Posts Tagged ‘Rolling Stones’

I Beatles mi hanno sempre debilitato, meglio i Rolling Stones, per una riabilitazione da stronzo alla James Woods


30 Jul

James Woods Vampires

 

Sì, mi son guardato allo specchio stamattina. Ho la stessa “cartola” di James Woods in Vampires.

Ora, il termine cartola non si riferisce a costui. Bensì, è un’espressione tipicamente bolognese, coniata da qualche zuzzurellone in vena di spiritosaggine che, dopo essersi specchiato, ha inventato tale cartola. Appunto.

A Bologna, uno vede uno che è un mezzo barbone, un drop out, un contestatore da figlio dei fiori. E dice: – Uè, visto che cartola ha quello?

Cartola, per i bolognesi, significa carisma. Un uomo che, nonostante viva costantemente nella merda, emana un savoirfaire da uomo che sa come va il mondo.

Sì, un termine del quale non ho mai capito il vero significato. L’anno scorso, Roberto Donadoni era l’allenatore del Bologna Calcio e tutti i tifosi, nonostante abbiamo rischiato la serie B, appena lo vedevano, urlavano: – Vai, Roberto, hai una gran cartola!

Sì, perché Donadoni, pur essendo un allenatore mediocrissimo, troppo impettito e ruffiano, leccaculo e finto gentleman, è stato talmente forte come calciatore negli anni ottanta/novanta che, oramai di diritto, è stato elevato presso la plebe a indiscutibile cartola.

Lo stesso dicasi per gli attori. L’altro giorno, ho postato su Facebook la foto di Mickey Rourke sfatto, gonfio, iper-tatuato, probabilmente con un carcinoma alla gola, e un mio amico ha esclamato… vai, Mickey, tu sì che hai la cartola.

Sì, Mickey Rourke può andare da tutti gli psichiatri del mondo, fare il puttanazzone in filmacci più brutti di tua madre, ma avrà sempre la cartola perché ai tempi d’oro era proprio uno “a cazzo duro”.

Ecco, sì, tornando a Woods, ora che sono nuovamente dimagrito, gli assomiglio. Stessa faccia macilenta, con ancora i segni dell’acne che fu, brufoli dissipati nella maturità di una pelle meno elastica ma grumosa, spugnosa, bastarda, da uno che conosce l’odore del suo sperma e non si fa fottere più tanto facilmente, nemmeno da un mostro come Valek.

Ora, James Woods in Vampires ha la pancetta o no? Secondo me un po’ sì. Come me. Una pancetta non pronunciatissima sorretta da due gambe sbilenche, storte, oserei dire “traviate”. Sì, in tanti onanismi e letti peccaminosi da cacciatore, più che di taglie, di altrui “quaglie”. Sì, lurido figlio di puttana, ti tira il pistolino? Se non ti tira, te lo tiro io.

Ecco, sì, non ho mai amato i Beatles. Questi quattro ebeti, capitanati da John Lennon, un mezzo matto, diciamocela. Poi c’era anche Ringo Starr, l’esemplificazione vivente della scimmia poco sapiente.

All’epoca, le ragazzine ne andavano matte. Si strappavano i capelli e ci davano dentro di brutto con questi semi-froci all’amarena.

Mamma mia, a me han sempre trasmesso una moscezza immensa. Sì, moscissimi. L’unica loro canzone decente è Yesterday, infatti in C’era una volta in America… James Woods era al suo Max storico, e io non ho mai voluto impararne le parole, come il grande Massimo Troisi di Non ci resta che piangere.

Sì, Massimo era onestissimo. E dovreste esserlo anche voi. Cerco in Italia uno che conosca le parole di Yesterday a memoria. Non trovo nessuno che le sappia. Tutti cantano… du du daradaradà, Yesterday!

Non sapete proprio una beneamata minchia!

Questo per dire, mentecatti, che io sono come Jack Crow. Uno che non sopporta puttanate melense come i film di Truffaut, roba come Jules e Jim e altre troiate false come Michelle, ma belle…

Questa gente paracula, che li ascolta, ha rotto i coglioni.

Metti Mick Jagger in radio. Vai, sii ficcante, davvero disarmonico eppur latin lover che avercene.

Via, spacca tutto.

Ecco, il cuore. Qui ci sta il paletto.

 

– Ehi, che fai? Carichi questa zoccola?

– Sì, è una zoccola che può tornarci utile.

– Utile a che?

– A essere mandata a quel paese.

 

Che cartola!

 

di Stefano Falotico

Voglio essere Rolling


09 Dec

Doom and Gloom, ficcatevelo in testa, teste di cazzo!

“The fan”… “sfegatato-sfregiato” di Jim Morrison: il “maestro” dice che Mick Jagger è gay… Ah sì? Digli di andare a prenderselo nel culo!


19 Nov

City of Night…

Citazione che calza a “pennello”, trasfigurata senza figuraccia ma carico di fighe a tutti quelli che volevano “ammaestrarmi”.
Come la “scimmia” Jagger Mick, mi schiero “battente” alzabandiera contro le vetuste regole d’una società regredita all’asilo nido, piegata alle false dolcezze da Robert Zemeckis, e sbanco alla “zecca” da “zuccone”..

Sì, Bob De Niro girava a tutt’andare col furgoncino, portando suo figlio a vedere i Giants, ché acclamasse anche il pargolo l’idolo Rayburn. Ma il figlio, “catechizzato” ai precetti dei “preti”, scolarizzato già alla castrazione che inibisce il maschio vero, obietta e critica il padre che ascolta, dalla mattina alla sera, gli Stones.
Gil Renard, in uno scatto portentoso, da “venditore di coltelli”, salta su inkazzato come una bestia e offende tutto il “corpo” insegnanti.

Sì, per me Jim Morrison, assieme a Bruce Springsteen e a Tom Waits, è una delle poche “cose” per cui valga la pen-a di scoparsela questa… vita di merda.

Ci sono momenti che me “lo” sparo a palla, con le mie palle tirate a lucido, virtualmente onanistico anche quando non c’è nessuna nella stanza, eppure si “muove”, gravitano attorno al “magnetico”. In quegli attimi, l’etica va appunto a farsi fottere.
Alzo le casse, e non incasso più.
La mia casa si riempie di superfighe di tre chilometri di cosce, e le pareti sudano, in una “serpentina” delirante-sudata-anchilosata-sfiancante-focosa-affaticante nei fianchi sognanti nei tacchi attizzanti. E miscelo tutto anche col pelvico di Presley Elvis.
Che pelo, che “nero” cari polli.

Prendete “Light My Fire ad esempio “lampante”, sì, anche il lampadario balla e, d’intermittenza, lo “mette” nelle pause “buie”.

Varie teste di cazzo hanno provato a “rifarla” con delle cover che non valgon neppure la trapunta di Madre Teresa di Calcutta. Sembran le peggiori checche invaghite di quella bionda “minestrina” di Gwyneth Paltrow. Una che deve solo lavare il pavimento. E se non basterà, bastonatela con la “scopa”.

Sì, Jim aveva una faccia angelica, poi apriva bocca e gli davan dello sboccato. Ah, per forza, se uno apre, bocca volete “togliergli” la “S” davanti? La S di serpe nel “didietro”, di Superman, di Satana, di “Stronza, ti strappo e stappiamo assieme!”, la S di “Succhia!”, la S di “Ti sfanculo”.

Jim eccitava, incitava, ingravidava, gracchiava, godeva, mangiava, divorava, leccava, ficcava, danzava fra le “zanzare”, “libelluleggiava” fin all’alba, “imbellettava”, se ne beveva tante.

Pigliatevi la vostra (L.A.) Woman e “sgolatevi!”.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Fan. Il mito (1996)
  2. Che. L’Argentino (2008)
  3. The Doors (1991)

Vai Mick, go go go rolling…


30 Oct

 

Simpatia per il Diavolo – Rolling Stones


30 Oct

 

 
Ho sempre tifato per i diavolacci, perché si spogliano sul palco, emuli di Jim Morrison e mostran l’ambaradan con “occhio” scimmiesco su  movimenti bacini senza bacetti.
Sempre più “su” e i piccoli borghesi giù, a pigliarlo inter cul‘.

Basta col moralismo cristiano, preferisco Cristiana, “una” con cui andar piano d'”ani”.
Lo scemotto ammirerà la Capotondi. Sì, al massino “la” ficcheremo nel reparto degli aborri. Già, fu part(or)ita di depressione e malinconie del “cazzo”. Infatti, se ti pigli quella lì, ti trascina in rovina.
Dicesi “rima” e anche remare d'”ammollo”. Ah, prendersela per moglie, significa “ammosciarlo”.
Sì, gatta morta? Preferisco la mano nella mor(r)a cinese.
Come la pornoattrice Katsuni, che a volte si “graffia” Katsumi.
Nome “orientale” della declinazione “latina” di ballo “succhia-minchia”.

Tremate ritardati, tartassati, tartaglianti, balbuzienti e babbuini, bimbetti e “adultoni”, adulteri e avvocatuzzi da leggi del Taglione, io son colui ch’è sceso sulla Terra per planar “morbidamente” nel deretan’ ove l’Uomo senza rispetto di sé ama “autodistruggersi”, poiché il nichilismo è al nichel che fa la ginnastica su donne con le Nike. Dette sgnacchere, dette patonzone, dette non “allattate” al “patatone”. Clive Owen ha una faccia “buona” a mietere il grano con la pastasciutta dei “sughini” della compagna. Sarà una che ha raccattato in campagna, “tirandolo” a campare in mezzo a mondanità da Campari.
Che attore di merda.

Mica il Bob De Niro di The fan, che perde la bussola e non gliene sbatte per niente, affrontando a muso duro i radiocronisti “leccaculo” delle biondazze, le Barkin e chi l’ha “imbarcato”, che tifa “calorosamente” per il suo pupillo e vende i coltelli, soprattutto in pancia. Segando il Del Toro, che in questo film è solo uno da “saune”. Che suino, un porcone!
Da “rosseggiare” sotto la “doccia fredda” di lama ficcata nelle sue gambe da render paraplegiche di morte sbudellante.

Certa gente voleva affrontare me.
Ah, hanno incontrato un tipo tosto. Guidan la Punto e saranno presti spuntati. Dicesi “tamponamento” alle loro vite ovattate, ottuse e avvitate dal mio “bullone”.
Spingo sempre di più, consegnandoli al “burrone”. Per una caduta libera da Willy il Coyote e poi salutandoli “dall’alto in basso” nel mio Beep Beep che si scoperà un “gorilla” femmina nella Jeep.
Tutta di groppa, con della Grappa, e Lei che s'”aggrapperà”, un po’ “gratterà” e poi “gorgoglierà”.

Sempliciotti, ebetucci, tardone e tardivi, beccatevi il mio Mick Jagger.

Sono come Lui, ballo e apro la cerniera per la mia vanità che “butta al vento” quel che mi “pare”.

E se scassi, t’incasso il naso!

Facciamo casino!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Fan. Il mito (1996)
  2. Shine a Light (2008)
  3. Paul, Mick e gli altri (2001)

Genius-Pop

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