Posts Tagged ‘Sgarbi’

No, dico… continuiamo così


14 Mar

pz11

Molti mi dicono che sono una persona depressa. Mah, secondo me sono realista.

 

Su Instagram, una pornoattrice miliardaria, e non vi sto a dire il nome, si appella ai suoi fan affinché facciano una donazione per il Cancro. A quanto pare anche lei ha donato una bella cifra. Sì, tanto domani pomeriggio si farà inculare da tre negri e prenderà 10 milioni di dollari. Su per giù, forse meno, ma avete capito il concetto.

 

Dialogo “curativo”, “ottimista:

– Ragazzo, adesso la vedo “un fiore”. Sta benissimo. È rinato. Ha preso i farmaci che le avevo prescritto?

– Sì, certamente, li assumo tutte le sere prima di andare a letto. Va alla grande, sono ingrassato trenta chili e se vedo una donna nuda penso che sia la Madonna. Va da Dio!

 

Al Pacino alla press conference di Paterno presenta il solito look col capello tintissimo. Si vede lontano un miglio che ha quasi ottant’anni e il vero Paterno, che è morto, sembrava comunque più giovane di lui.

 

Toni Servillo ha interpretato Andreotti e ora interpreta Berlusconi. Quando interpreterà Salvini? Insomma, dopo due ladri mafiosi, ci vuole anche il fascista re d’Italia, no?

 

I giovani d’oggi sono dei “nullafacenti”. Tantissimi sono scrittori più bravi di Aldo Busi ma non danno via il culo e sono quindi disoccupati.

 

Tiziana Panella a forza di mostrare le cosce è diventata anche una giornalista in gamba…

 

Alba Parietti, dopo aver mostrato le cosce per anni, adesso sul suo profilo Facebook dice che ama i bambini…

 

Rose McGowan, dopo averla data a Weinstein, non ha ottenuto lo stesso il successo. Adesso l’ha ottenuto grazie ad averla data in pasto alla stampa. Insomma, tutti la vogliono…

 

Di Maio ha promesso il reddito di cittadinanza a chi vuole la botte piena e la moglie ubriaca. D’altronde, lui il reddito di cittadinanza ce l’ha da anni.

 

Sgarbi attacca Scanzi ma sinceramente sono due coglioni arricchiti entrambi. La gente però li guarda darsi della puttana a vicenda e così passa un “bel” quarto d’ora.

 

 

di Stefano Falotico

 

Primo giorno d’estate, esame scritto di maturità, che grande sciocchezza, che tragico inganno alle coscienze giovanili


21 Jun
Pictured: Captain Jack Aubrey (RUSSELL CROWE).

Pictured: Captain Jack Aubrey (RUSSELL CROWE

Sì, non si può dire che io sia un ritardato. Nei giorni tranquilli di mia euforica baldanza, la mia mente, saggia e articolata come un leone nella savana, reattivissima agli stimoli, intelligente più di un pappagallo non drogato, ragiona di grandi e profondi pensieri e s’inerpica nelle vie, vivaddio, deliranti della prosa poetica, arrampicata com’è alla selvaticheria savia del mio an(s)imo vitale. E il mio corpo non è quello di un vecchio, di cui però comprendo le amarezze, né mi si può annettere ai “giovani”, perché essi mi paiono tanto incoscienti quanto così volgari, presuntuosi, “untori” e violenti nelle loro ideologie “scostumate”. Ma i miei ormoni, ancor pulsanti, non riescono a sganciarsi da pene…

Vedo giovani vecchi parlar di Cinema in modo pretestuoso, malamente ambizioso, e sfogliano soltanto enciclopedie di un sapere nozionistico che poco s’addice alla mia indole curiosa eppur sempre suscettibile di dubbi. Nelle perpetue incognite mi riverbero e ogni giorno mi “paio” ignorante, perché l’apprendere non ha mai fine e in questo salir-scendere non mi appendo alla ricerca di stabilità sia emotive sia cerebrali.

Ma, tornando alla maturità, cari Caproni, che significato hanno o possono avere gli “elaborati” sul lavoro nella società contemporanea e sulla robotica, se i giovani ancor non lavorano e credo non abbiano mai letto Asimov? Tutta una tremenda sconcezza, in cui i giovani pensano che, oggi “penando”, avranno un domani migliore. E zotici, insipienti questi insegnanti piccolo-borghesi che già li reprimono in burocratiche “adultità” dello scibile. Sì, che brutta stirpe, il cosiddetto “insegnante”. Che poi non si sa bene cosa insegni, cosa redarguisca, cosa premi, se non il perbenismo plebeo, la già rigida compostezza oserei dire “carabinieristica”, “pulizie” della mente al servigio dello Stato. Crescono e poi vanno in pensione, dopo una vita passata sui b(r)anchi, e si riciclano semmai attori di “teatro”, per patetiche, parrocchiali recite dei loro furono Mattia Pascal.

Allorché, prendo in mano la carta igienica e li pulisco da tanto cagare. Che stronz(at)e.

 

di Stefano Falotico

19397033_10208932539613599_9052263991615296373_n

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)