d’occhio rovinato e catalessi del parrucchino immobile sul seno ancor “mantenuto” di Catherine.

Esce il trailer di Last Vegas e, nel promo, leggiamo che la leggendarietà troverà “sede(ri)” il 1 Novembre.

Ne siamo sicuri? Io ho “ravvisato” un De Niro smorfioso, un Freeman scoglionato e un Kline un po’ calvo.
Lo vedrò perché sarà una sega, come quella che ti spari dinanzi alla ballerina di prima della città del vizio.
Non sposeresti questa neanche a “pagarla” ma almeno aziona il “movimento”. E non costa sacrifici, cambiali, mutui e debiti, figli, contraccambi, cause legali, tradimenti vari.

Un’inculata che lasci il “segno” al suo “costume” per “abbronzartelo” senza neanche dar nell’occhio.

Più sei oscura e più lei vorrà “chiarirtelo”, aprendo le “oscurità” per il tuo Batman “mobile”.

Immersione, “levitazione”, arma micidiale salvo “salve” sperma da non creare mostri a immagine della “fondina” paterna.

Vincerà Refn, anche se Ryan Gosling m’è sempre sembrato peggio del De Niro appena “andato a puttane”…

Scusatemi, ora ho da “fare”.
Gosling non sarà mai De Niro. Andasse a venderlo sui viali. Sono io il God che non forgives.

Scusatemi, ora ho da “fare”. Ripeto.

Sapete perché? Devo godere. Il dovere è obbligo. Infatti, meglio un bombolone alla crema e un babà napoletano a queste stronzate festivaliere. Un troiaio, diciamocela!

Se questa play vi è parsa una cagata, meglio di voi che siete dei cessi.

Firmato il Genius, inappuntabile e impuntato Stefano Falotico.
Vi sputtano.

  1. Il grande Lebowski (1998)
  2. Il grande Gatsby 3D (2013)
  3. Last Vegas (2013)
  4. Vieni avanti cretino (1982)
  5. Cornetti alla crema (1981)
  6. Strafumati (2008)
  7. Cannibal Holocaust (1980)

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